Roma: Karenina & I Un’avventura di teatro, letteratura e vita in un film

Roma: Karenina & I Un’avventura di teatro, letteratura e vita in un film

09/04/2019 0 Di Redazione

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Karenina & I
Un’avventura di teatro, letteratura e vita, 
raccontata in un film “camaleontico” in sala a Roma

 

- Dopo il suc­ces­so nei tea­tri, il film arri­va  il 10 apri­le al Cine­ma Far­ne­se, in sala l’attrice Gørild Mau­seth e il regi­sta Tom­ma­so Mot­to­la e dall’11 apri­le al Cine­ma Pal­ma di Tre­vi­gna­no Roma­no -

Roma, 9 apri­le – “Kare­ni­na & I”, il film di Tom­ma­so Mot­to­la inter­pre­ta­to dall’attrice Gørild Mau­seth — una leg­gen­da del cine­ma nor­di­co – e impre­zio­si­to dal­la voce nar­ran­te del­la star inter­na­zio­na­le Liam Nee­son, dopo il gran­de suc­ces­so otte­nu­to dal­la tour­née nei tea­tri ita­lia­ni Argen­ti­na di Roma, Fran­co Paren­ti di Mila­no e Mer­ca­dan­te di Napo­li arri­va nel­le sale cine­ma­to­gra­fi­che distri­bui­to da Lo Scrit­to­io.

Il docu­men­ta­rio sarà pro­iet­ta­to al Cine­ma Far­ne­se di Roma (Piaz­za Cam­po dè Fio­ri 56) il 10 apri­le alle ore 18.30 alla pre­sen­za del regi­sta e dell’attrice (https://mailchi.mp/a17d061a74f5/cinema-farnese-24–2136251) e al Cine­ma Pal­ma di Tre­vi­gna­no Roma­no (via­le Giu­sep­pe Gari­bal­di 101) dall’11 al 17 apri­le (https://www.cinemapalma.com/)

Il film rac­con­ta la sfi­da uma­na e pro­fes­sio­na­le dell’attrice Gørild Mau­seth che intra­pren­de un’estenuante viag­gio in tre­no — dal­le coste Arti­che del­la Nor­ve­gia fino ad un Tea­tro di Vla­di­vo­stok – per inter­pre­ta­re Anna Kare­ni­na in Rus­so, una lin­gua che non ha mai par­la­to in vita sua.  Nato gra­zie ad una cam­pa­gna record di cro­w­d­fun­ding tra Ita­lia, Nor­ve­gia e Rus­sia, arri­va al pub­bli­co ita­lia­no dopo aver incan­ta­to le pla­tee inter­na­zio­na­li dei festi­val negli ulti­mi due anni (tra gli altri, Festi­val Cine­ma­to­gra­fi­co Inter­na­zio­na­le di Mosca, Bio­gra­film Festi­val, fina­li­sta come miglior docu­men­ta­rio all’Euro­pean Film Award, in cin­qui­na ai Nastri d’Ar­gen­to e a Came­ri­ma­ge, vin­ci­to­re del Master of Art Film Festi­val). I suoi pri­mi pas­si in Ita­lia non pote­va­no che esse­re mos­si nei tea­tri, in un dove­ro­so tri­bu­to al pal­co­sce­ni­co, ma anche nel­la con­sa­pe­vo­lez­za che l’ibridazione tra cine­ma e tea­tro è una del­le prin­ci­pa­li carat­te­ri­sti­che di que­sto pro­get­to, una vera e pro­pria sfi­da cine­ma­to­gra­fi­ca fuo­ri dagli sche­mi.

“Kare­ni­na & I” tra­scen­de infat­ti il model­lo con­ven­zio­na­le di film sul tea­tro per tra­sfor­mar­si nel ritrat­to inti­mo e pro­fon­do di una vera eroi­na let­te­ra­ria, rac­con­ta­ta e impre­zio­si­ta dal­la splen­di­da voce nar­ran­te del Pre­mio Oscar Liam Nee­son e inter­pre­ta­ta dall’attrice nor­ve­ge­se Gørild Mau­seth. Qua­li e quan­te sia­no le chia­vi di let­tu­ra di que­sto film ce lo fa capi­re lo stes­so Liam Nee­son (co-pro­dut­to­re del film) par­lan­do del­la sua par­te­ci­pa­zio­ne: “E’ sta­to un ono­re per me ave­re una pic­co­la par­te in que­sto film spe­cia­le. Ho accet­ta­to di esser­ci per­ché mi è vera­men­te pia­ciu­ta l’i­dea di un film su una mera­vi­glio­sa attri­ce (Gørild Mau­seth) e la sua ricer­ca per sco­pri­re chi fos­se Anna Kare­ni­na, for­se una del­le don­ne più cele­bri e com­ples­se del­la let­te­ra­tu­ra. Anche per­ché Tol­stoj è uno dei più gran­di scrit­to­ri, se non il più gran­de, dopo Sha­ke­spea­re, a descri­ve­re la con­di­zio­ne uma­na. E poi per­ché sono pochis­si­mi i film che rac­con­ta­no il lavo­ro del­l’at­to­re.”

Gørild Mau­seth, imme­de­si­man­do­si pro­fon­da­men­te nel per­so­nag­gio e stu­dian­do­ne la lin­gua ci resti­tui­sce una Anna Kare­ni­na mai vista, trasci­nan­do lo spet­ta­to­re nel­le pie­ghe più nasco­ste del capo­la­vo­ro di Tol­stoj e in un viag­gio fisi­co, attra­ver­so le immen­si­tà del ter­ri­to­rio rus­so, oltre che spi­ri­tua­le den­tro se stes­sa; la sua inter­pre­ta­zio­ne ci con­du­ce ai con­fi­ni del­l’a­mo­re e del­l’i­den­ti­tà, fino a fon­de­re arte e vita, vis­su­to per­so­na­le e fin­zio­ne roman­ze­sca, alla ricer­ca dell’essenza di uno dei per­so­nag­gi più straor­di­na­ria­men­te com­ples­si del­la let­te­ra­tu­ra moder­na.

Per otte­ne­re que­sto risul­ta­to Gørild Mau­seth ha dovu­to affron­ta­re una sfi­da con se stes­sa pres­so­ché tota­liz­zan­te: come attri­ce, accet­tan­do di reci­ta­re in una lin­gua che non cono­sce­va; come madre e moglie, allor­ché il regi­sta e mari­to, Tom­ma­so, le ha pro­po­sto una sfi­da nel­la sfi­da. Com­pie­re il viag­gio in tre­no, da un capo all’altro del con­ti­nen­te rus­so, por­tan­do con sé il loro figlio di 5 anni. E alla fine di que­sta avven­tu­ra “spe­ri­co­la­ta” si può senz’altro dire che il rischio cor­so ha paga­to, come sot­to­li­nea Tom­ma­so Mot­to­la: “Tut­ti noi vor­rem­mo abban­do­nar­ci alle nostre pas­sio­ni. Osa­re far­lo è già un azzar­do in sé, come ci inse­gna il tra­gi­co epi­lo­go di Anna.  Ma se ti affi­di e al cuo­re, ai tuoi prin­ci­pi e ad una fer­rea, asso­lu­ta disci­pli­na, potre­sti con­qui­sta­re qual­sia­si vet­ta”.

E aggiun­ge Tom­ma­so Mot­to­la, “Testi­mo­nia­re il pro­fon­do lavo­ro che Gørild Mau­seth ha fat­to su un per­so­nag­gio come Anna Kare­ni­na, ha signi­fi­ca­to per me esplo­ra­re i sen­ti­men­ti pri­ma­ri di cui è fat­to un esse­re uma­no. Abbia­mo capi­to che Tol­stoj scri­ve­va di sé nel­la sto­ria e che in essa ha nasco­sto mol­ti dei suoi pen­sie­ri più inti­mi e segre­ti. Uno dopo l’altro, Gørild li ha tro­va­ti: un desti­no segna­to dall’orfanotrofio, il biso­gno d’amore, la neces­si­tà del­la fuga alla ricer­ca di un’identità, il tre­no come solu­zio­ne fina­le a tut­ti i dolo­ri. Tut­ti que­sti ele­men­ti rap­pre­sen­ta­no le diver­se linee nar­ra­ti­ve del film in una con­ti­nua mesco­lan­za di regi­stri lin­gui­sti­ci e tema­ti­ci.”

Sinos­si

Il film rac­con­ta la sfi­da uma­na e pro­fes­sio­na­le del­l’at­tri­ce Gørild Mau­seth che ha accet­ta­to di inter­pre­ta­re Anna Kare­ni­na nel pae­se nata­le di Tol­stoj. A que­sta sfi­da si aggiun­ge quel­la di voler reci­ta­re il ruo­lo di Anna in Rus­so, una lin­gua che non ha mai par­la­to pri­ma. Sul­le trac­ce di Anna, e per sco­pri­re i veri moti­vi per cui Tol­stoj ha scrit­to il roman­zo, l’attrice viag­gia da Vene­zia al fior­do del­le sue ori­gi­ni sul­le coste Arti­che del­la Nor­ve­gia, e poi in tre­no attra­ver­so l’immensa Rus­sia, fino a Vla­di­vo­stok, l’e­stre­mo orien­te del Pae­se, alla ricer­ca dei segre­ti che Tol­stoj ave­va nasco­sto nel per­so­nag­gio. L’e­spe­rien­za la ripor­ta ina­spet­ta­ta­men­te alle sue radi­ci e ai suoi dolo­ri più pro­fon­di, che in un gio­co di spec­chi con l’eroina di Tol­stoj, dà alla luce un’in­ter­pre­ta­zio­ne uni­ca. Ruo­lo del­la vita, Anna Kare­ni­na cam­bie­rà Gørild per sem­pre.

Il film è un invi­to all’amore, a per­se­gui­re le spe­ran­ze e i sogni, e a vive­re la vita al mas­si­mo!

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