Rifiuti: i pannolini non sono più rifiuto da discarica. M5S: risparmio di 1,1 milioni

Rifiuti: i pannolini non sono più rifiuto da discarica. M5S: risparmio di 1,1 milioni

16/05/2019 0 Di Redazione

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RIFIUTI: M5S, CON NORMA RICICLO PANNOLINI, VIA 1 MILIONE DI TONNELLATE DI RIFIUTI

“Oggi il Mini­stro dell’ambiente Ser­gio Costa ha fir­ma­to il decre­to di ces­sa­zio­ne del­la qua­li­fi­ca di rifiu­to (End of Waste) per i pan­no­li­ni. 1,1 milio­ni di ton­nel­la­te di rifiu­ti potran­no smet­te­re di anda­re in disca­ri­ca e in gran par­te saran­no recu­pe­ra­bi­li nel­le com­po­nen­ti nobi­li (cel­lu­lo­sa, pla­sti­che ecc.)” lo dichia­ra in una nota Alber­to Zolez­zi vice pre­si­den­te del grup­po par­la­men­ta­re del Movi­men­to 5 Stel­le Came­ra e mem­bro del­la Com­mis­sio­ne Ambien­te. “È un risul­ta­to tut­to di que­sto mini­ste­ro ver­so rifiu­ti zero e ver­so un’economia dav­ve­ro cir­co­la­re. Ora esi­ste un testo di rife­ri­men­to per gli impian­ti che inten­do­no rici­cla­re i pan­no­li­ni e i pro­dot­ti assor­ben­ti per la per­so­na, un testo uni­co per tut­te le regio­ni e che farà da apri­pi­sta anche a livel­lo euro­peo. Il bre­vet­to ita­lia­no di Tre­vi­so potrà ave­re spa­zio anche in UE” spie­ga Zolez­zi.
“E’ solo il pri­mo pas­so, ora andrà fat­ta cono­sce­re meglio que­sta filie­ra che tan­to ha gon­fia­to disca­ri­che e ince­ne­ri­to­ri fino­ra, andran­no pri­vi­le­gia­ti sem­pre più i pro­dot­ti assor­ben­ti lava­bi­li, com­po­sta­bi­li e le cop­pet­te mestrua­li, in un per­cor­so di soste­ni­bi­li­tà e di rispar­mio eco­no­mi­co (i pan­no­li­ni lava­bi­li dell’infanzia fan­no rispar­mia­re il 65% rispet­to ai pan­no­li­ni usa e get­ta).” Con­ti­nua Zolez­zi.
“Que­sto Gover­no fa i fat­ti e li coniu­ga con la soste­ni­bi­li­tà, le scor­cia­to­ie sull’end of waste por­ta­no solo a ricor­si, dispa­ri­tà regio­na­li, turi­smo dei rifiu­ti e a disa­stri ambien­ta­li. Ora si pro­ce­de­rà con le istrut­to­rie su altri flus­si di rifiu­ti per arri­va­re a rici­cla­re oltre 56 milio­ni di t di rifiu­ti che oggi non han­no un chia­ro desti­no. Il Con­si­glio di Sta­to e la Com­mis­sio­ne Euro­pea han­no appro­va­to il lavo­ro del Mini­stro Costa. Con i pre­ce­den­ti Mini­stri dell’ambiente non era sta­to scrit­to nien­te di buo­no” con­clu­de Zolez­zi.

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