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Aprilia, bullismo al Rosselli: l’Ugl-Les avvia campagna nel Lazio
10/04/2019Questo articolo è stato letto 3107 volte!
Il sindacato di Polizia LeS, dice: “Mai più Bullismo”.
Dopo le molotov del 15enne “bullizzato” nell’istituto Rosselli di Aprilia, il sindacato di polizia avvia una fitta campagna anche nel Lazio
Presso la scuola secondaria di primo grado “Mario De Franceschi” di Nettuno (RM), si è tenuta un’intensa mattinata di lezioni contro il bullismo, che ha coinvolto diverse classi. L’iniziativa è nata dalla proposta del Sindacato di Polizia LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato), immediatamente fatta propria con entusiasmo dal Dirigente scolastico, prof.ssa Annalisa Boniello.
Lo scopo era quello di sensibilizzare i giovani e giovanissimi studenti nei confronti di un fenomeno che sta interessando tutti gli strati sociali della popolazione, con comportamenti di emulazione preoccupanti sia per istituzioni che per le stesse Forze dell’Ordine. Ma, altro scopo, era anche quello di far comprendere ai ragazzi che non devono sentirsi soli o abbandonati, bensì che possono e devono trovare concreto supporto nelle stesse istituzioni che frequentano e negli uomini e donne che vestono la divisa.
All’incontro ha presenziato un nutrito gruppo di dirigenti sindacali del LeS, il sindacato che ha avviato questa iniziativa, partendo proprio dalla canzone di Luca Andrieri (dirigente sindacale del LeS, ed anche bravo cantautore), che ripercorre il suo vissuto, da bambino “bullizzato” a poliziotto. Gli interventi, condotti da Giovanni Iacoi, Segretario Generale Nazionale Les, sono stati svolti dai vari dirigenti sindacali presenti: Alessandra Alemanno, (che, oltre ad essere un valido poliziotto, è stata più volte campionessa italiana di sollevamento pesi ed oggi è anche ambasciatrice per i giovani di disciplina e abnegazione), Giuseppe Pastore, Diego Nicoletti (due esperti investigatori che hanno preso a cuore la lotta contro il bullismo) ed Elvio Vulcano (responsabile nazionale della comunicazione di LeS).
Ciascuno di loro ha affrontato il fenomeno secondo la propria esperienza professionale e di vita: da come si sviluppa e dagli effetti del bullismo e del cyberbullismo a come riconoscerlo e sconfiggerlo. I sei poliziotti che hanno composto l’affiatata squadra, dopo la proiezione di immagini sull’argomento, selezionate appositamente, hanno stimolato i ragazzi, sia in gruppo che singolarmente, a raccontare non solo il loro modo di vedere il problema, ma anche a raccontare le loro eventuali esperienze sull’argomento.
A margine delle conferenze, Iacoi ha dichiarato: “Siamo piacevolmente soddisfatti dell’attenzione mostrata dai ragazzi e della sensibilità mostrata dal corpo docente su un tema così delicato. Con molto piacere ringraziamo il dirigente scolastico prof.ssa Annalisa Boniello che ha permesso l’evento.” Andrieri ha aggiunto: “ho voluto comporre questa canzone che riporta alla luce un brutto trascorso della mia infanzia, con la speranza che possa essere utile ai ragazzi per affrontare il bullismo e combatterlo nel giusto modo, parlando con un adulto, un docente o un genitore. Oggi, in veste di Poliziotto, vorrei aiutare tutti quei ragazzi che cascano nella spirale del bullismo, sia come bullizzato che come bullo, perché anche chi si comporta da bullo manifesta, seppur in maniera anomala e violenta un disagio.”
Vulcano, dal canto suo, ha concluso affermando: “la nostra organizzazione sindacale aveva iniziato questo progetto di sensibilizzazione in altre regioni d’Italia, ma, dopo i fatti accaduti nell’istituto Rosselli di Aprila, in provincia di Latina, dove uno studente di 15 anni “bullizzato”, per vendetta ha lanciato tre molotov prima di essere fermato dalle forze dell’ordine, ho ritenuto che un episodio cosi grave meritasse una risposta altrettanto forte. Per questo ho chiesto al segretario generale Iacoi di impegnarci prevalentemente sul territorio Laziale, non tanto per eventuali e non auspicabili emulazioni, ma perché da queste vicende emerge la mancanza di elaborazione del disagio, che ha visto un bravo ragazzo bullizzato trasformarsi in un pericolo per i tanti studenti dell’istituto che egli stesso frequenta.”.
La Segreteria Nazionale LeS rimane a disposizione di tutti i Dirigenti scolastici che vogliano affrontare la tematica con i nostri relatori ed, in questo senso, li invita a prendere contatto, per intraprendere le iniziative più opportune per cercare di porre un argine ad un fenomeno che rischia di ingigantirsi ancor più e di sfuggire di mano a tutti.
Ugl-LeS (Libertà e Sicurezza Polizia di Stato) Segreteria Nazionale
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