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Marino: i commercianti non andranno all’incontro con l’Amministrazione
02/03/2019Questo articolo è stato letto 1787 volte!
I Commercianti non andranno lunedì a quello che era un Tavolo di Concertazione ed è diventato un’assemblea pubblica a cui portare più claque possibile. Non si intravede una via di dialogo tra amministrazione e categorie di esercenti, mentre Marino ed i suoi cittadini assistono basiti a questo arroccamento e chiedono soluzioni condivise.
Il mio Editoriale
di Francesca Marrucci
L’avevamo detto: chi la fa, l’aspetti.
I commercianti non andranno lunedì all’incontro con l’Amministrazione. Già non avevano gradito l’assenza dell’amministrazione comunale al loro evento del 21 febbraio e se già era stato accolto con evidente malumore il contro-invito ad essere presenti il 4 marzo alle 13.30 in Aula Consiliare per l’illustrazione delle linee politiche contenute nel programma elettorale, il fatto che all’improvviso questa riunione sia diventata un’assemblea cittadina ha indispettito non poco le categorie degli esercizi commerciali.
È stato distribuito dalle categorie questa mattina un volantino che chiede ai proprietari degli esercizi commerciali di non andare lunedì all’incontro che, da ‘Tavolo di concertazione Straordinario’ per avere un confronto costruttivo con le categorie, si è trasformato in un incontro con i cittadini sul tema ‘Futuro del Centro Storico’.
Diciamo la verità: questa convocazione appare un po’ ‘schizofrenica’. Nata, almeno da quello che si evince dalla comunicazione della Giunta Colizza ai Commercianti, come un momento di confronto diretto con le categorie, all’improvviso, dopo un paio di giorni dall’incontro in Sala Lepanto, diventa invece un incontro pubblico con tutti i cittadini per parlare del ‘Futuro del centro Storico’, in un orario però, le 13,30, scelto per i commercianti, al quale difficilmente i cittadini avranno la possibilità di partecipare.
A questo punto è iniziato il tam tam social degli attivisti 5 Stelle che stanno inviando messaggi a tutti i marinesi (a noi ne sono arrivati 4!) in cui si chiede di partecipare all’incontro e di girare l’invito. Ci riferiscono che nelle chat interne dei grillini, la velina sia stata quella del ‘presenti e compatti per fare vedere che l’amministrazione non è sola’.
Insomma, come accennavo nel mio precedente Editoriale, si sta giocando una partita di numeri e prove di forza che non serve sicuramente a risollevare le sorti di Marino. Un arroccamento che viene fatto sulla pelle di tutti i cittadini, che cominciano ad esprimere chiaramente la loro insoddisfazione su questi anni di amministrazione grillina.
In questa stasi inutile, l’amministrazione non ne esce rinforzata, anzi il distacco con la popolazione è sempre più evidente quando anche nomi noti che avevano aderito al Movimento non esitano a puntare il dito contro l’amministrazione comunale. Non basta la scusa delle strumentalizzazioni politiche, che da sempre ci sono e fanno parte del gioco, per salvare capra e cavoli. Bisogna scendere in barca e cercare di arrivare dall’altra parte tutti insieme.
Invece, continuiamo a contare occasioni perse.
Ecco il comunicato dei Commercianti:
“Egregio Sig. Sindaco, con la presente per comunicarLe la nostra decisione di non partecipare all’assemblea indetta il 4 marzo, presso l’aula consigliare del Comune di Marino, “Futuro del Centro Storico”. Dopo quasi tre anni di riunioni e tavoli di concertazione inconcludenti riteniamo tardivo e fuori luogo il Vostro invito in un’assemblea pubblica che rischia di assumere i connotati di una tifoseria da stadio, mettendo in secondo piano le problematiche della nostra amata Città.
Se Lei fosse venuto alla nostra assemblea del 21 febbraio scorso avrebbe avuto l’opportunità di illustrarci il programma per il rilancio del commercio e del Centro Storico, mettendo a tacere chi, in quell’assemblea, è intervenuto solo a fini propagandistici. Durante il dibattito abbiamo reso pubblica la sua mail che ci invitava a partecipare a un tavolo; invito che abbiamo accolto ben volentieri se non si fosse poi trasformato in un’assemblea aperta a tutti.
Noi abbiamo a cuore il nostro paese, non ci fa certo piacere evidenziarne le criticità, ma a tutt’oggi, per esempio, gran parte delle luci continuano ad essere accese anche di giorno, cantieri sparsi per tutto il territorio da mesi, la Sagra dell’Uva dopo ormai tre edizioni continua ad insistere sulle solite criticità senza trovare soluzioni; di vino ormai, quello buono, non se ne parla più, come lamenta la Coldiretti. Non c’è un piano per il recupero di attività artigianali e cantine storiche, identitarie della nostre tradizioni.
Le nostre attività sono presenti sul territorio da anni, alcune, poche purtroppo, da generazioni, se non avessimo a cuore, come lei sostiene, questo paese, avremmo investito altrove.
Le condizioni di degrado e abbandono sono sotto gli occhi di tutti, nel tempo abbiamo raccolto decine di fotografie che lo testimoniano, ma basterebbe passeggiare per il paese per farsene un’idea.
Siamo amareggiati nel constatare come Lei, gli Assessori, ma sopratutto i consiglieri comunali che maggiormente dovrebbero partecipare alla vita quotidiana del nostro paese, non si rendano conto della situazione. Marino è tutto il territorio, eppure in campagna elettorale ci ricordiamo bene le promesse e i grandi proclami; se ci sono voluti più di due anni e innumerevoli riunioni per il posizionamento di poche fioriere lungo Corso Trieste, come può pensare adesso di parlarci del futuro del Centro Storico?
In questi tre anni di mandato, è mancata completamente una politica di rilancio del territorio: l’Ostello è inagibile e il Mitreo continua ad essere imbarazzantemente chiuso, nonostante sia stato assegnato attraverso un bando pubblico. Si è creato un marchio, l’ennesimo, per la promozione dei nostri prodotti, ma ancora non si sono ben capite le finalità. Ogni giorno sono sempre di più le attività commerciali che chiudono.
Certo la crisi colpisce tutti indistintamente, ma il rilancio del territorio passa inevitabilmente attraverso il commercio, e sono molte le proposte protocollate rimaste inascoltate che abbiamo posto all’attenzione dell’Assessore di riferimento.
Non siamo noi, con la nostra voce, a rovinare l’immagine del nostro paese; siamo ormai il fanalino di coda dei Castelli Romani; forse “i vecchi”, ai quali Lei fa riferimento nelle sue ultime dichiarazioni, erano testimoni di una Marino migliore.
Questo atteggiamento arrogante di pensare di essere continuamente nel giusto pesa in ogni riunione, in ogni tavolo.”
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Ho iniziato a 16 anni a scrivere sui giornali locali, per poi crearne uno, Punto a Capo, passando poi ai quotidiani e infine all’online.
Oggi, oltre a dirigere Punto a Capo Online e Punto a Capo Sport, collaboro con altri quotidiani online e dirigo l’Ufficio Stampa di Punto a Capo.
Inoltre, sono traduttrice, insegnante e Presidente della Onlus che pubblica il giornale. Faccio tante cose, probabilmente troppe, adoro scrivere, leggere e viaggiare e ho bisogno sempre di nuovi stimoli, di iniziare nuove avventure e creare nuovi progetti.
I Commercianti marinesi, tutti legati a qualche fazione politica, non hanno alcuna speranza di sollevare le loro sorti, e nemmeno le loro serrande; sono destinati tristemente alla chiusura fino a quando saranno servi e schiavi dei loro padrini politici.