TURISMO LAZIO, PRESENTATO IN COMMISSIONE PIANO TRIENNALE 2019–2021

TURISMO LAZIO, PRESENTATO IN COMMISSIONE PIANO TRIENNALE 2019–2021

25/06/2019 0 Di Redazione

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L’assessore al turi­smo Loren­za Bonac­cor­si ha pre­sen­ta­to oggi in Com­mis­sio­ne regio­na­le Cul­tu­ra, spet­ta­co­lo, sport e turi­smo, pre­sie­du­ta da Pasqua­le Cic­cia­rel­li, il Pia­no turi­sti­co trien­na­le 2019–2021 del­la Regio­ne Lazio.

Il docu­men­to defi­ni­sce gli obiet­ti­vi più impor­tan­ti per il futu­ro del set­to­re turi­sti­co del­la desti­na­zio­ne Lazio, stru­men­to car­di­ne per la pro­gram­ma­zio­ne pre­vi­sto dal­la leg­ge regio­na­le n. 13 del 2007.

“Il testo fina­le — ha spie­ga­to l’assessore – è frut­to di un per­cor­so par­te­ci­pa­to attra­ver­so gli Sta­ti gene­ra­li del Turi­smo con cin­que incon­tri, uno per pro­vin­cia, 43 tavo­li di lavo­ro e cir­ca 80 con­tri­bu­ti scrit­ti. Il turi­smo è un set­to­re in costan­te cre­sci­ta – ha pro­se­gui­to — costan­te cre­sci­ta in Ita­lia e nel­la nostra regio­ne. Al pri­mo posto per pae­si di pro­ve­nien­za ci sono gli Sta­ti Uni­ti (3,4 milio­ni di pre­sen­ze), al secon­do la Ger­ma­nia (1,6 milio­ni) e al ter­zo il Regno Uni­to (1,4 milio­ni). Impor­tan­te è il flus­so da tut­to il nord Euro­pa. Rispet­to al pia­no pre­ce­den­te 2015–2017 si sono defi­ni­te 9 aree ter­ri­to­ria­li e non più 7, aggiun­gen­do Roma per­ché con carat­te­ri­sti­che a sé stan­ti e isti­tui­to l’area Lito­ra­le del Lazio per foto­gra­fa­re meglio biso­gni e cri­ti­ci­tà del lito­ra­le”.

Dai dati, si evin­ce infat­ti che Roma rap­pre­sen­ta l’80% del­le pre­sen­ze in regio­ne, segue il lito­ra­le che rie­sce ad attrar­re l’11% del­le pre­sen­ze men­tre tut­te le altre aree sono rac­chiu­se nel restan­te 9% del­le pre­sen­ze turi­sti­che.

Se “Roma è un brand for­tis­si­mo, una del­le paro­le più ricer­ca­te su Goo­gle”, occor­re raf­for­za­re il brand Lazio, ma “per pen­sa­re di costrui­re un brand Lazio con le risor­se che abbia­mo por­ta a met­te­re in cam­po stra­te­gie par­ti­co­la­ri”, ha det­to l’assessore, spie­gan­do inol­tre che “tut­to il Pia­no è costrui­to in rela­zio­ne agli obiet­ti­vi prio­ri­ta­ri del Pia­no stra­te­gi­co nazio­na­le: soste­ni­bi­li­tà, inno­va­zio­ne, acces­si­bi­li­tà, inter­se­ca­te con tut­te le azio­ni”.

Obiet­ti­vo “la cre­sci­ta eco­no­mi­ca del­le comu­ni­tà lazia­li sce­glien­do un model­lo di turi­smo soste­ni­bi­le che crea ric­chez­za ma la deve lascia­re sui ter­ri­to­ri, soste­gno alla delo­ca­liz­za­zio­ne e desta­gio­na­liz­za­zio­ne, sem­pre rispet­to alla cen­tra­li­tà di Roma oggi inva­sa da un turi­smo mas­si­fi­ca­to.”

Sono sta­ti quin­di indi­vi­dua­ti quat­tro ambi­ti stra­te­gi­ci, defi­ni­ti clu­ster: turi­smo cul­tu­ra­le e iden­ti­ta­rio; gran­di even­ti; turi­smo out­door; salu­te, eno­ga­stro­no­mia e turi­smo rura­le.

“E’ un Pia­no one­sto, costrui­to sul­le risor­se che que­sto asses­so­ra­to ha a dispo­si­zio­ne e avrà, mol­to con­cre­to e mira­to alle cose più urgen­ti che si pos­so­no fare. Non è un libro dei sogni che non ser­vi­reb­be a nes­su­no”, ha con­clu­so l’assessore.

“Ben ven­ga il Pia­no trien­na­le ma smet­tia­mo di ragio­na­re per com­par­ti­men­ti sta­gni”, ha det­to Fran­ce­sca De Vito (MS5) per la qua­le occor­re una visio­ne com­ples­si­va, sol­le­ci­tan­do una pro­gram­ma­zio­ne che pre­sen­ti il “Lazio del­la neve” nel­le oppor­tu­ne fie­re e di tener con­to anche dei flus­si del turi­smo loca­le e non solo inter­na­zio­na­le.

“Quan­do si par­la di Roma la foto­gra­fia è impie­to­sa, Roma fago­ci­ta tut­to. Lavo­ra­re in manie­ra più con­cre­ta nel­la con­sa­pe­vo­lez­za che si sta in un qua­dro limi­ta­to di risor­se”, l’invito di Mariet­ta Tidei (Pd).

Una for­te cri­ti­ca è venu­ta da Gaia Per­na­rel­la (MS5): “il Pia­no è bel­lis­si­mo, non ho nul­la di dire, è sicu­ra­men­te una bel­la ope­ra­zio­ne crea­ti­va ma con­ti­nua a non dare rispo­ste alle impre­se, che sono in ginoc­chio”. Rimet­ten­do mano in con­ti­nua­zio­ne ai rego­la­men­ti, secon­do la con­si­glie­ra pen­ta­stel­la­ta “non ci sono cer­tez­ze, non c’è chia­rez­za”. Inol­tre “que­sto Pia­no arri­va a un anno dall’inizio del­la legi­sla­tu­ra, pre­sen­ta­to a mag­gio con una pos­si­bi­le appro­va­zio­ne pri­ma del­la pau­sa esti­va che for­se slit­te­rà a cau­sa del “col­le­ga­to” (ovve­ro le dispo­si­zio­ni di metà anno con­cer­nen­ti misu­re inte­gra­ti­ve, cor­ret­ti­ve e di coor­di­na­men­to in mate­ria di finan­za pub­bli­ca regio­na­le, ndr) e for­se il 2019 ce lo sia­mo per­so”, annun­cian­do quin­di “un serio lavo­ro sul turi­smo nel col­le­ga­to per­ché que­sto lavo­ro l’assessorato non l’ha fat­to”.

“Non ci dob­bia­mo dimen­ti­ca­re da dove venia­mo – ha ricor­da­to Sara Bat­ti­sti (Pd) – sen­za nean­che l’assessorato di rife­ri­men­to nel­la scor­sa legi­sla­tu­ra. Aver scel­to di costrui­re il pia­no attra­ver­so i cin­que appun­ta­men­ti rac­co­glien­do tut­ti gli atto­ri pro­ta­go­ni­sti è una moda­li­tà che non dob­bia­mo per­de­re. Que­sto pia­no è costrui­to con l’intenzione di lavo­ra­re sul lun­go perio­do; costrui­re un brand, un siste­ma turi­sti­co inte­gra­to può esse­re por­ta­to avan­ti solo se c’è la col­la­bo­ra­zio­ne di tut­ti gli enti”.

“I fon­di sono mol­to esi­gui – ha rile­va­to il pre­si­den­te Ciac­cia­rel­li – dob­bia­mo sup­por­ta­re l’assessore per una pro­gram­ma­zio­ne seria e cer­ca­re risor­se ade­gua­te per far fun­zio­na­re nel modo miglio­re que­sto com­par­to che secon­do me è il core busi­ness del­la Regio­ne Lazio. Non pos­so imma­gi­na­re che nel­la Regio­ne Lazio non si rie­sca a tro­va­re risor­se ade­gua­te”.

“Il per­cor­so fat­to è sta­to di ascol­to dei ter­ri­to­ri, ora noi abbia­mo l’onere di ria­scol­ta­re alcu­ni atto­ri sapen­do che è un set­to­re in gran­de tra­sfor­ma­zio­ne”, ha det­to Mar­ta Leo­no­ri (Pd) ricor­dan­do le audi­zio­ni che ora atten­do­no la com­mis­sio­ne, auspi­can­do “audi­zio­ni esau­rien­ti ma rapi­de e lavo­ran­do anche sugli altri set­to­ri” che han­no a che fare con il turi­smo e “anche con le risor­se per­ché se non abbia­mo quel­le è tut­to più dif­fi­ci­le, ma no a inter­ven­ti a piog­gia per micro ini­zia­ti­ve che non arric­chi­sco­no i ter­ri­to­ri”.

Intan­to è sta­to fis­sa­to a gio­ve­dì 27 alle ore 16 il ter­mi­ne per pre­sen­ta­re l’elenco del­le audi­zio­ni richie­ste.

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