Marino. Castelli, Lazio. Caro PD, caro M5S,

Marino. Castelli, Lazio. Caro PD, caro M5S,

28/08/2019 0 Di Maurizio Aversa

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Il pros­si­mo Pre­si­den­te inca­ri­ca­to Giu­sep­pe Con­te (foto l’e­spres­so)


In occa­sio­ne del­la nasci­ta, pre­su­mi­bil­men­te a bre­ve, del Gover­no PD-M5S, un inter­ven­to di un espo­nen­te comu­ni­sta. Di Mari­no, dei Castel­li roma­ni e del­la regio­ne Lazio.

Caro PD, caro M5S,
Sta per nasce­re, nasce­rà, pro­ba­bil­men­te a gior­ni, il nuo­vo gover­no a gui­da Giu­sep­pe Con­te. A soste­ner­lo una mag­gio­ran­za par­la­men­ta­re com­po­si­ta che fa per­no su M5S e PD. Paro­le e con­cet­ti si stan­no spen­den­do per dire al Pae­se che è cosa che va fat­ta. Qui non voglio tan­to uti­liz­za­re lo spa­zio per riba­di­re il con­vin­ci­men­to mio per­so­na­le e del PCI, che meglio sareb­be il ritor­no alle urne. Quan­to chie­de­re con­to a voi sul­la discon­ti­nui­tà, sul­la diver­si­tà, tra quan­to di indi­riz­zo fon­da­men­ta­le ave­va la linea gover­na­ti­va Lega-M5S, e quan­to vie­ne pro­po­sto da PD-M5S. Infat­ti, cre­do che pure su cose impor­tan­ti – ad esem­pio le poli­ti­che migra­to­rie – ci fos­se gran­de dif­fe­ren­za, essa da sola, non baste­reb­be a giu­sti­fi­ca­re il voler carat­te­riz­za­re come diver­so e discon­ti­nuo que­sto gover­no.

Il Sin­da­co di Mari­no e lea­der del M5S avv. Car­lo Coliz­za

Ven­go al pun­to: la Lega e il M5S a più ripre­se, nei tem­pi pre­ce­den­ti la loro espe­rien­za di gover­no, e anche duran­te que­sta in vari casi, han­no pro­dot­to paro­le e posi­zio­ni assi­mi­la­bi­li alla linea “con­tro l’Europa e l’euro. Addi­rit­tu­ra usci­re dal­la UE”. Cosa alla qua­le il prof. Savo­na – accre­di­ta­to come filo­gril­li­no — non ha mai cre­du­to, tan­to è vero che non ha volu­to con­di­vi­de­re il per­cor­so gover­na­ti­vo. Ebbe­ne, que­sto indi­riz­zo dichia­ra­to, pre e duran­te, non è mai sta­to sostan­zia­to da atti con­se­guen­ti di gover­no o di ini­zia­ti­va par­la­men­ta­re. Tut­ti ricor­dia­mo sia i lai pada­ni anti­eu­ro­cra­ti (a pro­po­si­to, pren­do in pre­sti­to la noti­zia par­la­men­ta­re rispol­ve­ra­ta da “Magno­tran­quil­lo” che sta­mat­ti­na ricor­da come il “fiscal com­pact” che ci obbli­ga alla sot­to­mis­sio­ne del nostro bilan­cio al bilan­cio UE, ha avu­to come rela­to­re l’on. Gior­get­ti. Cioè il nume­ro due per peso, e, pro­ba­bil­men­te il nume­ro uno per cer­vel­lo, all’interno del­la Lega!), sia la minac­cia, con tan­to di rac­col­ta fir­me, del M5S per usci­re da UE-euro. Che fine ha fat­to tut­to ciò? Sem­pli­ce: si è gio­ca­to a scim­miot­ta­re posi­zio­ni di durez­za, di alte­ri­tà, e poi alla pri­ma occa­sio­ne – rela­zio­ni di pre­sen­ta­zio­ne del gover­no – subi­to pro­ni a rispet­ta­re la UE, a richia­ma­re il pat­to atlan­ti­co e la fedel­tà alla Nato. Ora, que­sta cosa non il let­to­re, il cit­ta­di­no, l’elettore, non la pen­si come una “mos­sa tat­ti­ca”. Que­sta è la sostan­za. Ed infat­ti, alla nuo­va pri­ma occa­sio­ne – dimis­sio­ni Con­te e dichia­ra­zio­ni per costi­tui­re nuo­va mag­gio­ran­za PD e M5S – cosa suc­ce­de su que­sto fon­da­men­ta­le ver­san­te? Che Con­te, e Di Maio, e Zin­ga­ret­ti e via elen­can­do, pro­met­to­no (vedi atto già com­piu­to col soste­gno alla neo­pre­si­den­te elet­ta a Bru­xel­les) di esse­re euro­pei­sti con que­sta UE, di esse­re fede­li alla Nato. Cioè, sul­la que­stio­ne del­la scel­ta di cam­po vera: il capi­ta­li­smo è giun­to alla fine (vedi il segno meno del­la pro­du­zio­ne del­la Ger­ma­nia, uni­ca vera loco­mo­ti­va dell’occidente capi­ta­li­sti­co UE), il ruo­lo poli­ti­co-eco­no­mi­co del­la Nato a soste­gno del moren­te capi­ta­li­smo è il modo per nascon­de­re la veri­tà diret­ta del­la fine, la solu­zio­ne è una Euro­pa che met­ta insie­me la peni­so­la ibe­ri­ca e Vla­di­vo­stok, ebbe­ne tut­to que­sto non vie­ne discus­so in nes­su­na scel­ta che si st com­pien­do ora. Non è discus­so dal M5S, non è discus­so dal PD.

Il segre­ta­rio del PD di Mari­no, Ser­gio Ambro­gia­ni

Ora sap­pia­mo che il PD riu­ni­rà i pro­pri orga­ni­smi e for­se la pro­pria base per par­la­re del­la novi­tà poli­ti­ca ecc.; così come il M5S atti­ve­rà la piat­ta­for­ma Rous­seau; ma tut­ti e due que­sti momen­ti non met­te­ran­no a con­fron­to la scel­ta vera, frut­to di ana­li­si. E lo faran­no per­ché dichia­ran­do­si anti-ideo­lo­gi­ci, in real­tà han­no già scel­to lo stes­so cam­po ideo­lo­gi­co: quel­lo capi­ta­li­sti­co! Ora non sono nel­le con­di­zio­ni e non ho la for­za per pro­por­re a livel­lo nazio­na­le di ren­de­re con­to di tut­to ciò. Però, pos­so nell’ambito che più mi è pro­prio, del ter­ri­to­rio in cui ope­ro e sono cono­sciu­to per esse­re un comu­ni­sta serio e, spe­ro, anche sti­ma­to da parec­chi, avan­za­re una pro­po­sta ai diri­gen­ti di M5S e PD.

Mau­ri­zio Aver­sa, segre­te­ria regio­na­le PCI Lazio

Si trat­ta di que­sto: se per voi è pos­si­bi­le, sepa­ra­ta­men­te o per­fi­no insie­me, pre­ve­de­re uno o più momen­ti di con­fron­to pub­bli­co su quan­to sta avve­nen­do e su quan­to si sta sce­glien­do, vor­re­ste con­sen­ti­re che qual­che voce – non riten­go di esse­re né il solo, né solo il PCI ha que­sto orien­ta­men­to – abbia la pos­si­bi­li­tà di par­la­re in assem­blee loca­li? Se lo fare­te, chi lo farà, avrà il mio plau­so, e di mol­ti altri cre­do; se ciò non avver­rà avrà un altro signi­fi­ca­to. Che voi, legit­ti­ma­men­te, uti­liz­za­te un altro modo per infor­ma­re, per con­fron­tar­vi, ma col timo­re di rispon­de­re alle cri­ti­che comu­ni­ste, per­ché sono le sole che pos­so­no chia­ma­re in cau­sa le cate­go­rie, rispet­to alla situa­zio­ne attua­le, di alter­na­ti­vi­tà, di solu­zio­ni strut­tu­ra­li, rispet­to a tut­ti i temi del­lo sfrut­ta­men­to capi­ta­li­sti­co. Si chia­mi lavo­ro, si chia­mi digni­tà del­le per­so­ne, si chia­mi soli­da­rie­tà di clas­se. Atten­do quel­lo che diran­no i rap­pre­sen­tan­ti, sem­mai lo vor­ran­no, del PD e del M5S di Mari­no, dei Castel­li roma­ni e del Lazio.
Mau­ri­zio Aver­sa, PCI Lazio

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