SUCCESSO DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “SPIE IN GUERRA” A FRASCATI L’Associazione IDEE NUOVE inizia con…
Marino. Pieno successo presentazione del libro di Bruno Steri “Itinerari Comunisti”.
10/02/2020Questo articolo è stato letto 5493 volte!
“Vedrai che ci saranno solo quattro comunisti alla presentazione di un libro così”. Questa una delle frasi ascoltate al volo da chi nei giorni precedenti l’evento ha speso energie per affiggere locandine, distribuire volantini, utilizzato il passaparola coi concittadini. E invece no. E’ andata in tutt’altro modo! Decine e decine di cittadini, sicuramente molti comunisti e comuniste, ma non solo. Senza tralasciare che la scelta oculata dell’esecutivo dell’associazione ha certamente voluto utilizzare un approfondimento su uno dei temi politici attuali nel nostro Paese (occorre una forza Comunista che sia riferimento dei lavoratori, del progresso, della giustizia sociale?), forzando sulla presenza del segretario nazionale del PCI per avere risposte di prima mano utilizzando il messaggio del libro. E a vedere lo svolgimento l’esecutivo ha azzeccato la scelta. Un poderoso Marco Onofrio, conosciuto per la sua attività di scrittore, si è cimentato al pari di un espertissimo veterano del Politburo sovietico, con la presentazione del libro di Bruno Steri. Anzi, ha ringraziato l’autore perché gli ha riconosciuto, prove alla mano, e citazioni declamate, di aver svolto un servizio di divulgazione alta ma rivolta al popolo, anche a chi legge poco: perché ha presentato una analisi, storica e della situazione attuale del Paese e del mondo (Europa in particolare) chiara ed utile a delineare gli indirizzi per uscire fuori da crisi e catastrofi. In più Onofrio ha ipotizzato anche termini mutuati dalla medicina circa il ragionamento di Steri sul debito europeo. Assumendo il fatto che i trattati capestro (incluso il pareggio di bilancio e gli altri equilibrismi europei buoni solo per le gestioni della finanza internazionale ed europea, ed affatto utili, anzi risultano dannose, per i popoli europei, specie se nella fascia mediterranea) sono da rigettare come l’idea di “questa Europa”, una riflessione può essere fatta specificatamente sul debito degli stati. Il debito è come il colesterolo – dice Onofrio nella spiegazione – c’è quello buono e quello cattivo. Nel senso che una misura di debito se ben gestito, se accortamente amministrato può essere utile per lo sviluppo, per il welfare, ecc. Al contrario un debito utilizzato a favore delle banche, del capitale per aumentare se stesso in una battaglia tra finanze internazionali non interessano e sono in danno di milioni di cittadini. Concetti questi che sono stati ripresi, naturalmente, nello stesso intervento di Bruno Steri, che in più, ha annunciato di essere al lavoro, con altri operatori culturali e dell’informazione in accordo col PCI per la nascita di una rivista di area comunista, della sinistra di classe, della sinistra che è tumultuosa ma non si ferma e sceglie il confronto per scavare nella direzione del che fare, affinchè si aiuti un processo di ricomposizione delle idee comuniste. Questo vale con la riflessione sulla Cina, sulle tante positività, sulla necessità di sostituire a questo obbrobrio di Unione Europea una idea alta di europa unita. L’economista Alberto Gabriele, dal canto suo ha esplorato la ricostruzione del libro di Steri proprio dal punto di vista della poltiica di piano. Della programmazione centralizzata delle scelte economiche, degli errori che proprio a partire dal dopo Rivoluzione d’Ottobre, lo stato Sovietico ha dovuto affrontare, correggendo spesso in corsa e, nel passaggio tra Lenin e Stalin – ha sostenuto l’economista, non c’è stata linearità. Anche per l’incombenza della seconda guerra mondiale prevedibile e purtroppo giunta anche per attaccare proprio la Rivoluzione che si faceva Stato socialista.
In chiusura il segretario nazionale del PCI, Mauro Alboresi ha avuto modo di sottolineare, oltre la bontà del libro e la necessità di approfondire sempre più e sempre in modo maggiormanete diffuso lo scavare proposto dall’intellettuale comunista Bruno Steri col suo libro, proprio il fatto “che insieme al fare politico quotidiano si coltivino approfondimenti e nuove aperture verso un comune obiettivo con tante altre forze comuniste e della sinistra con le quali sono sicuramente più le cose che ci uniscono che le poche ci differenziano. Questo, proprio a significare – ha concluso Mauro Alboresi – che in questa fase di ricostruzione del PCI, come stiamo facendo, ciò che conta non è una adesione fideista verso una gloria passata, che pure è, certa, alle nostre spalle per la provenienza che abbiamo a base del nostro percorso; ma, appunto, è un approdo sicuro dalla provenienza di tante sensibilità, comuniste e di sinistra, e di tumultuose domande che in questo alveo si possono agitare, per tanti compagni e tante compagne che hanno subìto la diaspora comunista, l’inconsistenza della sinistra.”. I ringraziamenti venuti dal presidente di Acab, Sergio Santinelli, sono stati ripetuti dopo che in avvio aveva ben esposto come l’esecutivo che guida l’associazione e le iniziative di BiblioPop sul territorio sono linfa per la cultura locale e oltre. Che certamente l’attività promossa è fatta per il piacere di dedicarvisi, ma che senza dubbio, il diritto alla cultura diffusa e un bel po’ di lievito sano per i fatti culturali che hanno immemdiata ricaduta sociale sono sotto gli occhi di tutti. Molti, anche nostri non estimatori si sono ricreduti nel tempo. Ed il confronto messo in atto anche oggi – dove Santinelli interrogando il segretario del PCI nazionale ottenendone risposta positiva – ha mostrato che puntare sull’unità dei comunisti e della sinistra non è un fattore secondario nella nostra società attuale.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.