Villarosa (M5S): lavoriamo ad una soluzione per i bilanci delle province siciliane

Villarosa (M5S): lavoriamo ad una soluzione per i bilanci delle province siciliane

19/03/2019 0 Di Redazione

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SICILIA, VILLAROSA (M5S): “LAVORIAMO A SOLUZIONE PROBLEMA FINANZIARIO PROVINCE”

“Risul­ta chia­ro, da tem­po, che le pro­vin­ce sici­lia­ne non rie­sco­no a garan­ti­re l’equilibrio finan­zia­rio neces­sa­rio per poter appro­va­re e chiu­de­re i pro­pri bilan­ci. Sto lavo­ran­do da mesi su quat­tro tavo­li, isti­tui­ti pres­so il Mini­ste­ro dell’Economia e del­le Finan­ze, per far in modo che lo Sta­tu­to del­la regio­ne Sici­lia­na ven­ga final­men­te rispet­ta­to nei prin­ci­pi. Stia­mo facen­do pas­si sto­ri­ci poi­ché sia­mo riu­sci­ti a garan­ti­re 540 milio­ni di euro per inve­sti­men­ti nell’ultima leg­ge di bilan­cio.
 
Abbia­mo fir­ma­to, in data 19 dicem­bre 2018, un accor­do Sta­to-Regio­ne che pre­ve­de pro­prio che ven­ga garan­ti­to l’equilibrio finan­zia­rio del­le ex pro­vin­ce al quin­to pun­to dove reci­ta: “tro­va­re ade­gua­te solu­zio­ni per il soste­gno ai libe­ri con­sor­zi e cit­tà metro­po­li­ta­ne del­la regio­ne sici­lia­na, al fine di garan­ti­re pari­tà di trat­ta­men­to rispet­to alle pro­vin­ce e cit­tà metro­po­li­ta­ne del restan­te ter­ri­to­rio nazio­na­le e di favo­ri­re l’equilibrio dei rela­ti­vi bilan­ci, non­ché a con­si­de­ra­re le misu­re di coe­sio­ne e di pere­qua­zio­ne infra­strut­tu­ra­le ai sen­si degli arti­co­li 22 e 27 del­la leg­ge n.42 del 2009, pre­via indi­vi­dua­zio­ne di coper­tu­ra finan­zia­ria ove neces­sa­ria”.
 
Con­sta­ta l’impossibilità di ridur­re nel­l’im­me­dia­to la misu­ra del pre­lie­vo for­zo­so, o comun­que la pos­si­bi­li­tà di garan­ti­re risor­se sta­ta­li di par­te cor­ren­te alla Regio­ne per un impor­to pari ad alme­no 55 milio­ni di euro l’anno cir­ca e dopo la boc­cia­tu­ra da par­te del­la Regio­ne del­la pro­po­sta di anti­ci­pa­zio­ne di fon­di per l’edilizia sani­ta­ria abbia­mo valu­ta­to, con i mini­ste­ri inte­res­sa­ti, la pos­si­bi­li­tà di “libe­ra­re” par­te del­le risor­se deri­van­ti dal pro­gram­ma com­ple­men­ta­re dei fon­di euro­pei “POC”.
 
L’i­dea era quel­la di per­met­te­re alla regio­ne Sici­lia­na di uti­liz­za­re cir­ca 285 milio­ni di euro con una rimo­du­la­zio­ne dei fon­di euro­pei, una par­te di que­ste som­me sareb­be­ro ser­vi­te a copri­re i pro­ble­mi del­le cas­se regio­na­li e cir­ca 100 milio­ni di euro inve­ce sareb­be­ro sta­ti desti­na­ti alle ex pro­vin­ce, insie­me ovvia­men­te ad altre risor­se e misu­re mes­se a dispo­si­zio­ne dal­la Regio­ne, per risa­na­re i pro­ble­mi finan­zia­ri attua­li e pre­ce­den­ti”. Lo affer­ma in una nota il Sot­to­se­gre­ta­rio all’E­co­no­mia Ales­sio Vil­la­ro­sa del MoVi­men­to 5 Stel­le.
 
“Dopo un’ap­pro­fon­di­ta ana­li­si abbia­mo con­sta­ta­to che que­sti fon­di, i POC, non sono uti­liz­za­bi­li per que­sta tipo­lo­gia di inter­ven­ti. La solu­zio­ne per­cor­ri­bi­le, al momen­to, usan­do sem­pre fon­di “straor­di­na­ri” sareb­be quel­la di inter­ve­ni­re attra­ver­so il Fon­do di Svi­lup­po e Coe­sio­ne gesti­to dal nostro mini­stro Lez­zi. Fon­do che ser­ve pro­prio a garan­ti­re lo svi­lup­po del Sud ed, in pas­sa­to, già uti­liz­za­to per la stes­sa fina­li­tà. La chiu­su­ra del­la fase emer­gen­zia­le per le ex pro­vin­cie sici­lia­ne sareb­be così assi­cu­ra­ta, segui­ta però entro il 30 set­tem­bre 2019 da un’ulteriore inie­zio­ne di liqui­di­tà per poter garan­ti­re alle stes­se un equi­li­brio finan­zia­rio a regi­me. 
 
La solu­zio­ne rap­pre­sen­ta, ovvia­men­te, qua­si una for­za­tu­ra per supe­ra­re que­sta fase emer­gen­zia­le che non è di diret­ta com­pe­ten­za del­lo Sta­to ed è per que­sto che si sta anco­ra valu­tan­do inter­na­men­te l’opportunità di tale inter­ven­to che sem­bra tra l’altro tro­va­re d’accordo anche la Regio­ne Sici­lia­na. Non pos­sia­mo però nascon­de­re che una del­le cau­se di que­sti squi­li­bri va sicu­ra­men­te indi­vi­dua­ta nel pre­lie­vo for­zo­so, intro­dot­to dai pre­ce­den­ti gover­ni di cen­tro-destra e cen­tro-sini­stra ha distrut­to que­sti enti, lo Sta­to è chia­ma­to a fare la sua par­te.
 
Ho sen­si­bi­liz­za­to tut­ti gli atto­ri in gio­co a par­ti­re dal­la nostra mini­stra Lez­zi e dal mini­stro Tria affin­ché si fir­mi un adden­dum all’ac­cor­do di dicem­bre e que­ste nor­me, insie­me a quel­le già annun­cia­te, ven­ga­no inse­ri­te con un emen­da­men­to all’in­ter­no del pros­si­mo decre­to c.d. “sbloc­ca can­tie­ri”. Sono sicu­ro che ognu­no di noi farà la sua par­te per risol­ve­re il pro­ble­ma”. Così con­clu­de il Sot­to­se­gre­ta­rio.

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