di Francesca Marrucci Si è tenuta ieri in Piazza Matteotti a Marino, la tradizionale discesa…
Marino. Sezze/Sermoneta: tappa della Francigena.
15/12/2019Questo articolo è stato letto 4325 volte!
Da Sezze a Sermoneta. Questo una delle tappe dell’itinerario che l’Associazione Gruppo dei Dodici ha suddiviso per realizzare l’intero percorso della via Francigena. Lo storico tracciato che i pellegrini – secondo le ricostruzioni storiche di fonti e di interpretazione delle fonti, fanno risalire almeno dal nono secolo d.C., ma anche fina dal terzo secolo d. C. – mettevano in essere per raggiungere da nord (Canterbury in Inghilterra; e poi dalla Francia) prima Roma, e poi verso Lecce (S. Maria di Leuca) per giungere infine in Terrasanta. Ora l’idea della Francigena “moderna”,
nella riedizione, ad esempio del Gruppo dei Dodici, cerca di proporre un assetto di base che sia motivato certo da spiritualità e da religiosità, ma non solo. Infatti,come ha avuto modo di illustrare Giancarlo Forte, presidente dell’Associazione durante l’incontro presso la caratteristica aula consiliare del Comune di Sermoneta: “Il nostro percorso, il nostro cammino sempre più viene condiviso sia da chi vuol riempire di significato spirituale e religioso l’intero itinerario che idealmente ci ricongiunge coi secoli e con le umili gesta dei pellegrini; ma anche un occasione di affermare i valori ambientali nella loro sostanza di tutela, di difesa e salvaguardia, godendone le bellezze paesaggistiche uniche. Tutte presenti nel cammino ma ancor più nel nostro Paese e in questa regione.”. Una proposta ed un sentire che viene immediatamente approvato dall’applauso dei sufficientemente stanchi camminatori – una ventina — che al mattino verso le 9 hanno lasciato Sezze per giungere, attorno alle 15.30. arricchiti di leggere euforie palpabili, ben accolti, a Sermoneta, dall’assessore alla Cultura, Sonia Pecorilli. Alle richieste specifiche che il Presidente Forte e il decano amministratore Gerardo Venezia, hanno avanzato ( continuare ed aumentare il fare insieme di amministrazioni della zona per favorire questo tipo di conoscenza e di piccolo turismo; predisporre visivamente una maggiore presenze simbolica della via Francigena in Sermoneta, già ben presente; costruire un evento futuro nei prossimi mesi protagonisti Gruppo dei Dodici e Amministrazione; possibilità di creare momenti didattici con studenti sul valore dell’ambientalismo e sulle tracce storiche sul territorio), l’Assessore alla Cultura ha risposto positivamente: “Per noi è un onore oltre che una specifica nostra volontà, quella di accogliere la vostra proposta di iniziativa come molte altre che, nascendo da associazioni sia del territorio che in senso largo, ci consentono di mostrare e aumentare la qualità della nostra azione politico-amministrativa. Ad esempio – precisa Pecorilli – stiamo perseguendo l’obbiettivo di riconoscimento di Sermoneta “città”. Non è un vezzo. E’ una precisa volontà di politica culturale e turistica di marcare il ruolo dell’area territoriale in cui operiamo che sicuramente va oltre il dato amministrativo, che ci consente di proporre a voi viandanti, a tanti visitatori, ma anche a tanti che ancora non sono approdati e che verranno invogliati a conoscere meglio la nostra storia, la nostra specificità, i nostri prodotti, nel nome di un miglior stare insieme, dove solidarietà abbia un significato universale. Così come la conoscenza diretta di paesaggi, storia e presenze archeologiche e architettoniche sono il patrimonio che universalmente può essere goduto in questa nostra realtà-gioiello. Le proposte avanzate saranno presto realizzate.”.
Questa è stata una degna conclusione del percorso di sabato 14, particolarmente bello e particolarmente “accidentato” in alcuni chilometri di fanghiglia che ha avvolto, intanto che un vento sferzante soffiava sui prati d’alta collina, tra gli alberi e gli arbusti, e sulle teste della compagnia viandante in fila indiana. Del resto, ogni viaggio è un racconto ed esperienza a sè. Come sono state buon viatico, insieme alla preghiera nella cattedrale di Sezze, le parole di don Damiano, dopo la sua breve ma efficace ricostruzione storica degli albori di Sezze, della Cattedrale e delle vite di San Lidano e San Carlo, i due santi patroni di Sezze, . Lo spuntino ad alta quota collinare, in compagnia di docili cani e deliziose caprette di Augusto, un bravo giovane del luogo dedito al lavoro agreste sono stati per la compagnia organizzata dal Gruppo dei Dodici, sicuramente un ulteriore incentivo alle prossime tappe future. Sia con chilometriche passeggiate che, magari, con specifiche passeggiate urbane in centri significativi. Modi differenti tutti volti a mettere l’uomo, la persona, al centro del fare quotidiano della vita, della cultura, della politica che racchiude azioni e scelte degli uomini organizzati in società.
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Un operatore dell’informazione. Un attivista culturale impegnato a diffondere le buone pratiche che aumentano ed estendono la fruizione del miglior bene immateriale di cui l’umanità dispone: il sapere, la conoscenza, la cultura. Questo il mio intimo a cui mi ispiro e la mia veste “giornalistica”. Professionalmente provengo da esperienze “strutturate” come sono gli Uffici Stampa pesanti: La Lega delle Cooperative, Botteghe Oscure. Ma anche esperienze di primo impatto: Italia Radio; e il mondo delle Rassegne Stampa cooperativa DIRE, Diretel, Rastel, Telpress. Per la carta stampata oltre una esperienza “in proprio” come direttore scientifico della rivista “Vini del Lazio”, ho collaborato con Paese Sera, con L’Unità, con Oggi Castelli.