Aprilia: è scomparso Ennio Borgia, tra gli ultimi sopravvissuti a Dachau

Aprilia: è scomparso Ennio Borgia, tra gli ultimi sopravvissuti a Dachau

20/05/2019 0 Di Redazione

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È con infi­ni­ta tri­stez­za che comu­ni­co la scom­par­sa di Ennio Bor­gia. 
La mor­te avve­nu­ta nel­la mat­ti­na­ta di oggi lune­dì 20 mag­gio in un ospe­da­le di Roma per pro­ble­mi car­dia­ci.
Nato a Roma il 10 giu­gno 1927 risie­de­va ad Apri­lia dagli anni ’60.
Nel 1944 ven­ne cat­tu­ra­to dai tede­schi ed impri­gio­na­to a Dachau in Ger­ma­nia per moti­vi poli­ti­ci.
Dopo aver sco­per­to la sua sto­ria nel 2011 con lui tan­to lavo­ro nel­le scuo­le, sem­pre dispo­ni­bi­le al rac­con­to di quel­lo che ave­va vis­su­to a soli 16 anni a Dachau, impri­gio­na­to qua­le par­ti­gia­no monar­chi­co un po’ per caso. La sua sto­ria  rap­pre­sen­ta tut­te le brut­tu­re e le con­trad­di­zio­ni del perio­do di guer­ra.

“Mai più guer­ra!” ter­mi­na il suo video, che rea­liz­zai poco dopo aver­lo cono­sciu­to.

Mai più ti rive­dre­mo qui con noi, caro Ennio. 
Se ne van­no così anche gli ulti­mi testi­mo­ni del­l’or­ro­re per­pe­tua­to nei lager nazi­sti. É ades­so che la nostra voce di con­dan­na si deve erge­re più alta, affin­ché non se ne per­da la memo­ria. Sta a noi far­lo.
Addio Ennio! Non ti dimen­ti­che­re­mo, mai. 
Un abbrac­cio for­te alla figlia Adna ed alla moglie Spe­ran­za con cui abbia­mo con­di­vi­so in que­sti anni tan­te bel­le emo­zio­ni.
Ennio Borgia qualche giorno prima della cattura

LA STORIA DI ENNIO

Ennio Bor­gia nac­que a Roma nel 1927; a soli 6 anni rima­se orfa­no di madre. Nel feb­bra­io 1944   poco più che sedi­cen­ne vol­le ricon­giun­ger­si al fra­tel­lo Edel­ber­to  avie­re nel­la Repub­bli­ca Socia­le  pres­so l’ae­ro­por­to di Vena­ria Rea­le (Tori­no). Giun­to a Casel­le Tori­ne­se, si tro­vò nel mez­zo di uno scon­tro a fuo­co tra avie­ri del­la Repub­bli­ca Socia­le ed il pic­co­lo grup­po di patrio­ti del­la “bri­ga­ta Davi­de” di carat­te­re monar­chi­co.

Cer­can­do dispe­ra­ta­men­te una via di fuga si tro­vò a scap­pa­re nel­la dire­zio­ne dei par­ti­gia­ni che lo incor­po­ra­ro­no nel­la loro gio­va­ne for­ma­zio­ne, anco­ra in via di orga­niz­za­zio­ne e mal arma­ta. Il gio­va­nis­si­mo Bor­gia tra­scor­se cir­ca due mesi con que­sto grup­po,  con­di­vi­den­do­ne le peri­pe­zie dal­le val­li del tori­ne­se sino alla pro­vin­cia di Gori­zia. 

A Sagra­do,  in un rastrel­la­men­to effet­tua­to dal­le SS, ven­ne arre­sta­to con tut­ti i com­po­nen­ti del grup­po,  impri­gio­na­to dap­pri­ma nel­la Risie­ra di San Sab­ba a Trie­ste e poi depor­ta­to nel­l’A­pri­le del 1944 nel lager di Dachau, ove fu pri­gio­nie­ro fino alla libe­ra­zio­ne per l’intervento degli ame­ri­ca­ni il 29 apri­le 1945.

(dal blog dell’Associazione “Un ricor­do per la pace”)

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