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“We will rock you”, il musical dei Quenn infiamma Roma
29/01/2020Questo articolo è stato letto 1712 volte!
“We will rock you”, vi scuoteremo. E in effetti così è stato: la nuova edizione del musical dedicato ai Queen, al debutto a Roma il 28 gennaio, ha letteralmente scosso gli spettatori del Teatro Brancaccio, che al termine della prima si sono ritrovati a ballare insieme agli attori sulle note di “We are the Champions” e “Bohemian Rhapsody”, prima del selfie finale collettivo ad opera del cast.
L’appassionante vicenda di Galileo e Scaramouche, una grande storia d’amore per la Musica e per la Libertà, torna a Roma dal 28 gennaio al 2 febbraio, dopo lo straordinario successo di pubblico e critica della precedente edizione, che ha registrato circa 65.000 spettatori paganti nelle 56 repliche in tutta Italia. E lo spettacolo, che ha appassionato intere platee di tutte le età, torna in veste rinnovata con la regia di Michaela Berlini, ma continua a condividere il messaggio di speranza e di potere salvifico del rock and roll.
In un mondo futuristico di 300 anni avanti, nel “Pianeta Mall” (quello che una volta era la Terra), ormai privo di sogni e di speranze, le persone e le anime sono fagocitate e controllate da un unico organismo centrale, la Global Soft che organizza tutti gli aspetti della vita in modo grigio e standardizzato, e soprattutto spenge i sogni, proibendo qualsiasi forma di rock e musica dal vivo, e perseguendo i suoi seguaci. La “resistenza” è affidata ad un gruppo di Bohemians, confinati nel sottosuolo e perseguitati dal capo della Global Soft, la spietata Killer Queen e dal suo collaboratore, il comandante Khashoggi, tanto grigio (nei modi e nell’abito) da essere assimilato ad un topo. I Bohemians, che con l’aiuto dello stravagante bibliotecario Pop si tramandano ricordi sbiaditi del tempo glorioso nel quale il rock regnava sovrano sulla terra, attendono l’arrivo degli eletti che restituiranno la musica al Pianeta, l’ingenuo Galileo e la volitiva Scaramouche, predestinati a ritrovare lo strumento che l’antico dio della chitarra ha nascosto in un luogo segreto.
A fare da filo conduttore sono le mitiche hit dei Queen, cantate in modo impeccabile in lingua originale (e suonate da una band dal vivo), che si incastonano tra un dialogo e l’altro, e naturalmente si prendono la scena facendo decollare la storia e i personaggi. I testi e le musiche dei Queen, da “Who wants to live forever” a “I want to break free”, fino a “Somebody to love”, diventano così il simbolo dei messaggi di libertà, speranza e soprattutto amore che solo la musica può dare, e che sono gli unici a poter cambiare il mondo.
La nuova produzione, messa in scena con un cast rinnovato nel 2018, è stata concepita appositamente per l’Italia da Claudio Trotta per Barley Arts, e propone una attenta rivisitazione e implementazione del testo originale (tradotto da Raffaella Rolla), a cura della Regista Michaela Berlini, di Valentina Ferrari e del Produttore Claudio Trotta. Il produttore esecutivo è Cristina Trotta.
Per questa nuova stagione del musical, il cast, composto da talentuosi cantanti- attori, ha due nuovi protagonisti. Scaramouche è la bravissima Martha Rossi che nel 2009, in occasione della prima edizione italiana venne scelta e voluta per questo ruolo da Brian May in persona. Galileo è interpretato invece da Luca Marconi, performer a tutto tondo, cantante, songwriter, musicista e attore.
Confermatissima la “Stella Luminosa” di Valentina Ferrari nel ruolo di Killer Queen, autrice di una interpretazione carismatica e con un nuovo look più cattivo e dominante, così come sono confermati Paolo Barillari, il crudele ed efficace comandante Kashoggi, Claudio Zanelli poliedrico nei panni di Brit e dell’insegnante, la bravissima Loredana Fadda nelle vesti di Oz e il “saggio” Massimiliano Colonna interprete di Pop.
Gail Richardson, autrice delle coreografie, ha implementato e modificato alcune delle stesse creando una nuova “A Kind of Magic”, mentre la scenografia di Colin Mayes è stata arricchita di alcuni nuovi oggetti scenici, e i costumi sono stati ri-disegnati da Nunzia Aceto. Maurizio Roveroni ha truccato tutto il cast.
Confermate la direzione musicale di Riccardo Di Paola e la direzione vocale di Antonio Torella e Valentina Ferrari. Disegno del suono a cura del sound engineer Luca Colombo, mentre il disegno delle luci è a cura di Francesco Vignati.
“We will rock you” proseguirà il tour del 2020 nelle principali città italiane, da Firenze (7–9 febbraio), a Cosenza (12 febbraio), Catania (14 febbraio), Ascoli Piceno (18–19 febbraio), Mestre (25 febbraio – 1° marzo), Vicenza (4–5 marzo). Gran finale a Milano dal 17 al 22 marzo.
I biglietti del tour sono disponibili sui circuiti Ticketone.it, Vivaticket.it, Ticketmaster.it e sui siti dei singoli teatri.
Lo spettacolo originale è stato scritto e prodotto da Ben Elton, in collaborazione con Roger Taylor e Brian May. Le musiche e le canzoni sono quelle originali, cantate in lingua inglese e eseguite rigorosamente dal vivo da un’eccezionale band selezionata per la fortunata edizione del 2018/2019.
Partner ufficiale della nuova stagione di We Will Rock You è Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro. We Will Rock You sostiene infatti la campagna “Illuminiamo il futuro” lanciata da Save the Children per contrastare la povertà educativa che colpisce i bambini e i ragazzi nel nostro Paese, anche attraverso una rete di 24 Punti Luce in tutta Italia per garantire ai minori una vasta gamma di attività educative gratuite. Durante tutte le tappe dello spettacolo saranno inoltre presenti i dialogatori dell’Organizzazione per sensibilizzare sul tema i partecipanti e fornire loro utili informazioni sull’intervento di Save the Children.
Energizer è riconfermato partner tecnico di We Will Rock You per la stagione 2019/2020.
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Sono Simone Bartoli, vivo a Ciampino e sono di origini toscane… Livorno! Lavoro alla Regione Lazio e sono giornalista pubblicista, soprattutto dedito a cultura, spettacoli, cinema, interviste e sport.
Lo sport mi piace molto anche praticarlo, così come mi piace il ballo, viaggiare quando è possibile, e venendo dalla Toscana…mi piacciono il mare e la buona cucina!
Scrivevo su Punto a Capo quando il giornale era cartaceo (e questo fa presagire che gli anni passano…) ed oggi che è online, è un piacere tornare a scriverci.