Legambiente: Il decreto micromobilità non va bene

Legambiente: Il decreto micromobilità non va bene

11/04/2019 0 Di Redazione

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Legambiente: “Il decreto non va bene, troppi limiti alla circolazione dei monopattini e l’obbligo della patente per i minorenni non esiste in nessun Paese al mondo”

 Il mini­ste­ro del­le Infra­strut­tu­re ‎ha annun­cia­to di aver chiu­so il testo del Decre­to mini­ste­ria­le che dovrà apri­re alla spe­ri­men­ta­zio­ne del­la micro­mo­bi­li­tà elet­tri­ca (mono­pat­ti­ni, seg­way, hover­board, mono­wheel) nel­le cit­tà ita­lia­ne, oggi vie­ta­ta dal codi­ce del­la stra­da. Il testo di cui sono cir­co­la­te anti­ci­pa­zio­ni in que­sti gior­ni, che ora dovrà pas­sa­re per un pare­re all’An­ci, però non con­vin­ce Legam­bien­te.

“La cir­co­la­zio­ne sarà con­sen­ti­ta solo su piste cicla­bi­li e aree pedo­na­li, zone 30 e stra­de assi­mi­la­bi­li, ma con dif­fe­ren­ze nel­l’ac­ces­so tra i diver­si mez­zi. Ai Comu­ni spet­te­rà poi di indi­vi­dua­re pre­ci­sa­men­te que­ste aree con rela­ti­va car­tel­lo­ni­sti­ca. Inol­tre sono fis­sa­ti limi­ti di velo­ci­tà di 20 km/h, infe­rio­ri a quel­li di una qual­sia­si bici­clet­ta a peda­la­ta assi­sti­ta, ma con limi­ti di poten­za asso­lu­ta­men­te abbon­dan­ti per quel­le velo­ci­tà. Non si com­pren­de per­ché non si deci­da sem­pli­ce­men­te di equi­pa­ra­re que­sti mez­zi alle bici per quan­to riguar­da le rego­le di cir­co­la­zio­ne su stra­da,” ha com­men­ta­to Edoar­do Zan­chi­ni, vice­pre­si­den­te di Legam­bien­te “Il rischio – con­ti­nua Zan­chi­ni — è che con rego­le così com­pli­ca­te e restrit­ti­ve gli stes­si Comu­ni si tro­vi­no di fron­te a un per­cor­so assai com­ples­so pri­ma di apri­re alla spe­ri­men­ta­zio­ne, e quel­la che potreb­be esse­re una oppor­tu­ni­tà di cir­co­la­zio­ne nel­le nostre cit­tà, con mez­zi a emis­sio­ni zero, incon­tri enor­mi bar­rie­re alla sua diffusione”.Legambiente da anni si bat­te per per­met­te­re alla micro­mo­bi­li­tà in Ita­lia di ave­re le stes­se rego­le che sono in vigo­re nel­le cit­tà euro­pee, degli Sta­ti Uni­ti e cine­si, che stan­no con­sen­ten­do di attrar­re una quo­ta degli spo­sta­men­ti fino ad alcu­ni chi­lo­me­tri di lun­ghez­za, che può esse­re per­cor­sa con que­sti mez­zi, anche attra­ver­so le oppor­tu­ni­tà che oggi ci sono gra­zie ad ope­ra­to­ri che pro­pon­go­no lo sha­ring dei mono­pat­ti­ni. Nel­l’ul­ti­ma Leg­ge di Bilan­cio un emen­da­men­to pro­po­sto dal­l’as­so­cia­zio­ne ambien­ta­li­sta per apri­re a que­sta pro­spet­ti­va ave­va tro­va­to l’ac­cor­do di mag­gio­ran­za e oppo­si­zio­ne in Par­la­men­to ed era sta­to pre­vi­sto che entro il 31 Gen­na­io il Mini­ste­ro del­le Infra­strut­tu­re indi­vi­duas­se, con un appo­si­to Decre­to, le rego­le per la spe­ri­men­ta­zio­ne del­la cir­co­la­zio­ne di que­sti mez­zi, in atte­sa che ven­ga modi­fi­ca­to il codi­ce del­la stra­da. 

“Non è più il ritar­do di appro­va­zio­ne del testo a pre­oc­cu­par­ci ora” — ha con­ti­nua­to Zan­chi­ni — “ma i suoi con­te­nu­ti. Sarem­mo, tra l’al­tro, l’u­ni­co Pae­se a pre­ve­de­re la paten­te per i mino­ren­ni che usa­no que­sti mez­zi, un’autentica fol­lia e una bar­rie­ra al loro uso da par­te di una gene­ra­zio­ne che guar­da con gran­de atten­zio­ne a que­sta pro­spet­ti­va di cam­bia­men­to del­la mobi­li­tà e degli sti­li di vita. Evi­tia­mo un vero e pro­prio auto­gol, equi­pa­ria­mo que­sti mez­zi alla bici­clet­ta per la sua cir­co­la­zio­ne fis­san­do del­le rego­le di buon sen­so per le velo­ci­tà e poten­ze mas­si­me, sen­za com­pli­ca­re con limi­ta­zio­ni assur­de un cam­bia­men­to nel­le for­me di mobi­li­tà di cui pos­so­no bene­fi­cia­re i cit­ta­di­ni e l’a­ria che respi­ria­mo nel­le nostre cit­tà’ ”.

 

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