AUTISMO, ‘PRATICA À PLUSIEURS’ CREA LUOGO VITA NON DI TERAPIA

AUTISMO, ‘PRATICA À PLUSIEURS’ CREA LUOGO VITA NON DI TERAPIA

01/04/2019 0 Di Redazione

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AUTISMO, ‘PRATICA À PLUSIEURS’ CREA LUOGO VITA NON DI TERAPIA

SE NE PARLA CON IL FONDATORE ANTONIO DI CIACCIA IL 6 APRILE A ROMA

La pra­ti­ca à Plu­sieurs è una meto­do­lo­gia per il trat­ta­men­to dell’autismo crea­ta nel ’74 dal­lo psi­coa­na­li­sta Anto­nio Di Ciac­cia, pre­si­den­te dell’Istituto Freu­dia­no Laca­nia­no. All’epoca Di Ciac­cia isti­tuì l’An­ten­ne 110, un isti­tu­to per bam­bi­ni auti­sti­ci e psi­co­ti­ci a Bru­xel­les, e lì si rese con­to “che biso­gna­va inven­ta­re un approc­cio al bam­bi­no con auti­smo dif­fe­ren­te. Biso­gna­va crea­re un luo­go di vita e non di tera­pia”. Insie­me a più per­so­ne, rac­con­ta Di Ciac­cia, “abbia­mo cer­ca­to di met­te­re in moto il desi­de­rio di que­sti bam­bi­ni pro­muo­ven­do lavo­ri che pote­va­no anda­re dal tea­tro agli ate­lier più vari”.
Lo psi­coa­na­li­sta rac­con­te­rà que­sta pra­ti­ca inno­va­ti­va il 6 apri­le a Roma, alla gior­na­ta stu­dio ‘Pla­sma­re la com­ples­si­tà, auti­smo tra men­te e cor­po’, orga­niz­za­to dal­l’U­ni­ver­si­tà degli stu­di La Sapien­za, l’I­sti­tu­to di Orto­fo­no­lo­gia (IdO) e l’Os­ser­va­to­rio ita­lia­no stu­dio e moni­to­rag­gio auti­smo (Oisma) nel­l’Au­la Gerin de La Sapien­za, in via­le Regi­na Ele­na 336 dal­le 8.30 alle 16.30.
Per­ché a plu­sieurs? “Si evi­ta­va che ci fos­se un solo spe­cia­li­sta. Con le per­so­ne con distur­bi del­lo spet­tro auti­sti­co ci vuo­le un adul­to che insie­me ad altri adul­ti aiu­ta­no il bam­bi­no a rimet­ter­si in moto. Abbia­mo nota­to- ricor­da lo psi­coa­na­li­sta- che era pos­si­bi­le far fun­zio­na­re il desi­de­rio sen­za pro­vo­ca­re il bam­bi­no con nes­su­na doman­da. Si pro­po­ne­va un lavo­ro, spes­so ludi­co, che sapes­se far­si tra­mi­te tra gli adul­ti. È una idea pre­sa da Jaques Lacan- con­ti­nua Di Ciac­cia- abbia­mo cer­ca­to di uti­liz­za­re gli ele­men­ti che la psi­coa­na­li­si ci ha dato su come fun­zio­na l’inconscio non per fare del­le sedu­te di psi­coa­na­li­si, ma per crea­re un’atmosfera di vita viven­te”.
Anten­na 110 è anco­ra fun­zio­nan­te ed è sta­ta all’origine di altri pro­get­ti avvia­ti in Fran­cia, Bel­gio e Ame­ri­ca lati­na. “Ho nota­to che un ter­zo dei bam­bi­ni che veni­va­no dichia­ra­ti auti­sti­ci in real­tà riu­sci­va a rimet­te­re in moto il desi­de­rio e a rein­te­gra­re cor­ret­ta­men­te e nor­mal­men­te la socie­tà”.
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