Roma: casa di cura abusiva scoperta dalla Finanza

Roma: casa di cura abusiva scoperta dalla Finanza

26/03/2019 0 Di Redazione

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GDF ROMA: SCOPERTA CASA DI CURA ABUSIVA, TROVATI FARMACI E CIBI SCADUTI. TITOLARE INDAGATA PER OMICIDIO COLPOSO, MALTRATTAMENTI E ALTRE VIOLAZIONI

OPERAZIONE “DARK ASSISTANCE”

 

I mili­ta­ri del Coman­do Pro­vin­cia­le del­la Guar­dia di Finan­za di Roma han­no sot­to­po­sto a seque­stro una casa di cura com­ple­ta­men­te abu­si­va, crea­ta all’interno di un lus­suo­so resort ubi­ca­to sul­le col­li­ne dei “Castel­li Roma­ni”, a Grot­ta­fer­ra­ta (RM). La strut­tu­ra è sta­ta sco­per­ta dal­le Fiam­me Gial­le del­la Com­pa­gnia di Fra­sca­ti a segui­to di atti­vi­tà inve­sti­ga­ti­ve svol­te nei con­fron­ti del­la tito­la­re, M.A. veli­ter­na di anni 62, già gra­va­ta da pre­ce­den­ti pena­li nel­lo spe­ci­fi­co set­to­re.

Le inda­gi­ni, con­dot­te anche attra­ver­so nume­ro­se atti­vi­tà di pedi­na­men­to, han­no per­mes­so di rile­va­re come l’indagata fos­se soli­ta fre­quen­ta­re una nota e rino­ma­ta strut­tu­ra ricet­ti­va, mol­to cono­sciu­ta nel­la zona dei castel­li roma­ni per atti­vi­tà di cate­ring e orga­niz­za­zio­ne di even­ti; cir­co­stan­za que­sta par­ti­co­lar­men­te ano­ma­la con­si­de­ra­to il bas­so pro­fi­lo red­di­tua­le di M.A..

Pro­prio nel cor­so di un appo­sta­men­to, inso­spet­ti­ti dal­la pre­sen­za di un fur­go­ne di ono­ran­ze fune­bri in usci­ta dal resort, i Finan­zie­ri deci­de­va­no di fare acces­so nel­la strut­tu­ra dove, all’interno di pic­co­li bilo­ca­li, sono sta­ti rin­ve­nu­ti cin­que anzia­ni in pre­ca­rie con­di­zio­ni igie­ni­co-sani­ta­rie non­ché la sal­ma di L.M.V.A., sog­get­to ultra­no­van­ten­ne, per la qua­le l’indagata non era in gra­do di esi­bi­re né il cer­ti­fi­ca­to di mor­te né alcun docu­men­to iden­ti­fi­ca­ti­vo.

Nel cor­so del­le per­qui­si­zio­ni, sono sta­ti inol­tre rin­ve­nu­ti e seque­stra­ti medi­ci­na­li sca­du­ti, pia­ni tera­peu­ti­ci per la som­mi­ni­stra­zio­ne dei far­ma­ci, scar­se quan­ti­tà di cibo, peral­tro di pes­si­ma qua­li­tà e in par­te sca­du­to, docu­men­ta­zio­ne extra-con­ta­bi­le rela­ti­va ai paga­men­ti del­le ret­te men­si­li.

Gli imme­dia­ti accer­ta­men­ti, espe­ri­ti in loco anche attra­ver­so l’interessamento di paren­ti e ammi­ni­stra­to­ri di soste­gno, han­no per­mes­so di accla­ra­re che M.A. gesti­va di fat­to una casa di cura total­men­te abu­si­va, sen­za alcu­na auto­riz­za­zio­ne o tito­lo pro­fes­sio­na­le. All’interno del­la strut­tu­ra, come tra l’altro con­fer­ma­to da una col­la­bo­ra­tri­ce dell’indagata, non vi era alcun infer­mie­re od ope­ra­to­re sani­ta­rio abi­li­ta­to, ma era la stes­sa inda­ga­ta a prov­ve­de­re alla som­mi­ni­stra­zio­ne dei far­ma­ci secon­do i pia­ni tera­peu­ti­ci pre­scrit­ti, pre­su­mi­bil­men­te, dai medi­ci di fami­glia.

L’attività, pur gene­ran­do signi­fi­ca­ti­vi gua­da­gni — quan­ti­fi­ca­ti sul­la base del­le ret­te paga­te in cir­ca  100 mila euro all’anno — è risul­ta­ta com­ple­ta­men­te sco­no­sciu­ta al Fisco in quan­to la signo­ra veli­ter­na dal 2013 non ha più pre­sen­ta­to alcu­na dichia­ra­zio­ne fisca­le.

Due degli anzia­ni “ospi­ti” sono sta­ti affi­da­ti alle cure dei paren­ti, men­tre per tre di loro, in più pre­ca­rie con­di­zio­ni di salu­te, si è reso neces­sa­rio il rico­ve­ro pres­so strut­tu­re ospe­da­lie­re attra­ver­so il ser­vi­zio 118.

Inol­tre, atte­sa l’impossibilità da par­te del per­so­na­le sani­ta­rio inter­ve­nu­to di con­sta­ta­re l’avvenuta mor­te di L.M.V.A. per cau­se natu­ra­li, su dispo­si­zio­ne dell’A.G., la sal­ma è sta­ta affi­da­ta all’ospedale di Tor Ver­ga­ta per l’esecuzione dell’esame autop­ti­co.

La ses­san­ta­duen­ne è, allo sta­to, inda­ga­ta per omi­ci­dio col­po­so, mal­trat­ta­men­ti e vio­la­zio­ni al testo uni­co sul­le leg­gi sani­ta­rie. Sono inol­tre in cor­so ulte­rio­ri accer­ta­men­ti per veri­fi­ca­re even­tua­li respon­sa­bi­li­tà in capo al tito­la­re del­la strut­tu­ra alber­ghie­ra e all’amministratore di soste­gno di alcu­ni anzia­ni in rela­zio­ne al pro­prio ope­ra­to.

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