Sicilia: operazione verità sul patrimonio immobiliare isolano

Sicilia: operazione verità sul patrimonio immobiliare isolano

01/03/2019 0 Di Redazione

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«Stia­mo con­du­cen­do un’operazione veri­tà sul patri­mo­nio immo­bi­lia­re del­la Regio­ne. Una giun­gla di dati, com­pe­ten­ze, appun­ti, che a tutt’oggi non con­sen­te di ave­re un qua­dro com­ple­to, aggior­na­to e det­ta­glia­to degli immo­bi­li rusti­ci e urba­ni di pro­prie­tà del­la Regio­ne e dei suoi enti stru­men­ta­li».
Lo ha det­to il pre­si­den­te del­la Regio­ne Sici­lia­na Nel­lo Musu­me­ci, a Palaz­zo d’Orleans a mar­gi­ne dell’incontro per la fir­ma dell’Accordo con il Conai sul­la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta dei rifiu­ti. 
«Si va — ha pro­se­gui­to il gover­na­to­re — da ex feu­di e pic­co­li lot­ti di ter­re­no, super­sti­ti del­la rifor­ma agra­ria, a mas­se­rie e capan­no­ni di indu­strie ali­men­ta­ri dismes­se, a cam­pa­gne in pia­nu­ra e in alta mon­ta­gna. Un immen­so patri­mo­nio che potreb­be supe­ra­re i 550mila etta­ri: solo l’Ente di svi­lup­po agri­co­lo è pro­prie­ta­rio di cir­ca 400mila etta­ri; il dipar­ti­men­to per lo Svi­lup­po rura­le ne gesti­sce, inve­ce, 150mila. E poi ci sono gli immo­bi­li appar­te­nen­ti alle Azien­de sani­ta­rie pro­vin­cia­li, pro­ve­nien­ti essen­zial­men­te da lasci­ti e dona­zio­ni di bene­fat­to­ri».
«Per la stra­gran­de mag­gio­ran­za di que­sti beni — ha aggiun­to anco­ra il pre­si­den­te — man­ca­no dati det­ta­glia­ti e valu­ta­zio­ni agro­no­mi­che. Inu­ti­le dire che tra le pie­ghe di tan­ta indif­fe­ren­za, che ha carat­te­riz­za­to negli anni la gestio­ne del patri­mo­nio pub­bli­co in Sici­lia, si anni­da­no mafio­si, spe­cu­la­to­ri, oppor­tu­ni­sti e qual­che ‘ami­co del gia­gua­ro’, che deten­go­no sen­za alcun tito­lo immo­bi­li non di loro appar­te­nen­za».
«E’ il momen­to — ha con­clu­so Musu­me­ci — di dire basta a tan­to disor­di­ne. Nep­pu­re l’istituzione del­la Ban­ca del­la ter­ra, avve­nu­ta con una leg­ge dell’Ars del 2014, è ser­vi­ta a razio­na­liz­za­re i fon­di rusti­ci per sco­pi di valen­za socia­le e per crea­re nuo­va occu­pa­zio­ne. Oggi ho tenu­to il pri­mo incon­tro con i diri­gen­ti del­le Finan­ze, dell’Agricoltura, del­lo Svi­lup­po rura­le, del­la Salu­te e dell’Esa. Ci vor­rà del tem­po, ma la stra­da imboc­ca­ta la per­cor­re­re­mo sen­za ten­ten­na­men­ti».

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