FEDERLAZIO, OSSERVATORIO EDILIZIA: DATI CONFERMANO SETTORE ANCORA IN CRISI

FEDERLAZIO, OSSERVATORIO EDILIZIA: DATI CONFERMANO SETTORE ANCORA IN CRISI

26/06/2019 0 Di Redazione

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Oggi, pres­so la sede del­la Feder­la­zio, sono sta­ti pre­sen­ta­ti i dati del rap­por­to rela­ti­vo all’Osser­va­to­rio sul­lo sta­to di salu­te dell’edilizia nel Lazio. Il report è sta­to pre­sen­ta­to dal Pre­si­den­te di Feder­la­zio Edi­li­zia Ales­san­dro Sbor­do­ni e dal Diret­to­re Gene­ra­le del­la Feder­la­zio Lucia­no Moc­ci. All’incontro sono inter­ve­nu­ti, tra gli altri, l’Assessore all’Urbanistica di Roma Capi­ta­le Luca Mon­tuo­ri e l’Assessore alle Poli­ti­che abi­ta­ti­ve e Urba­ni­sti­ca del­la Regio­ne Lazio, Mas­si­mi­lia­no Vale­ria­ni.

L’Osservatorio Feder­la­zio costi­tui­sce una ini­zia­ti­va uni­ca nel suo gene­re in quan­to, oltre a rac­co­glie­re ed ela­bo­ra­re dati di con­te­sto, rile­va­ti da fon­ti uffi­cia­li, pre­ve­de la rea­liz­za­zio­ne di una inda­gi­ne rivol­ta diret­ta­men­te ad un cam­pio­ne rap­pre­sen­ta­ti­vo di impren­di­to­ri edi­li del Lazio (150), inter­vi­sta­ti tra il 16 apri­le e il 30 mag­gio 2019. I dati dell’indagine si rife­ri­sco­no al con­sun­ti­vo 2018 con pre­vi­sio­ni per il 2019.

Sco­po dell’Osservatorio rea­liz­za­to da Feder­la­zio è quel­lo di for­ni­re infor­ma­zio­ni signi­fi­ca­ti­ve sull’andamento del set­to­re edi­le che, nono­stan­te il per­du­ra­re del­la cri­si, svol­ge pur sem­pre una impor­tan­te fun­zio­ne di trai­no per l’intera eco­no­mia. Con le sue 72.000 impre­se e oltre 129 mila addet­ti, costi­tui­sce infat­ti il 15% dell’universo impren­di­to­ria­le e il 6% dell’occupazione tota­le nel­la regio­ne Lazio.

Dall’elaborazione Feder­la­zio dei dati di con­te­sto, anche quest’anno emer­ge chia­ra­men­te come la situa­zio­ne com­ples­si­va del set­to­re sia anco­ra in for­tis­si­ma dif­fi­col­tà, sia in Ita­lia che nel Lazio. In Ita­lia, tra il 2012 e il 2018, le impre­se atti­ve si sono ridot­te di oltre 74.000 uni­tà(-9,1%) e i posti di lavo­ro per­si sono sta­ti cir­ca 293 mila (-17,2%). Nel­lo stes­so perio­do, nel Lazio la situa­zio­ne di cri­si si evi­den­zia attra­ver­so la chiu­su­ra di 764 impre­se (-1%) e di oltre 30 mila occu­pa­ti in meno (-18,8%).

A livel­lo di “peso”, le impre­se edi­li rap­pre­sen­ta­no oggi il 14% in Ita­liarispet­to a tut­ti gli altri com­par­ti eco­no­mi­ci (15% nel Lazio). La per­cen­tua­le di occu­pa­ti dell’Edilizia rap­pre­sen­ta inve­ce solo il 6% in Ita­lia rispet­to a tut­ti gli altri set­to­ri (6% anche nel Lazio).

In con­tro­ten­den­za, inve­ce, il com­par­to del­le com­pra­ven­di­te: nel 2018 in Ita­lia sono sta­te oltre 575 mila con­tro le 440 mila del 2012. Stes­so discor­so per il Lazio con 59 mila ven­di­te immo­bi­lia­ri con­tro le 48 mila del 2012, con un incre­men­to tra il 2017 e il 2018 di oltre 2.700 com­pra­ven­di­te.

L’INDAGINE FEDERLAZIO

L’indagine svol­ta da Feder­la­zio inter­vi­stan­do diret­ta­men­te impren­di­to­ri del set­to­re edi­le, ha riguar­da­to le seguen­ti tema­ti­che: situa­zio­ne e anda­men­to del mer­ca­to e dell’occupazione; anda­men­to atti­vi­tà per seg­men­ti di mer­ca­to; fat­to­ri che inci­do­no sul mer­ca­to; ricor­so al cre­di­to; pro­spet­ti­ve per il 2019.

Nel 2018 il sal­do sull’andamento dell’attività azien­da­le evi­den­zia un indi­ce nega­ti­vo di 4 pun­ti. Il sal­do, lo ricor­dia­mo, è il risul­ta­to del­la dif­fe­ren­za arit­me­ti­ca tra il 31% del­le azien­de che han­no regi­stra­to un qual­che svi­lup­po del pro­prio busi­ness e il 35% di quel­le che, inve­ce, ha visto anco­ra una vol­ta arre­tra­re i livel­li di atti­vi­tà azien­da­le. Que­sto valo­re, sep­pur anco­ra nega­ti­vo, è in miglio­ra­men­to rispet­to al -19,5 regi­stra­to nel­la pre­ce­den­te inda­gi­ne.

Anche i livel­li occu­pa­zio­na­li, pur sem­pre con valo­ri for­te­men­te cri­ti­ci, mostra­no un costan­te miglio­ra­men­to: si è pas­sa­ti dal ‑28% del 2016, al ‑8% del 2017, ad un sal­do ugua­le allo 0% nel al 2018.

Il gra­fi­co sugli anda­men­ti dei sin­go­li seg­men­ti di mer­ca­to ha evi­den­zia­to che i set­to­ri mag­gior­men­te in dif­fi­col­tà sono quel­li dell’Edi­li­zia Indu­stria­le (-36,6%) e degli Inter­ven­ti di Recu­pe­ro Urba­no (-35,7%). Segue l’Edi­li­zia Ricettivo/Alberghiera con un -24,3%.

Tra i fat­to­ri che inci­do­no nega­ti­va­men­te sull’andamento del busi­ness azien­da­le, al pri­mo posto (voto da 1 a 5) gli impren­di­to­ri indi­ca­no anche quest’anno “l’aumen­to dei vin­co­li buro­cra­ti­ci e nor­ma­ti­vi” (3,64). Segue “scar­si­tà di liqui­di­tà” (3,43) e “incer­tez­za del­le poli­ti­che urba­ni­sti­che” (3,33).

Dal­le rispo­ste ai que­stio­na­ri, inol­tre, è emer­so che i giu­di­zi mag­gior­men­te nega­ti­vi degli impren­di­to­ri edi­li riguar­da­no anche quest’anno il rap­por­to con la Pub­bli­ca Ammi­ni­stra­zio­ne loca­le e la capa­ci­tà del­la PA di rispon­de­re alle loro esi­gen­ze: dichia­ra­no una situa­zio­ne “mol­to nega­ti­va” rispet­ti­va­men­te il 28% e il 27% (la pre­ce­den­te rile­va­zio­ne era del 19,4% in entram­bi i casi).

Sul fron­te del cre­di­to, meno del­la metà degli impren­di­to­ri (48,9%) dichia­ra di ave­re richie­sto una qual­che for­ma di cre­di­to ban­ca­rio nel 2018, in dimi­nu­zio­ne rispet­to al 56% dell’anno pre­ce­den­te. Solo il 44% degli inter­vi­sta­ti è riu­sci­to ad otte­ne­re com­ple­ta­men­te quan­to richie­sto alla ban­ca (nel 2017 era il 64%), il 22% solo par­zial­men­te e ben il 34% sono le richie­ste “non accol­te” (nel 2017 era­no il 18%).

PREVISIONI

Dopo un net­to miglio­ra­men­to regi­stra­to lo scor­so anno in meri­to alle pre­vi­sio­ni sull’andamento del­le atti­vi­tà (il sal­do era pas­sa­to da ‑16% del 2017 a +3,1% del 2018), le impre­se segna­la­no una con­tra­zio­ne del­le aspet­ta­ti­ve per il 2019 con un valo­re che tor­na a esse­re nega­ti­vo (-2,2%). Il con­fron­to dei valo­ri evi­den­zia che le aspet­ta­ti­ve posi­ti­ve sono con­cen­tra­te qua­si esclu­si­va­men­te tra le impre­se con oltre 15 addet­ti (sal­do +33%) e tra quel­le che si rivol­go­no al mer­ca­to pub­bli­co e pri­va­to (sal­do + 13%).

Si con­fer­ma quin­di una frat­tu­ra del set­to­re e una pro­spet­ti­va di gran­de cri­ti­ci­tà per le impre­se più pic­co­le che addi­rit­tu­ra vedreb­be­ro aumen­ta­re le pro­prie dif­fi­col­tà anche in con­si­de­ra­zio­ne pro­spet­ti­ca.

In meri­to alle aspet­ta­ti­ve sui sin­go­li seg­men­ti di mer­ca­to, il con­fron­to dei valo­ri nel­le due ulti­me rile­va­zio­ni annua­li evi­den­zia, comun­que, un miglio­ra­men­to com­ples­si­vo del­le aspet­ta­ti­ve. In par­ti­co­la­re va segna­la­to il costan­te incre­men­to dei sal­di di opi­nio­ne per le pro­spet­ti­ve dei lavo­ri di ristrut­tu­ra­zio­ne e valo­riz­za­zio­ne dell’edilizia pri­va­ta (sal­do +28,2% con­tro +22,2% del­lo scor­so anno). In net­to calo, inve­ce, le pre­vi­sio­ni riguar­do l’Edilizia ricettivo/Alberghiera(-37,1%) e l’Edilizia Indu­stria­le (-33,3%) e Com­mer­cia­le (23,7%).

Infi­ne, abbia­mo chie­sto agli impren­di­to­ri edi­li del Lazio di espri­me­re le loro opi­nio­ni per quan­to riguar­da le stra­te­gie da sug­ge­ri­re alle Pub­bli­che Ammi­ni­stra­zio­ni del ter­ri­to­rio regio­na­le per poter soste­ne­re il rilan­cio del set­to­re nel pros­si­mo futu­ro. Coe­ren­te­men­te con tut­ti gli altri dati fin qui emer­si, gli impren­di­to­ri auspi­ca­no l’impegno del­le Pub­bli­che Ammi­ni­stra­zio­ni nel­la dire­zio­ne del­la riqua­li­fi­ca­zio­ne e del­la mes­sa in sicu­rez­za degli edi­fi­ci pub­bli­ci(63,6%) e si atten­do­no uno svi­lup­po del­le atti­vi­tà nell’ambito del­la rige­ne­ra­zio­ne urba­na (61,4%), com­bi­nan­do risor­se pub­bli­che e pri­va­te.

DICHIARAZIONE PRESIDENTE FEDERLAZIO EDILIZIA

“I risul­ta­ti del rap­por­to di quest’anno ci mostra­no una situa­zio­ne com­ples­si­va del set­to­re edi­le che con­ti­nua a pre­sen­ta­re ele­men­ti di note­vo­le dif­fi­col­tà. Sul pia­no del­le dina­mi­che impren­di­to­ria­li e di quel­le occu­pa­zio­na­li i dati non per­met­to­no anco­ra, pur­trop­po, di deli­nea­re un qua­dro posi­ti­vo. Gli indi­ci del­la pro­du­zio­ne edi­li­zia evi­den­zia­no un anda­men­to piat­to e i livel­li gene­ra­li per­man­go­no mol­to al di sot­to rispet­to alla situa­zio­ne pre-cri­si. Le opi­nio­ni degli impren­di­to­ri edi­li del Lazio risul­ta­no coe­ren­ti con i dati sta­ti­sti­ci. Si con­fer­ma­no lie­vi miglio­ra­men­ti, rispet­to a quan­to rile­va­to lo scor­so anno, che riguar­da­no esclu­si­va­men­te le impre­se di mag­gio­re dimen­sio­ne e più strut­tu­ra­te, men­tre si accen­tua­no le dif­fi­col­tà per le real­tà più pic­co­le. Va sot­to­li­nea­to che gli inter­ven­ti di recu­pe­ro urba­no, dai qua­li gli impren­di­to­ri si atten­de­va­no segna­li posi­ti­vi, sten­ta­no anco­ra a decol­la­re. Per quan­to riguar­da le aspet­ta­ti­ve sul 2019 la situa­zio­ne non sem­bra miglio­ra­re e i sal­di di opi­nio­ne, che l’anno scor­so era­no incen­tra­ti a un cau­to otti­mi­smo, sono tor­na­ti ad esse­re nega­ti­vi. In que­sto qua­dro il con­tri­bu­to deri­van­te dall’impegno del­le Pub­bli­che Ammi­ni­stra­zio­ni, per met­te­re in cam­po le atti­vi­tà di riqua­li­fi­ca­zio­ne urba­na e, soprat­tut­to, nel­la mes­sa in sicu­rez­za degli edi­fi­ci pub­bli­ci, costi­tui­reb­be un ele­men­to vita­le per le pro­spet­ti­ve di soprav­vi­ven­za del set­to­re. Più in gene­ra­le è neces­sa­rio pren­de­re atto di un pro­ces­so di cam­bia­men­to e di lun­go perio­do che riguar­da l’intera natu­ra del busi­ness del­le costru­zio­ni nel nostro Pae­se, ma anche, più in gene­ra­le, su sca­la glo­ba­le. Tale busi­ness, infat­ti, nel futu­ro sarà sem­pre più carat­te­riz­za­to dal pre­va­le­re del­le atti­vi­tà rige­ne­ra­ti­ve men­tre la rea­liz­za­zio­ne di nuo­vi edi­fi­ci dovrà esse­re con­ce­pi­ta secon­do cri­te­ri che con­sen­ta­no l’autonomia ener­ge­ti­ca, il rispar­mio e il con­te­ni­men­to sull’utilizzo di mate­ria­li non rici­cla­bi­li, fino al suo azze­ra­men­to”.

Que­sta la dichia­ra­zio­ne del Pre­si­den­te di Feder­la­zio Edi­li­zia, Ales­san­dro Sbor­do­ni.

 

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