MARINO SOCIALE SOSTIENE STEFANO CECCHI CANDIDATO SINDACO. L’Officina delle Idee, durante la riunione tenutasi ieri…
Marino/BiblioPop. Irrompe il sociale-politico: contro cementificazione, contro discariche, contro inquinamento acustico. Appuntamento ai prossimi impegni di lotta.
21/12/2019Questo articolo è stato letto 3024 volte!
A BiblioPop, come è ormai consuetudine, non solo cultura libraria, non solo cultura delle arti, ma, come è stato indirizzato da tempo, le attività che riguardano l’umanità, anche con un esplicito taglio di umanesimo socialista, vedono il luogo diretto, curato, amministrato da Acab della ex chiesetta in chiave sociale e politico. Per questo venerdì, promossa da StopCemento e sostenuta da Acab, si è tenuta una assemblea, ben riuscita, sulle questioni ambientali (cementificazione, gestione territorio circa siti per i rifiuti, inquinamento acustico, etc) che ricadono su questo quadrante di territorio che va ben oltre il comune di Marino. Infatti il volantino di convocazione dell’appuntamento riportava precise domande a cui i partecipanti avrebbero cercato di dare risposte. Come ad esempio che nel territorio in cui viviamo è da anni in corso una vasta cementificazione che mette insieme gli interessi imprenditoriali e quelli dei partiti politici che hanno governato in questi anni. Il TAR del Lazio ha dato ragione ai costruttori che avevano presentato ricorso contro alcuni provvedimenti del consiglio comunale di Marino. Lo stesso tribunale che in 8 anni non ha voluto esprimersi sui ricorsi presentati dai comitati cittadini che lottano contro il progetto da un milione di metri cubi di cemento. A pochi passi da qui, lungo la via Ardeatina, l’impianto TMB della discarica di Roncigliano a fuoco nel 2016 rischia di essere riattivato grazie ad una nuova autorizzazione
regionale mentre le buche della “Ecofer” alla Falcognana vengono indicate come possibili siti per i rifiuti della città di Roma, in eterna emergenza. Già nel 2013 una grande mobilitazione popolare, con 10.000 persone in corteo al centro di Roma, riuscì a fermare il primo tentativo di rendere la “Ecofer” la discarica che avrebbe sostituito la famigerata Malagrotta. Nel frattempo, la lotta contro l’inceneritore, il TMB e la discarica di Roncigliano non si è mai fermata ed ha visto 500 persone manifestare ad Albano lo scorso 7 dicembre. I partiti in continua campagna elettorale cercano invece visibilità proponendo gli inceneritori come soluzione e intervengono contro la “Ecofer” solamente perché nelle adiacenze ci sono i progetti di Parnasi e “DeA Capital” per quasi 25.000 nuovi abitanti: 12.500 al Gotto d’Oro e altrettanti a S.Palomba e Paglian Casale. Se a tutto ciò si aggiunge l’inquinamento dovuto agli aerei e il rumore causato dalle nuove rotte, il quadro ull’invivibilità del territorio si completa. Che cosa sta accadendo ? Quali sono i soggetti che portano avanti progetti di devastazione dei territori ? Come organizzarsi per opporsi efficacemente e in tempo utile ? Lo svolgimento della riunione ha visto, tra gli intervenuti, parecchi approfondimenti. Aiutati anche dalla proiezione di immagini fotografiche.
La presenza del PCI e dell’I Po’, oltre Stop Cemento e Acab, hanno mostrato soprattutto una forte similitudine e corrispondenza dell’analisi della realtà e delle priorità di lotta. Così come è stato confermato il no alla cementificazione, è stato in egual misura sostenuto il no alla discarica a servizio della falsa emergenza di Roma (falsa perché ben risolvibile se affrontata con programmazione e senza speculazione dei privati), così come è stato confermato che la battaglia contro Falcognana, non può accontentarsi di fuochi di paglia contro i sacchetti di immondizia, ma affrontando la discarica ancora funzionante dei rifiuti speciali! Ci saranno altri momenti di confronto, di condivisione analisi, ma soprattutto c’è e continuerà una sostanziale unità nelle lotte con questo indirizzo sul territorio marinese e castellano. Questa la buona notizia che esce dal venerdì di BiblioPop. Nonostante l’assenza di “comitati” nati spontanei, per carità cosidetti senza bandiere e arancioni, ma con una guida politica ben precisa.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.