Palermo: la GdF scopre truffe all’INPS per oltre 1 milione di euro

Palermo: la GdF scopre truffe all’INPS per oltre 1 milione di euro

14/06/2019 0 Di Redazione

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GUARDIA DI FINANZA: OPERAZIONE “SANGUISUGA”

54 FALSI MALATI, SCOPERTE TRUFFE ALL’INPS PER OLTRE 1 MILIONE DI EURO, SEQUESTRI IN ATTO

I finan­zie­ri del Nucleo di Poli­zia Eco­no­mi­co-Finan­zia­ria di Paler­mo, coor­di­na­ti dal­la Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca del capo­luo­go sici­lia­no, han­no ese­gui­to un prov­ve­di­men­to di seque­stro “per equi­va­len­te” per oltre 1 milio­ne di euro emes­so dal Tri­bu­na­le di Paler­mo — Sezio­ne del Giu­di­ce per le Inda­gi­ni Pre­li­mi­na­ri, nei con­fron­ti di 39 sog­get­ti inda­ga­ti per fal­so e truf­fa ai dan­ni dell’INPS.

Le inda­gi­ni, dele­ga­te dal Dipar­ti­men­to “Pub­bli­ca Ammi­ni­stra­zio­ne” del­la Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca, trag­go­no ori­gi­ne da atti­vi­tà di ana­li­si dei flus­si di spe­sa di Enti pub­bli­ci risul­ta­ti ano­ma­li, con­fer­ma­te in talu­ne atti­vi­tà di accer­ta­men­to inter­ne degli ispet­to­ri dell’Ente di Pre­vi­den­za Nazio­na­le.

Le inve­sti­ga­zio­ni suc­ces­si­va­men­te svol­te han­no con­sen­ti­to di por­ta­re alla luce una vera pras­si ille­ci­ta, qua­si un feno­me­no di “costu­me”, che vede­va coin­vol­te deci­ne di per­so­ne resi­den­ti a Paler­mo e pro­vin­cia le qua­li, uti­liz­zan­do docu­men­ta­zio­ne medi­ca fal­si­fi­ca­ta, han­no bene­fi­cia­to di par­ti­co­la­ri inden­ni­tà eco­no­mi­che spet­tan­ti a pazien­ti col­pi­ti da gra­vi pato­lo­gie del san­gue (talas­se­mia major, talas­so­dre­pa­no­ci­to­si e dre­pa­no­ci­to­si).

Gra­zie all’incrocio dei dati in pos­ses­so dell’Asses­so­ra­to del­la salu­te del­la Regio­ne Sici­lia­na e degli ospe­da­li paler­mi­ta­ni, è sta­to pos­si­bi­le indi­vi­dua­re i pazien­ti che non solo non risul­ta­va­no iscrit­ti nel “Regi­stro Sici­lia­no del­le Talas­se­mie ed Emo­glo­bi­no­pa­tie”, pres­so cui ven­go­no regi­stra­ti colo­ro che, per la natu­ra del­le pato­lo­gie sof­fer­te, effet­tua­no tra­sfu­sio­ni con caden­za perio­di­ca, ma gode­va­no in real­tà di otti­ma salu­te.

Il mec­ca­ni­smo del­la truf­fa era sem­pli­ce e tal­vol­ta gros­so­la­no. Basta­va infat­ti un cer­ti­fi­ca­to medi­co a nome di medi­ci, che in real­tà non l’avevano mai sot­to­scrit­to, e tim­bri fal­si. La docu­men­ta­zio­ne veni­va poi pre­sen­ta all’ufficio INPS ter­ri­to­rial­men­te com­pe­ten­te.

Ovvia­men­te l’interesse non era quel­lo di bene­fi­cia­re del­le tra­sfu­sio­ni, a cui sono costret­te le per­so­ne pur­trop­po real­men­te mala­te, ma quel­lo di otte­ne­re l’indennità eco­no­mi­ca spet­tan­te per leg­ge ai lavo­ra­to­ri affet­ti da talas­se­mia major (mor­bo di Coo­ley) e dre­pa­no­ci­to­si che, rag­giun­ti i requi­si­ti ana­gra­fi­ci e di con­tri­bu­zio­ne, han­no dirit­to a un’indennità annua­le pari alla pen­sio­ne mini­ma ero­ga­ta dall’INPS.

In una pri­ma fase è sta­ta acqui­si­ta, pres­so l’I.N.P.S., la docu­men­ta­zio­ne di tut­ti i sog­get­ti (n. 103) bene­fi­cia­ri nel ter­ri­to­rio pro­vin­cia­le dell’indennità in paro­la per com­ples­si­vi euro 1.624.882,00.

Le Fiam­me Gial­le han­no quin­di accer­ta­to, nei con­fron­ti di 54 sog­get­ti, inde­bi­te per­ce­zio­ni per 1,4 milio­ne di euro, men­tre — in atti­vi­tà siner­gi­ca con la Guar­dia di Finan­za — l’I.N.P.S. avvia­va le pro­ce­du­re di recu­pe­ro di par­te del­le som­me ille­ci­ta­men­te otte­nu­te.

Nei con­fron­ti di alcu­ni di loro, la Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca di Paler­mo, con­di­vi­den­do pie­na­men­te le pro­spet­ta­zio­ni inve­sti­ga­ti­ve, richie­de­va ed otte­ne­va dal com­pe­ten­te G.I.P. pres­so il tri­bu­na­le di Paler­mo, l’emissione del prov­ve­di­men­to di seque­stro pre­ven­ti­vo, aven­te ad ogget­to dispo­ni­bi­li­tà finan­zia­ria, beni mobi­li e dena­ro fino a con­cor­ren­za dell’importo da cia­scun inda­ga­to ogget­to di truf­fa.

Fra i sog­get­ti defe­ri­ti, anche due dipen­den­ti del­lo stes­so Ente di pre­vi­den­za (di cui uno attual­men­te in pen­sio­ne) con l’aggravante del­la vio­la­zio­ne dei dove­ri ine­ren­ti a una pub­bli­ca fun­zio­ne, poi­ché asse­gna­ti all’ufficio che ha gesti­to le rela­ti­ve pra­ti­che. In pra­ti­ca, si era­no autoas­se­gna­ti – diret­ta­men­te o per il tra­mi­te del coniu­ge, ma con le stes­se moda­li­tà frau­do­len­te – le stes­se inden­ni­tà pre­vi­ste.

La Guar­dia di Finan­za paler­mi­ta­na, sot­to la dire­zio­ne del­la loca­le Pro­cu­ra del­la Repub­bli­ca, pro­se­gue la pro­pria azio­ne di con­tra­sto agli sper­pe­ri di risor­se pub­bli­che pro­ve­nien­ti dagli Enti Pub­bli­ci, che rap­pre­sen­ta­no un rile­van­te dan­no non solo per il com­ples­si­vo siste­ma del­le inden­ni­tà pre­vi­den­zia­li ma soprat­tut­to arre­ca­no nocu­men­to alle per­so­ne biso­gno­se e rispet­to­se del­le rego­le.

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