RISCATTO LAUREA AGEVOLATO, TISO(LABOR): “BENE PER CITTADINI MA OCCHIO”

RISCATTO LAUREA AGEVOLATO, TISO(LABOR): “BENE PER CITTADINI MA OCCHIO”

14/02/2020 0 Di Marco Montini

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A chi con­vie­ne riscat­ta­re gli anni di lau­rea alla luce del­le recen­ti novi­tà inse­ri­te nel­la cir­co­la­re del­l’Inps nume­ro 6, data­ta 22 gen­na­io 2020 in tema di pen­sio­ni e usci­te anti­ci­pa­te, il cosid­det­to riscat­to lau­ra age­vo­la­to? La mate­ria è rego­la­ta da quan­to disci­pli­na­to dal Decre­to leg­ge nume­ro 4 del 28 gen­na­io 2019 che, oltre alla quo­ta 100 e alla con­fer­ma dei requi­si­ti di usci­ta del­le pen­sio­ni anti­ci­pa­te fino al 2026, “con­tie­ne novi­tà in meri­to al riscat­to degli anni uni­ver­si­ta­ri, in par­ti­co­la­re riguar­dan­ti l’o­ne­re ridot­to accor­da­to ai lavo­ra­to­ri rica­den­ti nel siste­ma con­tri­bu­ti­vo”, sot­to­li­nea Car­me­la Tiso, pre­si­den­te del patro­na­to Labor, con una rete di cen­ti­na­ia di sedi in tut­ta Ita­lia, pro­mos­so e soste­nu­to dal­la Con­feu­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne degli agri­col­to­ri euro­pei e del mon­do. “La sud­det­ta cir­co­la­re del­l’Inps, infat­ti, ha amplia­to i bene­fi­ci del riscat­to del­la lau­rea “light” anche agli stu­di pre­ce­den­ti l’annata 1996, con nume­ro­se oppor­tu­ni­tà di usci­ta anti­ci­pa­ta anche con la pro­ce­du­ra del­la quo­ta 100, del­l’op­zio­ne don­na e del­le pen­sio­ni anti­ci­pa­te dei soli con­tri­bu­ti”, ha spe­ci­fi­ca­to il pre­si­den­te Tiso, che poi ha aggiun­to: “C’è un gran par­la­re in que­ste set­ti­ma­ne di tale stru­men­to nor­ma­ti­vo. Vale la pena ricor­da­re che il riscat­to era già pre­sen­te all’interno del­la leg­ge nume­ro 4 del 2019 ma la nuo­va cir­co­la­re Inps amplia la pla­tea di colo­ro che pos­so­no usu­frui­re di que­sta pre­sta­zio­ne, che rap­pre­sen­ta una vera e pro­pria age­vo­la­zio­ne visto e con­si­de­ra­to che si pos­so­no riscat­ta­re fino a cin­que anni di stu­di uni­ver­si­ta­ri ai fini pen­sio­ni­sti­ci”.
Ma atten­zio­ne: “Sia­mo di fron­te a una nor­ma assai det­ta­glia­ta che tie­ne con­to del­la vita acca­de­mi­ca e lavo­ra­ti­va del sog­get­to e che quin­di richie­de una ana­li­si pro­fon­da e meti­co­lo­sa, anche e soprat­tut­to in con­si­de­ra­zio­ne dell’importo men­si­le che potreb­be per­de­re accet­tan­do l’agevolazione in ogget­to”. Quin­di, qua­le è il pun­to di vista del patro­na­to Labor? “Noi accet­tia­mo di buon gra­do que­sto nuo­vo stru­men­to nor­ma­ti­vo – con­fer­ma la pre­si­den­te Tiso — per­ché for­ni­sce mol­te­pli­ci opzio­ni di scel­ta al sin­go­lo cit­ta­di­no ma, al con­tem­po, con­si­glia­mo ai cit­ta­di­ni di appro­fon­di­re il tema all’interno del patro­na­to attra­ver­so una ana­li­si det­ta­glia­ta dei costi-bene­fi­ci e tra­mi­te una con­su­len­za pre­vi­den­zia­le fat­ta con com­pe­ten­za e pro­fes­sio­na­li­tà, in modo che il cit­ta­di­no pos­sa pren­de­re una deci­sio­ne chia­ra e con­sa­pe­vo­le su una pre­sta­zio­ne che tira in bal­lo il futu­ro pen­sio­ni­sti­co del­lo stes­so. In que­sto con­te­sto, le sedi del nostro patro­na­to, con tut­to il pro­prio per­so­na­le, riman­go­no a dispo­si­zio­ne per qual­sia­si chia­ri­men­to in mate­ria”, con­clu­de Car­me­la Tiso.

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