Ciampino. Anche i comunisti  a sostegno di Dario Rose.

Ciampino. Anche i comunisti a sostegno di Dario Rose.

11/05/2019 0 Di Maurizio Aversa

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Dario Rose can­di­da­to del­la sini­stra alter­na­ti­va al PD. Soste­nu­to anche dal PCI


“Pur­trop­po nono­stan­te una buo­na pre­sen­za in mol­te par­ti del ter­ri­to­rio dei Castel­li roma­ni e del­la capi­ta­le, il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no, a Ciam­pi­no non è anco­ra in gra­do di esse­re for­te abba­stan­za per pre­sen­ta­re una pro­pria lista elet­to­ra­le. – si espri­me così, Ste­fa­no Ender­le, segre­ta­rio del PCI di Mari­no – Per que­sto, vaglia­ta la situa­zio­ne poli­ti­ca e socia­le ciam­pi­ne­se, non­ché la pro­po­sta pro­gram­ma­ti­ca mol­to, mol­to ade­ren­te alle nostre ana­li­si e capa­ci­tà pro­po­si­ti­ve, abbia­mo scel­to di dare una mano ai com­pa­gni e alle com­pa­gne, ai cit­ta­di­ni ed elet­to­ri comu­ni­sti e di sini­stra che ci seguo­no da tem­po, e chie­de­re alla coa­li­zio­ne di sini­stra che sostie­ne Dario Rose sin­da­co di Ciam­pi­no, di accet­ta­re il nostro soste­gno. Con pia­ce­re e in rap­por­to fran­co come avvie­ne tra per­so­ne che stan­no sem­pre dal­la stes­sa par­te e che con­di­vi­do­no idea­li­tà simi­li – con­clu­de il segre­ta­rio comu­ni­sta – abbia­mo avu­to la rispo­sta posi­ti­va che ci aspet­ta­va­mo. Ed ora sare­mo in que­ste set­ti­ma­ne che ci sepa­ra­no dal voto ammi­ni­stra­ti­vo a dispo­si­zio­ne dei cit­ta­di­ni e dei com­pa­gni non­ché del can­di­da­to Sin­da­co e del­la coa­li­zio­ne per far sce­glie­re que­sta giu­sta rispo­sta che la comu­ni­tà ciam­pi­ne­se si atten­de.”. Quel­lo che segue è il docu­men­to uffi­cia­le che i comu­ni­sti han­no mes­so a dispo­si­zio­ne del­la coa­li­zio­ne Dirit­ti in Comu­ne e del can­di­da­to Sin­da­co Dario Rose. “Ciam­pi­no, que­sta impor­tan­te cit­tà inca­sto­na­ta tra Roma e i Castel­li roma­ni, ha il pre­gio e paga le con­trad­di­zio­ni di que­sta real­tà geo-orga­niz­za­ti­va. Ritro­via­mo però, nel­la sto­ria plu­ri­de­cen­na­le del­la cit­tà aero­por­tua­le, una popo­la­zio­ne, una comu­ni­tà, che si è sem­pre distin­ta per non esse­re supi­na e per aver volu­to pren­de­re nel­le pro­prie mani il desti­no che riguar­da­va il pro­prio ter­ri­to­rio in cui vive­re. A comin­cia­re dal­la bat­ta­glia per l’autonomia dal Comu­ne di Mari­no. Otti­me Ammi­ni­stra­zio­ni, e medio­cri se non pes­si­mi ammi­ni­stra­to­ri si sono sus­se­gui­ti negli anni. L’evoluzione ha riguar­da­to – non pote­va esse­re altri­men­ti – non solo Ciam­pi­no ma la situa­zio­ne che anche qui i cit­ta­di­ni si sono tro­va­ti a vive­re con l’assalto allo Sta­to e alla Repub­bli­ca Costi­tu­zio­na­le qua­le era ben sal­da e par­te­ci­pa­ta nei decen­ni pre­ce­den­ti. Sostan­zial­men­te, il libe­ri­smo eco­no­mi­co, l’arrendevolezza di for­ze sto­ri­che, la scon­fit­ta del­le for­ze di sini­stra e comu­ni­ste, han­no con­sen­ti­to alla cul­tu­ra e alla mac­chi­na desta­bi­liz­za­tri­ce ber­lu­sco­nia­na di attac­ca­re i fon­da­men­ti del­lo Sta­to socia­le e del­la par­te­ci­pa­zio­ne demo­cra­ti­ca. Non a caso sono sta­ti que­sti gli anni in cui si è dimez­za­ta la par­te­ci­pa­zio­ne atti­va alla vita poli­ti­ca ed elet­to­ra­le. Non a caso sono gli anni in cui il wel­fa­re, lo Sta­to socia­le è sta­to mas­sa­cra­to. Non a caso si è col­pi­to il fon­da­men­to del dirit­to al lavo­ro con l’abolizione dell’articolo 18 dal­lo Sta­tu­to dei Lavo­ra­to­ri. Non a caso si è per­fi­no assi­sti­to al ten­ta­ti­vo di semi-affon­da­re la Costi­tu­zio­ne del­la Repub­bli­ca nata dal­la Resi­sten­za. Ma è pro­prio da qui che è ini­zia­ta una pos­si­bi­le riscos­sa. E tut­te quel­le for­ze, disper­se, divi­se, fat­ta di movi­men­ti e di par­ti­ti poli­ti­ci ora dive­nu­ti pic­co­li, come sia­mo noi del PCI, han­no potu­to e stan­no con­ti­nuan­do a dimo­stra­re che le scon­fit­te, non sono fal­li­men­ti. Che le poli­ti­che o le scel­te o le bat­ta­glie per­se, han­no deter­mi­na­to la nostra scon­fit­ta, ma non il fal­li­men­to dell’idea comu­ni­sta. Ed è per que­sto, che oggi qui a Ciam­pi­no, pure se non sia­mo pre­sen­ti con una for­te orga­niz­za­zio­ne, ma solo con una serie di com­pa­gni e com­pa­gne che qui risie­do­no, gra­zie alla for­te orga­niz­za­zio­ne comu­ni­sta mari­ne­se, fare­mo la nostra par­te. Fare­mo la nostra par­te di soste­gno alla coa­li­zio­ne Dirit­ti in Comu­ne. Fare­mo la nostra par­te per dif­fon­de­re e far afflui­re con­sen­so alle liste che sosten­go­no Dario Rose Sin­da­co. I moti­vi, oltre quel­li espo­sti, risie­do­no for­te­men­te anche nell’ottimo pro­gram­ma che la coa­li­zio­ne indi­ca ai cit­ta­di­ni ciam­pi­ne­si qua­le insie­me di scel­te di gover­no qua­li­fi­can­te, per il futu­ro e per il pre­sen­te di Ciam­pi­no e dei suoi abi­tan­ti. Otti­mo pro­gram­ma che si carat­te­riz­za, dal pun­to di vista di noi comu­ni­sti, come scel­te cer­te chia­re in cam­po di sal­va­guar­dia ambien­ta­le, in cam­po di tute­le e ser­vi­zi socia­li vol­ti anche al rein­se­ri­men­to lavo­ra­ti­vo, e, soprat­tut­to, in cam­po cul­tu­ra­le. Sia del­lo spes­so­re cul­tu­ra­le pre­sen­te nel­le sin­go­le poli­ti­che di que­sto set­to­re indi­ca­te qua­si det­ta­glia­ta­men­te, ma anche con for­za la mes­sa a dispo­si­zio­ne del­la gestio­ne con for­me aper­te, come le Con­sul­te pre­vi­ste. Tan­to per fare esem­pi con­cre­ti (nega­ti­vi), dove gover­na­no i cin­que­stel­le (vedi Roma e Mari­no) gli spa­zi di par­te­ci­pa­zio­ne ven­go­no ristret­ti, coi bal­zel­li del­le assi­cu­ra­zio­ni, con lun­gag­gi­ni buro­cra­ti­che, coi tagli ai soste­gni di ser­vi­zi essen­zia­li, con la nega­zio­ne di futu­ro: è tut­to un con­trat­to, è tut­to a sca­den­za, è tut­to … sub judi­ce !
A noi non con­vin­ce, non solo per moti­vi poli­ti­ci gene­ra­li, ma nep­pu­re per le indi­ca­zio­ni – di pan­cia – che la destra, divi­sa, cer­ca di pro­pi­na­re come solu­zio­ni per la cit­tà ciam­pi­ne­se. Così come non ci sem­bra dav­ve­ro una gran­de rifles­sio­ne, un momen­to da cui trar­re inse­gna­men­to, la sto­ria recen­te del PD, che col soli­to meto­do del­la rimo­zio­ne, facen­do quat­tro con­ti al pro­prio inter­no, pen­sa di aver pas­sa­to la not­ta­ta. Non è que­sto il com­por­ta­men­to che ci si aspet­ta da chi ha ret­to il comu­ne, quin­di non è affat­to cre­di­bi­le la solu­zio­ne che que­sta for­za pro­po­ne per la cit­tà.
Ecco, que­ste chia­re moti­va­zio­ni, uni­te natu­ral­men­te all’insieme del­la bon­tà del­le liste, dei sin­go­li can­di­da­ti, di cui mol­ti sono sta­ti e sono nostri com­pa­gni e com­pa­gne di lot­ta e di ini­zia­ti­va poli­ti­ca, ci fan­no dire con­vin­ta­men­te: soste­nia­mo la coa­li­zio­ne. La sto­ria, poi, la per­so­na, le lot­te di Dario Rose che tut­ti pos­so­no cono­sce­re e rico­no­sce­re, ci han­no aiu­ta­to gran­de­men­te, pur nel­la assen­za dei segni, a dire che que­sta è anche la nostra coa­li­zio­ne. Rin­gra­zia­mo tut­ti i com­pa­gni e le com­pa­gne per il lavo­ro fin qui por­ta­to avan­ti, rin­gra­zia­mo dell’accoglienza posi­ti­va quan­do abbia­mo mostra­to l’intenzione di que­sto soste­gno, e, per tut­ti, rin­gra­zia­mo il can­di­da­to Sin­da­co Dario Rose per le sue net­te sem­pli­ci paro­le: “Si, ci ha det­to Dario, sia­mo feli­ci di ave­re il vostro soste­gno, per­ché per noi ogni soste­gno che ci vie­ne da sini­stra lo acco­glia­mo posi­ti­va­men­te”. Gra­zie a te Dario, e gra­zie a tut­ti voi, dicia­mo noi comu­ni­sti, invi­tan­do for­te­men­te a soste­ne­re in cam­pa­gna elet­to­ra­le e nel­le urne la coa­li­zio­ne “Dirit­ti in Comu­ne” con Dario Rose Sin­da­co di Ciam­pi­no. Il Par­ti­to Comu­ni­sta Ita­lia­no è come sem­pre dal­la par­te dei cit­ta­di­ni che voglio­no deter­mi­na­re la pro­pria real­tà, anche loca­le, anche nel­la gestio­ne del Comu­ne di Ciam­pi­no.

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