MARINO, SCRIVE IL COMITATO DUE SANTI “SI CHIUDE… SARÀ L’ULTIMA FESTA A DUE SANTI?” vi comunico…
Il portale cinquecentesco detto “Barberini” di Marino a Due Santi, e la sua tutela
22/02/2020Questo articolo è stato letto 10205 volte!
Molti sono i nomi con cui è conosciuto il famoso portale che nonostante l’incuria e il degrado, si staglia maestoso all’incrocio tra Via Appia e Via Spinabella, nei pressi di Due Santi nel comune di Marino.
Erroneamente creduto “portale Barberini” in base ad una iscrizione appostavi nel 1633 da un tal Domenico Fonthia, allora affittuario di quel podere ”pedica nuncupata delle Statue”, di proprietà di Filippo Colonna signore di Marino, che per spiegare il motivo della costruzione di un casale di campagna dedicato alla produzione di uve e di vino, aveva aggiunto, ad un ben più antico portale, una dedica all’allora Pontefice Maffeo Barberini (Papa Urbano VIII). Di questo contratto di affitto denominato enfiteusi, sappiamo dall’Archivio Colonna che esso fu stipulato dal notaio Bernardino Fidanzano del Ducato pubblico dell’Abbazia di Ferentillo, in Marino , il 13 giugno 1631 .
Che dire ancora di alcuni studi recenti che avevano indicato nel giovane Carlo Rainaldi il realizzatore di questo splendido e monumentale portale con un accorgimento nel fornice d’entrata che si presentava unico , con una strombatura dell’arco che nessuno sino ad ora era riuscito a spiegare. E’ questa una tesi destinata ad essere ridiscussa in considerazione del fatto che come ho recentemente descritto nel mio libro “A spasso per Frattocchie…” al capitolo III a pag. 30 e nota 9,fig. 3.7 a pag. 31 , ne possiamo osservare un’immagine che lo rappresenta in un affresco del Lazio Antico nella Galleria delle Carte Geografiche dei Musei Vaticani eseguito tra il 1570 ed il 1585, che ne daterebbe in modo inequivocabile la costruzione intorno alla metà del ‘500 . Inoltre nell’affresco si può notare come il portale facesse parte di un complesso architettonico ben organizzato a raccogliere al suo interno un antico monumento ora scomparso. L’effetto prospettico ottenuto come ” trompe l’oeil” è sicuramente ciò che l’autore voleva rappresentare e che rende quest’opera unica al mondo: una rappresentazione simbolica, con un grande effetto prospettico, per quel monumento custodito all’interno e in quel luogo più famoso di Bovillae come il Sacrario della Gens Giulia dedicato da Tiberio ad Augusto.
La costruzione di questo splendido arco va quasi sicuramente così attribuita ad Antonio da Sangallo il Giovane che nei primi del ‘500 venne incaricato da Ascanio Colonna allora signore di Marino, del riassetto urbanistico e dell’abbellimento della città. Sono questi gli anni infatti in cui, per la venuta di Carlo V a Roma dopo la vittoria di Tunisi, furono organizzati nelle più importanti città , imponenti parate con festeggiamenti e archi trionfali realizzati a gara dai più grandi artisti del momento, per accogliere il nuovo Cesare . Conosciamo infatti dalle cronache di quel tempo come ci racconta lo stesso Cavaceppi , in che modo fu realizzato il sontuoso banchetto in Trastevere e come sappiamo dal Vasari che lo stesso Papa Paolo III avesse finanziato ‚con una tassa straordinaria, la costruzione di grandi opere simbolicamente rappresentative lungo il percorso che il corteo trionfale al seguito dell’Imperatore doveva percorrere dalla Via Appia sino a S. Pietro, dandone la direzione proprio ad Antonio da Sangallo. Possiamo così immaginare come lo stesso Ascanio Colonna incontrò quel lunedì 3 aprile del 1536,lungo la Regina Viarum, l’Imperatore Carlo V in persona, prima di ospitarlo nel suo palazzo in costruzione a Marino, proprio presso quel Sacrario che simbolicamente legava la nobile casata dei Colonna alla stessa Gens Giulia, con grandi onori e festeggiamenti di fronte a quell’entrata trionfale allestita dal più grande architetto di quei tempi.
RESTAURO: Il portale è in restauro da circa 10 anni, ai primi segni di cedimento, per evitare che facesse la fine di un portale assai simile, cosiddetto dei Francesi , situato sulla Via dei Laghi in comune di Ciampino, località Sassone. Il portale appare protetto da un’impalcatura e da teli verdi, che ne privano la vista ai cittadini e ai turisti. La nostra sezione incontrera’ a breve i responsabili del MIBACT per seguire la tempistica dei lavori, riguardo ai quali terremo informati i cittadini.
Marco Bellitto, Italia Nostra — Sezione di Marino
Monumeto in totale abbandono da anni, senza alcuna speranza di rinascere.