Oltre ai provvedimenti restrittivi (due in carcere e due ai domiciliari), i carabinieri stanno eseguendo anche una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale nei confronti di due imprenditori. Tra i reati ipotizzati dalla procura c’è anche quello di traffico di influenze illecite nell’ambito delle procedure connesse alla costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e alla riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense.
L’indagine ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l’intermediazione di un avvocato ed un uomo d’affari, che fungono da raccordo con il Presidente dell’Assemblea comunale capitolina al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari.
Chi è De Vito?
Quarantacinque anni, avvocato, Marcello De Vito è stato il primo candidato sindaco del M5s in Campidoglio. Nel 2013 sfidò Ignazio Marino, Gianni Alemanno e Alfio Marchini piazzandosi terzo con il 12,4% dei voti. Dopo due anni e mezzo alla guida dell’opposizione contro la giunta di centrosinistra, alla caduta di Marino si è ricandidato alle primarie del Movimento venendo però sconfitto da Virginia Raggi, poi divenuta sindaca.
Alle elezioni comunali del 2016 De Vito fu soprannominato “Mr. preferenze” del Movimento, con oltre 6.500 voti a suo favore, successo personale che lo ha spinto alla presidenza dell’Assemblea Capitolina.
Da sempre vicino all’ala più ortodossa dei 5 Stelle, quella che nel Lazio vede tra i suoi riferimenti la capogruppo in Consiglio regionale Roberta Lombardi, De Vito non ha mancato di esprimere le sue perplessità su alcune scelte della sindaca in questi quasi tre anni di governo pentasellato in Campidoglio. Sui social rivendica da anni come primo post fisso del suo profilo il “taglio agli sprechi” delle spese dell’Aula.
Di Maio: “Un insulto a tutti noi”
“Quanto emerge in queste ore oltre ad essere grave è vergognoso, moralmente basso e rappresenta un insulto a ognuno di noi, a ogni portavoce del Movimento nelle istituzioni, ad ogni attivista che si fa il mazzo ogni giorno per questo progetto”. È quanto scrive su Facebook Luigi Di Maio, capo politico del Movimento 5 stelle.
“Non è una questione di garantismo o giustizialismo, è una questione di responsabilità politica e morale: è evidente che anche solo essere arrivati a questo, essersi presumibilmente avvicinati a certe dinamiche, per un eletto del Movimento, è inaccettabile”.
“De Vito — sottolinea Di Maio — non lo caccio io, lo caccia la nostra anima, lo cacciano i nostri principi morali, i nostri anticorpi. Ciò che ha sempre distinto il Movimento dagli altri partiti è la reazione di fronte a casi del genere. De Vito potrà e dovrà infatti difendersi in ogni sede, nelle forme previste dalla legge, ma lo farà lontano dal Movimento 5 Stelle”.
Raggi: “A Roma non c’è spazio per la corruzione”
“Nessuno sconto. A Roma non c’è spazio per la corruzione. Chi ha sbagliato non avrà alcuno sconto da parte di questa amministrazione. La notizia dell’arresto di Marcello De Vito è gravissima: ho piena fiducia nella magistratura e nel lavoro dei giudici”. Lo scrive il sindaco di Roma, Virginia Raggi, su Facebook.
Raggi aggiunge che “una cosa è certa: nessuna indulgenza per chi sbaglia. Ho dichiarato guerra alla corruzione e respinto i tentativi di chi vuole fermare l’azione di pulizia che portiamo avanti. Qui non c’è spazio per ambiguità. Non c’è spazio per chi immagina di poter tornare al passato e contaminare il nostro lavoro”. Infine, “avanti fino in fondo, senza se e senza ma, per la legalità”.
Fico: “Davvero terribile”
Il presidente della Camera Roberto Fico definisce “davvero terribile” l’arresto del presidente del Consiglio comunale in Campidoglio Marcello De Vito (M5s) nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio della Roma.
“La corruzione è la cosa più deprecabile che un politico possa fare”, ha detto a margine di un convegno a Montecitorio su Ilaria Alpi. La corruzione “va condannata al cento per cento”, ma l’importante “e’ che la magistratura, come sta facendo, possa fare il proprio lavoro, e andare avanti nelle indagini. Bisogna avere piena fiducia nella magistratura”.
(Fonte Agi)
De Vito presunta corruzione — Rachele Mussolini (Lista Civica “Con Giorgia”) e Federico ROCCA (FdI): crolla il firmamento!
STADIO ROMA, ASSOTUTELA: “VICENDA ALLARMANTE. RAGGI CHE DICE?”
“Siamo molto preoccupati per le vicende che hanno sconvolto in queste ore il Campidoglio. E’ stato arrestato il presidente del Consiglio, Marcello De Vito, insieme ad altre persone, accusate, in concorso tra loro, di corruzione e di traffico di influenze illecite, nell’ambito delle procedure connesse con la realizzazione del nuovo Stadio della Roma, la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense. Si tratta di una realtà allarmante, su cui siamo sicuri la magistratura farà la dovuta chiarezza. Senza entrare nel merito giudiziario, quello che è evidente è l’elemento politico: l’arresto di De Vito potrebbe causare un terremoto istituzionale che potrebbe incidere sulla governabilità attuale del Comune di Roma: per questa ragione, chiediamo alla sindaca Raggi di riferire sulla vicenda”. Così, in una nota, il presidente nazionale di Assotutela, Michel Emi Maritato.
STADIO ROMA, DI STEFANO (M5S): VALORI FONDANTI CHE VANNO RISPETTATI, ZERO SCONTI PER DE VITO
“Davanti a fatti del genere l’unica cosa da fare è prendere una decisione precisa e dura. Ed è quello che ha fatto Luigi Di Maio: chi sbaglia non può stare dentro il MoVimento 5 Stelle. Zero sconti, zero scuse, zero errori su temi così importanti. Per questo abbiamo insistito tanto per dotarci di una norma anti corruzione e al governo finalmente ci siamo riusciti con lo Spazzacorrotti. Ci sono valori fondanti nel MoVimento 5 Stelle che vanno rispettati a tutti i livelli. De Vito ha sbagliato ed andava cacciato. Bravo Luigi!”, lo scrive su facebook Manlio Di Stefano, sottosegretario M5S agli affari esteri.
STADIO ROMA, SALAFIA (M5S): NEL MOVIMENTO CHI SBAGLIA E’ SUBITO FUORI
“A Roma e nel MoVimento 5 stelle non c’è posto per i corrotti. Se ha sbagliato, Marcello De Vito dovrà pagare per il suo errore. Ovviamente, sarà la magistratura a fare piena luce sulla vicenda, ma nel frattempo – grazie alla tempestività con cui Di Maio è intervenuto – De Vito è fuori dal MoVimento”. E’ quanto affermato, in una nota, da Angela Salafia, Capogruppo M5S in Commissione giustizia alla Camera. “Abbiamo gli anticorpi per tenere il malaffare lontano dal nostro gruppo: di fronte a fatti del genere si è fuori subito e automaticamente. La politica e le istituzioni sono cose serie e vanno preservate. Non facciamo sconti a nessuno, e anche questa volta lo abbiamo dimostrato. E’ con questo spirito e con l’intenzione di ripulire la società dal cancro della corruzione che abbiamo dato al Paese la legge “spazzacorrotti”. Il cambiamento è in atto. Chi pensa di continuare a fare il furbo ci troverà sempre pronti a reagire con fermezza e con orgoglio”, conclude Salafia.
STADIO ROMA, AZZOLINA (M5S): NON FACCIAMO SCONTI. ESPULSIONE RISPETTA NOSTRI VALORI
STADIO ROMA, D’UVA (M5S): ESPULSIONE DE VITO INEVITABILE, ISTITUZIONI PRIMA DI TUTTO
“Non posso che essere d’accordo con Luigi Di Maio. La sua decisione, appena annunciata, di espellere Marcello De Vito non è affatto scontata. O almeno, non è scontata per una forza politica. Ma il MOVIMENTO 5 STELLE È UNA COSA DIVERSA — e questa ne è la riprova. Non ci sono processi o sentenze che tengano: è una questione di opportunità politica.
Se i tuoi comportamenti rischiano di macchiare l’immagine delle istituzioni di cui fai parte, è automatico PER NOI pretendere un tuo passo indietro. Siamo orgogliosi di quello che siamo. Della nostra coerenza.
Per quanto umanamente possa fare male, il MoVimento 5 Stelle non fa sconti a nessuno. Perché la priorità è la COSA PUBBLICA. Che vogliamo e dobbiamo salvaguardare, ancora di più adesso che siamo al governo. Ecco perché abbiamo approvato la legge Spazzacorrotti. Per essere ancora più inflessibili.
Da rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni abbiamo la responsabilità di dare il buon esempio. Questo ci fa essere diversi dagli altri, questa è la nostra anima, questi sono i nostri anticorpi. Grazie Luigi”. Così su Facebook il capogruppo del MoVimento 5 Stelle alla Camera, Francesco D’Uva.
La Città della Metropoli: diversi dai 5 Stelle, abbiamo fiducia nella magistratura
Ma siamo curiosi di vedere come si comporteranno gli eletti e i militanti del M5S di tutta Italia. Useranno le solite modalità? Faranno sciacallaggio politico come in tutte le altre indagini che hanno interessato esponenti di altre forze politiche? Useranno la stessa violenza che in questi giorni abbiamo visto verso il Presidente Nicola Zingaretti? Avranno il coraggio di chiedere le dimissioni della Sindaca Raggi?
Vedremo.
Ufficio di supporto alla comunicazione
Gruppo Consiliare ” Le Città delle Metropoli ”