Anzio, Prc: il Sindaco vuole sfrattare i partiti? Rispetti la Costituzione!

Anzio, Prc: il Sindaco vuole sfrattare i partiti? Rispetti la Costituzione!

11/04/2019 0 Di Redazione

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“L’in­ten­zio­ne di sfrat­ta­re i par­ti­ti dal­le loro sedi espres­sa dal Sin­da­co De Ange­lis, è l’en­ne­si­ma mani­fe­sta­zio­ne del­la bar­ba­rie in cui sia­mo pre­ci­pi­ta­ti”. Nel Prc di Anzio è pal­pa­bi­le l’in­di­gna­zio­ne per il vio­len­to e dema­go­gi­co attac­co sfer­ra­to con­tro gli spa­zi demo­cra­ti­ci dal­l’am­mi­ni­stra­zio­ne anzia­te. “La nostra Costi­tu­zio­ne — spie­ga­no da Rifon­da­zio­ne- tute­la e pro­muo­ve la par­te­ci­pa­zio­ne dei cit­ta­di­ni alla vita pub­bli­ca pro­prio attra­ver­so i par­ti­ti. Que­sti sono uno stru­men­to fon­da­men­ta­le per le clas­si popo­la­ri in vista del­l’ot­te­ni­men­to dei pro­pri dirit­ti, nel rispet­to del­le rego­le demo­cra­ti­che. Non da oggi si vuo­le col­pi­re pro­prio que­sto dirit­to eli­mi­nan­do le for­me demo­cra­ti­che che impe­di­sco­no lo stra­po­te­re dei pote­ri eco­no­mi­ci domi­nan­ti”.

Secon­do il Segre­ta­rio di Rifon­da­zio­ne comu­ni­sta di Anzio, Spal­lot­ta: “La poli­ti­ca sen­za par­ti­ti è quel­la dema­go­gi­ca e clien­te­la­re che fa leva sul­la pau­ra e l’i­gno­ran­za  del­le mas­se, allo sco­po di lascia­re che i ric­chi e i poten­ti fac­cia­no il loro como­do. È quel­la che pra­ti­ca pro­prio De Ange­lis, il suo par­ti­to, la Lega e le for­ze dema­go­gi­che come i cin­que stel­le, che con que­st’ul­ti­ma sie­do­no al gover­no. Non è altro che la gestio­ne dell’esistente in for­ma auto­ri­ta­ria pro­prio come face­va il fasci­smo, che evi­den­te­men­te nel comu­ne di Anzio è apprez­za­to, vista la deci­sio­ne di Giun­ta e Con­si­glio comu­na­le di non rimuo­ve­re la cit­ta­di­nan­za ono­ra­ria a Mus­so­li­ni.

Inol­tre tale attac­co ser­ve a distrar­re i cit­ta­di­ni dai gran­di pro­ble­mi che vive que­sta cit­tà, logo­ra­ta da decen­ni di spe­cu­la­zio­ne edi­li­zia, sen­za una eco­no­mia in gra­do di crea­re occu­pa­zio­ne sta­bi­le, con azien­de sto­ri­che come la Gra­na­ro­lo pron­te ad anda­re via, con la sani­tà fal­ci­dia­ta dai tagli “zin­ga­ret­tia­ni”, con stra­de dis­se­sta­te, infra­strut­tu­re fati­scen­ti, ambien­te al col­las­so, col rischio di tra­sfor­mar­si in una disca­ri­ca per la capi­ta­le, ser­vi­zi socia­li pes­si­mi, cul­tu­ra assen­te o qua­si, sen­za una iden­ti­tà pre­ci­sa e ridot­ta ad una cit­tà dor­mi­to­rio. Per non par­la­re del­la pre­sen­za dei clan mala­vi­to­si, del­lo sfrut­ta­men­to sel­vag­gio dei lavo­ra­to­ri migran­ti e del­le scor­ri­ban­de raz­zi­ste e fasci­ste che sem­pre più spes­so si veri­fi­ca­no”.

 Ma in fon­do De Ange­lis e i suoi allea­ti “ogget­ti­vi” a cin­que stel­le, con­ti­nua Spal­lot­ta: “Non fan­no altro che por­ta­re avan­ti una ten­den­za sto­ri­ca tren­ten­na­le, che ser­ve pro­prio a esclu­de­re la par­te­ci­pa­zio­ne atti­va del­le clas­si popo­la­ri alla poli­ti­ca. La demo­cra­zia inte­sa come pro­ta­go­ni­smo con­sa­pe­vo­le del­le mas­se, divie­ne un osta­co­lo per una socie­tà basa­ta su un’e­co­no­mia fon­da­ta sul­lo sfrut­ta­men­to indi­scri­mi­na­to di risor­se uma­ne e natu­ra­li come è la nostra. Si trat­ta di uno sce­na­rio inquie­tan­te che met­te a rischio la liber­tà di tut­ti: è tem­po di con­tra­star­lo attuan­do pie­na­men­te la Costi­tu­zio­ne. Con­tro que­sta nuo­va for­ma di auto­ri­ta­ri­smo, che ci ridu­ce tut­ti a dive­ni­re pas­si­vi e obbe­dien­ti al capo di tur­no, biso­gna resi­ste­re dura­men­te. Le for­ze demo­cra­ti­che devo­no riven­di­ca­re sedi e luo­ghi dove fare poli­ti­ca atti­va, non cer­to abban­do­nar­le, per­ché essa è sino­ni­mo di liber­tà e ugua­glian­za, del­le qua­li  evi­den­te­men­te è nemi­co chi inve­ce vuo­le inve­ce spaz­za­re via i par­ti­ti”.

 

PRC-FdS “E. Che Gue­va­ra” — Anzio

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