Sicilia, “il randagismo tra criminalità e lauti introiti”. La denuncia di “Rivoluzione Animalista”

Sicilia, “il randagismo tra criminalità e lauti introiti”. La denuncia di “Rivoluzione Animalista”

20/01/2020 0 Di Marco Montini

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“Quel­lo del ran­da­gi­smo in Sici­lia è un feno­me­no tri­ste­men­te dif­fu­so e dai risvol­ti inquie­tan­ti, un dram­ma che non sem­bra ave­re fine e su cui sono emer­si ele­men­ti che deli­nee­reb­be­ro un vero e pro­prio siste­ma cri­mi­na­le alle spal­le: è venu­to, dun­que, il momen­to di por­ta­re alla luce una situa­zio­ne odio­sa e inso­ste­ni­bi­le che non può più esse­re igno­ra­ta; uno sche­ma pilo­ta­to da chi fin­ge di ave­re a cuo­re il benes­se­re di que­sti pove­ri ani­ma­li e inve­ce lucra sul­la loro pel­le, il tut­to nel silen­zio assor­dan­te del­le isti­tu­zio­ni. Noi, come Rivo­lu­zio­ne Ani­ma­li­sta, sia­mo sem­pre in pri­ma linea nel­la lot­ta agli abu­si e agli ille­ci­ti ai dan­ni degli ani­ma­li e, nono­stan­te le ripe­tu­te pres­sio­ni e minac­ce rice­vu­te, non lasce­re­mo nell’ombra que­sta situa­zio­ne e con­ti­nue­re­mo a denun­cia­re. Qual­cu­no si doman­da per­ché la gestio­ne dei ran­da­gi in Sici­lia è affi­da­ta in manie­ra qua­si esclu­si­va a una galas­sia di asso­cia­zio­ni che, tra­mi­te un siste­ma che ricor­da tri­ste­men­te le sca­to­le cine­si, ricon­du­co­no tut­te al mede­si­mo “sal­va­to­re” degli ani­ma­li, a quel “bene­fat­to­re” tan­to noto ai ver­ti­ci isti­tu­zio­na­li che fin­go­no di non sape­re? Qual­cu­no sa dir­ci per­ché gli uni­ci volon­ta­ri ammes­si nel cani­le di Paler­mo, così come in altre strut­tu­re del­la regio­ne, sono sem­pre ricon­du­ci­bi­li alle mede­si­me asso­cia­zio­ni, men­tre com­pro­va­ti volon­ta­ri di valo­re e rico­no­sciu­ta one­stà ven­go­no deli­be­ra­ta­men­te esclu­si? Non sarà for­se che tan­to il sin­da­co Orlan­do quan­to il pre­si­den­te del­la Regio­ne Musu­me­ci, sgra­va­ti dall’onere di inve­sti­re sol­di pub­bli­ci nel feno­me­no del ran­da­gi­smo, che è così inte­ra­men­te dele­ga­to a que­sti “volon­ta­ri”, pre­fe­ri­sco­no guar­da­re da un’altra par­te men­tre qual­cu­no si arric­chi­sce? E che ne è del­le enor­mi som­me di dena­ro rac­col­te dal­le asso­cia­zio­ni per mez­zo di dona­zio­ni di igna­ri cit­ta­di­ni, che cre­den­do di com­pie­re una buo­na azio­ne fini­sco­no col forag­gia­re l’azione di que­sti indi­vi­dui? Le doman­de sono mol­te, così come i fat­ti che con­fer­ma­no que­sta ver­go­gno­sa situa­zio­ne. Que­sto ben noto “sal­va­to­re” degli ani­ma­li dovreb­be spie­ga­re per­ché cen­ti­na­ia e cen­ti­na­ia di cani ven­go­no costan­te­men­te pre­le­va­ti dai cani­li sici­lia­ni e con­dot­ti nel­le regio­ni del Nord Ita­lia, già satu­re dal feno­me­no del ran­da­gi­smo nei loro ter­ri­to­ri; e ancor peg­gio, per­ché mol­ti di que­sti cani, spes­so di not­te, ven­go­no rica­ri­ca­ti, sti­pa­ti e costret­ti a enor­mi disa­gi, sopra dei camion che li ripor­ta­no esat­ta­men­te da dove sono venu­ti o ancor peg­gio li abban­do­na­no nuo­va­men­te per le stra­de sici­lia­ne. È evi­den­te che è nell’interesse di qual­cu­no per­pe­tua­re que­sto sta­tus quo ed è sem­pre più chia­ra l’evidenza che sen­za ran­da­gi­smo, per que­sti sog­get­ti sen­za scru­po­li, non ci potreb­be esse­re gua­da­gno”.

Così, in una nota, il segre­ta­rio nazio­na­le del par­ti­to “Rivo­lu­zio­ne Ani­ma­li­sta”, Gabriel­la Cara­ma­ni­ca.

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