Legambiente e Touring Club Italiano presentano la guida sul meglio del mare e dei laghi in Italia

Legambiente e Touring Club Italiano presentano la guida sul meglio del mare e dei laghi in Italia

12/06/2019 0 Di Redazione

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Legambiente e Touring Club Italiano presentano la guida sul meglio del mare e dei laghi in Italia

Pollica (Sa) e il Cilento Antico al top della classifica delle 5 vele, seguiti da Castiglione della Pescaia (Gr) e la Maremma Toscana e Posada (Nu) con le Terre della Baronia e il Parco di Tepilora

È il Tirreno il mare più premiato con ben sette comprensori a Cinque Vele, mentre la classifica delle Regioni vede la Sardegna al primo posto con la bandiera a Cinque Vele che sventola su cinque litorali dell’isola, seguita da Sicilia, Puglia, Campania e Toscana

La sfida alla plastica da parte dei Comuni costieri più virtuosi del Paese

Entra nella Guida un nuovo simbolo: i comuni “plastic free”

Le loca­li­tà più bel­le d’Italia si affac­cia­no sul Tir­re­no. Lo dice la gui­da di Legam­bien­te e Tou­ring Club Ita­lia­no, Il mare più bel­lo 2019, che quest’anno asse­gna il rico­no­sci­men­to del­le 5 vele a ben set­te com­pren­so­ri turi­sti­ci bagna­ti da quel­le acque. In testa alla clas­si­fi­ca c’è il Cilen­to Anti­co gui­da­to da Pol­li­ca (Sa), la per­la del Cilen­to e comu­ne capo­fi­la tra quel­li del com­pren­so­rio cam­pa­no. A segui­re il lito­ra­le del­la Marem­ma Tosca­na gui­da­to da Casti­glio­ne del­la Pesca­ia (Gr), quin­di la Baro­nia di Posa­da (Nu) e il Par­co di Tepi­lo­ra, il Lito­ra­le di Chia con Domus De Maria (Sud Sar­de­gna), Bau­nei (Nu), l’Alto Salen­to Joni­co gui­da­to da Nar­dò (Le), la Pla­nar­gia con Bosa (Or), la Costa d’Argento e l’Iso­la del Giglio (Gr), le Cin­que Ter­re gui­da­te da Ver­naz­za (Sp), l’iso­la di Pan­tel­le­ria (Tp), la Gal­lu­ra Costie­ra e l’area mari­na pro­tet­ta di Capo Testa Pun­ta Fal­co­ne gui­da­ta da San­ta Tere­sa di Gal­lu­ra (Ss), la Costa del Mito e l’area mari­na pro­tet­ta Coste degli Infre­schi e del­la Mas­se­ta gui­da­ta da San Gio­van­ni a Piro (Sa), l’Alto Salen­to Adria­ti­co gui­da­to da Melen­du­gno (Le), la costa del Par­co agra­rio degli Uli­vi seco­la­ri gui­da­ta da Poli­gna­no a Mare (Ba), il Lito­ra­le Tra­pa­ne­se Nord gui­da­to da San Vito lo Capo (Tp) e l’isola di Usti­ca (Pa). E nel­la gui­da entra un nuo­vo sim­bo­lo: quel­lo dei comu­ni “pla­stic free”.

La gui­da sul “meglio del mare e dei laghi ita­lia­ni” — dove tra­scor­re­re una vacan­za atten­ta all’ambiente, all’insegna di natu­ra e acqua puli­ta ma anche di eccel­len­ze eno­ga­stro­no­mi­che e luo­ghi d’arte — è sta­ta pre­sen­ta­ta que­sta mat­ti­na a Roma a vil­la Celi­mon­ta­na nell’ambito del work­shop con­clu­si­vo del pro­get­to Med­Sea­Lit­ter. All’appuntamento – che si è con­clu­so con la pre­mia­zio­ne dei sin­da­ci dei com­pren­so­ri turi­sti­ci che si aggiu­di­ca­no quest’anno le “5 vele” ed è sta­to coor­di­na­to dal­re­spon­sa­bi­le mare e turi­smo di Legam­bien­te, Seba­stia­no Ven­ne­ri — sono inter­ve­nu­ti, tra gli altri, il Sot­to­se­gre­ta­rio al Mini­ste­ro dell’Ambiente e del­la Tute­la del Ter­ri­to­rio e del Mare Sal­va­to­re Micil­lo, Ste­fa­no Cia­fa­ni, pre­si­den­te nazio­na­le di Legam­bien­te e Fran­co Isep­pi, pre­si­den­te del Tou­ring Club Ita­lia­no.

“Anche quest’anno rac­con­tia­mo quan­to di buo­no fan­no le ammi­ni­stra­zio­ni loca­li costie­re lun­go la nostra peni­so­la — ha dichia­ra­to Seba­stia­no Ven­ne­ri, respon­sa­bi­le Mare e Turi­smo Legam­bien­te -. Il mon­do del mare, infat­ti, si tro­va a dover dare rispo­ste all’altezza del­le sfi­de impo­ste dal­la cri­si ambien­ta­le pla­ne­ta­ria e ha mes­so su un bel ven­ta­glio di pro­po­ste e ini­zia­ti­ve: enti loca­li, impren­di­to­ri pri­va­ti, asso­cia­zio­ni e regio­ni si sono impe­gna­ti a pro­por­re solu­zio­ni avan­za­te per una vacan­za ami­ca dell’ambiente. Tan­te pra­ti­che con­cre­te sul­le qua­li, ne sia­mo più che mai con­vin­ti, comin­cia­re a cam­bia­re le sor­ti del pia­ne­ta”.

“La gui­da, frut­to del­la sto­ri­ca col­la­bo­ra­zio­ne tra Tou­ring Club Ita­lia­no e Legam­bien­te, è un peri­plo lun­go i 7500 chi­lo­me­tri di coste ita­lia­ne che sti­mo­la la nostra voglia di viag­gio e vacan­ze, ma è anche, anzi soprat­tut­to, un vaglio rigo­ro­so del­lo sta­to di salu­te dei nostri mari — ha affer­ma­to Fran­co Isep­pi, Pre­si­den­te del Tou­ring Club Ita­lia­no -. La rigo­ro­sa sele­zio­ne pro­po­sta dal­la gui­da rap­pre­sen­ta bene la nostra mis­sio­ne: valo­riz­za­re il pae­sag­gio, il patri­mo­nio arti­sti­co cul­tu­ra­le e le eco­no­mie pro­dut­ti­ve dei ter­ri­to­ri. Ne risul­ta non una clas­si­fi­ca, ma una map­pa­tu­ra geo­gra­fi­ca che foto­gra­fa le straor­di­na­rie ric­chez­ze dei nostri mari e dei nostri laghi e segna­la le buo­ne pra­ti­che ambien­ta­li, ammi­ni­stra­ti­ve, turi­sti­che che con­tri­bui­sco­no a con­ser­var­le e a far­le cono­sce­re. Un con­tri­bu­to, spe­ria­mo, all’anima atti­va e green che sem­pre più spa­zio sta con­qui­stan­do nel­la nostra socie­tà. Il tema del­le coste ripro­po­ne una gran­de oppor­tu­ni­tà di svi­lup­po turi­sti­co, lad­do­ve si può tro­va­re un rap­por­to vir­tuo­so tra coste ed entro­ter­ra, per­ché è la con­di­zio­ne idea­le per uno svi­lup­po soste­ni­bi­le dell’intero ter­ri­to­rio e per una pra­ti­ca turi­sti­ca che sia espe­rien­zia­le, per­so­na­le e soste­ni­bi­le”.

Sono in tut­to 97 i com­pren­so­ri turi­sti­ci indi­vi­dua­ti sul­la base dei dati rac­col­ti da Legam­bien­te sul­le carat­te­ri­sti­che ambien­ta­li e sul­la qua­li­tà dell’ospitalità. I dati sono sta­ti inte­gra­ti dal­le valu­ta­zio­ni espres­se dai Cir­co­li loca­li e dall’equipaggio del­la Golet­ta Ver­de.

Il giu­di­zio attri­bui­to a cia­scun com­pren­so­rio, dal­le 5 vele asse­gna­te ai miglio­ri fino a 1 vela, è frut­to di valu­ta­zio­ni appro­fon­di­te. I para­me­tri sono divi­si in due prin­ci­pa­li cate­go­rie: qua­li­tà ambien­ta­le e qua­li­tà dei ser­vi­zi ricet­ti­vi. Così, vi saran­no zone natu­ra­li­sti­ca­men­te più signi­fi­ca­ti­ve dei pre­mia­ti con le 5 vele, ma con ser­vi­zi turi­sti­ci non eccel­len­ti. Altri com­pren­so­ri pos­so­no con­ta­re su loca­li­tà con strut­tu­re ricet­ti­ve impec­ca­bi­li in aree dove però mare e coste sono sta­te più com­pro­mes­se. 

Comprensori a Cinque vele

La Sar­de­gna è la regio­ne più pre­mia­ta con 5 com­pren­so­ri a 5 vele: dal­le ter­re del­la Baro­nia di Posa­da, poco sot­to Olbia, all’area, più a nord, che com­pren­de la Gal­lu­ra costie­ra; a sud le Cin­que vele sven­to­la­no inve­ce sul lito­ra­le di Bau­nei e su quel­lo di Chia, la famo­sa spiag­gia del Comu­ne di Domus De Maria. Cin­que vele anche sul­la costa nord occi­den­ta­le, lun­go il lito­ra­le del­la Pla­nar­gia, che com­pren­de il Comu­ne di Bosa.

Impor­tan­ti anche i rico­no­sci­men­ti otte­nu­ti da Sici­lia, Puglia, Cam­pa­nia e Tosca­na. Nel pri­mo caso la vacan­za a Cin­que vele è assi­cu­ra­ta in ben tre com­pren­so­ri fra i pri­mi clas­si­fi­ca­ti: il Lito­ra­le Nord di Tra­pa­ni, le coste dell’isola di Pan­tel­le­ria, sem­pre in pro­vin­cia di Tra­pa­ni, e quel­le dell’isola di Usti­ca, in pro­vin­cia di Paler­mo. In Puglia è pos­si­bi­le gode­re di una vacan­za a Cin­que Vele lun­go la costa del Par­co Agra­rio degli Uli­vi seco­la­ri, tra le pro­vin­cie di Bari e Brin­di­si e, poco più sot­to, nell’Alto Salen­to Adria­ti­co e nell’Alto Salen­to Joni­co, entram­bi in pro­vin­cia di Lec­ce. La Cam­pa­nia piaz­za due com­pren­so­ri al top: il Cilen­to Anti­co, vin­ci­to­re di quest’anno e la Costa del Mito entram­bi in pro­vin­cia di Saler­no. Due com­pren­so­ri a Cin­que vele anche per la Tosca­na, i comu­ni del­la Marem­ma Tosca­na e, poco più a sud, quel­li del­la Costa d’Argento e dell’iso­la del Giglio, tut­ti in pro­vin­cia di Gros­se­to, men­tre in Ligu­ria le Cin­que vele sven­to­la­no sui tre Comu­ni del­le Cin­que Ter­re.

Comprensori a Quattro vele

Anche i com­pren­so­ri pre­mia­ti con le Quat­tro vele si pos­so­no con­si­de­ra­re luo­ghi di gran­de eccel­len­za, in gra­do di coniu­ga­re un ter­ri­to­rio di qua­li­tà con gestio­ne dei ser­vi­zi di buon livel­lo. Le Quat­tro vele sven­to­la­no in Sar­de­gna su ben 10 com­pren­so­ri turi­sti­ci: sul lito­ra­le di Pula a sud dell’isola, nel Gol­fo degli Ange­li, lun­go la costa sud occi­den­ta­le e le iso­le sul­ci­ta­ne, sul­la Costa Ver­de, nel Gol­fo di Ori­sta­no, in quel­lo dell’Asinara, nell’arcipelago de la Mad­da­le­na, nel Gol­fo di Olbia che com­pren­de l’area mari­na pro­tet­ta di Tavo­la­ra e anco­ra nel Gol­fo di Oro­sei e, poco più a sud, lun­go il lito­ra­le dell’Ogliastra. Per quan­to riguar­da la Tosca­na, le Quat­tro vele van­no all’isoletta di Capra­ia, nell’Arcipelago Tosca­no. Quat­tro Vele in Puglia al ver­san­te Sud del Gar­ga­no, alle Iso­le Tre­mi­ti e al Bas­so Salen­to Adria­ti­co. In Sici­lia a due arci­pe­la­ghi, quel­lo del­le Ega­di e quel­lo del­le Pela­gie, all’isola di Sali­na e al Gol­fo di Noto. Le Quat­tro vele sven­to­la­no anche sul Gol­fo dei Poe­ti e lun­go la Baia di Levan­te, in Ligu­ria. In Lazio lun­go le coste del­le iso­le Pon­zia­ne, la Rivie­ra di Ulis­se e la Marem­ma Lazia­le; sui comu­ni del­la Costie­ra Amal­fi­ta­na e l’Isola di Capri e nel­la Peni­so­la Sor­ren­ti­na, in Cam­pa­nia, e poi in Basi­li­ca­ta lun­go la Costa di Mara­tea e sul­la Costa dei Gel­so­mi­ni, il trat­to meri­dio­na­le joni­co del­la Cala­bria. Risa­len­do il mar Adria­ti­co Quat­tro vele sono sta­te asse­gna­te quest’anno alla costa dell’Area Mari­na Pro­tet­ta del Cer­ra­no in Abruz­zo e alla Rivie­ra del Cone­ro, nel­le Mar­che.

 

Laghi

La gui­da dedi­ca anche una sezio­ne alle loca­li­tà del turi­smo lacu­stre. In que­sto caso è il Tren­ti­no-Alto Adi­ge la regio­ne al top per nume­ro di com­pren­so­ri tra i pri­mi clas­si­fi­ca­ti, con ben tre laghi dei set­te a Cin­que vele: il lago di Mol­ve­no, quel­lo di Fiè e quel­lo di Mon­ti­co­lo. Cin­que vele anche per il lago dell’Accesa, in Tosca­na, quel­lo di Avi­glia­na Gran­de, in Pie­mon­te, il lago del Mis in Vene­to e la riva Occi­den­ta­le del Lago di Gar­da.

Tra le azio­ni mes­se in cam­po per miglio­ra­re la soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le del­le nostre loca­li­tà turi­sti­che, sono sta­te le iso­le Tre­mi­ti le pri­me, un anno fa, ad adot­ta­re un prov­ve­di­men­to per ban­di­re la pla­sti­ca monou­so sul pro­prio ter­ri­to­rio, segui­te poi dai comu­ni pla­stic free a comin­cia­re pro­prio dai Comu­ni pre­sen­ti sul­la Gui­da di Legam­bien­te e Tou­ring Club Ita­lia­no e pre­mia­ti con le 5 Vele. Ma negli ulti­mi mesi, c’è sta­ta anche la ban­die­ra Tar­ta­lo­ve per gli sta­bi­li­men­ti che adot­ta­no per la pro­pria atti­vi­tà sull’arenile cri­te­ri rispet­to­si di even­tua­li siti di nidi­fi­ca­zio­ne di tar­ta­ru­ghe mari­ne. E l’etichetta Eco­spiag­ge per tut­ti, il mar­chio conia­to da Legam­bien­te e Vil­la­ge for All per gli sta­bi­li­men­ti che abbia­no sapu­to met­te­re in atto misu­re di soste­ni­bi­li­tà e di inclu­si­vi­tà che con­sen­ta­no un acces­so al mare anche ai meno abi­li. Infi­ne la deci­sio­ne di alcu­ni comu­ni adria­ti­ci di vie­ta­re il fumo di siga­ret­ta sul­le loro spiag­ge e l’iniziativa del­la Regio­ne Puglia che ban­di­sce la pla­sti­ca monou­so su tut­ti suoi lidi.

Quest’anno entra nel­la gui­da un nuo­vo sim­bo­lo: è quel­lo dei comu­ni “pla­stic free”, cioè che han­no adot­ta­to misu­re per ridur­re la pla­sti­ca monou­so sul pro­prio ter­ri­to­rio.

Sono 32 quel­li pre­sen­ti nel­la gui­da Il mare più bel­lo 2019: San Vito Chie­ti­no (Ch), Mara­tea (Pz), Castel­la­ba­te (Sa), Pol­li­ca (Sa), Capri (Na), Ischia (Na), Sper­lon­ga (Lt), Rio­mag­gio­re (Sp), Ver­naz­za (Sp), Bor­di­ghe­ra (Im), Otran­to (Le), Iso­le Tre­mi­ti (Fg), Car­lo­for­te (Sud Sar­de­gna), Domus de Maria (Sud Sar­de­gna), Real­mon­te (Ag), Capo d’Or­lan­do (Me), Taor­mi­na (Me), Favi­gna­na (Tp), Noto (Sr), Mal­fa (Me), San­ta Mari­na Sali­na (Me), Lam­pe­du­sa e Lino­sa (Ag), San Vito lo Capo (Tp), Pan­tel­le­ria (Tp), Cam­po nell’Elba(Li), Capoliveri(Li), Mar­cia­na Mari­na (Li), Por­to Azzur­ro (Li), Casti­glio­ne del­la Pesca­ia (Gr), Follonica(Gr), Scar­li­no (Gr), Chiog­gia (Ve).

Que­ste real­tà all’avanguardia nel­la lot­ta alla pla­sti­ca dimo­stra­no come sia tan­to urgen­te quan­to pos­si­bi­le vie­ta­re l’uso del­le sto­vi­glie di pla­sti­ca, sti­mo­lan­do all’utilizzo del riu­ti­liz­za­bi­le sui pro­pri ter­ri­to­ri e anti­ci­pan­do e anti­ci­pan­do i tem­pi pre­vi­sta dal­la diret­ti­va euro­pea sul monou­so appro­va­ta a fine mar­zo.

La pre­sen­ta­zio­ne del­la gui­da ha visto anche l’intervento dell’artista del­le Cin­que Ter­re Mar­got Ber­to­na­ti, che ha con­se­gna­to a Legam­bien­te il suo “pesce spaz­zi­no”, dal ven­tre squar­cia­to e cari­co di bot­ti­glie di pla­sti­ca, affin­ché fac­cia il giro del­la Peni­so­la a bor­do del­la Golet­ta Ver­de, per sen­si­bi­liz­za­re i cit­ta­di­ni sui dan­ni dell’inquinamento da pla­sti­ca nei nostri mari e sot­to­li­nea­re l’importanza di ogni buo­na pra­ti­ca.

Non a caso la pre­sen­ta­zio­ne di Il mare più bel­lo 2019 e la pre­mia­zio­ne dei comu­ni dei com­pren­so­ri a 5 vele han­no chiu­so il work­shop con­clu­si­vo di Med­Sea­Lit­ter, un pro­get­to cofi­nan­zia­to dal Fon­do euro­peo di svi­lup­po regio­na­le (Inter­reg Med) e gui­da­to dal Par­co Nazio­na­le del­le Cin­que Ter­re, per svi­lup­pa­re e vali­da­re all’interno del baci­no del Medi­ter­ra­neo un pro­to­col­lo per il moni­to­rag­gio dei macro rifiu­ti gal­leg­gian­ti e dei rifiu­ti inge­ri­ti nel bio­ta, valu­tan­do anche il rischio di espo­si­zio­ne del­le spe­cie mari­ne inse­ri­te nel­le diret­ti­ve euro­pee.

L’incontro è sta­to, inol­tre, l’occasione per apri­re il ban­do per le can­di­da­tu­re di quest’anno al
Pre­mio Ange­lo Vas­sal­lo, pro­mos­so da ANCI e Legam­bien­te — insie­me a Libe­ra, Slo­w­food e Feder­par­chi e al Comu­ne di Pol­li­ca — per pre­mia­re ogni anno la real­tà ammi­ni­stra­ti­va che meglio ha sapu­to coglie­re l’eredità mora­le e poli­ti­ca del Sin­da­co pesca­to­re, bar­ba­ra­men­te ucci­so nel set­tem­bre del 2010.

Classifica dei laghi

Posi­zio­ne Regio­ne Comu­ne PR Lago Vele 2019
1 Tren­ti­no Alto Adi­ge MOLVENO Tn Lago di Mol­ve­no 5
2 Vene­to SOSPIROLO Bl Lago del Mis 5
3 Lom­bar­dia GARDONE RIVIERA Bs Lago di Gar­da – Riva occi­den­ta­le 5
3 Lom­bar­dia GARGNANO Bs
3 Lom­bar­dia LIMONE SUL GARDA Bs
3 Tren­ti­no Alto Adi­ge RIVA DEL GARDA Tn
3 Lom­bar­dia TIGNALE Bs
4 Tren­ti­no Alto Adi­ge FIE’ ALLO SCILIAR Bz Lago di Fiè 5
5 Tren­ti­no Alto Adi­ge APPIANO SULLA STRADA DEL VINO Bz Lago di Mon­ti­co­lo 5
6 Tosca­na MASSA MARITTIMA Gr Lago del­l’Ac­ce­sa 5
7 Pie­mon­te AVIGLIANA To Lago di Avi­glia­na Gran­de 5

 

Classifica dei comprensori 5 Vele

1 Cilen­to Anti­co (Sa) 5 Pol­li­ca, Accia­ro­li e Piop­pi – Castel­la­ba­te – San Mau­ro Cilen­to – Mon­te­co­ri­ce
2 Marem­ma Tosca­na (Gr) 5 Casti­glio­ne del­la Pesca­ia – Scar­li­no – Mari­na di gros­se­to – Fol­lo­ni­ca
3 Baro­nia di Posa­da e Par­co di Tepi­lo­ra (Nu) 5 Posa­da – Sini­sco­la
4 Lito­ra­le di Chia (Sud Sar­de­gna) 5 Domus de Maria
5 Bau­nei (Nu) 5 Bau­nei
6 Alto Salen­to Joni­co (Le) 5 Nar­dò – Gal­li­po­li – Por­to Cesa­reo – Raca­le
7 Pla­nar­gia (Or) 5 Bosa
8 Costa d’Argento e Iso­la del Giglio (Gr) 5 Iso­la del Giglio – Capal­bio – Orbe­tel­lo – Maglia­no in Tosca­na – Mon­te Argen­ta­rio
9 Cin­que­ter­re (Sp) 5 Ver­naz­za – Rio­mag­gio­re – Mon­te­ros­so al mare
10 Pan­tel­le­ria (Tp) 5 Pan­tel­le­ria
11 Gal­lu­ra costie­ra e AMP Capo Testa (Ss) 5 San­ta Tere­sa di Gal­lu­ra – Palau – Arza­che­na
12 Costa del Mito e AMP Costa degli Infre­schi e Mas­se­ta (Sa) 5 San Gio­van­ni a Piro –Came­ro­ta – Pali­nu­ro – Pisciot­ta
13 Alto Salen­to Adria­ti­co (Le) 5 Melen­du­gno – Otran­to – Ver­no­le
14 Par­co agra­rio degli Uli­vi seco­la­ri (Ba e Br) 5 Poli­gna­no a mare – Ostu­ni – Mono­po­li – Fasa­no – Caro­vi­gno
15 Lito­ra­le Tra­pa­ne­se Nord (Tp) 5 San Vito lo Capo – Custo­na­ci – Eri­ce
16 Usti­ca (Pa) 5 Usti­ca

 

 

Classifica delle regioni

1) Sar­de­gna

2) Sici­lia

3) Puglia

4) Cam­pa­nia

5) Tosca­na

6) Ligu­ria

 

Motivazioni Cinque Vele

 

Cilen­to anti­co: Con le spiag­ge di Accia­ro­li, Piop­pi, Pun­ta Lico­sa, Mez­za­tor­re e San­ta Maria di Castel­la­ba­te, il com­pren­so­rio alle pen­di­ci del Mon­te Stel­la, rap­pre­sen­ta uno dei trat­ti di costa più pre­gia­ti d’I­ta­lia. Ter­ra del­la lon­ge­vi­tà e del­la Die­ta medi­ter­ra­nea, vede nel suo ter­ri­to­rio un alter­nar­si di ver­di col­li­ne fra­sta­glia­te d’u­li­vi e albe­ri di fichi lam­bi­re una costa che alter­na ripi­de sco­glie­re a spiag­ge apie e bian­chis­si­me. Nel 2018 Pol­li­ca è sta­to il pri­mo ter­ri­to­rio pla­stic free d’I­ta­lia, attra­ver­so un’or­di­nan­za comu­na­le che ha vie­ta­to l’u­so di pla­sti­ca monou­so in bar, risto­ran­ti e sta­bi­li­men­ti bal­nea­ri, for­nen­do al con­tem­po una scor­ta gra­tui­ta di monou­so bio­de­gra­di­bi­li a tut­te le strut­tu­re. Sem­pre nel comu­ne di Pol­li­ca, a Piop­pi, è sta­to da poco inau­gu­ra­to pres­so il Museo Vivo del Mare una strut­tu­ra per dare infor­ma­zio­ni ai pesca­to­ri e ai bagnan­ti e offri­re un pri­mo soc­cor­so alle tar­ta­ru­ghe mari­ne in dif­fi­col­tà recu­pe­ra­te lun­go la costa cilen­ta­na. Da que­st’an­no a Castel­la­ba­te, che van­ta un’a­rea mari­na pro­tet­ta di rara bel­lez­za attor­no all’i­so­la di Lico­sa, si è dato vita a un nuo­vo siste­ma di rac­col­ta dei rifiu­ti por­ta a por­ta, men­tre a Mon­te­co­ri­ce il Comu­ne ha atti­va­to scon­ti sul­la tas­sa dei rifiu­ti per chi con­fe­ri­sce diret­ta­men­te all’i­so­la eco­lo­gi­ca mate­ria­le rici­cla­bi­le e oli esau­sti, non­ché la puli­zia del­la sco­glie­ra del­le Ripe Ros­se con roc­cia­to­ri e volon­ta­ri di Legam­bien­te.

Marem­ma tosca­na: Soli­da ter­ra di loca­li­tà a cin­que vele che ha fat­to, nel cor­so degli anni, del turi­smo ambien­ta­le il trat­to distin­ti­vo del suo ter­ri­to­rio. Gra­zie alla pre­sen­za di aree di gran­de pre­gio natu­ra­li­sti­co, come la Diac­cia Botro­na o la spiag­gia di Cala Vio­li­na, valo­riz­za­te dal­la pre­sen­za del par­co regio­na­le del­la Marem­ma e dall’attività ammi­ni­stra­ti­va di loca­li­tà come Casti­glio­ne del­la Pesca­ia, che da tem­po por­ta avan­ti poli­ti­che avan­za­te di gestio­ne e pro­mo­zio­ne soste­ni­bi­le del ter­ri­to­rio e che da gen­na­io 2019 è dive­nu­to Comu­ne Pla­stic free: nien­te più usa e get­ta in pla­sti­ca negli eser­ci­zi com­mer­cia­li e turi­sti­ci. A que­sto si aggiun­go­no gli impor­tan­ti inve­sti­men­ti per la mobi­li­tà cicla­bi­le.

Baro­nia di Posa­da e Par­co di Tepi­lo­ra: Si com­po­ne dei ter­ri­to­ri di Sini­sco­la e Posa­da, con­trad­di­stin­ti dal­la pre­sen­za di ampie zone umi­de retro­du­na­li e da un lun­go lito­ra­le sab­bio­so che, sul ter­ri­to­rio di Posa­da deli­mi­ta l’ar­ti­co­la­ta foce a del­ta del Rio Posa­da per la qua­le è sta­to otte­nu­to l’inserimento all’interno del­la lista di aree tute­la­te dal­la con­ven­zio­ne inter­na­zio­na­le di RAMSAR. A Posa­da è atti­vo un ser­vi­zio di bike sha­ring comu­na­le e per entram­bi i comu­ni è sta­to recen­te­men­te finan­zia­to dal­la Regio­ne Sar­de­gna un pro­get­to di inte­gra­zio­ne del­la rete di piste cicla­bi­li che garan­ti­rà il col­le­ga­men­to del­le aree più inter­ne con la zona costie­ra e por­tua­le. In entram­bi i comu­ni sono atti­vi i Cen­tri di Edu­ca­zio­ne Ambien­ta­le e alla Soste­ni­bi­li­tà che pro­muo­vo­no atti­vi­tà di frui­zio­ne soste­ni­bi­le e labo­ra­to­ri di espe­rien­za per bam­bi­ni e ragaz­zi. Il ter­ri­to­rio, insie­me a quel­lo di altri 15 comu­ni, fa par­te del­la Riser­va di Bio­sfe­ra UNESCO “Tepi­lo­ra, Rio Posa­da e Mon­tal­bo” che vede il Par­co natu­ra­le regio­na­le di Tepi­lo­ra, di cui fa par­te Posa­da, come area core e sog­get­to trai­nan­te. Sia Posa­da che Sini­sco­la han­no emes­so un’analoga ordi­nan­za di divie­to di com­mer­cia­liz­za­zio­ne di sto­vi­glie e con­te­ni­to­ri in pla­sti­ca monou­so in modo da faci­li­tar­ne l’applicazione da par­te degli ope­ra­to­ri e l’accettazione da par­te dei turi­sti e del­le comu­ni­tà.

Lito­ra­le di Chia: Il com­pren­so­rio coin­ci­de con il ter­ri­to­rio di Domus De Maria. Par­zial­men­te inte­res­sa­to dal Par­co Natu­ra­le Regio­na­le di Gut­tu­ru Man­nu, il Comu­ne ha recen­te­men­te com­ple­ta­to l’iter isti­tu­ti­vo dell’Area Mari­na Pro­tet­ta di Capo Spar­ti­ven­to. Pro­muo­ve inol­tre il rico­no­sci­men­to del Par­co Agri­co­lo Ambien­ta­le nel­la pia­na di Chia, con­fer­man­do l’im­pe­gno nel­la valo­riz­za­zio­ne del­le pro­du­zio­ni agri­co­le loca­li già avvia­ta con il mar­chio DE.CO. e con la rea­liz­za­zio­ne di un siste­ma di depu­ra­zio­ne che met­te a esclu­si­va e gra­tui­ta dispo­ni­bi­li­tà del­le azien­de loca­li le acque depu­ra­te a fini irri­gui. Sem­pre nel­la loca­li­tà di Chia, difen­de il siste­ma impo­nen­te del­le dune di retro­spiag­gia rea­liz­zan­do con con­ti­nui­tà inter­ven­ti per la deli­mi­ta­zio­ne e la rico­sti­tu­zio­ne natu­ra­le del­la duna e ha reso frui­bi­le il lito­ra­le tra­mi­te pas­se­rel­le lignee com­ple­ta­men­te amo­vi­bi­li. Ha atti­va­to il Cen­tro di Edu­ca­zio­ne Ambien­ta­le “Acqua Dur­ci” con fun­zio­ne infor­ma­ti­va sul­la cor­ret­ta frui­zio­ne del ter­ri­to­rio, che offre ser­vi­zi infor­ma­ti­vi ed edu­ca­ti­vi sia al turi­sta che alla comu­ni­tà resi­den­te. È tra i pri­mi ter­ri­to­ri in cui è sta­ta vie­ta­ta la com­mer­cia­liz­za­zio­ne di pla­sti­che usa e get­ta a segui­to di un per­cor­so di con­cer­ta­zio­ne che ha moti­va­to gli ope­ra­to­ri loca­li come pre­zio­si allea­ti del­le poli­ti­che loca­li di soste­ni­bi­li­tà.

Lito­ra­le di Bau­nei: Noto per i pae­sag­gi di una costa tra le più sug­ge­sti­ve del­la Sar­de­gna, il com­pren­so­rio, che coin­ci­de con il ter­ri­to­rio di Bau­nei, offre per­cor­si natu­ra­li­sti­ci che con­sen­to­no il rag­giun­gi­men­to in sicu­rez­za, via ter­ra, di cala Golo­ri­tzè, Ispu­li­gi­de­nie (cala Mario­lu), cala Birio­la, cala Sisi­ne e cala Luna. In attua­zio­ne del Pia­no di Uti­liz­zo dei Lito­ra­li, pres­so la spiag­gia di Ispu­li­gi­de­nie è sta­to instal­la­to un pon­ti­le amo­vi­bi­le come uni­co pun­to di attrac­co al fine di rego­la­re gli acces­si e con­tin­gen­ta­re le pre­sen­ze a tute­la del deli­ca­to eco­si­ste­ma. Per la spiag­gia di Cala Biria­la, nel­la qua­le è appli­ca­to un nume­ro chiu­so di 300 posti, vie­ne garan­ti­ta la per­cor­ren­za di un vec­chio sen­tie­ro dei car­bo­nai che per­met­te l’accesso al lito­ra­le tra­mi­te un trek­king di cir­ca un’ora, men­tre dal mare si con­tin­gen­ta­no le pre­sen­ze tra­mi­te un siste­ma ad ora­rio. Inol­tre a dife­sa del­le pra­te­rie di Posi­do­nia si stan­no pre­di­spo­nen­do alcu­ni pro­get­ti attua­ti­vi per l’utilizzo di cam­pi Boa. Anche la spiag­gia di Cala Golo­ri­tzè è a nume­ro chiu­so e acces­si­bi­le a paga­men­to, con un pre­si­dio per­ma­nen­te di ope­ra­to­ri che si alter­na­no vigi­lan­do su ambien­te e sicu­rez­za dei bagnan­ti. E’ sta­to recen­te­men­te appro­va­to il rego­la­men­to per met­te­re in sicu­rez­za le escur­sio­ni lun­go il sen­tie­ro Sel­vag­gio Blu. Il ter­ri­to­rio si distin­gue per il siste­ma inte­gra­to di misu­re che garan­ti­sco­no la tute­la e la qua­li­tà del­la frui­zio­ne in un con­te­sto tan­to attrat­ti­vo quan­to fra­gi­le.

Alto Salen­to joni­co: I Comu­ni han­no valo­riz­za­to il patri­mo­nio cul­tu­ra­le, archeo­lo­gi­co e natu­ra­li­sti­co, pro­muo­ven­do mobi­li­tà soste­ni­bi­le e poli­ti­che di effi­cien­ta­men­to ener­ge­ti­co. A ciò si affian­ca­no pro­get­ti per il riu­ti­liz­zo in agri­col­tu­ra del­le acque reflue depu­ra­te e affi­na­te.

Nar­dò ha pro­mos­so la musea­liz­za­zio­ne del “Distret­to del­la Pre­i­sto­ria”, costi­tui­to dal patri­mo­nio archeo­lo­gi­co e paleon­to­lo­gi­co del Par­co Natu­ra­le Regio­na­le di Por­to Sel­vag­gio e Palu­de del Capi­ta­no e dal Museo del­la Pre­i­sto­ria di Nar­dò, allo sco­po di miglio­rar­ne la con­ser­va­zio­ne e la valo­riz­za­zio­ne.  Con un pro­get­to di riqua­li­fi­ca­zio­ne costie­ra, l’am­mi­ni­stra­zio­ne di Gal­li­po­li ha rea­liz­za­to lun­go la vec­chia lito­ra­nea sud, in pros­si­mi­tà di Baia Ver­de, un per­cor­so pedo­na­le e cicla­bi­le a tute­la del­le dune e del pae­sag­gio, che si inte­gra con il pia­no del Par­co natu­ra­le regio­na­le Iso­la di Sant’Andrea e lito­ra­le di Pun­ta Piz­zo, labo­ra­to­rio di buo­ne pra­ti­che e model­lo per una gestio­ne soste­ni­bi­le dei flus­si turi­sti­ci. L’amministrazione di Por­to Cesa­reo ha valo­riz­za­to il patri­mo­nio natu­ra­li­sti­co dell’Area Mari­na Pro­tet­ta e del Par­co Regio­na­le con un siste­ma musea­le e di pro­mo­zio­ne rap­pre­sen­ta­to dal­le tor­ri costie­re di Tor­re Lapil­lo, Tor­re Chian­ca e del Museo di Bio­lo­gia Mari­na. Raca­le ha incen­ti­va­to la mobi­li­tà dol­ce con piste cicla­bi­li e pas­seg­gia­te pedo­na­li, la mobi­li­tà elet­tri­ca con un siste­ma di colon­ni­ne e inve­sti­men­ti nel rin­no­va­men­to del par­co auto comu­na­le. L’amministrazione si è distin­ta per una gestio­ne soste­ni­bi­le dei rifiu­ti, regi­stran­do oltre il 70% di rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta, e per poli­ti­che di effi­cien­ta­men­to ener­ge­ti­co e recu­pe­ro del­le aree degra­da­te.

Pla­nar­gia: Rap­pre­sen­ta­to lun­go il lito­ra­le dal ter­ri­to­rio di Bosa, il com­pren­so­rio è segna­to dal­la pre­sen­za del bor­go flu­via­le di Bosa, che ade­ri­sce alla rete dei Bor­ghi più bel­li d’Italia. Bosa van­ta un impe­gno sul fron­te del­la sal­va­guar­dia dei valo­ri ambien­ta­li del vasto e impo­nen­te siste­ma costie­ro che per 30 km si svi­lup­pa fino ad Alghe­ro e di stu­dio e tute­la del­la bio­di­ver­si­tà: in par­te­na­ria­to con l’U­ni­ver­si­tà di Sas­sa­ri il Comu­ne rea­liz­za una cam­pa­gna di moni­to­rag­gio dei ceta­cei con gior­na­te di infor­ma­zio­ne e divul­ga­zio­ne. Con l’U­ni­ver­si­tà, la Regio­ne e il Cor­po fore­sta­le il comu­ne è part­ner del pro­get­to LIFE “Sot­to le Ali del Gri­fo­ne” che sta attuan­do con risul­ta­ti posi­ti­vi azio­ni di ripo­po­la­men­to ed azio­ni di sal­va­guar­dia dell’habitat degli habi­tat coi in coin­vol­gi­men­to di cit­ta­di­ni e turi­sti. Sono sta­ti rea­liz­za­ti nume­ro­si pro­get­ti per la mes­sa in sicu­rez­za idrau­li­ca del ter­ri­to­rio, con impor­tan­ti inter­ven­ti per la riqua­li­fi­ca­zio­ne del Fiu­me Temo, la siste­ma­zio­ne dei nume­ro­si cana­li che attra­ver­sa­no il cen­tro urba­no e l’estensione del siste­ma di par­chi urba­ni. Per favo­ri­re la mobi­li­tà soste­ni­bi­le, il Comu­ne ha rea­liz­za­to una pista cicla­bi­le di col­le­ga­men­to tra Bosa e Bosa Mari­na e, all’in­ter­no del Pia­no d’A­zio­ne per l’E­ner­gia Soste­ni­bi­le, ha inse­ri­to azio­ni di ridu­zio­ne degli spo­sta­men­ti con auto pri­va­te anche per i cit­ta­di­ni resi­den­ti. In pochi anni ha rag­giun­to risul­ta­ti impor­tan­ti nel ser­vi­zio di rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta dei rifiu­ti.

Costa d’Argento e Iso­la del Giglio: Può rap­pre­sen­ta­re una sor­ta di por­ta d’ingresso meri­dio­na­le al San­tua­rio dei mam­mi­fe­ri mari­ni. Si svi­lup­pa quin­di tra dune costie­re, le spiag­ge ben cura­te del lito­ra­le di Capal­bio e le lim­pi­de acque dell’isola del Giglio con un entro­ter­ra di straor­di­na­ria qua­li­tà. L’isola dell’arcipelago ha rapi­da­men­te recu­pe­ra­to sul fron­te turi­sti­co dopo le sta­gio­ni segna­te dal­la pre­sen­za del relit­to del­la Costa Con­cor­dia e si carat­te­riz­za per pro­get­ti inno­va­ti­vi per ren­de­re quest’isola sem­pre più “smart”, eco-com­pa­ti­bi­le e rin­no­va­bi­le. A livel­lo di com­pren­so­rio si sot­to­li­nea inter­ven­ti per il poten­zia­men­to del­la mobi­li­tà soste­ni­bi­le ed elet­tri­ca gra­zie al pro­get­to “Life Sil­ver Coa­st” che favo­ri­sce i col­le­ga­men­ti tra i Comu­ni di Orbe­tel­lo, Iso­la del Giglio e Mon­te Argen­ta­rio gra­zie a bici­clet­te elet­tri­che e car sha­ring con vet­tu­re elet­tri­che.

Cin­que­ter­re: Il com­pren­so­rio è carat­te­riz­za­to dal­la capa­ci­tà di fare net­wor­king con i ter­ri­to­ri, rete inter­na­zio­na­le con pro­get­tua­li­tà euro­pea inter­pre­tan­do lo spi­ri­to Unio­ne Euro­pea che ver­te sul­le tema­ti­che del­la soste­ni­bi­li­tà ambien­ta­le, del­lo svi­lup­po eco­no­mi­co e del­la cul­tu­ra ambien­te. Coniu­gan­do inter­ven­ti sul ter­ri­to­rio qua­li recu­pe­ro muri a sec­co, dis­se­sto idro­geo­lo­gi­co, for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le e svi­lup­po di com­pe­ten­ze cul­tu­ra­li. La dema­te­ria­liz­za­zio­ne del­la cin­que Ter­re card, inol­tre, rap­pre­sen­ta un approc­cio moder­no alla nuo­va “cul­tu­ra” turi­sti­ca e al ten­ta­ti­vo di gesti­re il feno­me­no del turi­smo inten­si­vo insie­me alle ammi­ni­stra­zio­ni loca­li. Con i pro­get­ti euro­pei Pela­gos e Med­Sea­Lit­ter il com­pren­so­rio è impe­gna­to a sen­si­bi­liz­za­re sul “non uso” del­la pla­sti­ca, con Mare­got e il cen­tro stu­di rischi geo­lo­gi­ci è in pri­ma linea con­tro l’erosione costie­ra.

Pan­tel­le­ria: È una del­le più gran­di, non­ché tra le più sug­ge­sti­ve iso­le mino­ri ita­lia­ne. Dopo il vio­len­to incen­dio del 2016 che ha distrut­to cen­ti­na­ia di etta­ri di bosco, l’isola ha sapu­to risol­le­var­si gra­zie anche alla spin­ta deci­si­va impres­sa dal Par­co nazio­na­le di recen­te isti­tu­zio­ne e com­ple­ta­to con la nomi­na del Pre­si­den­te e del Con­si­glio diret­ti­vo. Da qui l’avvio di una nuo­va sta­gio­ne fat­ta di ini­zia­ti­ve di pro­mo­zio­ne e tute­la di uno dei pae­sag­gi agra­ri fra i meglio con­ser­va­ti del nostro Pae­se. Famo­sa per ospi­ta­re sul pro­prio ter­ri­to­rio ben due beni tute­la­ti dall’UNESCO (i viti­gni ad albe­rel­lo e i muret­ti a sec­co che deli­mi­ta­no gli anti­chi ter­raz­za­men­ti a pic­co sul mare), Pan­tel­le­ria può van­ta­re un pae­sag­gio par­ti­co­lar­men­te pit­to­re­sco e una comu­ni­tà che ha sapu­to custo­di­re un ter­ri­to­rio anco­ra inte­gro con ecce­zio­na­li emer­gen­ze natu­ra­li­sti­che e geo­lo­gi­che.

Gal­lu­ra costie­ra e AMP Capo Testa: I tre comu­ni rap­pre­sen­ta­no un siste­ma turi­sti­co for­te­men­te inte­gra­to. In tut­ti i ter­ri­to­ri si va defi­nen­do un’offerta di ser­vi­zi di acco­glien­za, frui­zio­ne, infor­ma­zio­ne e coin­vol­gi­men­to atti­vo dei turi­sti varia e qua­li­ta­ti­va­men­te ele­va­ta che tro­va in San­ta Tere­sa, all’estremità occi­den­ta­le del com­pren­so­rio, l’equilibrio con gli inter­ven­ti di sal­va­guar­dia e valo­riz­za­zio­ne del­le risor­se ambien­ta­li. Il siste­ma del­le aree pro­tet­te, che già con­ta sul­la vici­nan­za del Par­co Nazio­na­le dell’Arcipelago di La Mad­da­le­na, si è arric­chi­to del­l’A­rea Mari­na Pro­tet­ta di Capo Testa-Pun­ta Fal­co­ne, isti­tui­ta for­mal­men­te nel 2018. Mol­to inte­res­san­ti le azio­ni di effi­cien­ta­men­to del siste­ma del­la mobi­li­tà, dal­la rea­liz­za­zio­ne di par­cheg­gi decen­tra­ti alle azio­ni di incen­ti­va­zio­ne degli spo­sta­men­ti a pie­di fun­zio­na­li alla ridu­zio­ne del traf­fi­co, alla ridu­zio­ne del nume­ro di auto in sosta e alla sco­per­ta dei carat­te­ri di auten­ti­ci­tà del cen­tro abi­ta­to e del ter­ri­to­rio rura­le.

Costa del Mito: Le calet­te, le con­ce e le inse­na­tu­re roc­cio­se rap­pre­sen­ta­no un ele­men­to natu­ra­li­sti­co di gran­de valo­re pae­sag­gi­sti­co. L’i­sti­tu­zio­ne di un’a­rea mari­na pro­tet­ta tra Came­ro­ta e San Gio­van­ni a Piro, quel­la del­la Baia Infre­schi — che con Cala Bian­ca è sta­ta elet­ta nel 2016 la spiag­gia più bel­la d’I­ta­lia — ha segna­to un nuo­vo cor­so nel­la frui­zio­ne del­la costa, seb­be­ne ci sia anco­ra mol­ta stra­da da fare. A Pali­nu­ro un’i­ni­zia­ti­va negli ulti­mi tem­pi ha coin­vol­to i bagnan­ti nel­la cura del­le spiag­ge: un caf­fè paga­to a chi rac­co­glie i rifiu­ti pre­sen­ti sul bagna­sciu­ga. Nume­ro­se le ini­zia­ti­ve a favo­re del­l’am­bien­te e con­tro la pla­sti­ca in mare a Sca­rio e Pisciot­ta, dove si pra­ti­ca anco­ra una anti­chis­si­ma pesca del­le ali­ci par­ti­co­lar­men­te soste­ni­bi­le, la cosid­det­ta Menai­ca.

Alto Salen­to Adria­ti­co: Il Comu­ne di Ver­no­le si affian­ca da quest’anno ai Comu­ni di Otran­to e Melen­du­gno. Tut­ti attua­no una poli­ti­ca di tute­la ed edu­ca­zio­ne ambien­ta­le vol­ta al recu­pe­ro dei beni pae­sag­gi­sti­ci e cul­tu­ra­li del ter­ri­to­rio, for­ti attrat­to­ri turi­sti­ci. Gran­de atten­zio­ne è rivol­ta al Par­co Natu­ra­le Sta­ta­le del­le Cesi­ne e all’area Archeo­lo­gi­ca di Roca Vec­chia, e non da meno è l’impegno per la defi­ni­zio­ne dell’Area Mari­na Pro­tet­ta, stru­men­to fon­da­men­ta­le per la tute­la del­la bio­di­ver­si­tà. Da diver­si anni le Ammi­ni­stra­zio­ni pro­muo­vo­no la mobi­li­tà soste­ni­bi­le con per­cor­si alter­na­ti­vi come piste cicla­bi­li e mini­bus elet­tri­ci che col­le­ga­no l’entroterra alle mari­ne, di pari pas­so a una riqua­li­fi­ca­zio­ne del pae­sag­gio costie­ro.

Costa del Par­co agra­rio degli uli­vi seco­la­ri: Un pae­sag­gio rura­le che si esten­de dal­la col­li­na al mare, che com­pren­de bor­ghi dal­la cal­ce bian­ca tra oli­ve­ti monu­men­ta­li ed ele­men­ti natu­ra­li­sti­ci e sto­ri­ci di pre­gio tra cui la via Tra­ia­na, mas­se­rie sto­ri­che for­ti­fi­ca­te e due par­chi natu­ra­li, ossia l’Area Mari­na Pro­tet­ta di Tor­re Gua­ce­to e il Par­co Natu­ra­le Regio­na­le Dune Costie­re. Le ammi­ni­stra­zio­ni han­no pun­ta­to su una stra­te­gia di svi­lup­po loca­le lega­ta a model­li di turi­smo soste­ni­bi­le, poten­zian­do la mobi­li­tà dol­ce lun­go la via Fran­ci­ge­na e il Cam­mi­no Elle­ni­co che attra­ver­sa­no pae­sag­gi agra­ri anti­chi, valo­riz­zan­do le pro­du­zio­ni agri­co­le del luo­go.

Lito­ra­le Tra­pa­ne­se Nord: È un trat­to di costa tra i più sug­ge­sti­vi e ric­chi dell’intera iso­la. Inca­sto­na­ta fra il pro­mon­to­rio di Mon­te Cofa­no e la riser­va del­lo Zin­ga­ro quest’area, gui­da­ta sapien­te­men­te dal­le ini­zia­ti­ve del comu­ne di San Vito lo Capo, alter­na coste fra­sta­glia­te, spiag­ge impo­nen­ti e altret­tan­to mae­sto­se fale­sie a pic­co sul mare. Buo­na l’attività di lot­ta al pic­co­lo abu­si­vi­smo edi­li­zio che ha por­ta­to all’abbattimento di nume­ro­si manu­fat­ti. Esem­pla­re anche il lavo­ro che è sta­to fat­to per pro­muo­ve­re il tema dell’accessibilità pres­so le strut­tu­re turi­sti­che.

Usti­ca: L’isola che può van­ta­re la pri­ma area mari­na pro­tet­ta isti­tui­ta nel nostro Pae­se. Nel cor­so degli ulti­mi anni ha sapu­to dare una deci­sa acce­le­ra­zio­ne alle poli­ti­che di tute­la ambien­ta­le chiu­den­do il ciclo vir­tuo­so del­le acque con la rea­liz­za­zio­ne di un desa­li­niz­za­to­re a osmo­si inver­sa che con­sen­te il rispar­mio del 75% di ener­gia elet­tri­ca e pre­ve­den­do il riu­ti­liz­zo a sco­po irri­guo del­le acque chia­re. Il dis­se­que­stro dell’area di tra­sfe­ri­men­to dei rifiu­ti, bloc­ca­ta da anni, ha per­mes­so di par­ti­re con la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta. Infi­ne l’impiego del­le canoe a fon­do tra­spa­ren­te per apprez­za­re la meglio la zona A del­la riser­va. Que­sta e altre ini­zia­ti­ve han­no fat­to regi­stra­re un vero e pro­prio boom dell’affluenza turi­sti­ca con incre­men­ti per­cen­tua­li a due cifre nel cor­so del 2017.

 

 

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