M5S contro la privatizzazione degli aeroporti siciliani

M5S contro la privatizzazione degli aeroporti siciliani

13/03/2019 0 Di Redazione

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I 5 stelle all’Ars annunciano le barricate e rilanciano: “Presenteremo un ddl che vieti la privatizzazione degli scali dell’isola”

Il movi­men­to 5 Stel­le all’Ars con­tro la pri­va­tiz­za­zio­ne degli aero­por­ti sici­lia­ni, nasco­sta tra le pie­ghe dell’articolo 8 di uno dei 4 col­le­ga­ti alla Finan­zia­ra, quel­lo “in mate­ria di per­so­na­le, di enti loca­li e altre dispo­si­zio­ni”.  Il rischio che que­sta dispo­si­zio­ne ven­ga inse­ri­ta tra gli emen­da­men­ti al testo defi­ni­ti­vo che si appre­sta a sbar­ca­re in aula a sala d’Ercole è altis­si­mo.

“L’articolo – dice la depu­ta­ta 5 stel­le Ste­fa­nia Cam­po – aggrap­pan­do­si alle dispo­si­zio­ni del Testo Uni­co, pre­ve­de la dismis­sio­ne del­le par­te­ci­pa­zio­ni pub­bli­che degli enti loca­li in socie­tà di gestio­ne aero­por­tua­li. L’intento, in veri­tà, sem­bra esse­re un altro, deci­sa­men­te più sub­do­lo, ovve­ro quel­lo di avvia­re la pri­va­tiz­za­zio­ne dell’intero siste­ma aero­por­tua­le sici­lia­no, ven­den­do le quo­te dete­nu­te dagli enti pub­bli­ci, per pochi spic­cio­li che non ser­vi­reb­be­ro nem­me­no a risa­na­re i bilan­ci”.

“In que­sta stes­sa nor­ma del col­le­ga­to – pro­se­gue la depu­ta­ta – il gover­no regio­na­le con­ce­de 90 gior­ni di tem­po per la ven­di­ta, pena una ridu­zio­ne del 10 per cen­to dei tra­sfe­ri­men­ti cor­ren­ti in favo­re del­le ammi­ni­stra­zio­ni ina­dem­pien­ti. Sem­bra qua­si un voler impor­re tale scel­ta ai comu­ni sici­lia­ni che deten­go­no quo­te aero­por­tua­li.  Pos­si­bi­le che la Cit­tà Metro­po­li­ta­na di Cata­nia, il Libe­ro Con­sor­zio Comu­na­le di Sira­cu­sa e il Comu­ne di Cata­nia che insie­me deten­go­no qua­si il 27% del­le quo­te di SAC, il Comu­ne di Comi­so con il 35% di SOACO, la Cit­tà Metro­po­li­ta­na di Paler­mo, il Comu­ne di Paler­mo e il Comu­ne di Cini­si che insie­me han­no qua­si il 76% di GESAP, il Comu­ne di Pan­tel­le­ria con 10% di G.A.P. non dica­no nul­la? Sono, o non sono, a cono­scen­za del­lo scip­po che potreb­be avve­ni­re in pie­na luce del sole nei loro con­fron­ti?”.

Non vor­rem­mo – aggiun­ge Ste­fa­nia Cam­po – che si stia per rea­liz­za­re il pia­no dell’ex pre­si­den­te di Enac, ora attua­le con­su­len­te del gover­na­to­re Musu­me­ci, Vito Rig­gio.  Gli aero­por­ti sici­lia­ni sono un patri­mo­nio dell’intera col­let­ti­vi­tà, sono sta­ti rea­liz­za­ti con fon­di pub­bli­ci, e incas­sa­no le tas­se di imbar­co paga­te dai cit­ta­di­ni con l’obbligo di rein­ve­stir­li nel­la manu­ten­zio­ne, nell’adeguamento, nell’investimento anche straor­di­na­rio del­le ope­re aero­por­tua­li. Rite­nia­mo sia dove­ro­so con­tra­sta­re ogni ten­ta­ti­vo di sven­di­ta del­le par­te­ci­pa­zio­ni pub­bli­che nel­le socie­tà di gestio­ne aero­por­tua­li, al solo fine di risol­ve­re pro­ble­mi finan­zia­ri che nul­la han­no a che fare con l’interesse gene­ra­le”.

 “Se il pub­bli­co cede­rà i pro­pri aero­por­ti – sot­to­li­nea la par­la­men­ta­re – che garan­zia reste­rà a noi sici­lia­ni di bat­ter­ci per l’accessibilità alla nostra iso­la che non ha fer­ro­vie inter­ne suf­fi­cien­ti, non ha infra­strut­tu­re via­rie? Non si pen­si che il pri­va­to gesti­rà voli socia­li, e se sarà in dif­fi­col­tà eco­no­mi­ca, taglie­rà come pri­ma cosa il per­so­na­le, men­tre le tas­se di imbar­co saran­no solo pro­fit­to e mai un inve­sti­men­to. Que­sta nor­ma den­tro il col­le­ga­to ci sa pro­prio di espro­pria­zio­ne di beni pub­bli­ci in pie­na rego­la, una volon­tà già dichia­ra­ta dal­la super Came­ra di Com­mer­cio del­la Sici­lia Sud Orien­ta­le.  che in que­sto modo oltre a con­trol­la­re il suo 60% avreb­be chis­sà qua­le altro van­tag­gio da una ven­di­ta che dovreb­be avve­ni­re in modo diret­to. In que­sti gior­ni gira anche il nome del pos­si­bi­le acqui­ren­te, tal Eur­ne­kian, impren­di­to­re argen­ti­no, già acqui­ren­te degli aero­por­ti Tosca­ni di Pisa e Firen­ze”.

“Gli aero­por­ti in Sici­lia – con­clu­de Cam­po – resta­no ope­re neces­sa­rie per il per­se­gui­men­to del­le fina­li­tà isti­tu­zio­na­li per­ché ad oggi rap­pre­sen­ta­no l’unica por­ta di ingres­so per supe­ra­re la con­di­zio­ne di iso­la­men­to e insu­la­ri­tà. Ricor­dia­mo a Musu­me­ci che lo scor­so luglio è sta­ta appro­va­ta dall’ARS una mozio­ne che anda­va pro­prio in que­sta dire­zio­ne, impe­gnan­do il gover­no ad assu­me­re con urgen­za ogni uti­le ini­zia­ti­va per defi­ni­re la costi­tu­zio­ne di un’unica socie­tà di gestio­ne dei sei aero­por­ti sici­lia­ni. A bre­ve pre­sen­te­re­mo un dise­gno di leg­ge che vie­ti la pri­va­tiz­za­zio­ne degli aero­por­ti sici­lia­ni di pro­prie­tà di enti pub­bli­ci, stan­te la loro fun­zio­ne di prin­ci­pa­le siste­ma di col­le­ga­men­to del­la nostra ter­ra con il resto d’Italia e con il mon­do. Chie­dia­mo inol­tre che tale ‘rete uni­ta­ria’ ven­ga con­si­de­ra­ta stra­te­gi­ca e che nes­su­no pos­sa pen­sa­re di crea­re spe­cu­la­zio­ne e pro­fit­to a disca­pi­to dei sici­lia­ni”.

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