Speciale Commercianti a Marino: è scontro con l’Amministrazione

25/02/2019 0 Di Francesca Marrucci

Que­sto arti­co­lo è sta­to let­to 1952 vol­te!

Nell’incontro tenutosi giovedì scorso, l’Amministrazione, assente, non è stata risparmiata dalle critiche. Qui troverete le relazioni complete delle categorie di commercianti, artigiani ed agricoltori, la lettera dell’Amministrazione per giustificare l’assenza e gli interventi delle associazioni. Non poche le lamentele del pubblico sulla presenza dei politici.

di Fran­ce­sca Mar­ruc­ci

La Sala Lepan­to di Mari­no, gio­ve­dì 21 feb­bra­io 2019 era gre­mi­ta di gen­te e com­mer­cian­ti, di tut­te le spe­cie. Rara­men­te è capi­ta­to di veder­li tut­ti uni­ti, i com­mer­cian­ti, in que­sti 30 anni, ma sì, gio­ve­dì era­no tut­ti lì, chi pri­ma chi dopo sono arri­va­ti e in mol­ti sono rima­sti fuo­ri per­ché la Sala era già pie­na.

Chi dice che non c’e­ra­no e c’e­ra­no solo poli­ti­ci dice o ripor­ta una bugia, non giria­mo­ci intor­no. Di poli­ti­ci ce n’e­ra­no pochi, quel­li che sono inter­ve­nu­ti alla fine, for­se un paio di più, ma si trat­ta di 6–7 indi­vi­dui su più di un cen­ti­na­io che affol­la­va­no l’as­si­se. 

La let­te­ra del­l’Am­mi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le

L’Assenza dell’Amministrazione Comunale

L’in­con­tro, ini­zia­to pun­tua­le, è sta­to mode­ra­to da Gian­ni Alfon­si ed ha visto subi­to l’as­sen­za, rimar­ca­ta con una sedia vuo­ta lascia­ta in pri­ma fila, del­l’Am­mi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le. A giu­sti­fi­car­la, una mail invia­ta agli orga­niz­za­to­ri in cui si affer­ma che ‘per la tota­le tra­spa­ren­za dei rap­por­ti’ non avreb­be­ro pre­sen­zia­to all’in­con­tro e che si pren­de ‘atto del­le Vostre rimo­stran­ze espres­se in que­sti ulti­mi gior­ni’ con­fer­man­do la ‘dispo­ni­bi­li­tà al dia­lo­go sugli argo­men­ti pro­po­sti, pro­po­nen­do la con­vo­ca­zio­ne di un Tavo­lo di con­fron­to straor­di­na­rio riguar­dan­te tut­to il com­mer­cio.’ 

All’uo­po, ‘il sin­da­co e la Giun­ta si pro­pon­go­no di illu­stra­re in det­ta­glio la Linea Poli­ti­ca già espres­sa in sede di pre­sen­ta­zio­ne del Pro­gram­ma Elet­to­ra­le, aggior­na­ta con le atti­vi­tà avvia­te o in fase di avvia­men­to.’ 

La let­tu­ra del­l’in­te­ro mes­sag­gio è sta­ta accol­ta, come pre­vi­sto, da bia­si­mo e deri­sio­ne dal pub­bli­co. Del resto, si sa, in poli­ti­ca come altro­ve, chi lascia un vuo­to, non solo lo vede riem­pi­re da altri, ma chi è assen­te ha sem­pre tor­to, in spe­cie se si trat­ta di rap­pre­sen­tan­ti dei cit­ta­di­ni, elet­ti da que­sti, che sono chia­ma­ti a ren­de­re con­to del loro ope­ra­to.

Sbri­ga­ta la que­stio­ne Ammi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le, le tre cate­go­rie di com­mer­cian­ti han­no let­to del­le rela­zio­ni sul­la situa­zio­ne che sta viven­do non solo il com­mer­cio mari­ne­se, ma l’in­te­ro pae­se.

L’ACCS

tavolo relatori commercianti marino Il tavo­lo dei rela­to­ri

Ha ini­zia­to Cin­zia Fran­chit­ti per l’ACCS, l’As­so­cia­zio­ne Com­mer­cian­ti del cen­tro Sto­ri­co, che con vee­men­za ha elen­ca­to tut­te le cri­ti­ci­tà del Cen­tro sto­ri­co, sof­fer­man­do­si in par­ti­co­la­re sul­la man­can­za di puli­zia, sul­l’i­ner­zia sui loca­li sfit­ti e igie­ni­ca­men­te peri­co­lo­si, sul­l’ab­ban­do­no dei par­chi, sul­la man­can­za di una car­tel­lo­ni­sti­ca ade­gua­ta, posti auto gra­tui­ti e così via (leg­gi la rela­zio­ne). Ha ricor­da­to anche che le lumi­na­rie nata­li­zie per le piaz­ze e Cor­so Trie­ste sono sta­te inte­ra­men­te paga­te dal­l’ACCS e il comu­ne ha solo dato il suo­lo pub­bli­co.

In cam­pa­gna elet­to­ra­le si sono mes­si le maglie gial­le e sono anda­ti a puli­re,” ha affer­ma­to la Fran­chit­ti. “Allo­ra, se le rimet­tes­se­ro anche ora e lo faces­se­ro che que­sto Cen­tro Sto­ri­co fa schi­fo! Ci han­no mes­so 8 mesi solo per met­te­re 2 fio­rie­re e 2 cesti­ni dopo che abbia­mo mani­fe­sta­to, pro­te­sta­to e mes­so dei car­tel­li. Otto mesi! Sia­mo arrab­bia­ti, sia­mo stu­fi di esse­re pre­si in giro! Lot­tia­mo tut­ti uni­ti per far capi­re a que­sti signo­ri che c’è biso­gno del­l’im­pe­gno di tut­ti e che non sono sta­ti elet­ti solo per occu­pa­re le pol­tro­ne!

marino commercianti La sedia vuo­ta lascia­ta per il Sin­da­co Coliz­za assen­te — Foto di Ales­san­dro Pace

L’Unione Commercianti Marino

Un appel­lo acco­ra­to e mol­to applau­di­to, segui­to da quel­lo di Rober­to Frez­za del­l’Unio­ne Com­mer­cian­ti Mari­no che è par­ti­to dal­la tra­sfor­ma­zio­ne del com­mer­cio negli ulti­mi 30 anni per arri­va­re alla cri­si eco­no­mi­ca che ha col­pi­to soprat­tut­to i pic­co­li com­mer­cian­ti. Le pro­po­ste del­l’UC sono quel­le di rivol­ger­si ad un turi­smo di nic­chia che cer­ca pro­dot­ti e ser­vi­zi di qua­li­tà, altri­men­ti si rimar­rà fago­ci­ta­ti dal­la Capi­ta­le che atti­ra i gran­di flus­si turi­sti­ci. “Per fare ciò c’è biso­gno di cura­re il Cen­tro Sto­ri­co con inter­ven­ti strut­tu­ra­li ed infra­strut­tu­ra­li,” ha sot­to­li­nea­to Frez­za, elen­can­do alcu­ne prio­ri­tà come i par­cheg­gi, l’ar­re­do urba­no, il rifa­ci­men­to del­le fac­cia­te dei palaz­zi, il tra­spor­to loca­le, il recu­pe­ro dei par­chi e dei palaz­zi sto­ri­ci e l’in­cen­ti­va­zio­ne di strut­tu­re ricet­ti­ve come l’o­stel­lo, affi­da­to, inve­ce, con ban­do a ser­vi­zi socia­li e tut­t’o­ra chiu­so dopo due anni, sen­za che se ne cono­sca il rea­le impe­di­men­to all’a­per­tu­ra.

Frez­za ha riba­di­to che il com­pi­to del Comu­ne sareb­be anche tro­va­re fon­di par­te­ci­pan­do a ban­di regio­na­li, nazio­na­li ed euro­pei e che anche l’UC non ha rice­vu­to rispo­ste dal Comu­ne a que­ste richie­ste, por­ta­te più vol­te. (leg­gi la rela­zio­ne)

La Confesercenti

A segui­re, Patri­zia Ludo­vi­si, del­la Con­fe­ser­cen­ti ha rin­ca­ra­to la dose intro­du­cen­do il tema pro­po­ste pro­get­tua­li. “Dopo 3 anni di ammi­ni­stra­zio­ne non abbia­mo visto nes­sun pro­get­to di svi­lup­po. Le feste di un gior­no non cam­bia­no la situa­zio­ne e il gior­no dopo è tut­to ugua­le a pri­ma. L’am­mi­ni­stra­zio­ne dovreb­be crea­re le con­di­zio­ni per fare impre­sa. Abbia­mo por­ta­to un pro­get­to per far apri­re varie atti­vi­tà con brand inter­na­zio­na­li in fran­chi­sing che avreb­be­ro potu­to fare la dif­fe­ren­za, ma l’am­mi­ni­stra­zio­ne ha lascia­to cade­re il tut­to nel nul­la. Anche la pro­po­sta sul­l’al­ber­go dif­fu­so l’a­ve­va­mo por­ta­ta noi. Abbia­mo anche noi smes­so di anda­re al Tavo­lo men­si­le per­ché non ha avu­to alcun risul­ta­to. Ci vuo­le corag­gio e amo­re per la pro­pria cit­tà e qui non c’è.” (leg­gi la rela­zio­ne)

La Coldiretti

Gugliel­mo Schiaf­fi­ni, Pre­si­den­te del­la Col­di­ret­ti ha let­to una rela­zio­ne incen­tra­ta sul­la rina­sci­ta del ter­ri­to­rio attra­ver­so la con­cer­ta­zio­ne e la con­di­vi­sio­ne con tut­te le real­tà del ter­ri­to­rio. Ha ricor­da­to che ormai la mag­gior par­te del­le can­ti­ne sto­ri­che del Cen­tro Sto­ri­co sono ridot­te  fati­scen­ti abi­ta­zio­ni insa­lu­bri, ‘spre­co del patri­mo­nio del ter­ri­to­rio’, e le respon­sa­bi­li­tà sono da indi­vi­dua­re nel pas­sa­to, non solo nel­le respon­sa­bi­li­tà del­l’am­mi­ni­stra­zio­ne attua­le. “Cer­to, alcu­ne cose i 5 Stel­le le avreb­be­ro potu­te fare in que­sti 3 anni. Comin­cian­do dal par­cheg­gio sel­vag­gio che afflig­ge que­sto pae­se tut­te le sere e impe­di­sce la cir­co­la­zio­ne non solo agli ospi­ti, ma anche ai resi­den­ti. Per­ché qual­cu­no dovreb­be apri­re un loca­le in un ambien­te così degra­da­to? Noi agri­col­to­ri abbia­mo inve­sti­to in pro­dot­ti di qua­li­tà, ma qual è la vetri­na che dovreb­be pro­muo­ver­li? Una Sagra di scar­sa qua­li­tà? Qua­li sono sta­te le scel­te corag­gio­se di que­sta ammi­ni­stra­zio­ne? L’or­di­nan­za di pedo­na­liz­za­zio­ne del Cen­tro Sto­ri­co è rima­sta let­te­ra mor­ta. Se le ordi­nan­ze si fan­no si devo­no far anche rispet­ta­re! Spe­ro che l’am­mi­ni­stra­zio­ne pren­da spun­to da que­ste nostre istan­ze.” (leg­gi la rela­zio­ne)

La Confartigianato

Per la Con­far­ti­gia­na­to ‘Zac­ca­ria Negro­ni’ ha par­la­to Lucia Lan­ciot­ti: “A Mari­no è neces­sa­rio supe­ra­re innan­zi tut­to il nostro scet­ti­ci­smo nei con­fron­ti del­le altre azien­de loca­li, biso­gna dare spa­zio alla col­la­bo­ra­zio­ne. Gli arti­gia­ni si met­to­no a dispo­si­zio­ne per l’ar­re­do urba­no e il restau­ro del­le fac­cia­te, ma per far­lo ci vuo­le stra­te­gia e pro­gram­ma­zio­ne. L’am­mi­ni­stra­zio­ne deve obbli­ga­re i nostri elet­ti a chie­de­re finan­zia­men­ti euro­pei e biso­gna coin­vol­ge­re chiun­que si dispo­ni­bi­le a soste­ner­ci. È ora di ini­zia­re a fare auto­cri­ti­ca e di riap­pro­priar­ci del nostro ter­ri­to­rio. Tut­ta la poli­ti­ca ha del­le respon­sa­bi­li­tà, quel­la pas­sa­ta e quel­la pre­sen­te e solo se i mari­ne­si saran­no uni­ti potran­no risol­le­va­re le sor­ti di que­sto pae­se.” (leg­gi la rela­zio­ne)

Sono sta­te invi­ta­te ad inter­ve­ni­re anche le asso­cia­zio­ni di Vivi­Ma­ri­no e del­la Con­sul­ta. Non essen­do sta­to pos­si­bi­le riu­ni­re tut­te pri­ma del­l’e­ven­to e por­ta­re una testi­mo­nian­za con­giun­ta, sono inter­ve­nu­te Pun­to a Capo Onlus, rap­pre­sen­ta­ta da Fran­ce­sca Mar­ruc­ci, il Pre­si­den­te, e l’Ar­cheo­club, per voce del suo Pre­si­den­te Fabia­na Gian­san­ti, tra le asso­cia­zio­ni più atti­ve e pre­sen­ti sul ter­ri­to­rio.

Le Associazioni

Fran­ce­sca Mar­ruc­ci ha riba­di­to come da ormai 30 anni scri­va del­la situa­zio­ne del com­mer­cio mari­ne­se e que­sta è sem­pre peg­gio­re ed arri­va­ta ormai ad un pun­to di non ritor­no che deve, però, vede­re un impe­gno di tut­te le real­tà civi­li e socia­li per­ché la cri­si non è solo del com­mer­cio ma del pae­se tut­to.

Pri­ma di tut­to dob­bia­mo esse­re ben con­sci che la respon­sa­bi­li­tà del­lo sta­to attua­le di Mari­no è di tut­ti noi, non solo del­la poli­ti­ca, anche per­ché i poli­ti­ci li abbia­mo elet­ti noi. La disgra­zia di que­sto pae­se è innan­zi tut­to che non esi­ste col­la­bo­ra­zio­ne e con­di­vi­sio­ne, solo com­pe­ti­zio­ne, in tut­ti i set­to­ri. Poi, che la col­pa è sem­pre di qual­cun altro e non si fa mai auto­cri­ti­ca e ci si assu­mo­no le pro­prie respon­sa­bi­li­tà. O si fa una rivo­lu­zio­ne nel­le teste e nel modo di vede­re la cosa pub­bli­ca, sen­za pen­sa­re solo al pro­prio orti­cel­lo, o non se ne esce.

La situa­zio­ne è più che dram­ma­ti­ca e nes­su­no può pen­sa­re di risol­ver­la da solo. Anche noi abbia­mo scon­tri con­ti­nui con l’am­mi­ni­stra­zio­ne, non riu­scia­mo a col­la­bo­ra­re per­ché ci sono figli e figlia­stri, ma se voglia­mo tro­va­re una solu­zio­ne biso­gna met­te­re in cam­po una stra­te­gia comu­ne con tut­ti e tut­ti allo stes­so livel­lo: com­mer­cian­ti, arti­gia­ni, agri­col­to­ri, asso­cia­zio­ni e ammi­ni­stra­zio­ne comu­na­le o non se ne esce.

Tan­te teste e tan­te idee diver­se si pos­so­no met­te­re insie­me solo su fat­ti e pro­po­ste con­cre­te. Noi, di teo­rie, non ne voglia­mo sen­ti­re più. O si lavo­ra tut­ti uni­ti per quel­lo che deve esse­re inte­so come patri­mo­nio comu­ne o sia­mo già sepol­ti. Oggi, i finan­zia­men­ti non ven­go­no più dal­le cas­se comu­na­li, ma dai ban­di a vari livel­li e o si fa rete e non arri­va­no sol­di. Se uscia­mo da qui con una pro­po­sta con­cre­ta in que­sto sen­so, le asso­cia­zio­ni saran­no moti­va­te a par­te­ci­pa­re, altri­men­ti ci stia­mo par­lan­do addos­so, que­sto incon­tro non sarà ser­vi­to a nien­te e sare­mo tut­ti cor­re­spon­sa­bi­li di que­sto.”

Fabia­na Gian­san­ti ha pun­ta­to il dito pro­prio sul­la respon­sa­bi­li­tà con­di­vi­sa: “Dob­bia­mo dire le cose come stan­no, sen­za nascon­der­ci la real­tà. È vero che l’am­mi­ni­stra­zio­ne man­ca in tan­ti impe­gni, che il pae­se è spor­co e non offre nien­te ai turi­sti e ai resi­den­ti, ma anche i mari­ne­si devo­no assu­mer­si la respon­sa­bi­li­tà se Mari­no è risot­to così. Noi gestia­mo le grot­te e dob­bia­mo pas­sa­re dal sot­to­pas­so di Palaz­zo Mat­teot­ti. Chi fa le scrit­te e lo ridu­ce in quel­le con­di­zio­ni sono i figli ed i nipo­ti di qual­cu­no che è qui den­tro. Gli anzia­ni con pro­ble­mi alla pro­sta­ta che inve­ce di chie­de­re ad un bar, la van­no a fare nel sot­to­pas­so ed in altri ango­li del pae­se, sono mari­ne­si, non ci ven­go­no da altri posti.

Quan­do i turi­sti ven­go­no nei fine set­ti­ma­na a visi­ta­re le grot­te e poi voglio­no acqui­sta­re del vino, dove li por­tia­mo che non c’è un posto aper­to che ven­de vino? Allo­ra, o ognu­no fa la sua par­te o a poco var­ran­no gli sfor­zi degli altri. Le asso­cia­zio­ni con­ti­nua­no a fare il loro lavo­ro nono­stan­te tut­to, sen­za aiu­ti e cer­ca­no sem­pre più spes­so col­la­bo­ra­zio­ni con le impre­se loca­li. Noi il pas­so l’ab­bia­mo già fat­to. lo aspet­tia­mo da tut­ti gli altri.”

Gli interventi politici

Ci sono sta­ti poi una serie di inter­ven­ti di poli­ti­ci, a comin­cia­re dal Con­si­glie­re Regio­na­le Adria­no Paloz­zi, ex-sin­da­co, che ha dife­so le sue ammi­ni­stra­zio­ni, segui­to da Ste­fa­no Cec­chi, Enri­co Ioz­zi, Mar­co Coman­di­ni, Mas­si­mo Prin­zi, Iva­no Moret­ti ed infi­ne Sabri­na Minuc­ci. Biso­gna dire che in sala c’e­ra anche la Con­si­glie­ra Comu­na­le Fran­ca Sil­va­ni che però non è inter­ve­nu­ta.

Le conclusioni

Ad onor del vero non si può dire che il pub­bli­co abbia mol­to apprez­za­to gli inter­ven­ti poli­ti­ci, tan­to che più di un cit­ta­di­no e com­mer­cian­te ha rite­nu­to di dover par­la­re pro­prio per espri­me­re dis­sen­so in que­sto sen­so e nei gior­ni suc­ces­si­vi in mol­ti han­no cri­ti­ca­to la scel­ta del­l’or­ga­niz­za­zio­ne per la scel­ta.

Ovvia­men­te, i con­si­glie­ri di mag­gio­ran­za e l’As­ses­so­re al Com­mer­cio, Ada San­ta­mai­ta, han­no pre­so spun­to da que­ste pre­sen­ze per par­la­re sui social di ‘mani­fe­sta­zio­ne elet­to­ra­le’ e ‘con più poli­ti­ci che com­mer­cian­ti’. In poli­ti­ca, si sa, ognu­no dice la sua e cer­ca di gio­car­si le car­te a pro­prio favo­re. Cer­to è che limi­ta­re a quat­tro inter­ven­ti poli­ti­ci, facil­men­te iden­ti­fi­ca­bi­li come tali, il lamen­to usci­to dal­la Sala Lepan­to, signi­fi­ca sot­to­va­lu­ta­re o peg­gio, voler igno­ra­re una pro­te­sta che inve­ce è ben per­ce­pi­ta da tut­ta la cit­ta­di­nan­za che assi­ste sem­pre più sgo­men­ta alla mor­te del pae­se.

In poli­ti­ca ogni cosa che si fa dà un mes­sag­gio pre­ci­so. E l’as­sen­za mostra o suf­fi­cien­za, o arro­gan­za o debo­lez­za. Qua­le che sia il caso del­l’am­mi­ni­stra­zio­ne mari­ne­se, il rifiu­to del con­fron­to con gli elet­to­ri non è mai una scel­ta intel­li­gen­te, in spe­cie se si ritie­ne di aver ragio­ne e si devo­no difen­de­re le pro­prie posi­zio­ni.

Ora, men­tre si cer­ca di costi­tui­re un tavo­lo uni­ta­rio anche con le asso­cia­zio­ni, il pros­si­mo pas­so avver­rà il 4 mar­zo in Aula Con­si­lia­re e noi segui­re­mo per voi que­sta enne­si­ma pun­ta­ta.


LE RELAZIONI DEGLI ORGANIZZATORI

 

Relazione di Cinzia Franchitti, ACCS

In qua­li­tà di Pre­si­den­te dell’ACCS (Asso­cia­zio­ne com­mer­cian­ti cen­tro sto­ri­co di Mari­no) que­sta sera por­te­rò in risal­to le cri­ti­ci­tà in cui ver­te il nostro cen­tro sto­ri­co e di con­se­guen­za anche la nostra cate­go­ria, che già vive di per sé un perio­do dif­fi­ci­le a cau­sa del­la situa­zio­ne di cri­si in cui attual­men­te si tro­va l’Italia ed il con­ti­nuo espan­der­si dei cen­tri com­mer­cia­li e del­le mul­ti­na­zio­na­li di ven­di­ta on-line… Tut­te situa­zio­ni che cer­to non aiu­ta­no la cre­sci­ta e lo svi­lup­po del­le pic­co­le real­tà com­mer­cia­li, se a que­sto andia­mo ad aggiun­ge­re una tota­le man­can­za di pro­get­ti, pro­po­ste, idee ed ini­zia­ti­ve da par­te del­la nostra ammi­ni­stra­zio­ne comu­na­le, quel­lo che ci aspet­ta è un futu­ro incer­to e la cer­tez­za di ulte­rio­ri ser­ran­de chiu­se. Per con­tra­sta­re tut­to ciò dob­bia­mo par­ti­re da cosa non si è fat­to in que­sti tre anni di Gover­no,  quan­te pro­mes­se ci sono sta­te fat­te che non sono sta­te man­te­nu­te . Par­ti­rei da Mag­gio 2017 quan­do abbia­mo dovu­to pre­sen­ta­re una rac­col­ta di 100  fir­me per esse­re rice­vu­ti da un Sin­da­co lati­tan­te e sot­to­por­re a que­sta ammi­ni­stra­zio­ne le nostre richie­ste. Noi sia­mo sem­pre sta­ti pre­sen­ti ogni mese al “tavo­lo di con­cer­ta­zio­ne”, con l’assessore alle atti­vi­tà pro­dut­ti­ve, per indi­vi­dua­re insie­me un per­cor­so di svi­lup­po che valo­riz­zi tut­te le risor­se pre­sen­ti sul Ter­ri­to­rio (uma­ne, ambien­ta­li, cul­tu­ra­li, eco­no­mi­che , pro­dut­ti­ve ed infra­strut­tu­ra­li) come:

  • Arre­do urba­no
  • Riqua­li­fi­ca­zio­ne dei par­chi pub­bli­ci
  • Ade­gua­men­to degli impian­ti di illu­mi­na­zio­ne del cen­tro sto­ri­co e dei suoi prin­ci­pa­li monu­men­ti
  • Puli­zia del­le stra­de, mar­cia­pie­di e piaz­ze
  • Calen­da­riz­za­zio­ne e pro­mo­zio­ne even­ti e pro­dot­ti tipi­ci del ter­ri­to­rio
  • Pro­mo­zio­ne dei mag­gio­ri luo­ghi d’interesse cul­tu­ra­le (ad esem­pio il Mitreo e la Mari­no sot­ter­ra­nea)
  • Stra­te­gie com­mer­cia­li ed incen­ti­va­zio­ni alle nuo­ve atti­vi­tà com­mer­cia­li

Il risul­ta­to!!!! … solo per posi­zio­na­re del­le nuo­ve fio­rie­re su Cor­so Trie­ste e 4 cesti­ni dei rifiu­ti su Cor­so Vit­to­ria Colon­na ci sono volu­ti ben sei mesi. Per non par­la­re del Mitreo, sem­bra­va man­cas­se solo una fir­ma per veder­lo aper­to al pub­bli­co. Dopo tre mesi di nostre sol­le­ci­ta­zio­ni ci sen­tia­mo rispon­de­re che a cau­sa di un pro­ble­ma di alla­ga­men­to l’iter buro­cra­ti­co dovrà ripar­ti­re dall’inizio… Anche que­sta pro­mes­sa è sva­ni­ta.

Più e più vol­te abbia­mo richie­sto lo sta­to di avan­za­men­to dei lavo­ri alla fac­cia­ta late­ra­le del­la Basi­li­ca di San Bar­na­ba che da sva­ria­ti mesi ha tra­sfor­ma­to il nostro cen­tro sto­ri­co in un can­tie­re aper­to, e non dà la pos­si­bi­li­tà ai cit­ta­di­ni di usu­frui­re dei posti auto sot­to­stan­ti crean­do non pochi disa­gi al com­mer­cio… Indo­vi­na­te un po’?? Anche in que­sto caso l’Amministrazione non ha sapu­to dar­ci una rispo­sta ed ha sca­ri­ca­to ogni respon­sa­bi­li­tà ai Beni Cul­tu­ra­li.

Alla fine di Luglio 2018 … abbia­mo invia­to al Sin­da­co ed all’amministrazione comu­na­le una rac­col­ta di 1200 fir­me per la richie­sta del­la modi­fi­ca del­la via­bi­li­tà su Cor­so Trie­ste e modi­fi­ca dei posti auto a spi­na di pesce, per aumen­ta­re la dispo­ni­bi­li­tà di posti auto sia per i resi­den­ti che per i cit­ta­di­ni tut­ti…. Ad oggi non ci è per­ve­nu­ta anco­ra nes­su­na rispo­sta uffi­cia­le da par­te del Sin­da­co e degli orga­ni com­pe­ten­ti, la qua­le cosa è un atto dovu­to, come è un atto dovu­to la puli­zia del­le stra­de, dei mar­cia­pie­di, del­le piaz­ze, dei par­chi pub­bli­ci e del­le aree  ludi­che dedi­ca­te ai bam­bi­ni noi non dovrem­mo esse­re qui oggi a chie­der­vi l’adempimento di una ordi­na­ria ammi­ni­stra­zio­ne. Come è ordi­na­ria ammi­ni­stra­zio­ne con­trol­la­re lo sta­to di abban­do­no dei loca­li sfit­ti ed impor­re ai rela­ti­vi pro­prie­ta­ri la riqua­li­fi­ca­zio­ne del loca­le.

Ci è sta­ta pro­mes­sa la pedo­na­liz­za­zio­ne dei Bor­ghi del cen­tro sto­ri­co, addi­rit­tu­ra con affis­sio­ne del­la car­tel­lo­ni­sti­ca che indi­ca­va le aree pedo­na­liz­za­te, que­sta ini­zia­ti­va avreb­be per­mes­so l’apertura del­le can­ti­ne sto­ri­che e quin­di la crea­zio­ne di un per­cor­so turi­sti­co che avreb­be attrat­to turi­smo e dato una ven­ta­ta di aria nuo­va al Pae­se… For­se a que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne il turi­smo non pia­ce per­ché a qual­che gior­no di distan­za la car­tel­lo­ni­sti­ca è sta­ta coper­ta e del­la pedo­na­liz­za­zio­ne non se ne è vista l’ombra. Come non tro­via­mo la car­tel­lo­ni­sti­ca che indi­chi il per­cor­so per arri­va­re al par­cheg­gio di Piaz­za­le degli Eroi. A nostra richie­sta quel­lo che sono riu­sci­ti a fare è sta­to riac­cen­de­re i display che indi­ca­no la sola esi­sten­za di un par­cheg­gio, ma non la sua ubi­ca­zio­ne, per non par­la­re di Piaz­za­le degli Eroi, che si tro­va pro­prio sopra il par­cheg­gio mul­ti­pia­no, beh che dire è spor­co, abban­do­na­to e mal gesti­to, un vero pec­ca­to per­ché da quel piaz­za­le si può gode­re di un pano­ra­ma invi­dia­bi­le, andreb­be valo­riz­za­to , esal­ta­to , reso ritro­vo di una gio­ven­tù, quel­la mari­ne­se , che per tro­va­re un po’ di bel­lez­za è costret­ta ad usci­re da Mari­no. Non abbia­mo paro­le.

Ad esclu­sio­ne del­la Sagra dell’Uva che è l’unico even­to che coin­vol­ge tut­to il cen­tro sto­ri­co e vie­ne orga­niz­za­ta a spe­se dell’Amministrazione comu­na­le tut­ti gli altri even­ti in pro­gram­ma­zio­ne ven­go­no orga­niz­za­ti dal­le Asso­cia­zio­ni e dai comi­ta­ti di quar­tie­re sen­za il sup­por­to e la spon­so­riz­za­zio­ne da par­te del Comu­ne e mol­to spes­so non coin­vol­go­no tut­to il cen­tro sto­ri­co di Mari­no , ma sono rele­ga­ti ad even­ti o sagre di quar­tie­re . Vor­rem­mo far pre­sen­te alla cit­ta­di­nan­za che se que­sto Nata­le 2018 si è acce­so di luci sul­le vie prin­ci­pa­li del cen­to sto­ri­co è sta­to meri­to esclu­si­vo del­la nostra asso­cia­zio­ne com­mer­cian­ti che auto­tas­san­do­si ha per­mes­so l’installazione del­le lumi­na­rie. L’unico con­tri­bu­to che ci ha for­ni­to il Comu­ne è sta­to l’allaccio alla cor­ren­te elet­tri­ca… Avreb­be potu­to fare di meglio come ad esem­pio par­te­ci­pa­re al ban­do regio­na­le che for­ni­va fon­di ai Comu­ni richie­den­ti per l’apposizione del­le lumi­na­rie nata­li­zie… Ma si vede che a que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne non sta a cuo­re nean­che il Nata­le. Cre­dia­mo sia giu­sto par­te­ci­pa­re atti­va­men­te agli even­ti sul nostro ter­ri­to­rio e non ci sia­mo mai tira­ti indie­tro, ma cre­dia­mo sia anco­ra più giu­sto che a far­si cari­co dell’organizzazione, spon­so­riz­za­zio­ne e pub­bli­ciz­za­zio­ne di even­ti e sagre sia un com­pi­to dell’Amministrazione. Noi sia­mo com­mer­cian­ti e non orga­niz­za­to­ri di even­ti.

Di incon­tri come ho det­to ce ne sono sta­ti e tra le tan­te pro­mes­se già cita­te c’era sta­ta pro­spet­ta­ta la desti­na­zio­ne di alcu­ne sedi di pro­prie­tà del Comu­ne ad enti come un distac­ca­men­to ASL pres­so la Sala Lepan­to e un distac­ca­men­to di un altro ente pres­so Palaz­zo Mat­teot­ti che avreb­be­ro di rifles­so aumen­ta­to l’afflusso di per­so­ne sul nostro Ter­ri­to­rio. Anche que­sta pro­mes­sa è sta­ta disat­te­sa, quel­lo che ci chie­dia­mo è cosa sia d’impedimento alla rea­liz­za­zio­ne di uffi­ci vol­ti ai ser­vi­zi al Cit­ta­di­no, per­ché pre­fe­ri­re che alcu­ni sta­bi­li, come l’Ostello del­la Gio­ven­tù, ver­ta­no in uno sta­to di degra­do ed abban­do­no. Cre­dia­mo che gli sta­bi­li appe­na cita­ti rap­pre­sen­ti­no lo spec­chio di que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne, che ci ha pro­spet­ta­to un cam­bia­men­to, ma sta lascian­do mori­re pian pia­no un Pae­se, che per anni è sta­to il fio­re all’occhiello dei Castel­li Roma­ni, in uno sta­to di incu­ria ed abban­do­no.

Noi sia­mo con­vin­ti che que­sta cit­tà ha anco­ra tan­tis­si­mo da dare , c’è tan­tis­si­ma voglia di inve­sti­re sul­la rina­sci­ta di que­sto pae­se , ci sono tan­tis­si­me idee, ma c’è anche biso­gno che que­sta ammi­ni­stra­zio­ne si impe­gni seria­men­te con stra­te­gie di svi­lup­po cul­tu­ra­le, turi­sti­co e com­mer­cia­le , che sosten­ga i gio­va­ni all’avviamento di un atti­vi­tà com­mer­cia­le… e inve­ce ci ren­dia­mo con­to che alcu­ne del­le eccel­len­ze pro­dut­ti­ve del nostro pae­se ven­ga­no lascia­te sole . Attual­men­te que­sto pae­se non vie­ne pro­mos­so a livel­lo turi­sti­co ‚e lo si sta  pian pia­no tra­sfor­man­do in una lan­da deso­la­ta.

La Spe­ran­za è che que­sto incon­tro sia l’inizio di un vero cam­bia­men­to per que­sto pae­se e del­la rina­sci­ta del com­mer­cio e del­la nostra cit­tà, lot­tia­mo uni­ti come non mai per il rag­giun­gi­men­to di obiet­ti­vi comu­ni che por­ti­no que­sta ammi­ni­stra­zio­ne a ren­der­si con­to che c’è biso­gno di un impe­gno serio da par­te di tut­ti, sen­za di que­sto il cam­bia­men­to non avrà mai luo­go.

Vi rin­gra­zio di cuo­re per la vostra pre­sen­za ed il vostro sup­por­to.

 

Relazione di Roberto Frezza, Unione Commercianti Marino

La situa­zio­ne di cri­si tren­ten­na­le del com­mer­cio mari­ne­se, in par­ti­co­la­re di quel­lo del cen­tro sto­ri­co, ha ori­gi­ni che potrem­mo defi­ni­re “anti­che”, visto che nell’era del­la glo­ba­liz­za­zio­ne com­mer­cia­le e del­le comu­ni­ca­zio­ni social trent’anni rap­pre­sen­ta­no un’era ed in par­ti­co­la­re gli ulti­mi tren’anni han­no visto la pro­fon­da tra­sfor­ma­zio­ne del­la socie­tà nazio­na­le e loca­le, del­le abi­tu­di­ni, dei gusti, del­le aspet­ta­ti­ve e del­le prio­ri­tà di un inte­ro mon­do, quel­lo occi­den­ta­le e moder­no, a cui, mal­gra­do tut­to, anche Mari­no appar­tie­ne.

Quel com­mer­cio a Km 0 che cono­sce­va­mo quan­do era­va­mo bam­bi­ni ha lascia­to il pas­so pri­ma al richia­mo del­la gran­de cit­tà (Roma), poi all’attrattiva (qua­si da pae­se dei baloc­chi) dei gran­di cen­tri com­mer­cia­li e degli outlet, oggi al com­mer­cio del­le gran­di e con­cor­ren­zia­li piat­ta­for­me inter­net (Ama­zon, Ebay, etc.).

A que­sto biso­gna aggiun­ge­re la cri­si eco­no­mi­ca che ha col­pi­to tut­ta l’Italia negli ulti­mi 10 anni, ori­gi­na­ta da una scon­si­de­ra­ta poli­ti­ca eco­no­mi­ca Euro­pea, figlia di una altret­tan­to scon­si­de­ra­ta deci­sio­ne di strut­tu­ra­re una mone­ta uni­ca euro­pea sen­za le fon­da­men­ta­li basi poli­ti­che che ne dove­va­no esse­re alla base. Inim­ma­gi­na­bi­le ave­re una mone­ta uni­ca sen­za ave­re uno sta­to, ovvia­men­te fede­ra­le, uni­co nel qua­le i dirit­ti ed i dove­ri di tut­ti fos­se­ro alli­nea­ti alle rea­li esi­gen­ze dei popo­li e non alle spe­cu­la­zio­ni dei gran­di grup­pi finan­zia­ri.

Nel nostro pic­co­lo tut­to ciò è sta­to dirom­pen­te ed ha crea­to un vor­ti­ce nega­ti­vo di con­ti­nua ero­sio­ne del­le nostre pecu­lia­ri­tà eco­no­mi­che e pro­dut­ti­ve che era­no e riman­go­no fon­da­te sul­le pecu­lia­ri­tà eno­ga­stro­no­mi­che, sul­la tra­di­zio­ne del­la pro­du­zio­ne viti­vi­ni­co­la, sul­le eccel­len­ze arti­gia­na­li e su un asset com­mer­cia­le che ad esse deve esse­re col­le­ga­to.

Come usci­re da tut­to ciò in que­sto con­ve­gno stia­mo cer­can­do di capir­lo e di pro­por­re solu­zio­ni di bre­ve, medio e lun­go rag­gio, con­sa­pe­vo­li che, una vol­ta scel­ti gli obiet­ti­vi da rag­giun­ge­re e le stra­te­gie ope­ra­ti­ve, solo il tem­po e la costan­za potran­no dar­ci le rispo­ste che tut­ti ci atten­dia­mo.

Sicu­ra­men­te è neces­sa­rio ave­re un PIANO, un’ Idea Pro­get­tua­le, una VISIONE di quel­lo che nel futu­ro può esse­re strut­tu­ra­to e rea­liz­za­to nel nostro ter­ri­to­rio.

Il mio com­pi­to oggi è quel­lo di ten­ta­re di met­te­re in cam­po idee per quan­to riguar­da le strut­tu­re ed infra­strut­tu­re di cui avreb­be biso­gno il nostro cen­tro sto­ri­co e che potreb­be­ro risul­ta­re deter­mi­nan­ti per il rilan­cio non solo del com­mer­cio ma, più in gene­ra­le, dell’intera eco­no­mia ter­ri­to­ria­le.

Non vi è dub­bio che il cen­tro sto­ri­co deve pun­ta­re tut­to sul­la tra­di­zio­ne eno­ga­stro­no­mi­ca, cul­tu­ra­le, sto­ri­ca e pae­sag­gi­sti­ca. Coscien­ti, però, che i flus­si turi­sti­ci che con­ta­no sono ine­vi­ta­bil­men­te ad esclu­si­vo appan­nag­gio  del­la Cit­tà Eter­na che dista nean­che 20 km da noi e che nel­lo sca­lo areo­por­tua­le di Ciam­pi­no ha impor­tan­te pun­to di acces­so.

Pos­sia­mo noi inse­rir­ci in tale con­te­sto? La rispo­sta è NO per il turi­smo di mas­sa, quel­lo con i pac­chet­ti visi­ta già con­fe­zio­na­ti e ven­du­ti dal­le agen­zie turi­sti­che nazio­na­li e stra­nie­re.

SI per il turi­smo di nic­chia, selet­ti­vo, di qua­li­tà che è alla ricer­ca del­la par­ti­co­la­ri­tà e del­la qua­li­tà del ser­vi­zio e dell’offerta.

Quin­di dob­bia­mo diven­ta­re qua­li­ta­ti­va­men­te eccel­len­ti, set­to­rial­men­te indi­riz­za­ti e, con­te­stual­men­te, doven­do nel frat­tem­po “cam­pa­re”, dob­bia­mo recu­pe­ra­re il turi­smo a por­ta­ta di mano, quel­lo roma­no e lazia­le del­la gita fuo­ri por­ta che non disde­gna, anzi cer­ca costan­te­men­te, il luo­go carat­te­ri­sti­co, dove si man­gia bene e, maga­ri, che ti può offri­re anche tra­di­zio­ni, sto­ria, scor­ci di pae­sag­gio per­du­to.

Mari­no cen­tro, ma anche alcu­ni luo­ghi del­le fra­zio­ni, pos­so­no offri­re tut­to ciò.

Per il nostro cen­tro sto­ri­co neces­si­ta­no, però, degli inter­ven­ti strut­tu­ra­li ed infra­strut­tu­ra­li su vari fron­ti:

  • Il recu­pe­ro di aree di par­cheg­gio a ridos­so del cen­tro sto­ri­co;
  • Un miglio­re col­le­ga­men­to alla sta­zio­ne fer­ro­via­ria;
  • Il rein­se­ri­men­to del­la vil­la comu­na­le Vil­la Desi­de­ri nel con­te­sto di vita quo­ti­dia­na del­la cit­tà;
  • Il recu­pe­ro archi­tet­to­ni­co dei fab­bri­ca­ti;
  • Una nuo­va visio­ne dell’utilizzo del­le can­ti­ne sto­ri­che, sia dal pun­to di vista urba­ni­sti­co che di atti­vi­tà;
  • Incen­ti­vi alla rea­liz­za­zio­ne di strut­tu­re ricet­ti­ve qua­li le case vacan­za o i bed & break­fa­st;
  • Infra­strut­tu­re sco­la­sti­che (liceo o scuo­la media supe­rio­re) che ripor­ti­no i ragaz­zi all’interno del tes­su­to socia­le e urba­no del cen­tro sto­ri­co;
  • Una razio­na­le arti­co­la­zio­ne del tra­spor­to pub­bli­co che ren­da faci­le e con­for­te­vo­le l’accesso con mez­zi pub­bli­ci a tut­to il cen­tro sto­ri­co ed il costan­te col­le­ga­men­to di esse con le aree di par­cheg­gio ester­no.

 

Un pri­mo stru­men­to per poter por­re in esse­re quan­to sopra era e rima­ne il pia­no par­ti­co­la­reg­gia­to del cen­tro sto­ri­co che, fati­co­sa­men­te dopo lun­ghi anni di lavo­ro ave­va visto qual­che tem­po fa l’adozione da par­te del Con­si­glio Comu­na­le e l’inizio dell’iter per la sua appro­va­zio­ne.

Ora non voglia­mo qui richia­ma­re o spon­so­riz­za­re ini­zia­ti­ve di que­sta o quel­la Ammi­ni­stra­zio­ne; a noi inte­res­sa­no le azio­ni e sen­za stru­men­ti nor­ma­ti­vi e rego­la­men­ta­to­ri il Comu­ne dif­fi­cil­men­te può dare cor­so a pro­get­tua­li­tà di spes­so­re e che abbia­no un mini­mo di sen­so logi­co. Se quel­lo fat­to non è pie­na­men­te con­di­vi­si­bi­le o va cor­ret­to gli stru­men­ti per inter­ve­ni­re ci sono ma dif­fi­cil­men­te si pos­so­no crea­re infra­strut­tu­re sen­za stru­men­ti urba­ni­sti­ci ido­nei che con­sen­ta­no l’accesso a fon­ti di finan­zia­men­to pub­bli­che.

Altro stru­men­to è il pia­no del colo­re per il recu­pe­ro del­le fac­cia­te dell’abitato del cen­tro sto­ri­co. Anche que­sto stru­men­to deve esse­re col­ti­va­to, per­ché no anche miglio­ra­to se ci sono nuo­ve idee, ma poi biso­gna ren­der­lo ope­ra­ti­vo e cer­ca­re le fon­ti di finan­zia­men­to per aiu­ta­re i pro­prie­ta­ri a rida­re qua­li­tà e bel­lez­za ai loro fab­bri­ca­ti.

Imma­gi­na­re un nuo­vo uti­liz­zo dei palaz­zi sto­ri­ci Palaz­zo Colon­na e l’Ostello, oppor­tu­na­men­te ade­gua­ti, sareb­be­ro otti­me sedi per scuo­le o licei. Que­sto non vuol dire tra­sfe­ri­re la sede Comu­na­le ma inte­grar­la in un con­te­sto diver­so, sto­ri­co – cul­tu­ra­le edu­ca­ti­vo in una moder­na visio­ne logi­sti­co ope­ra­ti­va, con l’utilizzo del­le nuo­ve tec­no­lo­gie infor­ma­ti­che, di comu­ni­ca­zio­ne e di gestio­ne del­le atti­vi­tà ammi­ni­stra­ti­ve che, di fat­to, por­ta­no i ser­vi­zi dell’Ente diret­ta­men­te nel­la case dei cit­ta­di­ni.

Come è facil­men­te com­pren­si­bi­le par­lia­mo di pro­get­ti che non si rea­liz­za­no con lo schioc­co del­le dita ma neces­si­ta­no di una visio­ne glo­ba­le, inte­gra­ta e, come dice­va­mo sopra, che pre­ve­da inter­ven­ti di bre­ve, medio e lun­go perio­do.

Solu­zio­ni spot lascia­no il tem­po del­la chiac­chie­ra da bar o da social, non crea­no quel vir­tuo­so vola­no di cui oggi il nostro Pae­se ha biso­gno per poter imma­gi­na­re un futu­ro.

 

Relazione di Patrizia Ludovisi, Confesercenti

Buo­na Sera, voglio rin­gra­zia­re  colo­ro che stan­no par­te­ci­pa­no  alla  nostra ASSEMBLEA PUBBLICA .

 “LANCIAMO QUESTO GRIDO RIVOLTO A TUTTI,  PERCHE’ DOPO  FORSE NON CI SARA’ PIU’ TEMPO PER INVERTIRE LA ROTTA DEL DECLINO IN CUI VERSA IL CENTRO STORICO.

A distan­za di qua­si 3 anni dall’insediamento di  que­sta  Ammi­ni­stra­zio­ne  Comu­na­le le  cate­go­rie

del­le atti­vi­tà pro­dut­ti­ve denun­cia­no la man­ca­ta pro­gram­ma­zio­ne ed avvio  di pro­get­ti di svi­lup­po e rina­sci­ta del tes­su­to  eco­no­mi­co , socia­le e cul­tu­ra­le  del Cen­tro sto­ri­co di Mari­no.

Ci e sta­to rim­pro­ve­ra­to di non por­ta­re Pro­get­ti idee, ma dob­bia­mo capir­ci su qua­li pro­get­ti ed idee si par­la,

Noi sia­mo com­mer­cian­ti non asso­cia­zio­ni  di quar­tie­re  o  di volon­ta­ria­to .

 I  pro­get­ti fina­liz­za­ti alla festa gior­na­lie­ra che il gior­no dopo non lascia nul­la  e tut­to tor­na come pri­ma per il resto dell’ anno  non ci aiu­ta, non risol­ve i pro­ble­mi di caren­za di arre­do urba­no ‚deco­ro, puli­zia, infra­strut­tu­re, par­cheg­gi , restia­mo  di nuo­vo in balia di noi stes­si.

 noi sia­mo atti­vi­tà pro­dut­ti­ve fac­cia­mo impre­sa  e voi ammi­ni­stra­to­ri ave­te il dove­re di crea­re le con­di­zio­ni favo­re­vo­li per far­la.

Cre­dia­mo che una seria ammi­ni­stra­zio­ne fin dal pri­mo gior­no di inse­dia­men­to   deb­ba ave­re ed attua­re  una  ambi­zio­sa visio­ne pro­gram­ma­ti­ca di cosa vuo­le fare di un Cen­tro Sto­ri­co così dif­fi­ci­le e da recu­pe­ra­re.

Noi Ope­ra­to­ri Atti­vi­tà Pro­dut­ti­ve abbia­mo biso­gno di pro­gram­mi ambi­zio­si a lun­go rag­gio che inci­da­no quo­ti­dia­na­men­te sul­la soste­ni­bi­li­tà di que­sto  Cen­tro Sto­ri­co .

Que­sto  pro­get­to in que­sti tre anni non lo abbia­mo visto ed è sot­to gli occhi di tut­ti.

La nostra dispo­ni­bi­li­tà  a por­ta­re pro­get­ti e pro­po­ste l’abbiamo sem­pre  data.

  per lo  svi­lup­po e aper­tu­re di nuo­ve atti­vi­tà nel Cen­tro Sto­ri­co abbia­mo por­ta­to in seno all’amministrazione  un Pro­get­to pilo­ta del­la CONFESERCENTI NAZIONALE patro­ci­na­to da essa  ed in sta­to di avan­za­ta rea­liz­za­zio­ne  in altre regio­ni del nord Ita­lia.

Il pro­get­to pre­ve­de­va  

* l’ aper­tu­ra  nel Cen­tro Sto­ri­co di nuo­ve atti­vi­tà in FRANCHISING  diret­to o indi­ret­to .

* un pro­to­col­lo di col­la­bo­ra­zio­ne tra  Asso­cia­zio­ne Sin­da­ca­le, Ammi­ni­stra­zio­ne Comu­na­le, pro­prie­ta­ri dei  loca­li sfit­ti e non in ulti­ma pos­si­bi­li­tà dare oppor­tu­ni­tà di con­tat­to a sog­get­ti  di Mari­no  inte­res­sa­ti ad  apri­re atti­vi­tà com­mer­cia­li nel con­te­sto dei nego­zi in Fran­chi­sing.

Noi Con­fe­ser­cen­ti Mari­no ci sia­mo atti­va­ti pres­so i nostri refe­ren­ti nazio­na­li per apri­re un con­tat­to tra  loro  e  l’Amministrazione Comu­na­le , ovvia­men­te per inta­vo­la­re  una con­cer­ta­zio­ne  oltre alle paro­le   anda­va aggiun­ta la sostan­za dei fat­ti .

“Per­ché del­le azien­de con mar­chi anche di un cer­to spes­so­re  a livel­lo nazio­na­le sareb­be­ro dovu­ti veni­re ad  inve­sti­re  a  Mari­no?”  

Cosa pote­va offri­re Mari­no per esse­re appe­ti­bi­le e spen­di­bi­le  oltre ad ave­re  innu­me­re­vo­li loca­li vuo­ti?

*Cen­tro sto­ri­co medie­va­le qua­si intat­to nel­la sua ori­gi­na­li­tà,

*per­cor­so Grot­te Sot­ter­ra­nee , 

*incan­te­vo­le Museo Civi­co

*Mitreo tra i più anti­chi d’Europa

*Ed in più e non da poco  un par­cheg­gio sot­ter­ra­neo   mul­ti­pia­no custo­di­to ubi­ca­to nel Cen­tro Cit­ta­di­no.

Insie­me a que­ste pecu­lia­ri­tà del Cen­tro sto­ri­co anda­va­no aggiun­ti altri impe­gni  che   l’amministrazione comu­na­li  dove­va sot­to­scri­ve­re:

 *intra­pren­de del­le poli­ti­che di sgra­vi fisca­li per chi apre nuo­ve atti­vi­tà.

*cer­ca­re leva fisca­le  o sgra­vio a discre­zio­ne dell’Amministrazione per far in modo che i

pro­prie­ta­ri del loca­li vuo­ti tro­vi­no più van­tag­gio­so  affit­tar­li che tener­li vuo­ti   .

*Arre­do urba­no  Cen­tro Sto­ri­co deco­ro­so, puli­zia, cura dei spa­zi ver­di in  ecct.. tut­te cose nor­ma­li in cit­tà nor­ma­li.

La rispo­sta di que­sta Ammi­ni­stra­zio­ne e sta­ta mol­to tie­pi­da se non insof­fe­ren­te, tan­to e vero che il tut­to e sta­to let­te­ra mor­ta .

Par­lan­do dei tan­to decan­ta­ti tavo­li di con­cer­ta­zio­ne   mol­to poco pro­fes­sio­na­li , dopo un ini­zio leg­ger­men­te scop­piet­tan­te  fat­ti grup­pi di lavo­ro per

* ARREDO URBANO, TURISMO ‚PARCHEGGI, *RECUPERO AREE di INTERESSE CULTURALE  via dicen­do.

 Ini­zio pie­no di buo­ni pro­po­si­ti che non han­no  segui­to i  fat­ti.

Mol­ti grup­pi di  lavo­ro non sono sta­ti mai con­vo­ca­ti

Qua­si 1 anno  per sosti­tui­re dei vasi lun­go Cor­so Trie­ste,  inter­ven­to  a nostro avvi­so di ordi­na­ria manu­ten­zio­ne visto le con­di­zio­ni e la peri­co­lo­si­tà del­le fio­rie­re pre­ce­den­ti .

Esso  non può esse­re defi­ni­to inter­ven­to di arre­do urba­no .

Altre pro­po­ste por­ta­te:

ALBERGO DIFFUSO : sfrut­tan­do la vici­nan­za con Roma  ed Aero­por­to di CIAMPINO , cer­ca­re di uti­liz­za­re  le mol­te abi­ta­zio­ni  disa­bi­ta­te  nel  Cen­tro Sto­ri­co per crea­re un cir­cui­to turi­sti­co  di sog­gior­no.

Altra pro­po­sta :

*Mol­ti appar­ta­men­ti del Cen­tro sono sfit­ti o in ven­di­ta ,  cer­ca­re siner­gie  con  Isti­tu­ti ban­ca­ri  Loca­li  per dare oppor­tu­ni­tà a gio­va­ni cop­pie di acqui­sta­re que­sti immo­bi­li.

Que­ste non saran­no cer­to ricet­te mira­co­lo­se , non ci stia­mo inven­tan­do nul­la sono ini­zia­ti­ve corag­gio­sa­men­te intra­pre­se in altri comu­ni che

han­no dato i loro frut­ti da ammi­ni­stra­zio­ni  lun­gi­mi­ran­ti e corag­gio­se.

Cer­to per poter ini­zia­re un per­cor­so  vir­tuo­so ed ambi­zio­so ci vuo­le tem­po ma mai si ini­zia mai si fa nul­la.

Ci vuo­le corag­gio ed amo­re per la pro­pria Cit­tà, qui e sem­pre man­ca­to.

Dopo qua­si un anno di incon­tri a caden­za men­si­le dove si anda­va sem­pre con le stes­se istan­ze ma si usci­va sem­pre sen­za solu­zio­ne dei pro­ble­mi  abbia­mo deci­so anche per un bri­cio­lo di amor pro­prio di non par­te­ci­pa­re più.

Non abbia­mo volu­to esse­re o con­ti­nua­re ad esse­re com­pli­ci del nul­la

Quel­lo che in que­sti tre anni e sta­to fat­to e sot­to gli occhi di tut­ti, quel­lo che non è sta­to  fat­to ormai e irri­me­dia­bil­men­te per­du­to, ave­te fal­li­to una gran­de oppor­tu­ni­tà per La Cit­tà.

Trae­te le vostre con­clu­sio­ni.

 

Relazione di Guglielmo Schiaffini, Coldiretti

L’in­con­tro di que­sta sera, riten­go sia per noi è per tut­ta la comu­ni­tà mari­ne­se,  mol­to impor­tan­te.

Le pro­ble­ma­ti­che, le cri­ti­ci­tà e le istan­ze che stia­mo ester­nan­do sono e devo­no esse­re asso­lu­ta­men­te di inte­res­se per tut­ti i cit­ta­di­ni.

Dico que­sto per­ché.….… per­ché riten­go che la cre­sci­ta e la rina­sci­ta di ogni ter­ri­to­rio, quin­di ovvia­men­te anche del nostro, pas­sa e non può fare altro che pas­sa­re attra­ver­so la concertazione,la coe­sio­ne e la col­la­bo­ra­zio­ne, di tut­te le for­ze che sono pre­sen­ti sul nostro ter­ri­to­rio, asso­cia­zio­ni di cate­go­ria, real­tà pro­dut­ti­ve di ogni gene­re , asso­cia­zio­ni cul­tu­ra­li, reli­gio­se, spor­ti­ve, tut­ti i cit­ta­di­ni ed infi­ne, non per ordi­ne di impor­tan­za,  la com­pa­gi­ne isti­tu­zio­na­le.

Dopo aver ascol­ta­to con atten­zio­ne gli inter­ven­ti dei “col­le­ghi” ed ami­ci, non pos­so fare altro che con­di­vi­de­re tut­to o qua­si tut­to di quel­lo che è sta­to det­to, d’al­tro can­to cre­do che il disa­gio, il degra­do e la per­ce­zio­ne di abban­do­no che sta attra­ver­san­do la nostra cit­tà sia ormai diven­ta­ta una con­vin­zio­ne di tut­ti i cit­ta­di­ni!

Entran­do nel meri­to del­le istan­ze che sono di mia com­pe­ten­za, ovve­ro  riguar­dan­ti il com­par­to agri­co­lo e viti­vi­ni­co­lo, riten­go oppor­tu­no foca­liz­za­re quì, que­sta sera, alcu­ne pro­ble­ma­ti­che che da anni ormai por­tia­mo sul tavo­lo di tut­te le ammi­ni­stra­zio­ni comu­na­li che si sono suc­ce­du­te, e che sem­pre più spes­so i nostri asso­cia­ti ci invi­ta­no a sol­le­ci­ta­re per la loro solu­zio­ne.

La più impor­tan­te e soprat­tut­to quel­la che riten­go abbia un inte­res­se di ampio spet­tro, è sen­za alcun dub­bio, la riqua­li­fi­ca­zio­ne del cen­tro sto­ri­co, e di quel­le che ven­go­no comu­ne­men­te chia­ma­te, can­ti­ne sto­ri­che.

Pren­den­do come spun­to una meta­fo­ra, cre­do che sia un po’ come quan­do qual­cu­no di noi per la pri­ma vol­ta par­te­ci­pa ad un col­lo­quio di lavo­ro, la pri­ma cosa che fa è quel­la di pre­sen­tar­si vesti­to nel miglior modo pos­si­bi­le, curar­si nel l’a­spet­to este­rio­re, col fine ovvia­men­te di fare a pri­mo impat­to una buo­na impres­sio­ne , ecco, appun­to, per que­sto cre­do che il nostro cen­tro sto­ri­co sia il nostro bigliet­to da visita.….e fran­ca­men­te riten­go che non sia pro­prio un bel bigliet­to da visita.…..anzi.…ma soprat­tut­to non rispec­chia quel­le che sono le nostre aspet­ta­ti­ve e le aspet­ta­ti­ve di una comu­ni­tà con sto­ria e tra­di­zio­ni come la nostra!!

Mi sen­to in dove­re di pun­tua­liz­za­re che que­sta pro­ble­ma­ti­ca vie­ne da mol­to lon­ta­no, di con­se­guen­za riten­go oppor­tu­no non si pos­sa impu­ta­re a que­sta ammi­ni­stra­zio­ne tut­ta la respon­sa­bi­li­tà di que­sta disfat­ta.

Ciò non toglie che alcu­ne situa­zio­ni di pri­ma­ria impor­tan­za e che soprat­tut­to non com­por­ta­no un inve­sti­men­to impor­tan­te in ter­mi­ni eco­no­mi­ci, si pote­va­no e secon­do me, si pos­so­no anco­ra fare.…..

Innan­zi tut­to quan­do par­lo di cen­tro sto­ri­co, mi rife­ri­sco in par­ti­co­la­re, alla par­te vera­men­te sto­ri­ca del­la cit­tà, ovve­ro a tut­ti quei rio­ni come il Castelletto,Santa Lucia, quel­lo che in dia­let­to vie­ne chia­ma­to u marmeru.…..che sono i custo­di del­la nostra cul­tu­ra, che sono custo­di del­le nostre tra­di­zio­ni e che sono custo­di di un mestie­re mil­le­na­rio, che un tem­po era la spi­na dor­sa­le del­la nostra eco­no­mia, il nostro mestie­re!!  il viti­col­to­re. Luo­ghi anti­chi, ric­chi di sto­ria, affa­sci­nan­ti, che se ben cura­ti non avreb­be­ro nul­la da invi­dia­re a quel­li del­le altre cit­ta­di­ne dei castel­li roma­ni, e che pur­trop­po inve­ce anche que­sti ver­to­no in con­di­zio­ni pie­to­se.

Ma come si può pen­sa­re alla riqua­li­fi­ca­zio­ne, ma come si può pen­sa­re solo di usa­re il ter­mi­ne riqua­li­fi­ca­zio­ne, quan­do anco­ra oggi nel 2019 que­sti luo­ghi bel­lis­si­mi sono pre­da  ed ostag­gio di auto­mo­bi­li par­cheg­gia­te ovun­que, crean­do un dan­no di imma­gi­ne archi­tet­to­ni­ca spa­ven­to­so, e soprat­tut­to impe­den­do total­men­te la frui­bi­li­tà di que­sti spa­zi incan­te­vo­li!! Frui­bi­li­tà sia per even­tua­li visi­ta­to­ri,  ( sem­pre più rari ) ma anche e soprat­tut­to per gli stes­si cit­ta­di­ni di Mari­no!!

Sia­mo l’u­ni­ca cit­tà dei castel­li roma­ni che li con­ser­va in que­sto modo!!! Gli uni­ci!!

Ora io mi doman­do, ma se un figlio di un viti­col­to­re mari­ne­se, maga­ri all’oc­cor­ren­za anche disoc­cu­pa­to, oggi voles­se ria­pri­re una vec­chia can­ti­na, maga­ri di pro­prie­tà del­la fami­glia, e far­ne un Wine bar o una sala degu­sta­zio­ne od anche, per­ché no,  un pun­to ven­di­ta, come può pen­sa­re di far­lo se l’am­bien­te che lo cir­con­da è in una sta­to di degra­do tale.…?

Io sono fer­ma­men­te con­vin­to che non solo sareb­be sco­rag­gia­to, ma mol­to pro­ba­bil­men­te non tro­ve­reb­be  e non rece­pi­reb­be nean­che l’i­dea di far­lo!!

Noi rite­nia­mo che que­sto sia un pro­ble­ma impor­tan­te, con con­se­guen­ze e riper­cus­sio­ni impor­tan­ti sul nostro ter­ri­to­rio, basti sol­tan­to pen­sa­re all’u­ti­liz­zo impro­prio che si fa di que­ste can­ti­ne, che nel cor­so degli anni anno visto sem­pre più spes­so muta­re la loro desti­na­zio­ne d’u­so ed esse­re uti­liz­za­te come rico­ve­ro per per­so­ne disa­gia­te.

D’al­tro can­to se non offria­mo la pos­si­bi­li­tà ai cit­ta­di­ni pro­prie­ta­ri di far­ne un uso diver­so, va da se che dopo aver paga­to pro­fu­ma­ta­men­te le varie è nume­ro­se impo­ste si cer­ca di met­te­re a red­di­to l’im­mo­bi­le in tut­ti i modi possibili.…e que­sto non va bene!

Il mio augu­rio è che l’oc­ca­sio­ne di que­sto even­to, pos­sa vera­men­te tra­smet­te­re agli ammi­ni­stra­to­ri di que­sta cit­tà un segna­le for­te in meri­to a que­sta vicen­da, e spe­ro pre­sto si pos­sa­no pren­de­re prov­ve­di­men­ti.

Spes­so in pas­sa­to que­sta istan­za, que­sta pro­ble­ma­ti­ca ci ha dato l’im­pres­sio­ne di non voler esse­re rece­pi­ta di buon gra­do dal­le isti­tu­zio­ni, for­se per­ché come scel­ta, risul­ta esse­re impo­po­la­re?

For­se per­ché chie­de­re ai cit­ta­di­ni resi­den­ti di non par­cheg­gia­re le auto­mo­bi­li sot­to casa, potreb­be urta­re la loro suscet­ti­bi­li­tà?

Urta­re la loro suscettibilità.…vuol dire per­de­re con­sen­si? Voti..?

Que­sto non lo so.…so di cer­to che que­sta ammi­ni­stra­zio­ne in cam­pa­gna elet­to­ra­le ha sem­pre dichia­ra­to di esse­re lon­ta­na da gli sche­mi del­la poli­ti­ca tradizionale.….quindi mi sarei aspet­ta­to qual­co­sa di diver­so e quan­to­me­no una pre­sa di posi­zio­ne for­te su que­sto impe­gno.….

Per chi tra di voi è appas­sio­na­to ed esper­to di vino, saprà sicu­ra­men­te come è cam­bia­to il mon­do del vino negli ulti­mi anni.

Un con­su­mo diver­so che se ne fa rispet­to al pas­sa­to, fa sì che oggi tut­to ruo­ti intor­no a tre paro­le chia­ve, il mar­ke­ting, l’im­ma­gi­ne  e la qua­li­tà del pro­dot­to.

Dei tre, quel­lo sul qua­le abbia­mo lavo­ra­to ala­cre­men­te, è sen­za dub­bio la qua­li­tà del pro­dot­to fini­to!

Noi pro­dut­to­ri viti­vi­ni­co­li abbia­mo da tem­po intra­pre­so un per­cor­so che andas­se ver­so que­sta dire­zio­ne, abbia­mo sicu­ra­men­te inve­sti­to nel­le nostre azien­de in ter­mi­ni di qua­li­tà.

Abbia­mo ristrut­tu­ra­to i nostri vigne­ti pian­tan­do nuo­ve varie­tà autoc­to­ne e pro­du­cen­do vini che van­no ver­so quel­le che sono le esi­gen­ze del mer­ca­to.

Il pro­ble­ma è che tut­to ciò non è mai anda­to di pari pas­so con gli inve­sti­men­ti che ci aspet­ta­va­mo da par­te del­le isti­tu­zio­ni, soprat­tut­to in ter­mi­ni di pro­mo­zio­ne ed imma­gi­ne.

Pen­sa­re di pro­muo­ve­re l’im­ma­gi­ne dei pro­dot­ti tipi­ci con even­ti spo­ra­di­ci, e di bas­sa qua­li­tà, come ad esem­pio la Sagra del­l’u­va, non han­no por­ta­to è tut­to­ra non por­ta­no nes­sun risul­ta­to di cre­sci­ta.

Que­sto gene­re di even­ti tra le altre cose, impu­ta­no alla col­let­ti­vi­tà un ingen­te impe­gno eco­no­mi­co, un inve­sti­men­to che poi non tro­va riscon­tro nel­le aspet­ta­ti­ve che tut­ti noi abbia­mo in ter­mi­ni di pro­mo­zio­ne e soprat­tut­to di imma­gi­ne.

Anzi, rite­nia­mo con­vin­ta men­te, che ormai per come si sono mes­se le cose, for­se crea­no un vero e pro­prio dan­no andan­do a vani­fi­ca­re tut­ti gli sfor­zi fat­ti dal­le sin­go­le azien­de viti­vi­ni­co­le.

Ormai que­sto impor­tan­te even­to che ci vede anco­ra oggi, gra­zie a Dio, pro­ta­go­ni­sti del­la sto­ria viti­vi­ni­co­la di que­sto ter­ri­to­rio, rico­no­sciu­ta se non in tut­to il mon­do, quan­to­me­no in tut­ta Ita­lia, si è ridot­to ad un coa­cer­vo di ragaz­zi, che inve­ce di rag­giun­ge­re la nostra cit­tà per sco­pri­re nuo­vi pae­sag­gi, nuo­ve cul­tu­re, gusti, pro­fu­mi e colori.…..vanno alla ricer­ca di nuo­ve emo­zio­ni attra­ver­so lo sbal­lo che spes­so si tra­mu­ta nel­l’or­mai tri­ste­men­te noto coma eti­li­co.

Cioè, que­sto gene­re di even­ti, fran­ca­men­te, a noi non inte­res­sa!!

Anche in que­sta occa­sio­ne abbia­mo por­ta­to sul tavo­lo di mol­ti asses­so­ri che si sono suc­ce­du­ti nel tem­po, que­sta istan­za, ovve­ro quel­la di ten­ta­re di tra­sfor­ma­re que­sto even­to, in qual­co­sa di più cul­tu­ra­le e meno pae­sa­no, arric­chen­do­lo di mani­fe­sta­zio­ni di qua­li­tà e spes­so­re, maga­ri facen­do scel­te dra­sti­che e corag­gio­se.

Scel­te corag­gio­se, come quel­la di impe­di­re la ven­di­ta di vino in squal­li­de bot­ti­glie di pla­sti­ca, come quel­la di impe­di­re l’a­per­tu­ra di fan­to­ma­ti­che ed improv­vi­sa­te fra­schet­te, come quel­la di impe­di­re di tra­sfor­ma­re quel­la che un tem­po era una fie­ra, in un fast food.……impedire, impe­di­re, quan­te vol­te ho usa­to il ter­mi­ne impe­di­re!?!

È già.….siamo alle solite.….impedire urta di nuo­vo la suscet­ti­bi­li­tà di alcu­ni soggetti.….ordinare ai cit­ta­di­ni di fare que­sto o quel­lo, com­por­ta una per­di­ta di voti.…?

Non lo sò.…

Sò che for­se è giun­to il momen­to che le tan­to decan­ta­te ordi­nan­ze, come quel­la sul deco­ro urba­no mil­lan­ta­ta dal sin­da­co in que­sti ulti­mi gior­ni, ven­ga­no fat­te rispet­ta­re , altri­men­ti si tra­sfor­ma­no in una vera e pro­pria pre­sa per i fon­del­li ver­so i cit­ta­di­ni, e ver­so quei sog­get­ti a favo­re dei qua­li era­no indi­riz­za­te!!

Il mio impe­gno nel­la gran­de fami­glia di Col­di­ret­ti, in qua­li­tà di rap­pre­sen­tan­te del­la regio­ne Lazio nel grup­po di lavo­ro nazio­na­le sul vino, mi offre la pos­si­bi­li­tà di esse­re spes­so invi­ta­to ad even­ti di eno­ga­stro­no­mia ed eno­tu­ri­smo un mol­te cit­tà, pic­co­le cit­tà anche e spes­so a me sco­no­sciu­te, dove pos­so sem­pre apprez­za­re il buon gusto, la qua­li­tà e la pas­sio­ne con la qua­le ven­go­no orga­niz­za­ti.

Ed è in segui­to a que­ste espe­rien­ze che ho capi­to quan­to sia impor­tan­te foca­liz­za­re l’at­ten­zio­ne su quel­la che noi rite­nia­mo una  ulte­rio­re seria lacu­na del­la nostra cit­tà.

Ovve­ro la gra­ve man­can­za di una loca­tion di gusto, acco­glien­te, bel­la alla vista, che pos­sa ospi­ta­re

mani­fe­sta­zio­ni, sen­za dover­ci ogni vol­ta rifu­gia­re in ango­li angu­sti del­la cit­tà, con i soli­ti gaze­bo da mer­can­ti!!

Con­clu­do il mio inter­ven­to, con la spe­ran­za che que­sto incon­tro pos­sa scuo­te­re le coscien­ze di tut­ti i cit­ta­di­ni, ed in par­ti­co­la­re di tut­ti quei sog­get­ti depu­ta­ti all’am­mi­ni­stra­zio­ne del­la nostra tan­to ama­ta Mari­no.

Spe­ro anche che l’am­mi­ni­stra­zio­ne comu­na­le pren­da spun­to dal­le nostre istan­ze, ne fac­cia teso­ro, e met­ta in cam­po tut­te le per­so­ne più com­pe­ten­ti pos­si­bi­le, i ruo­li così deli­ca­ti per l’e­co­no­mia del­la nostra cit­tà, con la fina­li­tà di rea­liz­za­re un pro­gram­ma serio e di seri inter­ven­ti sia a bre­ve ter­mi­ne, per tam­po­na­re le emer­gen­ze, ma soprat­tut­to a lun­go ter­mi­ne per risol­ve­re defi­ni­ti­va­men­te le pro­ble­ma­ti­che espo­ste, poi­ché fino ad oggi se la gran par­te del­le cate­go­rie pro­dut­ti­ve del­la cit­tà sono qui, se tut­ti noi sia­mo qui, ciò signi­fi­ca che così non va bene!!!

 

Relazione di Lucia Lanciotti, Confartigianato ‘Zaccaria Negroni’

Buo­na­se­ra a tut­ti i pre­sen­ti, rin­gra­zio dell’invito e del coin­vol­gi­men­to da par­te dell’organizzazioni dei com­mer­cian­ti del ter­ri­to­rio.

La cate­go­ria degli Arti­gia­ni di Mari­no si espri­me in manie­ra auto­no­ma come con­trad­di­stin­gue­re le nostre cate­go­rie ora­mai dimen­ti­ca­te da tut­ti in quan­to non riva­lu­ta­te dal­le ammi­ni­stra­zio­ni comu­na­li e dal pro­gres­so che ha por­ta­to il famo­so “fai da te”” o tut­to fare”” le eccel­len­ze degli arti­gia­ni di Mari­no nel tem­po sono sta­ti pre­sen­ti nel­le lavo­ra­zio­ni e negli inter­ven­ti nel ter­ri­to­rio comu­na­le e anche spes­so fuo­ri dal­le nostre mura for­se valu­ta­ti di più.

Ven­go al dun­que, al tema di que­sto incon­tro e sul tema del­la sera­ta: la cri­si nera che da anni sta impe­ran­do sul com­mer­cio e sul­lo scam­bio di col­la­bo­ra­zio­ne tra le atti­vi­tà pro­dut­ti­ve tut­te le varie ammi­ni­stra­zio­ni suc­ce­du­te nel tem­po.

Pri­ma di tut­to vor­rei capi­re come rige­ne­ra­re que­sto pae­se spe­cial­men­te nel cen­tro sto­ri­co, va fat­ta una valu­ta­zio­ne sto­ri­ca nel tem­po anni fa il cor­so di Mari­no e le vie limi­tro­fe era­no pie­ni di vita tra nego­zi vari e bot­te­ghe arti­gia­ni.

Ora ma da anni si è pre­sa un’onda di chiu­su­ra atti­vi­tà com­mer­cia­li vari,  un po’ per alla cri­si, un po’ per i cen­tri com­mer­cia­li, ma anche per la nostra ata­vi­ca men­ta­li­tà chiu­sa che quan­do un com­mer­cian­te o un arti­gia­no di mari­no apre un’attività si e sem­pre scet­ti­ci e for­se anche un po invi­dio­si sal­vo ecce­zio­ni par­ti­co­la­ri.

Per­tan­to la cosa impor­tan­te è fare unio­ne civi­le e socia­le tra noi e sen­za sfac­cet­ta­tu­re poli­ti­che, sen­za tra­sa­li­re o par­lar­si alle spal­le, ma con­fron­tan­do­ci tra noi (una comu­ni­tà si sal­va solo se uni­ta al momen­to del biso­gno), pren­dia­mo esem­pio dal­la comu­ni­tà ebrai­ca di Roma, si aiu­ta­no tra di loro e si fan­no gli scon­ti tra tut­ti i com­mer­cian­ti arti­gia­ni del­la loro fede.

Noi arti­gia­ni come pos­sia­mo aiu­ta­re a cre­sce­re e far rifio­ri­re que­sto cen­tro sto­ri­co e tut­to il suo cir­con­da­rio? Solo esclu­si­va­men­te met­ten­do­si a dispo­si­zio­ne per le ristrut­tu­ra­zio­ni dei nego­zi per le sosti­tu­zio­ni del­le scrit­te lumi­no­se, del deco­ro urba­no a par­ti­re dall’illuminazione pub­bli­ca, dai mar­cia­pie­di, dal ver­de nel­le aiuo­le e nei vasi e prin­ci­pal­men­te dal rifa­ci­men­to di  tut­te le fac­cia­te rovi­na­te e deca­den­ti di tut­ta la cit­tà, come fare?

Si pre­pa­ra un pro­get­to e uno stu­dio di fat­ti­bi­li­tà (come era sta­to fat­to 20/22 anni fa con il pia­no del colo­re) ci si asso­cia tut­ti insie­me e si obbli­ga il Comu­ne a pre­pa­ra­re nell’immediato i car­teg­gi da man­da­re a Bru­xel­les.

Noi in que­sto momen­to abbia­mo 2 con­si­glie­ri regio­na­li e un asses­so­re pro­vin­cia­le (sin­da­co di Mari­no): van­no obbli­ga­ti a pro­ce­de­re, van­no sol­le­ci­ta­ti altri­men­ti ci avvar­re­mo di tec­ni­ci pron­ti a col­la­bo­ra­re  con la real­tà mari­ne­se, ricor­do che per i finan­zia­men­ti  euro­pei si può agi­re anche sen­za poli­ti­ca ser­ve solo deter­mi­na­zio­ne e buo­na volon­tà e pro­se­gui­re la cau­sa.

Por­to un bana­le esem­pio di finan­zia­men­to euro­peo nel bor­go mari­na­ro di Sper­lon­ga nel 2011 è sta­to chie­sto il finan­zia­men­to europeo/regionale per la ristrut­tu­ra­zio­ne  e il rifa­ci­men­to del­le fac­cia­te e del cen­tro sto­ri­co, è sta­to con­ces­so e il Comu­ne ha finan­zia­to altre spe­se e il Comu­ne ha finan­zia­to 80% dell’intervento su tut­to il cen­tro sto­ri­co, il restan­te 20% con i pri­va­ti e il finan­zia­men­to di isti­tu­ti di cre­di­to loca­li.

Anda­te a vede­re il deli­be­ra­to del Comu­ne di Sper­lon­ga del 2011/2012: ci sono volu­ti cir­ca 5/8 anni per por­ta­re a ter­mi­ne tut­to, ma se mai si ini­zia mai fa, noi sare­mo dispo­ni­bi­li a tut­to ciò a pat­to che ci si fac­cia par­te­ci­pi anche nel­la for­ma di pre­ven­ti­va­zio­ne di col­la­bo­ra­zio­ne tec­ni­ca gra­tui­ta con i tec­ni­ci del ter­ri­to­rio, in que­sto momen­to del biso­gno biso­gna coin­vol­ge­re tut­ti e tut­ti ci si deve aiu­ta­re in manie­ra giu­sta e lea­le.

Con­clu­do dicen­do che pri­ma ci si guar­da den­tro di noi e si fa anche “un mea cul­pa” da 20 anni a que­sta par­te e poi a testa bas­sa ripar­ti­re, rida­re nin­fa al ter­ri­to­rio anche orga­niz­zan­do in modo auto­no­mo even­ti, feste nostre, cose nuo­ve che por­ta­no lustro alla cit­tà, inol­tre per­so­ne note e per­so­nag­gi del­lo spet­ta­co­lo anche solo per vei­co­la­re il nostro ter­ri­to­rio.

Apri­re imme­dia­ta­men­te il Mitreo e l’Ostello del­la Gio­ven­tù, non ascol­ta­re le men­zo­gne e buf­fo­na­te del­la buro­cra­zia, appro­pria­mo­ci noi del nostro patri­mo­nio dan­do uno schiaf­fo sim­bo­li­co alla poli­ti­ca tut­ta.

Tro­via­mo e cer­chia­mo di por­ta­re uffi­ci, enti e scuo­le supe­rio­ri nel cen­tro sto­ri­co per far cir­co­la­re i gio­va­ni e dal­le loro una spe­ran­za;

Un cine­ma, un tea­tro, una disco­te­ca, que­ste sono le atti­vi­tà per far rina­sce­re e far lavo­ra­re il com­mer­cio, l’artigianato e i nostri pro­dot­ti del ter­ri­to­rio (Col­di­ret­ti dovrà fare la par­te del leo­ne su que­sta nuo­va nostra avven­tu­ra).

Non nomi­no e non rin­gra­zio nes­sun poli­ti­co per­ché solo noi mari­ne­si uni­ti insie­me potrem­mo risol­le­var­ci, tut­ti nel­la poli­ti­ca han­no le pro­prie respon­sa­bi­li­tà di quel­lo che è acca­du­to e sta con­ti­nuan­do ad acca­de­re a Mari­no, nes­su­no esclu­so.

Quin­di “ai poste­ri l’ardua sen­ten­za”,  il tem­po e la sto­ria ci daran­no ragio­ne solo uni­ti, lea­li, fer­mi sul­le nostre idee e i nostri obbiet­ti­vi tut­to ciò si obbli­ga a far­lo per i nostri figli e le nostre gene­ra­zio­ni.


Le rela­zio­ni sono sta­te copia­te così come invia­te alla Reda­zio­ne.

Related Images: