Discarica Divino Amore, #peggio del 2013 Arrivano nuovi codici CER. Basta immobilismo delle PP AA,…
Degrado al Divino Amore: Borelli chiede intervento della Raggi
22/05/2019Questo articolo è stato letto 2720 volte!
“Da anni continuo a segnalare il degrado causato dall’abbandono di rifiuti lungo le strade ex provinciali del quadrante a sud di Roma. Adesso la situazione emergenziale riguarda via del Divino Amore all’altezza dell’incrocio con via Ardeatina. Cumuli di rifiuti sono presenti ormai nei due lati della carreggiata, offrendo un pessimo biglietto da visita della nostra città e a pochi metri dal famoso Santuario. Ci manca poco che la via venga ribattezzata via del Divano amore.
E così – dichiara Massimiliano Borelli, Consigliere metropolitano del centrosinistra — ho scritto l’ennesima denuncia agli Enti competenti. Sono stanco del rimpallo di competenze tra Enti, governati dalla medesima forza politica, e nell’espressione massima dalla stessa persona, visto che la Raggi è Sindaco di Roma e della Città Metropolitana, ha delega all’Ambiente nella Capitale e alla viabilità nella Città metropolitana! Mi piacerebbe sapere cosa sta raccontando in questi giorni a Tokyo ai Sindaci delle metropoli mondiali, e quali esempi di buone prassi sta portando ad esempio, soprattutto sui temi della sostenibilità ambientale, viabilità e rifiuti.
Non si riesce nemmeno a concordare chi debba ripulire, ma soprattutto chi debba fare opera di contrasto contro l’inciviltà di pochi. In Rete sempre più spesso la Raggi pubblica video su questo negativo fenomeno, ma sembra mera propaganda, assolutamente ininfluente per arginarlo. Manca completamente il controllo del territorio, che deve essere fatto con mezzi elettronici ma anche e soprattutto con il personale addetto. E chissà che fine ha fatto il progetto che prevedeva l’attivazione di telecamere posizionate sui pali della pubblica illuminazione della vicina rotatoria anche come deterrente per la circolazione dei TIR, altro nodo irrisolto di quell’area.”
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.