Nella notte tra il 5 e 6 un nuovo rogo nella caffetteria/libreria “La Pecora Elettrica”…
Roma. Il PCI propone la costituzione di un Coordinamento di forze politiche e sociali, di associazioni e cittadini, a sostegno della Siria. Prima data 7 marzo.
19/02/2020Questo articolo è stato letto 8223 volte!
Come ha avuto modo di commentare recentemente il responsabile Esteri del PCI, Francesco Valerio Della Croce :”Aleppo è finalmente libera. Le immagini della popolazione festante rendono giustizia di anni e anni di falsificazioni e mistificazioni su quanto accaduto in Siria e su una guerra che ha martoriato un popolo e un territorio intero, per gli interessi dell’occidente capitalistico nell’area. Si tratta di una notizia di portata significativa: da anni, Aleppo è stato il teatro della guerra imperialista scatenata contro il legittimo governo di Assad e contro l’indipendenza e la sovranità della Siria. E’ necessario porre fine alla spirale di violenza destabilizzatrice alimentata contro popolo e governo siriani, bisogna rimuovere ogni atto e azione (a cominciare dalla sanzioni) dirette a impedire la piena indipendenza del Paese e la completa legittimità del perseguire autonomamente la propria politica.”. I comunisti, in modo particolare molti comunisti all’interno del PCI e presenti in vari organismi di lotta contro tutte le guerre, hanno svolto una riflessione sulla situazione siriana e mediorientale. Per questo, interprete il Comitato regionale del PCI Lazio, hanno deciso di promuovere un “Appello per aiutare insieme gli uomini e le donne siriane” con la costituzione di un “Comitato per la solidarietà con la Siria” e per una informazione non drogata contro la guerra.
L a tragica guerra alla Siria
Da quasi dieci anni la Siria è teatro di una guerra devastante che ha causato cinquecentomila morti e milioni di sfollati, all’interno del paese e all’estero. Scopo della guerra era ed è è la sconfitta militare del governo siriano presieduto da Bashar Assad. Meno chiaro è chi, da anni, stia conducendo la guerra e cosa si proponga di sostituire all’ attuale assetto politico del paese. Non si può descrivere un conflitto così lungo e complesso in poche righe, ma, per capire che non si tratta di una semplice guerra civile tra schieramenti siriani contrapposti, è sufficiente sapere che dall’ inizio della guerra operano nel paese decine di migliaia di combattenti non siriani e che la coalizione delle milizie armate anti governative, anche quando fino a metà 2013 ne era componente organica lo Stato islamico di Al Baghdadi, è stata sempre sostenuta ufficialmente dagli “Amici della Siria”, undici paesi appartenenti alla Nato o alle petro-monarchie del Golfo Persico. Comunque il governo e lo stato siriano, con l’ aiuto della Russia e di altri alleati regionali, hanno resistito alla violenta offensiva e territori che erano stati occupati dalla coalizione avversaria sono tornati sotto il controllo di Damasco. La vita del paese è stata però drammaticamente sconvolta, alcune città sono praticamente distrutte e l’ economia ridotta ai minimi termini.
Le sanzioni italiane e UE a Damasco
In questo difficile contesto l’ Unione Europea non trova di meglio che continuare a infliggere alla Siria pesanti sanzioni economiche che colpiscono la vita quotidiana della gente comune, come denunciato più volte anche dai religiosi cristiani operanti nel paese, mentre l’ Italia continua a non avere con Damasco relazioni diplomatiche nonostante fosse al momento dell’ inizio della guerra il suo primo partner economico europeo.
Appello per aiutare insieme gli uomini e le donne siriane
I siriani hanno bisogno di aiuto per continuare a difendersi e per ricostruire una vita migliore.
Siamo un gruppo di persone e piccole associazioni che hanno seguito e seguono le tragiche vicende siriane e vogliamo unirci per contribuire a sostenere in modo più efficace la popolazione di questo martoriato paese. Vogliamo aiutare gli uomini e le donne siriane, dagli anziani ai bambini e alle bambine, dando il nostro contributo alla lotta per abolire le sanzioni economiche UE alla Siria e per ristabilire le relazioni diplomatiche di Damasco con l’ Italia diffondendo un’ informazione più veritiera sulla guerra in corso dal 2011 e sugli avvenimenti degli ultimi anni, organizzando presentazioni di libri, video, dossier e tenendo altri incontri pubblici, aiutando i siti di informazione, piccoli ma di ottima qualità, che seguono da tempo la vicenda siriana. favorendo relazioni tra comunità siriane e italiane di ogni tipo, con particolare attenzione alle scuole e alle realtà locali.
avviando forme di “gemellaggio” per la ripresa e la resilienza, fra realtà e cittadini italiani e siriani.
aiutando le attività economiche, piccole e grandi, a ripartire nel loro lavoro, sin da subito dando un piccolo sbocco di mercato ad iniziative artigianali già operanti. facendo conoscere in Italia la storia e la cultura di questo straordinario paese mediorientale.
Ci siamo dati appuntamento a Roma
Roma, sabato 7 marzo 2020 ore 16.00 in via Opita Oppio 24 (fermata metro A Porta Furba), Associazione Enrico Berlinguer, per discutere come organizzarci e concretizzare il nostro proposito comune e invitiamo caldamente ad unirsi a noi tutti coloro, singole persone o associazioni, che condividono le nostre idee. Sappiamo che ci rivolgiamo a persone che vivono in ogni angolo d’ Italia, e speriamo anche fuori dal nostro paese, e che non possono facilmente venire a Roma.
Invitiamo comunque tutti a contattarci, e a scambiare con noi opinioni, notizie e speranze, troveremo sicuramente un modo soddisfacente per operare concretamente nella direzione che auspichiamo.
Per aderire al nostro appello e mettersi in comunicazione con noi
Scrivete alla email oreste36@alice.it
Oppure chiamate, cell 3807025764
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.