Sicilia, 5 Stelle: il Parlamento siciliano ci costa più della Casa Bianca!

Sicilia, 5 Stelle: il Parlamento siciliano ci costa più della Casa Bianca!

27/02/2019 0 Di Redazione

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La denuncia dei 5 Stelle siciliani. Presentati alla stampa i deludenti dati di un anno del Parlamento più antico d’Europa.  Zito: “Un minuto d’aula ci costa mille euro”. Cappello. “Miccichè e il governo hanno grosse colpe”. Pagana. “Proporremo una modifica del regolamento”. 

Costa poco più del­la Casa Bian­ca sot­to la gestio­ne Oba­ma, (137 milio­ni e mez­zo l’anno con­tro 136 dell’istituzione a stel­le e stri­sce) ma pro­du­ce pochis­si­mo, appe­na 21 leg­gi nel  2018  (gran par­te obbli­ga­to­rie rela­ti­ve al bilan­cio, finan­zia­ria e ren­di­con­to) e nes­su­na vera rifor­ma.

Ben­ve­nu­ti  a sala d’Ercole, dove le uni­che fati­che sono quel­le appe­se ai muri.  Non si può dire, infat­ti, che i depu­ta­ti , sot­to la gestio­ne Mic­ci­chè, pos­sa­no fare con­cor­ren­za a Sta­ca­nov, anche se non sem­pre per col­pa loro. Da dicem­bre 2017 a dicem­bre 2018 l’aula si è riu­ni­ta solo 87 vol­te per una media di 7,25 ore al mese. E in alcu­ni mesi ha lavo­ra­to anco­ra meno. A mag­gio del 2018, ad esem­pio,  quan­do sala d’Ercole chia­mò a rac­col­ta i depu­ta­ti solo 4 vol­te per un tota­le di 4 ore e 34 minu­ti.

I dati sul­la pro­dut­ti­vi­tà del par­la­men­to più anti­co d’Europa nel 2018 sono sta­ti pre­sen­ta­ti oggi alla stam­pa dal  M5S nel cor­so di una con­fe­ren­za stam­pa tenu­ta da Ste­fa­no Zito (che ha rac­col­to i dati), dal capo­grup­po Fran­ce­sco Cap­pel­lo e dal­la depu­ta­ta Ele­na Paga­na.

“Media­men­te – ha det­to  Zito – il Par­la­men­to, riu­nen­do­si così poche vol­te, fini­sce per costar­ci mil­le euro al minu­to.  E’ vero che ci sono anche i lavo­ri del­le com­mis­sio­ni legi­sla­ti­ve, ma anche lì non è che ci si ammaz­zi di lavo­ro”.

In effet­ti  le com­mis­sio­ni per­ma­nen­ti si riu­ni­sco­no media­men­te una vol­ta a set­ti­ma­na, con la Bilan­cio la più atti­va.

“in tut­to que­sto – ha affer­ma­to Cap­pel­lo – sono evi­den­ti  le col­pe del­la gestio­ne Mic­ci­chè, ma anche il gover­no Musu­me­ci ha le sue. Se l’esecutivo aves­se por­ta­to in aula le rifor­me che ave­va roboan­te­men­te  annun­cia­to duran­te la cam­pa­gna elet­to­ra­le sta­rem­mo a par­la­re di ben altre situa­zio­ni.  E non ci si appel­li all’alibi del­le cas­se regio­na­li vuo­te, ci sono parec­chie leg­gi a costo zero che potreb­be­ro esse­re vara­te se solo ci fos­se vera­men­te la volon­tà di far­lo”.

“Ad esem­pio – ha affer­ma­to Zito a mar­gi­ne del­la con­fe­ren­za – si pote­va met­te­re mano alla rifor­ma del­la diri­gen­za regio­na­le che vede un plo­to­ne di gene­ra­li spes­so sen­za un eser­ci­to da coman­da­re. E inve­ce ci si e ritro­va­ti spes­so a fare  sedu­te per rispon­de­re alla inter­ro­ga­zio­ni,  gran par­te del­le qua­li sono nostre, o per discu­te­re del­la fon­da­men­ta­le nor­ma sul­le aiuo­le, men­tre la Sici­lia va a roto­li”.

Sia nel­le com­mis­sio­ni che in aula, le assen­ze dei  depu­ta­ti  nell’anno appe­na anda­to in archi­vio sono let­te­ral­men­te fioc­ca­te. A sala d’Ercole alcu­ni par­la­men­ta­ri han­no fat­to regi­stra­re meno del­la metà del­le pre­sen­ze. (Gen­nu­so e Geno­ve­se) a sal­va­re altri  (capi­grup­po, com­po­nen­ti dell’ufficio di pre­si­den­za ed  asses­so­ri ) è sta­to il rego­la­men­to, che attra­ver­so le pre­sen­ze auto­ma­ti­che li con­si­de­ra sem­pre sugli scran­ni anche quan­do non ci sono.

Pe r tura­re alcu­ne fal­le del siste­ma i depu­ta­ti del  M5S stel­le stan­no met­ten­do a pun­to alcu­ne pro­po­ste di modi­fi­che la rego­la­men­to che pre­ve­do­no, oltre all’abolizione del­le pre­sen­ze auto­ma­ti­che  anche mul­te o altre san­zio­ni per gli gli “Arsen­tei­sti”.

“Ci stia­mo stu­dian­do su – ha det­to  Ele­na Paga­na,  che fa par­te del­la com­mis­sio­ne rego­la­men­to – le met­te­re­mo a pun­to con il con­for­to del pare­re degli uffi­ci”.

Il grup­po più pro­li­fi­co in fat­to di atti par­la­men­ta­ri pre­sen­ta­ti è il M5S (è anche il grup­po più nume­ro­so) che ne ha pre­sen­ta­to qua­si il 45 per cen­to , segue il Pd 20,82 per cen­to e Diven­te­rà Bel­lis­si­ma 10,18 per cen­to.

Leg­gi il docu­men­to sche­ma­ti­co.

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