Sicilia, rifiuti, Musumeci: prosegue percorso per uscire da emergenza

Sicilia, rifiuti, Musumeci: prosegue percorso per uscire da emergenza

03/04/2019 0 Di Redazione

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 2842 vol­te!

SICILIA: RIFIUTI; MUSUMECI, PROSEGUE PERCORSO PER USCIRE DA EMERGENZA

 
Dopo oltre sei anni si chiu­de, da doma­ni, in Sici­lia il capi­to­lo dei com­mis­sa­ri nel­le Srr. Il Gover­no Musu­me­ci ha deci­so di por­re fine alla gestio­ne straor­di­na­ria nel­le Socie­tà per la rego­la­men­ta­zio­ne del ser­vi­zio di gestio­ne dei rifiu­ti, resti­tuen­do com­pe­ten­ze e respon­sa­bi­li­tà agli enti loca­li. 
«Il pro­ces­so di ren­de­re l’I­so­la una regio­ne nor­ma­le — evi­den­zia il pre­si­den­te Nel­lo Musu­me­ci — pro­se­gue inces­san­te­men­te, anche a rischio di adot­ta­re prov­ve­di­men­ti impo­po­la­ri. Il mio Gover­no su que­sto aspet­to non farà un pas­so indie­tro». 
Il pro­ble­ma riguar­da quat­tro pro­vin­ce, dove sei Srr non han­no anco­ra defi­ni­to il tran­si­to dei lavo­ra­to­ri o degli impian­ti: “Agri­gen­to Pro­vin­cia ove­st” e “Agri­gen­to Pro­vin­cia est”, “Mes­si­na Area metro­po­li­ta­na”, “Paler­mo Area metro­po­li­ta­na”, “Paler­mo Pro­vin­cia est” e “Ragu­sa Pro­vin­cia”. In que­sti ter­ri­to­ri, dal pri­mo apri­le, non sarà più ope­ra­ti­va la figu­ra del com­mis­sa­rio straor­di­na­rio e per que­sto si rischia­va­no gra­vi pro­ble­mi. Il gover­no regio­na­le ha prov­ve­du­to a evi­ta­re disa­gi for­nen­do, ai Comu­ni ina­dem­pien­ti, tut­te le indi­ca­zio­ni uti­li per assi­cu­ra­re la con­ti­nui­tà del­le pre­sta­zio­ni, in atte­sa che si com­ple­ti il pie­no pas­sag­gio del­le fun­zio­ni alle Srr pre­vi­sto da una leg­ge del 2010.
Il dipar­ti­men­to Acqua e rifiu­ti è in con­tat­to con­ti­nuo con le ex Pro­vin­ce e i Comu­ni. Qua­si tut­ti i sin­da­ci metro­po­li­ta­ni, i sin­da­ci e i com­mis­sa­ri dei Libe­ri con­sor­zi sono in pri­ma linea per appli­ca­re la diret­ti­va del­la Regio­ne. Pro­prio in que­ste ore, infat­ti, i pri­mi cit­ta­di­ni stan­no lavo­ran­do con gran­de impe­gno per pre­pa­ra­re le ordi­nan­ze, con­tin­gi­bi­li e urgen­ti, neces­sa­rie ad argi­na­re ogni pos­si­bi­le cri­si del­la gestio­ne dei rifiu­ti in Sici­lia.
«Pro­ce­den­do così — con­ti­nua Musu­me­ci — l’emergenza sarà evi­ta­ta. Final­men­te. E que­sto gra­zie anche a quei tan­ti sin­da­ci che han­no capi­to che la musi­ca è cam­bia­ta e col­la­bo­ra­no con la Regio­ne. Per trop­pi anni, decen­ni in real­tà, chi sareb­be dovu­to inter­ve­ni­re si è gira­to dal­l’al­tra par­te. E il risul­ta­to è sot­to gli occhi di tut­ti. In dodi­ci mesi, insie­me all’as­ses­so­re Alber­to Pie­ro­bon, al diri­gen­te gene­ra­le del dipar­ti­men­to Sal­vo Coci­na e al con­su­len­te Aure­lio Ange­li­ni, abbia­mo impres­so una mar­cia for­za­ta. Il pri­mo Pia­no ordi­na­rio dei rifiu­ti, che ser­vi­rà a sbloc­ca­re 180 milio­ni di euro di fon­di euro­pei, è una real­tà, così come lo sarà a bre­vis­si­mo la leg­ge in mate­ria che ridi­se­gna com­pe­ten­ze e respon­sa­bi­li­tà tra Regio­ne ed enti loca­li. Nel frat­tem­po, gra­zie all’a­zio­ne inces­san­te del Gover­no e alla col­la­bo­ra­zio­ne di mol­ti sin­da­ci, la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta è cre­sciu­ta, in appe­na un anno, dal 20 al 35 per cen­to. E se non fos­se per la bas­sis­si­ma per­cen­tua­le del­le tre Cit­tà metro­po­li­ta­ne sarem­mo ben oltre il 50 per cen­to. Solo pro­se­guen­do così potre­mo usci­re defi­ni­ti­va­men­te dal­l’e­mer­gen­za e lasciar­ci alle spal­le que­sto tri­ste ricor­do».

Related Images: