CODICE ROSSO, CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE SI DEVE FARE ANCORA MOLTO. “UNA VITTIMA OGNI DUE GIORNI”

CODICE ROSSO, CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE SI DEVE FARE ANCORA MOLTO. “UNA VITTIMA OGNI DUE GIORNI”

14/10/2019 0 Di Marco Montini

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Da quan­do è sta­to vara­to il “Codi­ce Ros­so”, le don­ne che con­ti­nua­no ad esse­re ucci­se sono tan­tis­si­me: una media di una ogni due gior­ni.  La leg­ge è un segna­le cul­tu­ra­le ma, sen­za inve­sti­men­ti, non risol­ve i pro­ble­mi. A par­la­re è il pre­si­den­te dei matri­mo­nia­li­sti (Ami) Gian Etto­re Gas­sa­ni in occa­sio­ne del con­ve­gno orga­niz­za­to a Roma “Se fa male non chia­mar­lo amo­re, luci ed ombre del codi­ce ros­so e del­la rete”. È lui ad apri­re l’in­con­tro tema­ti­co, par­te­ci­pa­to da mol­te don­ne: “Final­men­te c’è una leg­ge e una pre­sa di coscien­za cul­tu­ra­le, ma non si rie­sce a capi­re che le leg­gi devo­no esse­re accom­pa­gna­te da gran­di inve­sti­men­ti eco­no­mi­ci. Il Codi­ce Ros­so non potrà mai por­ta­re dav­ve­ro risul­ta­ti se i cen­tri anti­vio­len­za chiu­do­no e se la pian­ta orga­ni­ca dei magi­stra­ti vede una caren­za di alme­no 2 mila uni­tà”. Sot­to i riflet­to­ri fini­sco­no soprat­tut­to le caren­ze di giu­di­ci. “Le pro­cu­re — dice Gas­sa­ni — sono sen­za magi­stra­ti”. Di ele­va­to spes­so­re, tra i tan­ti pre­ge­vo­li inter­ven­ti, è sta­to quel­lo del Magi­stra­to Vale­rio de Gio­ia, giu­di­ce spe­cia­liz­za­to in vio­len­za di gene­re che, da un lato, plau­de al Codi­ce Ros­so dal­lo stes­so con­si­de­ra­to come “… fon­da­men­ta­le nel­la misu­ra in cui dà un segna­le impor­tan­te alle vit­ti­me dei rea­ti di gene­re che devo­no sape­re che le isti­tu­zio­ni sono dal­la loro par­te”, dal­l’al­tro avan­za qual­che sug­ge­ri­men­to.
“Solo dal con­fron­to tra avvo­ca­ti e magi­stra­ti si pos­so­no trar­re del­le linee che potran­no gui­da­re il legi­sla­to­re — sostie­ne de Gio­ia -. Io, per espe­rien­za, sug­ge­ri­sco un inter­ven­to che, nei casi estre­mi e con le dovu­te garan­zie all’im­pu­ta­to, con­sen­ta di age­vo­la­re il giu­di­ce nel­l’ac­qui­si­zio­ne del­le dichia­ra­zio­ni rese in pre­ce­den­za, amplian­do la por­ta­ta appli­ca­ti­va di una dispo­si­zio­ne che già esi­ste. Que­sto con­sen­ti­reb­be di evi­ta­re alla per­so­na offe­sa di diven­ta­re vit­ti­ma anche del giu­di­ce din­nan­zi al qua­le dovrà ripe­ter fat­ti trau­ma­ti­ci. Sem­pre a con­di­zio­ne che ci sia­no gli estre­mi di vio­len­za e minac­cia che si è por­ta­ta avan­ti nel cor­so del tem­po”.  Par­ti­co­lar­men­te toc­can­te, nel cor­so dell’evento, è sta­to il con­fe­ri­men­to all’Avvocato Gas­sa­ni e al giu­di­ce de Gio­ia di una tar­ga da par­te del­la dot­to­res­sa Ila­ria Beni­ni, diret­tri­ce gene­ra­le del­la Casa Edi­tri­ce LaTri­bu­na – per la qua­le han­no cura­to l’opera “Codi­ce Ros­so” –, come rico­no­sci­men­to del loro impe­gno nel­le ini­zia­ti­ve a tute­la del­le vit­ti­me vul­ne­ra­bi­li.

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