Marino, Di Giulio: la collaborazione esige rispetto Sono già passate alcune settimane dall’ultimo voto amministrativo.…
Il rispetto
12/06/2019Questo articolo è stato letto 2923 volte!
Parto dal presupposto che, per me, è mancanza di rispetto già se qualcuno che ha preso un impegno con me non arriva puntuale e non mi avvisa.
Come io manco di rispetto ad una mia amica se le dico “ti chiamo domani” e invece domani non la chiamo.
A maggior ragione, sento mancanza di rispetto quando leggo i commenti offensivi dei genitori pro-vaccini contro quelli no-vaccini, e allo stesso modo quando leggo quelli dei no-vaccini contro quelli dei pro-vaccini. O ancora, quando leggo commenti dei precari della scuola contro quelli appena entrati di ruolo, che “hanno una laurea e pochi anni di esperienza” o che “ma guarda, entrano di ruolo senza neanche una laurea”. E così via.
Vedo continue lotte, on line e off line, e non mi sono mai spiegata il motivo per cui le persone devono scaldarsi così tanto di fronte a questioni su cui mai nessuno riuscirà ad ottenere la ragione, perché la ragione in realtà, non sta da nessuna parte.
Ci si concentra su lotte per cui non ne vale la pena, senza pensare che l’unica cosa per cui vale la pena lottare è la propria Famiglia. E basti pensare che siamo in un’era in cui proprio la Famiglia è quella che si distrugge più facilmente.
Mi sembra come se lo scopo di questo immenso mondo virtuale sia metterci gli uni contro gli altri, senza metterci la faccia. Ci sono argomenti tabù che vengono trattati esclusivamente on line, perché al di fuori non si ha il coraggio di dire ciò che si pensa. Ma qui sto andando fuori tema.
Forse ci vuole un articolo a sé.
Il rispetto, dicevo.
Ognuno di noi, ogni singola persona, ha in se un vissuto che nessuno potrà mai conoscere fino in fondo e solo in quel vissuto troveremo le risposte alle decisioni prese. E quindi chi siamo noi per giudicare la vita altrui?
Chi siamo noi per offendere qualcuno solo perché ha detto qualcosa che va contro il nostro pensiero?
Rispettiamo di più.
E vedremo che, nel momento in cui iniziamo a rispettare, ma rispettare sul serio, allora non avremo più bisogno di commentare la vita altrui e non avremo più bisogno di giudicare in qualsiasi momento ciò che gli altri fanno, solamente perché lo fanno diversamente da noi.
Condividiamo pure i nostri pensieri, ma senza la presunzione di imporli, perché se sono pensieri che vanno bene per la nostra vita, non è detto che vadano bene anche per le altre vite.
Siamo tutti diversi e in questo mondo c’è spazio per ciascuno di noi. Regaliamoci la libertà di essere felici per ciò che siamo e di essere felici per ciò che gli altri sono. Parliamo di noi stessi e delle nostre esperienze, lasciando che gli altri parlino per se stessi, così ognuno potrà dire solo ciò che realmente vuole della sua vita.