Grottaferrata: il Sindaco smentisce le trattative segrete con l’opposizione

Grottaferrata: il Sindaco smentisce le trattative segrete con l’opposizione

23/05/2019 0 Di Daniele Priori

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POLITICA, IL SINDACO ANDREOTTI SMENTISCE TRATTATIVE SEGRETE CON L’OPPOSIZIONE

“L’OBIETTIVO AUTENTICO COMUNE A MOLTI E’ ADOTTARE UNA NUOVA PIANIFICAZIONE URBANISTICA ENTRO FINE MANDATO”

Il primo cittadino torna a ribadire: “Il luogo del confronto aperto è il Consiglio comunale”

 
“Sono infon­da­te le voci, dif­fu­se nei gior­ni scor­si, di accor­di tra la mag­gio­ran­za a soste­gno del­la mia giun­ta e par­ti dell’opposizione. E’ capi­ta­to, come è noto, in più occa­sio­ni di tro­va­re pun­ti di con­tat­to su sin­go­le ini­zia­ti­ve o tema­ti­che spe­ci­fi­che por­ta­te in discus­sio­ne dai grup­pi di oppo­si­zio­ne: pen­so alle que­stio­ni urba­ni­sti­che sol­le­ci­ta­te da Cit­tà al Gover­no, quel­le di natu­ra eti­ca sot­to­po­ste all’assemblea dal Par­ti­to Demo­cra­ti­co e visio­ni comu­ni sul­la pro­gram­ma­zio­ne eco­no­mi­ca che han­no visto con­cor­da­re con la mag­gio­ran­za il con­si­glie­re Pao­luc­ci di Gen­te Libe­ra. Nul­la di più, nul­la di meno”.
 
Con que­ste paro­le il sin­da­co di Grot­ta­fer­ra­ta, Lucia­no Andreot­ti inter­vie­ne nel dibat­ti­to nato su alcu­ni orga­ni di infor­ma­zio­ne cir­ca pos­si­bi­li allar­ga­men­ti del­la pro­pria mag­gio­ran­za con­si­lia­re.  
 
“Come ho avu­to modo di riba­di­re più vol­te – pro­se­gue Andreot­ti — il luo­go prin­ci­pe del dibat­ti­to e del­la discus­sio­ne poli­ti­ca è e reste­rà l’aula del Con­si­glio comu­na­le. Tut­to il resto è gos­sip, chiac­chie­ra da bar, for­se spe­ran­ze o timo­ri da par­te di que­sto o quell’elemento ma nul­la di più, dav­ve­ro nul­la di più”.
 
“Sono del tut­to oppor­tu­ne e per­ti­nen­ti, quin­di – va avan­ti il sin­da­co — le valu­ta­zio­ni di ordi­ne poli­ti­co dif­fu­se da Cit­tà al Gover­no nel­la loro nota. Quel­lo che mi sen­to di riba­di­re in que­sta occa­sio­ne ulte­rio­re di con­fron­to a mez­zo stam­pa — in veri­tà non così abi­tua­le, alme­no per me — è che stia­mo appron­tan­do tut­ti gli atti neces­sa­ri, pro­dro­mi­ci all’impostazione di un dibat­ti­to che, entro la fine di que­sto man­da­to elet­to­ra­le, arri­vi all’adozione in Con­si­glio comu­na­le di una nuo­va e con­di­vi­sa pia­ni­fi­ca­zio­ne urba­ni­sti­ca in con­for­mi­tà alle esi­gen­ze di tute­la del ter­ri­to­rio, del­la rige­ne­ra­zio­ne, del­la ristrut­tu­ra­zio­ne e riqua­li­fi­ca­zio­ne del­le par­ti del­la cit­tà costrui­te. Que­sta è la nostra visio­ne di cit­tà, que­sti gli inten­ti in mate­ria di urba­ni­sti­ca”.
 
“Sia­mo tut­ti ben coscien­ti del resto – ana­liz­za Andreot­ti — del fat­to che l’occasione di un Con­si­glio comu­na­le a mag­gio­ran­za asso­lu­ta civi­ca sia un’occasione trop­po pre­zio­sa e da non per­de­re. Tut­to ciò favo­ri­sce pro­prio il con­fron­to libe­ro e aper­to.
Abbia­mo — noi del­la mag­gio­ran­za, come Cit­tà al Gover­no e tut­te le altre for­ma­zio­ni civi­che rap­pre­sen­ta­te in aula — un uni­co gran­de inter­lo­cu­to­re: la cit­ta­di­nan­za di Grot­ta­fer­ra­ta con la qua­le ci rap­por­tia­mo per via diret­ta e con un buon livel­lo di fidu­cia riscon­tra­ta e reci­pro­ca sti­ma. Il bene mag­gio­re di Grot­ta­fer­ra­ta, il rispet­to e la valo­riz­za­zio­ne dell’esistente, la lot­ta seve­ra alla spe­cu­la­zio­ne edi­li­zia che va dal­la pre­ven­zio­ne alla repres­sio­ne di ogni for­ma di  abu­si­vi­smo, sono i nostri cre­do così come il som­mo rispet­to del­la lega­li­tà che si espli­ca nel­la mas­si­ma tra­spa­ren­za degli atti. Nul­la di diver­so da quan­to abbia­mo affer­ma­to ormai due anni orso­no in cam­pa­gna elet­to­ra­le. C’è mol­to lavo­ro da fare e un tem­po non così lun­go come sem­bra.  Ancor meno, dun­que – con­clu­de il sin­da­co – è il tem­po da dedi­ca­re al chiac­chie­ric­cio. Non resta, quin­di, che augu­ra­re a tut­ti, per pri­mi a noi stes­si, un sin­ce­ro buon lavo­ro. Con­fi­dan­do – con non trop­pa spe­ran­za – di aver mes­so a tace­re gli auto­ri di pet­te­go­lez­zi e retro­sce­na vari che, vi assi­cu­ro, sono meno esal­tan­ti rispet­to alla splen­di­da pos­si­bi­li­tà di pro­get­ta­re e dare vita al futu­ro del­la cit­tà in cui la mag­gior par­te di noi è nato, cre­sciu­to e inten­de con­ti­nua­re a vive­re. Per­tan­to qua­lun­que con­ver­gen­za pro­gram­ma­ti­ca e di buon gover­no del­la cit­tà tra i rap­pre­sen­tan­ti dei cit­ta­di­ni può esse­re solo un’occasione di arric­chi­men­to vol­ta al bene e al pro­gres­so del­la nostra comu­ni­tà e dei suoi abi­tan­ti”.  

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