Puglia: torna da maggio ReD 3.0, il sostegno regionale al reddito

Puglia: torna da maggio ReD 3.0, il sostegno regionale al reddito

09/05/2019 0 Di Redazione

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ReD 3.0, LA NUOVA VERSIONE DELLA MISURA REGIONALE DI SOSTEGNO AL REDDITO RIPARTE DA MAGGIO

LA GIUNTA APPROVA LA DELIBERA PER COLORO CHE NON POSSONO ACCEDERE AL REDDITO DI CITTADINANZA. OGGI CONFRONTO ALL’ANCI CON I SINDACI. TRA LE NOVITÀ IL PAGAMENTO DIRETTO AI CITTADINI TRAMITE IBAN

Ripar­te da mag­gio il Red­di­to di digni­tà 3.0, la nuo­va ver­sio­ne del­la misu­ra regio­na­le di soste­gno al red­di­to che que­sta vol­ta si rivol­ge diret­ta­men­te a colo­ro che non abbia­no avu­to i requi­si­ti per pre­sen­ta­re la doman­da del Red­di­to di Cit­ta­di­nan­za.

I cri­te­ri di acces­so e gli indi­riz­zi ope­ra­ti­vi per il nuo­vo Red­di­to di Digni­tà, il ReD 3.0, per il 2019 e gli anni suc­ces­si­vi, sono con­te­nu­ti nel­la deli­be­ra di Giun­ta (in alle­ga­to) appro­va­ta dal­la Giun­ta regio­na­le il 9 apri­le scor­so e che fon­da­men­tal­men­te ren­de più sem­pli­ci e diret­te anche le moda­li­tà di paga­men­to del soste­gno. 

Que­sto pome­rig­gio, pres­so la sede dell’Anci a Bari, si è svol­to un incon­tro con tut­ti i sin­da­ci puglie­si per la pre­sen­ta­zio­ne e l’approfondimento del nuo­vo ReD 30.0, incon­tro al qua­le han­no par­te­ci­pa­to il Pre­si­den­te Anci Puglia e il dele­ga­to al Wel­fa­re dell’Associazione nazio­na­le comu­ni, la Con­si­glie­ra poli­ti­ca del Pre­si­den­te del­la Giun­ta regio­na­le e la diri­gen­te sezio­ne Inclu­sio­ne socia­le atti­va e Inno­va­zio­ne Reti socia­li Regio­ne Puglia. Pre­sen­ti inol­tre gli Ambi­ti socia­li con Sin­da­ci, ammi­ni­stra­to­ri e fun­zio­na­ri dei Comu­ni puglie­si.

Per il Pre­si­den­te del­la Regio­ne Puglia, tra le prin­ci­pa­li novi­tà del­la nuo­va ver­sio­ne 30.0 del ReD, c’è pri­ma fra tut­te l’autonomia con la qua­le pro­ce­de­rà la misu­ra, rivol­gen­do­si cioè solo a colo­ro che non abbia­no i requi­si­ti per pre­sen­ta­re la doman­da del Red­di­to di Cit­ta­di­nan­za, ovve­ro per i qua­li il Red­di­to di Cit­ta­di­nan­za non for­ni­sce rispo­ste ade­gua­te.

E lo farà con le moda­li­tà più diret­te e sem­pli­ci che è pos­si­bi­le adot­ta­re in una pro­ce­du­ra di sele­zio­ne di bene­fi­cia­ri di con­tri­bu­ti eco­no­mi­ci, addi­rit­tu­ra in qual­che caso con­sen­ten­do le ammis­sio­ni d’ufficio a ReD in pre­sen­za di spe­ci­fi­che situa­zio­ni di fra­gi­li­tà.

Il Pre­si­den­te ha sot­to­li­nea­to come la Giun­ta regio­na­le abbia appro­va­to la nuo­va misu­ra del ReD pro­prio negli stes­si gior­ni in cui comin­cia­va­no ad arri­va­re gli esi­ti del­le oltre 71 mila doman­de pre­sen­ta­te da cit­ta­di­ni puglie­si (pari all’8,9% del­le oltre 800.000 doman­de pre­sen­ta­te a livel­lo nazio­na­le) per acce­de­re al Red­di­to di Cit­ta­di­nan­za, la misu­ra nazio­na­le di soste­gno al red­di­to.

La misu­ra regio­na­le è rivol­ta dun­que pro­prio a colo­ro che non potran­no acce­de­re a quel­la nazio­na­le e ai nuclei fami­lia­ri in con­di­zio­ni di fra­gi­li­tà, che risul­ta­no pena­liz­za­ti dai cri­te­ri di acces­so del Red­di­to di cit­ta­di­nan­za

Le tipo­lo­gie di per­so­ne alle qua­li i ser­vi­zi Socia­li pro­fes­sio­na­li dei Comu­ni puglie­si potran­no atti­va­re diret­ta­men­te la pro­ce­du­ra di acces­so al ReD 3.0, con­te­stual­men­te alla fase di pre­sa in cari­co per gli ulte­rio­ri biso­gni socia­li mani­fe­sta­ti, sono ad esem­pio un disa­bi­le adul­to sen­za sup­por­to fami­lia­re, una don­na vit­ti­ma di vio­len­za e sen­za nucleo fami­lia­re di soste­gno, per­so­ne sen­za dimo­ra o dimo­ra fit­ti­zia pres­so il Comu­ne, e geni­to­ri sen­za dimo­ra a segui­to del­la sepa­ra­zio­ne dal coniu­ge.

Per loro la pos­si­bi­li­tà di acces­so è sem­pre atti­va, già da ini­zio anno.

Inol­tre si è cer­ca­to di assu­me­re a rife­ri­men­to per il ReD 3.0 anche altre tipo­lo­gie di per­so­ne che ver­sa­no in con­di­zio­ne di gra­ve fra­gi­li­tà eco­no­mi­ca e che – per i requi­si­ti fis­sa­ti dal­la l. n. 26/2019 sul Red­di­to di Cit­ta­di­nan­za – sareb­be­ro sta­ti estro­mes­si da RdC: e così, a pari­tà di ISEE pari a 9.360 euro potran­no pre­sen­ta­re in Puglia la doman­da anche colo­ro che non han­no gli ulti­mi due anni con­ti­nua­ti­vi di resi­den­za in Ita­lia (come gli immi­gra­ti rego­lar­men­te sog­gior­nan­ti, ma anche e soprat­tut­to gli ita­lia­ni emi­gra­ti all’estero che rien­tra­no dopo un perio­do di lavo­ro o una vita tra­scor­sa oltreo­cea­no).

E anco­ra, la Giun­ta Regio­na­le ha scel­to di ren­de­re più faci­le l’accesso e più favo­re­vo­le la deter­mi­na­zio­ne del con­tri­bu­to eco­no­mi­co anche per le fami­glie nume­ro­se e le fami­glie con alme­no 3 figli mino­ri che, per la sca­la di equi­va­len­za uti­liz­za­ta dal­la leg­ge n. 26/2019 e per le moda­li­tà di cal­co­lo del bene­fi­cio, non avreb­be­ro potu­to acce­de­re a RdC ovve­ro che, pur aven­do pre­sen­ta­to doman­da, si vedo­no resti­tui­re impor­ti rical­co­la­ti dav­ve­ro bas­si.

E così in Puglia una fami­glia al cui inter­no sia pre­sen­te un disa­bi­le gra­ve, una fami­glia nume­ro­sa con 5 o più com­po­nen­ti e una fami­glia con alme­no 3 figli mino­ri, potrà pre­sen­ta­re doman­da di ReD 3.0 con un ISEE fino a 20.000 euro. Per tut­ti la pos­si­bi­li­tà di pre­sen­ta­re doman­da sarà atti­va­ta gra­dual­men­te tra mag­gio e luglio, in rela­zio­ne anche alla neces­si­tà che per alcu­ni sarà neces­sa­rio atten­de­re la resti­tu­zio­ne degli esi­ti cor­ret­ti da par­te di INPS sul­le doman­de di Red­di­to di Cit­ta­di­nan­za respin­te o accol­te con impor­ti irri­so­ri.

Sarà sem­pre una doman­da on line, com­pi­la­bi­le anche in auto­no­mia ovve­ro con il sup­por­to degli spor­tel­li CAF e Patro­na­to, con la neces­si­tà di sot­to­scri­ve­re un pat­to di inclu­sio­ne per ave­re l’attivazione del bene­fi­cio eco­no­mi­co. Per­chè il Red­di­to di Digni­tà puglie­se resta una misu­ra atti­va, cioè tut­ti colo­ro che rice­ve­ran­no il ReD 3.0 dovran­no svol­ge­re un tiro­ci­nio, oppu­re un lavo­ro di comu­ni­tà a bene­fi­cio del pro­prio nucleo, del pro­prio con­do­mi­nio, del pro­prio quar­tie­re o del­la pro­pria comu­ni­tà di rife­ri­men­to.

Infi­ne già nel cor­so del mese di mar­zo 2019 le strut­tu­re regio­na­li han­no lavo­ra­to per modi­fi­ca­re dra­sti­ca­men­te le moda­li­tà di ero­ga­zio­ne del bene­fi­cio eco­no­mi­co del ReD ai cit­ta­di­ni aven­ti dirit­to: dismes­se le car­te acqui­sti che richie­de­va­no il pas­sag­gio da INPS e Poste Ita­lia­ne, per via dei dati disgui­di e ritar­di che han­no con­tras­se­gna­to il bien­nio appe­na tra­scor­so, si pas­sa al paga­men­to diret­to di Regio­ne per con­to dei Comu­ni in favo­re dei cit­ta­di­ni tra­mi­te IBAN del pro­prio con­to o del­la pro­pria car­ta.

Con­ti­nue­rà, quin­di, pro­fi­cua­men­te la sola col­la­bo­ra­zio­ne con la Dire­zio­ne Regio­na­le di INPS e con i Comu­ni, per la gestio­ne del­la piat­ta­for­ma tele­ma­ti­ca per le veri­fi­che dei requi­si­ti di acces­so avva­len­do­si del­la coo­pe­ra­zio­ne appli­ca­ti­va con la ban­ca dati ISEE di INPS.

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