Spinelli, Italia dei Diritti: l’Ospedale dei Castelli è un caos

Spinelli, Italia dei Diritti: l’Ospedale dei Castelli è un caos

05/03/2019 0 Di Redazione

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Carlo Spinelli responsabile provinciale romano del movimento Italia dei Diritti fortemente critico sul  funzionamento del nuovo nosocomio dei Castelli Romani.

Se ne è par­la­to a iosa pri­ma del­la sua aper­tu­ra con toni trion­fa­li­sti­ci da una par­te e for­ti cri­ti­che dall’altra, poi dopo la sua inau­gu­ra­zio­ne nul­la si è più sapu­to sul suo fun­zio­na­men­to fino a qual­che gior­no fa quan­do si sono di nuo­vo sca­te­na­te le pole­mi­che; stia­mo par­lan­do del nuo­vo ospe­da­le dei Castel­li il nuo­vo polo ospe­da­lie­ro che ha sosti­tui­to le strut­tu­re di Alba­no Lazia­le, Aric­cia e Gen­za­no.

Ne tor­na a par­la­re anche il respon­sa­bi­le pro­vin­cia­le roma­no del movi­men­to Ita­lia dei Dirit­ti Car­lo Spi­nel­li e lo fa con toni acce­si cri­ti­can­do aspra­men­te la fun­zio­na­li­tà attua­le dell’ospedale aric­ci­no: “ Il noc non è cer­to par­ti­to col pie­de giu­sto – dice l’esponente del movi­men­to fon­da­to e pre­sie­du­to da Anto­nel­lo De Pier­ro – sape­va­mo già dei posti let­to ridot­ti ad un ter­zo del­la pro­prie capa­ci­tà ma ades­so si stan­no riscon­tran­do anche pro­ble­mi nel­la gestio­ne dei ser­vi­zi all’interno del noso­co­mio stes­so.

E così sco­pria­mo che pazien­ti ester­ni non pos­so­no frui­re di alcu­ni esa­mi dia­gno­sti­ci —  pro­se­gue Spi­nel­li –  per man­can­za di per­so­na­le, o assi­stia­mo a sce­ne al limi­te dell’inverosimile che capi­ta­no a chi è costret­to a ricor­re­re al pron­to soc­cor­so; può suc­ce­de­re così che un pazien­te con un vaso san­gui­gno ostrui­to non pos­sa esse­re sot­to­po­sto ad un inter­ven­to imme­dia­to pres­so il noc  e che quin­di neces­si­ti di un tra­sfe­ri­men­to per man­can­za del­le stru­men­ta­zio­ni neces­sa­rie e che muo­ia duran­te il tra­spor­to, oppu­re – con­ti­nua Car­lo Spi­nel­li – che ad un ope­ra­io che acce­de al p.s. con una mano taglia­ta da un frul­li­no gli ven­ga­no appo­sti dei pun­ti di sutu­ra per chiu­de­re la feri­ta e che suc­ces­si­va­men­te deb­ba ricor­re­re ad un nuo­vo inter­ven­to per la ricu­ci­tu­ra di un ten­di­ne pres­so altra strut­tu­ra per­ché al noc non ci sono spe­cia­li­sti in gra­do di effet­tua­re l’intervento, oppu­re – va avan­ti anco­ra l’esponente IDD —  che un ragaz­zo di 16 anni ven­ga por­ta­to dai geni­to­ri al pron­to soc­cor­so alle 5 del mat­ti­no e che fino alle 14 anco­ra non ave­va visto l’ombra di un chi­rur­go che potes­se visi­tar­lo per poter redi­ge­re una dia­gno­si e dare così al mino­re le cure del caso o anco­ra una mino­ren­ne che arri­va al pron­to soc­cor­so in ambu­lan­za con codi­ce ros­so  che al tria­ge vie­ne declas­sa­to a gial­lo per­ché, pare sia sta­to det­to alla mam­ma del­la pazien­te, non è mala­ta tumo­ra­le.

La ragaz­za in que­stio­ne però sof­fre di distur­bi a livel­lo neu­ro­lo­gi­co e ha pro­ble­mi car­dia­ci ed è arri­va­ta pri­va di sen­si all’ospedale e nono­stan­te que­sto non le è sta­to fat­to nè un elet­troen­ce­fa­lo­gram­ma nè un eco­car­dio­gram­ma  ed è sta­ta rico­ve­ra­ta pri­ma in tera­pia inten­si­va, poi in gine­co­lo­gia ed infi­ne in pedia­tria, trat­ta­ta come una pal­li­na di flip­per. Inol­tre abbia­mo visto – con­ti­nua Spi­nel­li – pazien­ti rico­ve­ra­ti pres­so il pron­to soc­cor­so sbat­tu­ti sul­le barel­le sen­za nem­me­no una coper­ti­na costret­ti a coprir­si con giac­che e giac­co­ni e potrei aggiun­ge­re anco­ra altro. Que­sto è il nuo­vo ospe­da­le dei castel­li una strut­tu­ra inau­gu­ra­ta nean­che tre mesi fa che già met­te in evi­den­za tut­te le lacu­ne di una sani­tà pub­bli­ca sem­pre più medio­cre.

Anco­ra non capi­sco – con­ti­nua  Car­lo Spi­nel­li – per­ché sia sta­to aper­to que­sto ospe­da­le quan­do anco­ra non era pron­to a far fron­te alle esi­gen­ze del baci­no di uten­za che ser­ve e per­ché sia­no sta­ti chiu­si fret­to­lo­sa­men­te gli ospe­da­li di Alba­no , Aric­cia e Gen­za­no ( ristrut­tu­ra­to in alcu­ni repar­ti non più di due anni fa ) che per­lo­me­no garan­ti­va­no più posti let­to e mag­gio­ri ser­vi­zi. Ades­so arri­va­no noti­zie da par­te dei ver­ti­ci del­la ASL Rm 6 che entro l’estate ver­rà poten­zia­to con l’aggiunta di 100 nuo­vi posti let­to e che entro la fine dell’anno il noc sarà atti­vo al pie­no del­le sue poten­zia­li­tà. Que­sto ce lo augu­ria­mo tut­ti anche per­chè una strut­tu­ra sani­ta­ria che ope­ra in que­sto modo non solo lede i dirit­ti del mala­to ma met­te a repen­ta­glio anche la vita dei pazien­ti. Il noc è sta­to più vol­te eti­chet­ta­to dal gover­na­to­re del Lazio Nico­la Zin­ga­ret­ti come l’eccellenza del­la sani­tà lazia­le – con­clu­de Spi­nel­li – ades­so capi­sco per­ché nel­la gra­dua­to­ria nazio­na­le sull’efficienza sani­ta­ria la nostra regio­ne sci­vo­la sem­pre più ver­so l’ultimo posto.

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