Dopo la sfiducia al Segretario Fumuso, abbiamo incontrato Giuseppe La Francesca, leader del centrosinistra di…
Pantelleria, La Francesca (Pd): lavoriamo per una politica più inclusiva
29/05/2019Questo articolo è stato letto 1031 volte!
Giuseppe La Francesca, ex-segretario del Pd di Pantelleria e leader del centrosinistra isolano, ha condiviso con la nostra testata le sue riflessioni post-voto.
Dal dato sull’astensionismo alla necessità di tornare ad una politica inclusiva e non autoreferenziale, un appello a tutte le forze politiche pantesche.
In tanti esultano, in molti ci riteniamo soddisfatti dei risultati ottenuti per le recenti elezioni europee, c’è chi organizza la sagra della “spincia” con brindisi finale per ringraziare gli elettori, ma non riflettiamo sul fatto che a Pantelleria meno della metà degli aventi diritto al voto, più precisamente il 31,15%, si è recato alle urne.
Un chiaro segnale questo di come la politica si stia allontanando sempre di più dalle persone e di come tutti quanti noi impegnati in politica non riusciamo a cogliere le vere esigenze dei nostri concittadini.
Certo la crisi della politica è riscontrabile su tutti i livelli, ma nel nostro piccolo, nella nostra isola abbiamo il dovere di pretendere di più. Essere comunità vuol dire anche sentire la necessità di dare ognuno di noi il nostro, seppur piccolo, contributo.
Ecco che allora la politica deve ricominciare con impegno e con umiltà a lavorare seriamente per la collettività portando avanti proposte concrete e fattibili, abbandonando proclami e slogan utili solo al conseguimento del risultato elettorale, che però, buono per quanto buono, perde di valore se le persone non esercitano il proprio diritto al voto.
Un invito il mio a tutte le forze politiche locali per portare avanti una politica meno autoreferenziale, più inclusiva e più credibile e responsabile.
Giuseppe La Francesca
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.