Marino: i commercianti non andranno all’incontro con l’Amministrazione

Marino: i commercianti non andranno all’incontro con l’Amministrazione

02/03/2019 1 Di Francesca Marrucci

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I Commercianti non andranno lunedì a quello che era un Tavolo di Concertazione ed è diventato un’assemblea pubblica a cui portare più claque possibile. Non si intravede una via di dialogo tra amministrazione e categorie di esercenti, mentre Marino ed i suoi cittadini assistono basiti a questo arroccamento e chiedono soluzioni condivise.

Il mio Editoriale

di Fran­ce­sca Mar­ruc­ci

L’a­ve­va­mo det­to: chi la fa, l’a­spet­ti.

I com­mer­cian­ti non andran­no lune­dì all’in­con­tro con l’Am­mi­ni­stra­zio­ne. Già non ave­va­no gra­di­to l’as­sen­za del­l’am­mi­ni­stra­zio­ne comu­na­le al loro even­to del 21 feb­bra­io e se già era sta­to accol­to con evi­den­te malu­mo­re il con­tro-invi­to ad esse­re pre­sen­ti il 4 mar­zo alle 13.30 in Aula Con­si­lia­re per l’il­lu­stra­zio­ne del­le linee poli­ti­che con­te­nu­te nel pro­gram­ma elet­to­ra­le, il fat­to che all’im­prov­vi­so que­sta riu­nio­ne sia diven­ta­ta un’as­sem­blea cit­ta­di­na ha indi­spet­ti­to non poco le cate­go­rie degli eser­ci­zi com­mer­cia­li.

volantino commercianti

Volan­ti­no distri­bui­to ai com­mer­cian­ti

È sta­to distri­bui­to dal­le cate­go­rie que­sta mat­ti­na un volan­ti­no che chie­de ai pro­prie­ta­ri degli eser­ci­zi com­mer­cia­li di non anda­re lune­dì all’in­con­tro che, da ‘Tavo­lo di con­cer­ta­zio­ne Straor­di­na­rio’ per ave­re un con­fron­to costrut­ti­vo con le cate­go­rie, si è tra­sfor­ma­to in un incon­tro con i cit­ta­di­ni sul tema ‘Futu­ro del Cen­tro Sto­ri­co’.

Dicia­mo la veri­tà: que­sta con­vo­ca­zio­ne appa­re un po’ ‘schi­zo­fre­ni­ca’. Nata, alme­no da quel­lo che si evin­ce dal­la comu­ni­ca­zio­ne del­la Giun­ta Coliz­za ai Com­mer­cian­ti, come un momen­to di con­fron­to diret­to con le cate­go­rie, all’im­prov­vi­so, dopo un paio di gior­ni dal­l’in­con­tro in Sala Lepan­to, diven­ta inve­ce un incon­tro pub­bli­co con tut­ti i cit­ta­di­ni per par­la­re del ‘Futu­ro del cen­tro Sto­ri­co’, in un ora­rio però, le 13,30, scel­to per i com­mer­cian­ti, al qua­le dif­fi­cil­men­te i cit­ta­di­ni avran­no la pos­si­bi­li­tà di par­te­ci­pa­re.

A que­sto pun­to è ini­zia­to il tam tam social degli atti­vi­sti 5 Stel­le che stan­no invian­do mes­sag­gi a tut­ti i mari­ne­si (a noi ne sono arri­va­ti 4!) in cui si chie­de di par­te­ci­pa­re all’in­con­tro e di gira­re l’in­vi­to. Ci rife­ri­sco­no che nel­le chat inter­ne dei gril­li­ni, la veli­na sia sta­ta quel­la del ‘pre­sen­ti e com­pat­ti per fare vede­re che l’am­mi­ni­stra­zio­ne non è sola’.

Insom­ma, come accen­na­vo nel mio pre­ce­den­te Edi­to­ria­le, si sta gio­can­do una par­ti­ta di nume­ri e pro­ve di for­za che non ser­ve sicu­ra­men­te a risol­le­va­re le sor­ti di Mari­no. Un arroc­ca­men­to che vie­ne fat­to sul­la pel­le di tut­ti i cit­ta­di­ni, che comin­cia­no ad espri­me­re chia­ra­men­te la loro insod­di­sfa­zio­ne su que­sti anni di ammi­ni­stra­zio­ne gril­li­na.

In que­sta sta­si inu­ti­le, l’am­mi­ni­stra­zio­ne non ne esce rin­for­za­ta, anzi il distac­co con la popo­la­zio­ne è sem­pre più evi­den­te quan­do anche nomi noti che ave­va­no ade­ri­to al Movi­men­to non esi­ta­no a pun­ta­re il dito con­tro l’am­mi­ni­stra­zio­ne comu­na­le. Non basta la scu­sa del­le stru­men­ta­liz­za­zio­ni poli­ti­che, che da sem­pre ci sono e fan­no par­te del gio­co, per sal­va­re capra e cavo­li. Biso­gna scen­de­re in bar­ca e cer­ca­re di arri­va­re dal­l’al­tra par­te tut­ti insie­me.

Inve­ce, con­ti­nuia­mo a con­ta­re occa­sio­ni per­se.

Ecco il comunicato dei Commercianti:

Egre­gio Sig. Sin­da­co, con la pre­sen­te per comu­ni­car­Le la nostra deci­sio­ne di non par­te­ci­pa­re all’assemblea indet­ta il 4 mar­zo, pres­so l’aula con­si­glia­re del Comu­ne di Mari­no, “Futu­ro del Cen­tro Sto­ri­co”. Dopo qua­si tre anni di riu­nio­ni e tavo­li di con­cer­ta­zio­ne incon­clu­den­ti rite­nia­mo tar­di­vo e fuo­ri luo­go il Vostro invi­to in un’assemblea pub­bli­ca che rischia di assu­me­re i con­no­ta­ti di una tifo­se­ria da sta­dio, met­ten­do in secon­do pia­no le pro­ble­ma­ti­che del­la nostra ama­ta Cit­tà.

Se Lei fos­se venu­to alla nostra assem­blea del 21 feb­bra­io scor­so avreb­be avu­to l’opportunità di illu­strar­ci il pro­gram­ma per il rilan­cio del com­mer­cio e del Cen­tro Sto­ri­co, met­ten­do a tace­re chi, in quell’assemblea, è inter­ve­nu­to solo a fini pro­pa­gan­di­sti­ci. Duran­te il dibat­ti­to abbia­mo reso pub­bli­ca la sua mail che ci invi­ta­va a par­te­ci­pa­re a un tavo­lo; invi­to che abbia­mo accol­to ben volen­tie­ri se non si fos­se poi tra­sfor­ma­to in un’assemblea aper­ta a tut­ti.

Noi abbia­mo a cuo­re il nostro pae­se, non ci fa cer­to pia­ce­re evi­den­ziar­ne le cri­ti­ci­tà, ma a tutt’oggi, per esem­pio, gran par­te del­le luci con­ti­nua­no ad esse­re acce­se anche di gior­no, can­tie­ri spar­si per tut­to il ter­ri­to­rio da mesi, la Sagra dell’Uva dopo ormai tre edi­zio­ni con­ti­nua ad insi­ste­re sul­le soli­te cri­ti­ci­tà sen­za tro­va­re solu­zio­ni; di vino ormai, quel­lo buo­no, non se ne par­la più, come lamen­ta la Col­di­ret­ti. Non c’è un pia­no per il recu­pe­ro di atti­vi­tà arti­gia­na­li e can­ti­ne sto­ri­che, iden­ti­ta­rie del­la nostre tra­di­zio­ni. 

Le nostre atti­vi­tà sono pre­sen­ti sul ter­ri­to­rio da anni, alcu­ne, poche pur­trop­po, da gene­ra­zio­ni, se non aves­si­mo a cuo­re, come lei sostie­ne, que­sto pae­se, avrem­mo inve­sti­to altro­ve.

Le con­di­zio­ni di degra­do e abban­do­no sono sot­to gli occhi di tut­ti, nel tem­po abbia­mo rac­col­to deci­ne di foto­gra­fie che lo testi­mo­nia­no, ma baste­reb­be pas­seg­gia­re per il pae­se per far­se­ne un’idea.

Sia­mo ama­reg­gia­ti nel con­sta­ta­re come Lei, gli Asses­so­ri, ma sopra­tut­to i con­si­glie­ri comu­na­li che mag­gior­men­te dovreb­be­ro par­te­ci­pa­re alla vita quo­ti­dia­na del nostro pae­se, non si ren­da­no con­to del­la situa­zio­ne. Mari­no è tut­to il ter­ri­to­rio, eppu­re in cam­pa­gna elet­to­ra­le ci ricor­dia­mo bene le pro­mes­se e i gran­di pro­cla­mi; se ci sono volu­ti più di due anni e innu­me­re­vo­li riu­nio­ni per il posi­zio­na­men­to di poche fio­rie­re lun­go Cor­so Trie­ste, come può pen­sa­re ades­so di par­lar­ci del futu­ro del Cen­tro Sto­ri­co?  

In que­sti tre anni di man­da­to, è man­ca­ta com­ple­ta­men­te una poli­ti­ca di rilan­cio del ter­ri­to­rio: l’Ostello è ina­gi­bi­le e il Mitreo con­ti­nua ad esse­re imba­raz­zan­te­men­te chiu­so, nono­stan­te sia sta­to asse­gna­to attra­ver­so un ban­do pub­bli­co. Si è crea­to un mar­chio, l’ennesimo, per la pro­mo­zio­ne dei nostri pro­dot­ti, ma anco­ra non si sono ben capi­te le fina­li­tà. Ogni gior­no sono sem­pre di più le atti­vi­tà com­mer­cia­li che chiu­do­no.

Cer­to la cri­si col­pi­sce tut­ti indi­stin­ta­men­te, ma il rilan­cio del ter­ri­to­rio pas­sa ine­vi­ta­bil­men­te attra­ver­so il com­mer­cio, e sono mol­te le pro­po­ste pro­to­col­la­te rima­ste ina­scol­ta­te che abbia­mo posto all’attenzione dell’Assessore di rife­ri­men­to.

Non sia­mo noi, con la nostra voce, a rovi­na­re l’immagine del nostro pae­se; sia­mo ormai il fana­li­no di coda dei Castel­li Roma­ni; for­se “i vec­chi”, ai qua­li Lei fa rife­ri­men­to nel­le sue ulti­me dichia­ra­zio­ni, era­no testi­mo­ni di una Mari­no miglio­re.

Que­sto atteg­gia­men­to arro­gan­te di pen­sa­re di esse­re con­ti­nua­men­te nel giu­sto pesa in ogni riu­nio­ne, in ogni tavo­lo.” 

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