Grottaferrata, LCaG: il nuovo Prg non s’ha da fare!

Grottaferrata, LCaG: il nuovo Prg non s’ha da fare!

13/05/2019 0 Di Redazione

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Anco­ra una vol­ta La Cit­tà al Gover­no susci­ta mor­bo­sa atten­zio­ne sui vari mez­zi di comu­ni­ca­zio­ne e nel­le chiac­chie­re di piaz­za. In que­sti gior­ni regi­stria­mo noti­zie scom­po­ste, per lo più infon­da­te, rife­ri­te ad un nostro ingres­so, che addi­rit­tu­ra sareb­be già con­cor­da­to, nel­l’at­tua­le mag­gio­ran­za al gover­no di Grot­ta­fer­ra­ta, per non par­la­re del­le voci in cit­tà, ancor più fan­ta­sio­se. Colo­ro che sono giun­ti a que­ste con­clu­sio­ni avreb­be­ro cogni­zio­ne dei fat­ti in vir­tù di pre­sun­te dichia­ra­zio­ni, cer­ta­men­te non uffi­cia­li, di espo­nen­ti del­l’at­tua­le mag­gio­ran­za, aval­la­te dal nostro silen­zio e da una scar­sa atti­vi­tà di oppo­si­zio­ne del nostro movi­men­to, non­ché dal­la posi­zio­ne assun­ta pub­bli­ca­men­te in que­sti gior­ni da due o tre mem­bri del nostro grup­po poli­ti­co.

In pro­po­si­to è neces­sa­rio inter­ve­ni­re, come pur­trop­po sia­mo sta­ti costret­ti a fare spes­so in que­sti ulti­mi tem­pi, per smen­ti­re cate­go­ri­ca­men­te le noti­zie così come ven­go­no arta­ta­men­te e mali­zio­sa­men­te rap­pre­sen­ta­te (tra­la­scia­mo le accu­se di scar­so impe­gno come oppo­si­zio­ne, che in ogni cir­co­stan­za abbia­mo con­te­sta­to con ade­gua­ta docu­men­ta­zio­ne).

Diciamo subito: nessuna richiesta di ingresso de La Città al Governo nell’attuale maggioranza ci è stata proposta, né noi l’abbiamo formulata!

La nostra azio­ne poli­ti­ca, come sem­pre tra­spa­ren­te e demo­cra­ti­ca­men­te svol­ta, si è limi­ta­ta ad una atten­ta valu­ta­zio­ne di fat­ti nuo­vi ine­ren­ti nostre pro­po­ste per il futu­ro asset­to del ter­ri­to­rio, tema tan­to sen­ti­to e che pre­oc­cu­pa la cit­ta­di­nan­za. È un fat­to ine­qui­vo­ca­bi­le che in que­sti ulti­mi decen­ni tut­te le ammi­ni­stra­zio­ni comu­na­li sono sta­te inca­pa­ci e han­no fal­li­to sul­la revi­sio­ne del Pia­no Rego­la­to­re Gene­ra­le, dimo­stran­do in sostan­za debo­lez­za poli­ti­ca e la man­can­za del­la volon­tà neces­sa­ria. È inve­ce un fat­to nuo­vo che una mozio­ne de La Cit­tà al Gover­no, con la qua­le si deli­nea­no for­ti ed argo­men­ta­ti indi­riz­zi poli­ti­ci per la revi­sio­ne del­lo stru­men­to urba­ni­sti­co nel segno di una con­cre­ta tute­la del ter­ri­to­rio, sia sta­ta appro­va­ta all’u­na­ni­mi­tà dal Con­si­glio Comu­na­le. Il for­te rischio è che tale impor­tan­te atto, nono­stan­te l’in­se­ri­men­to nel Docu­men­to Uni­co di Pro­gram­ma­zio­ne 2019–2021 da poco appro­va­to dal­la mag­gio­ran­za, resti però esclu­si­va­men­te sul­la car­ta.  Ciò in quan­to l’am­mi­ni­stra­zio­ne ad oggi, a distan­za di qua­si due mesi, non ha pre­so la ben­ché mini­ma ini­zia­ti­va per atti­va­re il neces­sa­rio con­fron­to poli­ti­co. Ini­zia­ti­va fon­da­men­ta­le, con­si­de­ra­ti da una par­te i tem­pi ormai stret­tis­si­mi per defi­ni­re un effi­ca­ce nuo­vo Pia­no Rego­la­to­re, dal­l’al­tra il tem­po resi­duo a dispo­si­zio­ne di que­sta ammi­ni­stra­zio­ne. Sia­mo pro­fon­da­men­te con­vin­ti che ogni gior­no che lascia­mo tra­scor­re­re sen­za agi­re com­pro­met­ta irri­me­dia­bil­men­te la pos­si­bi­li­tà di tute­la­re con­cre­ta­men­te il nostro ter­ri­to­rio. È per que­sti moti­vi che La Cit­tà al Gover­no si è assun­ta l’o­ne­re di esplo­ra­re ogni pos­si­bi­le per­cor­so per inci­de­re in manie­ra effi­ca­cie alla solu­zio­ne di que­sto ormai plu­ri­de­cen­na­le pro­ble­ma. Con que­sta fina­li­tà, per l’al­to sen­so di respon­sa­bi­li­tà per l’importante impe­gno che abbia­mo assun­to con i cit­ta­di­ni ormai da sei anni e per la per­ce­zio­ne di ana­lo­ghe rifles­sio­ni del­la mag­gio­ran­za, abbia­mo dun­que deci­so di apri­re un con­fron­to inter­no alla nostra assem­blea, affin­ché tut­ti i soci, in più sedu­te, potes­se­ro espri­mer­si, come sem­pre libe­ra­men­te, for­mu­lan­do pro­po­ste e valu­ta­zio­ni in meri­to.

Il per­cor­so, non anco­ra con­clu­so al momen­to dell’esplosione del caso, ha sicu­ra­men­te evi­den­zia­to una una­ni­me e for­te esi­gen­za di inci­de­re sui temi che da sem­pre abbia­mo rite­nu­to prio­ri­ta­ri per la cit­tà, su tut­ti il nuo­vo pia­no rego­la­to­re, la gestio­ne dei rifiu­ti e la lega­li­tà. Le dif­fe­ren­ze emer­se atten­go­no solo alla valu­ta­zio­ne del modo con cui inci­de­re.

Nulla di più.

Se tut­to que­sto crea scan­da­lo e tram­bu­sto, la poli­ti­ca è ridot­ta vera­men­te a poca cosa, o meglio alle soli­te cose. Addi­rit­tu­ra sor­ge il sospet­to che alcu­ni crei­no abil­men­te scan­da­lo e tram­bu­sto per impe­di­re che si por­ti avan­ti con suc­ces­so il nuo­vo Pia­no Rego­la­to­re, men­tre in altri la pau­ra di ope­ra­re con­cre­ta­men­te pren­da il soprav­ven­to.

Regi­stria­mo le soli­te e dele­te­rie beghe poli­ti­che, fat­te di con­ta di nume­ri, di retro-pen­sie­ri, pre­giu­di­zi e mal­di­cen­ze. Sia­mo con­vin­ti che la poli­ti­ca di fac­cia­ta lega­ta alle appar­te­nen­ze, ai for­ma­li­smi e alle dina­mi­che di spar­ti­zio­ne, in cam­pa­gna elet­to­ra­le come pure duran­te lo svol­gi­men­to del man­da­to, sci­vo­la sem­pre più nel­la palu­de del­l’am­bi­gui­tà, dove sono capa­ci di gal­leg­gia­re i soli­ti fur­bi o i soli­ti burat­ti­nai.

Anco­ra una vol­ta i tem­pi sem­bra­no non esse­re matu­ri, visti i trac­cheg­gia­men­ti in atto, e nes­su­no sem­bra mai dispo­sto ad abbrac­cia­re un serio pro­get­to di rin­no­va­men­to. La sca­den­za per un nuo­vo pia­no rego­la­to­re, real­men­te effi­ca­ce per la sal­va­guar­dia di quel che resta da tute­la­re, è ormai pros­si­ma. I cit­ta­di­ni con­ti­nue­ran­no così a subi­re le con­se­guen­ze nefa­ste di que­sto modo di pro­ce­de­re.

La Cit­tà al Gover­no non è sta­ta mai dispo­sta e non lo è nean­che ora, ad asse­con­da­re il per­pe­tuar­si di que­sta poli­ti­ca.

Dob­bia­mo lavo­ra­re oggi come in futu­ro per il bene del­la cit­tà ascol­tan­do diret­ta­men­te i cit­ta­di­ni.

Abbia­mo già ini­zia­to.

La Cit­tà al Gover­no

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