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PALERMO, RIVOLUZIONE ANIMALISTA: “CANILE TRA MALAGESTIONE E PRECARIETA’. NON CI FERMEREMO, NONOSTANTE MINACCE”
07/02/2020
Di
Marco Montini
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“Quello del randagismo e della precaria condizione del canile di Palermo sono due fenomeni tristemente noti e dai risvolti allarmanti, un dramma che non sembra avere termine e su cui in questi mesi sono emersi elementi che delineerebbero un vero e proprio sistema criminale alle spalle. Rivoluzione Animalista, in molteplici occasioni, ha avanzato denunce mediatiche e ha richiesto numerosi incontri istituzionali al sindaco Orlando, al fine di portare alla luce una situazione odiosa e insostenibile, ma ricevendo in cambio solamente silenzi assordanti e inaccettabile indifferenza. Contestiamo ad alta voce un simile trattamento: Rivoluzione Animalista, come partito politico, è sempre stato in prima linea nella lotta agli abusi e agli illeciti ai danni degli animali e, nonostante le ripetute pressioni e minacce ricevute, soprattutto in seguito ai moniti sulla ambigua gestione del canile di Palermo, non si fermerà. Anzi, oltre la protesta, noi abbiamo avanzato la proposta. Grazie all’impegno del nostro partito, ci siamo spesi per la ricerca e la formazione di nuovi volontari motivati, offrendo al contempo al Comune di Palermo attività di supporto con tante persone pronte a svolgere volontariato cittadino spontaneo e gratuito, per adoperarsi all’interno del canile rifugio municipale. Laddove, peraltro, per legge i Comuni devono garantire l’accesso a tutte le associazioni animaliste ai fini della promozione del benessere animale e delle adozioni. Eppure, nonostante il folto numero di persone turnanti pronte a impegnarsi per coprire più giorni della settimana, Orlando e compagnia fino ad ora hanno garantito l’ingresso soltanto ed inspiegabilmente a pochi volontari, che si contano sulle dita di una mano, e per appena un paio di volte a settimana. Cosa significa questo? Che il canile di Palermo sarebbe alla mercè di pochi, dei soliti noti che fanno il bello e il cattivo tempo all’interno della struttura. Il Comune perché non dice nulla su questa incongruenza? E come si pone il sindaco di fronte alle segnalazioni che denunciano fughe di dati sensibili, relativi agli animali del canile, e di soggetti non autorizzati intenti a leggere documenti e atti di ufficio sotto privacy? E’ vero che ci sarebbero numerose ambiguità in merito alle sterilizzazioni degli animali e in merito alle procedure di adozione, con alcuni cani che sarebbero finiti in strutture del Nord Italia, senza le necessarie autorizzazioni? Infine, vorremmo sapere dal sindaco e dal delegato agli animali perché la nostra coordinatrice regionale, Teresa Alaimo, per ben due volte non sia stata ricevuta da una dirigente comunale, nonostante avesse regolare appuntamento. Davvero un atteggiamento inaccettabile che conferma la fuga dalle proprie responsabilità da parte del Comune di Palermo. Un vero scandalo! Caro sindaco, ma veramente questa è la sua ricetta per aumentare il benessere animale ed evitare sovraffollamento della struttura?”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito “Rivoluzione Animalista”, Gabriella Caramanica.
Chiunque volesse rispondere alle parole di Rivoluzione Animalista, può inviarci la sua replica
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Classe ’82, giornalista pubblicista dal 2012, cronista di strada dal 2007, scrivo ormai da tempo di sport, politica, sociale e cultura. Attualmente collaboro con testate dei Castelli Romani e della Capitale, fornendo al contempo prestazioni e consulenze di comunicazione per numerose realtà territoriali, private e pubbliche. Laziale, teatrante, animale sociale, adoro viaggiare, conoscere e nutrirmi della diversità, del nuovo, dello sconosciuto.
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Perché non chiedere a Giletti di parlarne in trasmissione? Sappiamo che lui non si ferma finché non riceve risposte, li metterebbe con le spalle al muro obbligandoli ad assumersi le loro responsabilità