Sora. Frosinone. PCI CRITICA DON PIACENTINI. Barbona, segretario PCI Frosinone interviene nel merito.

Sora. Frosinone. PCI CRITICA DON PIACENTINI. Barbona, segretario PCI Frosinone interviene nel merito.

19/08/2019 0 Di Maurizio Aversa

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Dav­ve­ro è sta­to un tem­po­ra­le ago­sta­no, mol­to fuo­ri sta­gio­ne, e fuo­ri logi­ca, l’esternazione svol­ta dal par­ro­co di Sora, Don Pia­cen­ti­ni, for­tu­na­ta­men­te cor­ret­to in segui­to dal Vesco­vo, citan­do pro­prio San Roc­co. E, se ce ne fos­se sta­to dub­bio, rin­for­za­to sul tema dal­le paro­le chia­ris­si­me di Papa Fran­ce­sco. Tut­ta­via, la tira­ta antim­mi­gra­ti degna del miglior filo­le­ghi­smo, non pote­va pas­sa­re in silen­zio. Per que­sto i comu­ni­sti cio­cia­ri han­no deci­so di inter­ve­ni­re con net­tez­za e il segre­ta­rio del­la Fede­ra­zio­ne di Fro­si­no­ne, Bru­no Bar­bo­na ha così dichia­ra­to:
“San Roc­co. Se don Pia­cen­ti­ni non fos­se un mini­stro del­la chie­sa baste­reb­be espri­me­re lo sde­gno per le fra­si pro­nun­cia­te duran­te l’omelia in occa­sio­ne del­la festa di San Roc­co a Sora.
Ma pur­trop­po cosi non è, quan­to det­to in quell’occasione espri­me tut­to il dan­no pro­cu­ra­to del­la cul­tu­ra Sal­vi­nia­na che ormai ha per­va­so tut­ti, e pur­trop­po come in que­sto caso anche chi dovreb­be ave­re cura del­le coscien­ze, par­lan­do di fra­tel­lan­za di acco­glien­za, e del­la costru­zio­ne di socie­tà inclu­si­va e tol­le­ran­te, inse­gna­re ad esse­re evan­ge­li­ca­men­te cri­stia­no dovreb­be esse­re testi­mo­nia­to pri­ma che con la pre­ghie­ra con l’esempio.

Bru­no Bar­bo­na, pri­mo a destra


E stra­no dover fare l’omelia da lai­co impe­ni­ten­te ad un mini­stro di Dio, ma la coscien­za pre­scin­de dal pro­prio cre­do, rivol­ge­re le pro­prie atten­zio­ni a chi sof­fre ed è vit­ti­ma di guer­re, care­stie, fame o per­se­cu­zio­ni poli­ti­che o reli­gio­se ha dirit­to all’accoglienza civi­le, si trat­ta di affer­ma­re il dirit­to alla vita alla digni­tà uma­na.
E’ anche ora di smet­ter­la con i pen­ti­men­ti postu­mi che sono anco­ra peg­gio­ri del­le bestia­li­tà dichia­ra­te, sarà for­se per­ché per un lai­co non basta la con­fes­sio­ne per lava­re la pro­pria coscien­za o non ser­ve l’ostentazione di sim­bo­li reli­gio­si nei comi­zi poli­ti­ci, che quel­lo sì, avreb­be dovu­to indi­gna­re don Pia­cen­ti­ni.
E se la pre­oc­cu­pa­zio­ne è per i nostri tan­ti biso­gno­si di cure e assi­sten­za si può sem­pre pre­ten­de­re da Sal­vi­ni di resti­tui­re qua­ran­ta­no­ve milio­ni di euro che for­se una qual­che uti­li­tà in tal sen­so l’avrebbero.”.

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