Il Sindaco di Pantelleria Vincenzo Campo risponde al Partito Democratico e ai cittadini sulla riduzione…
Pantelleria ancora senza traghetti. Il Sindaco Campo: basta mortificazioni!
05/04/2019Questo articolo è stato letto 1624 volte!
Continua l’odissea del trasporto per mare a Pantelleria. Guasti, avarie, maltempo e navi vecchie continuano a rendere l’isola ‘isolata’. Il Sindaco Campo ha scritto oggi una durissima missiva alle istituzioni e alla compagnia dando voce alla comunità pantesca, ormai esasperata.
di Francesca Marrucci
Non c’è pace per il servizio traghetti di Pantelleria. Tra guasti, maltempo e problemi non del tutto comprensibili o noti, l’isola più lontana dall’Italia è, di fatto, sempre più isolata.
Non si tratta solo di un problema legato al trasporto passeggeri, ma alla sopravvivenza stessa dell’isola. Merci, bombole di ossigeno, carburante, tutto arriva all’isola via mare e se le navi non arrivano, non arrivano rifornimenti.
Pensare che nel 2019 Pantelleria soffra ancora dei problemi all’ordine del giorno nei secoli scorsi è paradossale, ma è anche la triste realtà che si ripercuote sulla popolazione.
Non più tardi del 23 febbraio scorso, a seguito di un sopralluogo sul traghetto Lampedusa, fermo ormai da anni al Porto di Trapani, l’Assessore Regionale Falcone e l’armatore assicuravano che tempo un mese, il traghetto, classe 1974, ma rimesso completamente a nuovo, sarebbe stato attivo sulla tratta Trapani-Pantelleria. Di fatto, di mesi ne sono passati quasi due e lo scetticismo mostrato allora dal sindaco Vincenzo Campo oggi pare fosse più che fondato, se della Lampedusa non c’è nemmeno l’ombra e i meglio informati riferiscono di primi timidi giri in mare di un paio d’ore effettuati solo in questi giorni.
È di due giorni fa una missiva dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Sicilia, inviata direttamente alla Caronte& Tourist, alla Traghetti delle Isole e per conoscenza al Comune di Pantelleria che ribadisce l’obbligatorietà della compagnia a garantire il servizio di trasporto e collegamento con l’isola, come da contratto, ordinando il ripristino immediato della tratta Trapani/Pantelleria anche con un mezzo alternativo a quelli fermi.
Per tutta risposta, ieri, la Caronte&Tourist ha risposto giustificando il mancato servizio adducendo alla difficile reperibilità di navi sostitutive di classe A che abbiano le caratteristiche atte ad effettuare la tratta notturna, tanto da essere obbligata ad estenderne la scelta anche all’estero. Nel frattempo, ha noleggiato un’unità ‘Galaxy’ che servirà a ‘tamponare il buco’ lasciato dalla Novelli che è ferma per un guasto da quasi un mese. Ma la ‘Galaxy’ sarà disponibile solo dal 10 aprile e fino ad allora, Pantelleria dovrà affidarsi alla linea regionale.
Ora bisogna anche dire che le navi C&T che fanno questa linea sembrano essere avvolte da un’aura di pura sfortuna se tutte, una dopo l’altra, sono finite in cantiere: la Laurana è in manutenzione straordinaria per sostituzione motori, la Novelli, come detto, ha un danno così grave al motore che non si sa quando potrà ripartire e l’HSC Isola di Stromboli, che avrebbe dovuto effettuare la tratta diurna per sopperire la mancanza di quella notturna, ha subito una gravissima avaria proprio mentre era in trasferimento verso Trapani addirittura ad un motore appena revisionato. Il problema è che si tratta di mezzi vecchi e, per quanto soggetti a ristrutturazione, soggetti più facilmente di altri a guasti ed avarie.
E la cosa più grave è forse che proprio queste avarie tecniche sono contemplate dal contratto di navigazione come cause di forza maggiore e la convenzione non obbliga, in questo frangente, a mettere una nave in sostituzione. A questo si appella la compagnia per giustificare i disguidi, assicurando che comunque il prossimo week end la Lampedusa sarà operativa. Ovviamente meteo permettendo.
Data la situazione e lette le posizioni di Regione e C&T, il Sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, ha scritto oggi non solo ai due soggetti, ma anche al Ministro Toninelli e al Sottosegretario Santangelo, al Presidente Musumeci e al Prefetto di Trapani affermando senza mezzi termini che tutti i passi avanti che pareva fossero stati fatti nell’incontro avuto il 28 marzo scorso, sono stati di fatto cancellati da una situazione ormai divenuta insopportabile per la comunità pantesca.
“Comprendo le esigenze di entrambi i contendenti, da una parte I’Assessorato Regionale e dall’altra la “monopolista” Caronte & Tourist lsole Minori S.p.A.,” dichiara il Sindaco, “ma tra i due contendenti il terzo non gode, e Pantelleria anzi soccombe, ingessata dalla mancanza di certezza e continuità nei trasporti. Per far fronte ai disastri commessi in passato, dobbiamo rimboccarci le maniche e cercare di limitare i danni il più possibile.
I disagi al momento sono già rilevanti e chiedo per questo a Caronte & Tourist lsole Minori S.p.A di scrivere ciò che effettivamente succede nel porto di Trapani ogni sera, soprattutto quando accade che la nave non ha eseguito il viaggio il/i giorno/i prima. Il mio telefono è un continuo squillare e i social intasati da lamentele, la sopportazione di questa comunità è arrivata alla fine.
Propongo quindi di limitare il danno con il servizio giornaliero con partenza da Trapani alle ore 23.00 con I’unica nave superstite al momento, la M/T Cossyra. Nel contempo invito le Compagnie di Navigazione a smetterla di prevedere tempi e modi che poi si dimostrano non reali. Ponete fine a questa continua mortificazione!
Chiederò al Ministro delle Infrastrutture un tavolo di crisi che affronti la problematica a partire dalla convenzione, eventualmente da stralciare e/o integrare, ma, soprattutto, per sbloccare la possibilità che la Sicilia dia corso il prima possibile al bando di gara per la costruzione delle nuove navi, unico modo, al momento, per risolvere il problema alla radice.”
Related Images:
La Redazione delle testate Punto a Capo è composta da volontari che collaborano ad un progetto di condivisione delle informazioni indipendente. La maggior parte dei collaboratori sono pubblicisti, giornalisti, addetti stampa, ma ci sono anche collaboratori alle prime armi che iniziano ad approcciarsi al mestiere in un ambiente libero e senza padroni, il cui principio è dal lontano 1989 di essere la voce di chi voce non ha.