Cari Concittadini, forse con il Nuovo Ospedale dei Castelli, ci stanno prendendo in giro? …
Attivisti M5S Castelli Romani: sotto il sole dei Castelli
08/04/2019Questo articolo è stato letto 3512 volte!
Il Corso di Albano (la via Appia) era invaso dal solito corteo di veicoli fermi nel vano tentativo di procedere. Il sole pomeridiano di questa giornata primaverile voleva sembrare estivo, ma era sbugiardato da una brezza sempre più fresca, man mano che la facciata della chiesa di San Pietro allungava la sua ombra millenaria sulla piazza.
La piazza si presentava però in una maniera assolutamente insolita; sotto ed intorno ad un gazebo, una folla di persone discuteva animatamente e la fiumana che, tutti i sabati pomeriggio percorre i marciapiedi del Corso di Albano, si spezzava, si interrompeva e si accavallava nella piazza, coinvolta dalla discussione di un problema che tocca la carne viva della comunità castellana: il problema della gestione dell’assistenza sanitaria sull’intero territorio dei Castelli Romani (ASL RM 6), venuto drammaticamente alla ribalta con l’apertura del Nuovo Ospedale dei Castelli, NOC.
Tra persone in camice bianco od in tenuta verde da sala operatoria, cartelli esposti a ricordare tutti i servizi chiusi ed ormai negati alla popolazione, bandiere e magliette del Movimento 5 stelle a distribuire volantini, l’altoparlante, col contrappunto delle campane, elencava i temi dolenti di una gestione commissariale che Attila avrebbe sottoscritto volentieri: chiuso l’Ospedale di Ariccia, chiuso e trasformato in day hospital l’Ospedale di Marino, chiusi quelli di Genzano ed Albano; soppressi o mai istituiti sul territorio Consultori famigliari, centri vaccinali, centri prelievo, ambulatori infermieristici, punti di primo soccorso, assistenza domiciliare agli anziani; taglio drastico dei posti letto, aumento dei ticket.
I gruppi del M5S dei Castelli hanno organizzato questa giornata di informazione, trasformatasi di fatto in una spontanea manifestazione di protesta, per raccogliere e diffondere, secondo quanto dichiarato dai loro portavoce, “il grido di dolore che sale da una popolazione sempre più anziana e debole, necessaria di più attenzione”.
L’unica logica evidente emersa da una tale politica — dichiarano — è che, dietro una retorica di riduzione della spesa, si cela uno sperpero di denaro pubblico per favorire gli imprenditori della sanità privata e, conseguentemente, si tolgono ai cittadini servizi essenziali.
Un’esposizione lucida dell’attività commissariale è stata fatta dall’intervento di Davide Barillari, consigliere regionale membro della Commissione Sanità, che ha ripercorso i punti salienti di una politica sorda ad ogni proposta e tesa sola al proprio tornaconto. La storia dell’Ospedale di Genzano e degli impegni commissariali, usati come specchietto per allodole e regolarmente disattesi, è stata illustrata da Daniele Lorenzon, sindaco di Genzano, che ha mostrato l’inaffidabilità di Zingaretti anche laddove sottoscriva formali impegni pubblici.
Quello che il cronista ha potuto comunque rilevare, dalla vox populi delle tante persone soffermatesi, è stato un coro unanime di lamentele sul funzionamento del NOC e i racconti di mille esperienze negative, allucinanti alcune, in un ospedale che la retorica regionale e della ASL dipinge come un gioiello di perfezione e qualità.
Attivisti M5S Castelli Romani
Foto di Daria Contrada
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