Marino, Rapo (Pd): che succede tra Pd, M5S e Italia Viva?

Marino, Rapo (Pd): che succede tra Pd, M5S e Italia Viva?

03/12/2019 0 Di Redazione

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TANA LIBERA TUTTI

Comunicato di Marco Rapo, Consigliere comunale PD di Marino

 

Al dato di civil­tà per il qua­le si deve ave­re pie­no rispet­to del­le isti­tu­zio­ni con­se­gue che le stes­se, per­ché sono lo Sta­to, deb­ba­no esse­re le pri­me ad agi­re in con­for­mi­tà alle rego­le poste dall’ordinamento.

Appli­ca­to il prin­ci­pio all’organo legi­sla­ti­vo del Comu­ne, il Con­si­glio comu­na­le, pos­so testi­mo­nia­re di non ave­re mai regi­stra­to un livel­lo così bas­so di genui­na insi­pien­za mista a impe­ri­zia, negli­gen­za ed impru­den­za di alcu­ni ammi­ni­stra­to­ri che, stan­te le respon­sa­bi­li­tà anche per­so­na­li oltre che dell’Ente, diven­ta inco­scien­za.

Sot­to il pro­fi­lo stret­ta­men­te ammi­ni­stra­ti­vo, di quel­lo poli­ti­co che è la cau­sa dirò dopo, repu­to inac­cet­ta­bi­le lo spet­ta­co­lo al qua­le ho dovu­to assi­ste­re anche vener­dì scor­so, con le con­ti­nue dero­ghe a rego­le pro­ce­di­men­ta­li, com­pre­se quel­le di impar­zia­li­tà e quin­di di demo­cra­zia, da par­te del Pre­si­den­te del Con­si­glio, il qua­le pur ammet­ten­do ripe­tu­ta­men­te suoi gros­so­la­ni erro­ri nel­la fun­zio­ne rico­per­ta, ha pro­se­gui­to sera­fi­co il “disor­di­ne” dei lavo­ri; per quan­to mi riguar­da, fin­ché mi è sta­to pos­si­bi­le sop­por­ta­re una simi­le inde­cen­za.

In un simi­le con­te­sto ne deri­va l’inutilità di qual­sia­si azio­ne di oppo­si­zio­ne comu­na­le, aggra­va­ta dal­la diver­gen­za di vedu­te degli schie­ra­men­ti che com­pon­go­no la mino­ran­za.

Nien­te di nuo­vo, per cari­tà, ma pro­prio per que­sta coa­zio­ne a ripe­te­re, que­sta enor­me debo­lez­za che costi­tui­sce la più gran­de risor­sa per il livel­lo poli­ti­co sovra­co­mu­na­le che fino ad oggi ha fat­to car­ne da macel­lo del nostro pae­se, si dovreb­be­ro rite­ne­re ormai matu­ri i tem­pi per un chia­ri­men­to in vista del­le ele­zio­ni tra poco più di un anno.

Per esem­pio, per quan­to mi riguar­da, da iscrit­to e Con­si­glie­re PD mi inte­res­se­reb­be capi­re, per una vol­ta in manie­ra chia­ra e deci­sa, se il Par­ti­to cor­re­rà in coa­li­zio­ne con il M5S oppu­re no; per­ché in caso affer­ma­ti­vo sareb­be matu­ro un rim­pa­sto per l’ingresso in mag­gio­ran­za, dato che da oltre un anno i miei Col­le­ghi appro­va­no o non oppon­go­no le deli­be­re più signi­fi­ca­ti­ve del­la poli­ti­ca di un gover­no, ossia quel­le di bilan­cio; stes­sa chia­rez­za che si dovreb­be ave­re lad­do­ve si voles­se intra­ve­de­re un per­cor­so inve­ce diver­so e che in tale otti­ca sem­pli­fi­che­reb­be l’ipotesi per una più inci­si­va oppo­si­zio­ne, qua­le oggi risul­ta quel­la dei Con­si­glie­ri di cen­tro­de­stra.

Insom­ma, ormai un po’ di espe­rien­za e qual­che cocen­te delu­sio­ne le si sono accu­mu­la­te, sic­ché non vor­rei ritro­var­mi – dopo un’opposizione non oppo­si­zio­ne, qua­le è oggi quel­la del PD di Mari­no – “cedu­to” in Ita­lia Viva (da nota­re che chi oggi è zin­ga­ret­tia­no, mol­to demo­cri­stia­na­men­te non è anti­ren­zia­no) o peg­gio anco­ra in una del­le due estre­mi­tà dell’arco poli­ti­co-isti­tu­zio­na­le.

Poi­ché dei gio­chet­ti su Mari­no ne abbia­mo un po’ tut­ti le sca­to­le pie­ne, in pri­mis i cit­ta­di­ni, la solu­zio­ne più velo­ce e net­ta è fare tana libe­ra tut­ti: una pur nume­ri­ca­men­te debo­lis­si­ma mozio­ne di sfi­du­cia al sin­da­co che avreb­be però il pre­gio di muo­ve­re i pri­mi e per una vol­ta sin­ce­ri pas­si in dire­zio­ne di una alter­na­ti­va all’attuale Ammi­ni­stra­zio­ne

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