ROMA, VIGILI, SCAFATI: SERVIZIO PER IL 18 SARÀ REGOLARE “In relazione alla notizia apparsa su…
Roma: il 18 maggio al San Camillo si parla di disagio giovanile
14/05/2019Questo articolo è stato letto 2580 volte!
Aumenta il fenomeno del disagio giovanile
Ritiro scolastico, depressione giovanile e come comportarsi: questi i temi trattati nel convegno gratuito di Sabato 18 Maggio al San Camillo a Roma
Sabato 18 Maggio dalle ore 9:00 alle 13:30 presso l’aula A del padiglione Piastra del San Camillo Noi di Eticamente Onlus, associazione senza scopo di lucro abbiamo voluto organizzare questo incontro gratuito per affrontare un tema molto attuale,che spesso si sottovaluta.
La Dottoressa Francesca Cairoli spiega: “Lavoriamo da diversi anni in progetti sulla prevenzione del disagio giovanile sulla dispersione scolastica e sulla formazione degli operatori che si rivolgono direttamente a loro.
In quanto operatori sanitari osserviamo che l’abbandono scolastico di ragazzi e ragazze è spesso accompagnato da disagi psicopatologici importanti. Tuttavia il fenomeno mostra un’incidenza superiore a quella da noi osservata nei dipartimenti di salute mentale. Per questo motivo, crediamo che l’incontro tra le diverse Agenzie coinvolte potrebbe essere un punto di partenza importante per comprendere tale fenomeno nella sua interezza, considerando che la scuola rappresenta un’ importante tappa naturale del percorso di vita di ognuno di noi”.
Noi dell’associazione crediamo che la collaborazione e la creazione di nuovi strumenti e letture del fenomeno possa avvenire solo con il confronto e la costruzione di una rete intorno al ragazzo attraverso la teoria e la conoscenza diretta del fenomeno dei diversi attori coinvolti. Solo lavorando insieme e con fiducia si riuscirà a creare uno spazio unico dove il ragazzo, la famiglia e la scuola non si sentano piu soli.
L’obiettivo del convegno è dunque di aprire una riflessione con chi il fenomeno lo vive nella quotidianità.
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.