Roma/Frosinone. La cartiera di Villa S.Lucia a rischio serrata. In pericolo 300 posti di lavoro. Il PCI: salvaguardare lavoratori, produzione e ambiente si può.

Roma/Frosinone. La cartiera di Villa S.Lucia a rischio serrata. In pericolo 300 posti di lavoro. Il PCI: salvaguardare lavoratori, produzione e ambiente si può.

12/02/2020 0 Di Maurizio Aversa

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Sim­bo­li soli­da­li ver­so gli ope­rai in lot­ta alla car­tie­ra Reno dei Medi­ci


A Vil­la San­ta Lucia, il Comu­ne inca­sto­na­to tra Cas­si­no e Aqui­no in pro­vin­cia di Fro­si­no­ne, c’è un con­sor­zio pro­dut­ti­vo nel qua­le ope­ra anche la Car­tie­ra “Reno dei Medi­ci”. La stes­sa con un con­trat­to di ser­vi­zio in vigo­re dal 2006 uti­liz­za il depu­ra­to­re con­sor­ti­le per lo smal­ti­men­to dei reflui post pro­du­zio­ne. Ora però, l’azienda minac­cia la ser­ra­ta per­ché un prov­ve­di­men­to del­la magi­stra­tu­ra che impu­ta alla Car­tie­ra di non poter acce­de­re al rin­no­vo del con­trat­to. Un erro­re – e così sem­bra – repli­ca la car­tie­ra che all’”accusa” di sver­sa­re metal­li pesan­ti (zin­co) nel depu­ra­to­re con­sor­ti­le, rispon­de che tale resi­duo “non fa par­te asso­lu­ta­men­te del ciclo pro­dut­ti­vo del­la car­tie­ra. Il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no sta seguen­do la vicen­da per­ché in que­sta fase di cri­si strut­tu­ra­le dell’economia, con l’aggravante del­la deva­sta­zio­ne che sta suben­do il siste­ma pro­dut­ti­vo nel Fru­si­na­te in par­ti­co­la­re, non ci si può per­met­te­re di met­te­re a repen­ta­glio posti di lavo­ro pre­zio­si di una atti­vi­tà flo­ri­da. Cer­to, la que­stio­ne ambien­ta­le è que­stio­ne di rile­van­za e da rispet­ta­re nei para­me­tri uti­li alla tute­la. Pur­tut­ta­via se dav­ve­ro sia­mo in pre­sen­za di un pro­ba­bi­le erro­re, si fac­cia in modo, ognu­no per la pro­pria par­te, di far con­vi­ve­re la tute­la ambien­ta­le, con la sana pro­du­zio­ne indu­stria­le e la dife­sa e man­te­ni­men­to dei posti di lavo­ro. Il segre­ta­rio Regio­na­le del PCI, Ore­ste Del­la Posta, è sta­to pre­sen­te alla mani­fe­sta­zio­ne degli ope­rai del­la Car­tie­ra Reno De Medi­ci che si è tenu­ta ieri mat­ti­na davan­ti ai can­cel­li del Cosi­lam.

Vil­la San­ta Lucia (FR) ope­rai mani­fe­sta­no davan­ti can­cel­li car­tie­ra Reno dei Medi­ci


“I comu­ni­sti espri­mo­no soli­da­rie­tà ai lavo­ra­to­ri in quan­to una cri­si occu­pa­zio­na­le, — dichia­ra Ore­ste del­la Posta — che già deva­sta la nostra pro­vin­cia, met­te a rischio 160 lavo­ra­to­ri che lavo­ra­no diret­ta­men­te con la car­tie­ra Reno dei Medi­ci. Dal pun­to di vista tec­ni­co la Pro­cu­ra con­ce­de solo 10 gior­ni per risol­ve­re i pro­ble­mi lega­ti al depu­ra­to­re men­tre la pro­prie­tà ha già det­to che pra­ti­ca­men­te faran­no una ser­ra­ta. Per evi­ta­re que­sto noi comu­ni­sti chie­dia­mo imme­dia­ta­men­te alla Pro­cu­ra e ai giu­di­ci che se ne stan­no occu­pan­do che fac­cia­no una pro­ro­ga per per­met­te­re all’a­zien­da di ria­pri­re e fare i dovu­ti inve­sti­men­ti sul depu­ra­to­re. Il nostro ter­ri­to­rio non può per­met­ter­si di per­de­re ulte­rio­ri 300 posti di lavo­ri, (indot­to inclu­so) quin­di noi stia­mo da una sola par­te: ovve­ro quel­la dei lavo­ra­to­ri e rite­nia­mo che pra­ti­ca­men­te tut­te la solu­zio­ne di que­sta ver­ten­za deb­ba­no par­ti­re con degli inve­sti­men­ti pub­bli­ci del­la regio­ne Lazio per la tute­la del­l’am­bien­te. In pra­ti­ca si deve esse­re in gra­do di coniu­ga­re ambien­te con lavo­ro. Cre­do che si pos­sa fare se ci sarà un imme­dia­to inter­ven­to pub­bli­co e quin­di chie­dia­mo ai giu­di­ci del Tri­bu­na­le di Cas­si­no di sbloc­ca­re que­sta situa­zio­ne con una pro­ro­ga tem­po­ra­nea e nel frat­tem­po atti­va­re gli stru­men­ti pub­bli­ci per la dife­sa del­l’am­bien­te.”.

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