“Aggiungi un posto a tavola”: torna a Roma lo show dei record

“Aggiungi un posto a tavola”: torna a Roma lo show dei record

20/12/2019 0 Di Simone Bartoli

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E’ tor­na­ta a Roma per il ter­zo anno di segui­to “Aggiun­gi un posto a tavo­la”, la com­me­dia musi­ca­le di Gari­nei e Gio­van­ni­ni, scrit­ta con Jaja Fia­stri, che ha col­le­zio­na­to record di pre­sen­ze e di incas­si in tut­to il mon­do dal 1974 ad oggi.

Lo show, inter­pre­ta­to anco­ra una vol­ta dal bra­vis­si­mo Gian­lu­ca Gui­di (che ne cura anche la regia), ha debut­ta­to mer­co­le­dì 18 dicem­bre al Tea­tro Bran­cac­cio e rimar­rà in sce­na per tut­to il perio­do del­le feste nata­li­zie, dopo 150 repli­che in giro per l’Italia.

Si trat­ta del­la set­ti­ma edi­zio­ne ita­lia­na di una del­le più ama­te com­me­die musi­ca­li, anco­ra una vol­ta con la pro­du­zio­ne di Ales­san­dro Lon­go­bar­di e la novi­tà del­la col­la­bo­ra­zio­ne con il tea­tro Car­lo Feli­ce di Geno­va, in una mes­sa in sce­na che coin­vol­ge per la pri­ma vol­ta l’orchestra sin­fo­ni­ca diret­ta dal mae­stro Mau­ri­zio Abe­ni e il coro diret­to dal Mae­stro Fran­ce­sco Ali­ber­ti. Il tut­to nel segno del­le musi­che com­po­ste da Arman­do Tro­va­jo­li, che han­no incan­ta­to inte­re gene­ra­zio­ni.

Gian­lu­ca Gui­di tor­na a vesti­re i pan­ni di Don Sil­ve­stro, il par­ro­co del pae­si­no di pro­vin­cia cui Dio si rivol­ge diret­ta­men­te con una “Voce di Las­sù” (Enzo Gari­nei) per annun­cia­re il secon­do dilu­vio uni­ver­sa­le, che dovreb­be sal­va­re solo la comu­ni­tà del pre­te, per poi rico­sti­tui­re una nuo­va uma­ni­tà. Al suo fian­co i per­so­nag­gi tra­di­zio­na­li del­la sto­ria: Toto, il ragaz­zo inge­nuo del vil­lag­gio (il cui ruo­lo è affi­da­to al gio­va­ne e bril­lan­te Pie­ro Di Bla­sio), l’avido sin­da­co Cri­spi­no (Mar­co Simeo­li, già Toto nel­la quin­ta edi­zio­ne) che cer­ca di osta­co­la­re il pro­get­to di costru­zio­ne dell’arca sal­vi­fi­ca com­mis­sio­na­to da Dio a Don Sil­ve­stro, e poi Cle­men­ti­na la figlia del sin­da­co inna­mo­ra­ta del par­ro­co (Camil­la Nigro), Orten­sia la moglie di Cri­spi­no (Fran­ce­sca Nun­zi), e un cast com­po­sto da 17 arti­sti, can­tan­ti e bal­le­ri­ni. La novi­tà di quest’anno è la par­te­ci­pa­zio­ne straor­di­na­ria di Loren­za Mario nel ruo­lo di Con­so­la­zio­ne, una don­na esplo­si­va e dai faci­li costu­mi che rischia di pro­vo­ca­re scon­quas­so tra gli uomi­ni del pae­se e met­te­re a rischio il pro­get­to di costru­zio­ne dell’arca.

Il debut­to è sta­to accol­to mol­to calo­ro­sa­men­te dal pub­bli­co in sala, tra le cui fila figu­ra­va­no diver­si vip, dal sin­da­co di Bene­ven­to Mastel­la con la moglie, a Bri­git­ta Boc­co­li, Matil­de Bran­di ed Ema­nue­la Rei.

Lo spet­ta­co­lo sin dai pri­mi momen­ti e dal­le pri­me note ha ripor­ta­to gli spet­ta­to­ri alle atmo­sfe­re del gran­de clas­si­co del­la com­me­dia ita­lia­na di Gari­nei e Gio­van­ni­ni, del qua­le riman­go­no scol­pi­te le inter­pre­ta­zio­ni ori­gi­na­rie di John­ny Dorel­li, Bice Valo­ri e Pao­lo Panel­li, e che negli anni ha spo­po­la­to nei tea­tri di tut­to il mon­do, fino a rag­giun­ge­re la cifra record di 15 milio­ni di spet­ta­to­ri in oltre 30 edi­zio­ni.

Pro­prio Gian­lu­ca Gui­di, dopo la paren­te­si del 2002 di Giu­lio Scar­pa­ti, dal 2009 ha rac­col­to l’eredità del padre nel ruo­lo di Don Sil­ve­stro, dan­do nuo­va luce all’opera che, pur man­te­nen­do sal­da la tra­di­zio­ne è riu­sci­ta a rin­no­var­si nei det­ta­gli e nel cast, pro­po­nen­do insie­me gio­va­ni atto­ri di talen­to e bal­le­ri­ni, e ico­ne del tea­tro ita­lia­no come Enzo Gari­nei. Pro­prio quest’ultimo è sta­to applau­di­to con emo­zio­ne in sala quan­do si è affac­cia­to dal­la sua posta­zio­ne su un pal­co late­ra­le al ter­mi­ne del­la piè­ce.

La coreo­gra­fia è del miti­co Gino Lan­di (assi­sti­to da Cri­sti­na Arrò), lo sce­no­gra­fo è Gabrie­le More­schi (che ha adat­ta­to il pro­get­to ori­gi­na­le di Giu­lio Col­tel­lac­ci, con la gran­de arca e il dop­pio gire­vo­le), la costu­mi­sta Fran­ce­sca Gros­si. Il dise­gno luci è di Umi­le Vai­nie­ri, il dise­gno foni­co di Ema­nue­le Car­luc­ci, i con­tri­bu­ti video di Clau­dio Cian­fo­ni, i costu­mi del­la sar­to­ria Bran­cac­cio. La sce­na è rea­liz­za­ta dal­la sce­no­tec­ni­ca di Mario Amo­dio (già costrut­to­re nel­la pri­ma edi­zio­ne) e Anto­nio Dari per la par­te mec­ca­ni­ca.

“Aggiun­gi un posto a tavo­la” rimar­rà in sce­na al Tea­tro Bran­cac­cio fino al 6 gen­na­io, con uno spe­cia­le per Capo­dan­no il 31 dicem­bre. Info

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