Sicilia: appello al Governo per non far morire le ex-Province

Sicilia: appello al Governo per non far morire le ex-Province

18/02/2019 0 Di Redazione

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SICILIA, EX PROVINCE, DA PALERMO APPELLO AL GOVERNO CONTE, TUTTI UNITI: MUSUMECI, ORLANDO E SIGLE SINDACALI

Par­te dal­la Sala Ales­si di Palaz­zo d’Or­leans l’appello del­le isti­tu­zio­ni sici­lia­ne al gover­no Con­te affin­ché le ex Pro­vin­ce non muo­ia­no.
È il risul­ta­to dell’incontro che il pre­si­den­te del­la Regio­ne Nel­lo Musu­me­ci ha volu­to con i par­la­men­ta­ri nazio­na­li elet­ti in Sici­lia, per giun­ge­re subi­to all’e­ma­na­zio­ne di un decre­to leg­ge sugli enti loca­li che eli­mi­ni il mec­ca­ni­smo del pre­lie­vo for­zo­so che ha por­ta­to al col­las­so le ex Pro­vin­ce del­l’I­so­la. Una mis­sion alla qua­le depu­ta­ti e sena­to­ri — di mag­gio­ran­za e oppo­si­zio­ne pre­sen­ti al ver­ti­ce — han­no assi­cu­ra­to pie­no soste­gno. Sarà l’assessore del­l’E­co­no­mia, Gae­ta­no Armao, che con Roma è impe­gna­to da tem­po in una inter­lo­cu­zio­ne su que­sti temi, a far­si por­ta­vo­ce del­la richie­sta che il gover­na­to­re con­den­se­rà in un una nota uffi­cia­le. 
Dal mini­ste­ro del­l’E­co­no­mia, il gover­no Musu­me­ci ha già otte­nu­to l’as­si­cu­ra­zio­ne di tro­va­re una solu­zio­ne defi­ni­ti­va alla cri­si degli Enti di area vasta entro il pros­si­mo 30 set­tem­bre, ma il pre­ci­pi­ta­re del­la situa­zio­ne impo­ne di acce­le­ra­re i tem­pi affin­ché all’I­so­la pos­sa esse­re riser­va­to lo stes­so trat­ta­men­to del­le altre regio­ni d’I­ta­lia dove i bilan­ci del­le ex Pro­vin­ce godo­no di un risto­ro signi­fi­ca­ti­vo da par­te del­lo Sta­to.
È sta­ta la rifor­ma Del­rio a pro­vo­ca­re una inso­ste­ni­bi­le dispa­ri­tà tra Regio­ni ordi­na­rie e a sta­tu­to spe­cia­le, ves­sa­te dal cosid­det­to con­tri­bu­to di risa­na­men­to alla finan­za pub­bli­ca. All’incontro era­no pre­sen­ti, oltre ad Armao, anche gli asses­so­ri regio­na­li alle Auto­no­mie loca­li Ber­nar­det­te Gras­so e alla Salu­te Rug­ge­ro Raz­za.
«Le con­se­guen­ze di quel­la che può esse­re defi­ni­ta una fin­ta rifor­ma — affer­ma il pre­si­den­te Musu­me­ci — sono sot­to gli occhi di tut­ti e non lascia­no ulte­rio­ri mar­gi­ni di tem­po per tro­va­re una solu­zio­ne: stra­de pro­vin­cia­li abban­do­na­te al dis­se­sto, ser­vi­zi socia­li essen­zia­li nega­ti, sti­pen­di a rischio per i dipen­den­ti. Il default è die­tro l’an­go­lo anche per le ammi­ni­stra­zio­ni che anco­ra non lo han­no dichia­ra­to. Il pro­ble­ma si risol­ve a Roma ed è per que­sto che ho volu­to coin­vol­ge­re depu­ta­ti e sena­to­ri sici­lia­ni affin­ché ognu­no fac­cia la pro­pria par­te. E’ sta­to un bel momen­to di soli­da­rie­tà isti­tu­zio­na­le che, sono cer­to, tro­ve­rà un suo riscon­tro nei fat­ti. Da Roma abbia­mo otte­nu­to già alcu­ni impe­gni ma ades­so biso­gna acce­le­ra­re. L’a­ve­va­no spac­cia­ta per una gran­de rifor­ma e, inve­ce, han­no mas­sa­cra­to enti che per 160 anni ave­va­no fat­to, e anche bene, il pro­prio lavo­ro». Il pre­si­den­te ha annun­cia­to anche l’elaborazione di un dossier  che rico­strui­rà «decen­ni di omis­sio­ni e di aval­li a scel­te scel­le­ra­te».  
La Regio­ne già ai pri­mi di mar­zo, subi­to dopo la pub­bli­ca­zio­ne del bilan­cio, è intan­to pron­ta a ver­sa­re nel­le cas­se del­le ex Pro­vin­ce — come ha assi­cu­ra­to l’as­ses­so­re Armao — 112 milio­ni di euro stan­zia­ti con l’ul­ti­ma mano­vra.
«Men­tre i 540 milio­ni che lo Sta­to si è già impe­gna­to a desti­na­re nei pros­si­mi sei anni a Libe­ri con­sor­zi e Cit­tà metro­po­li­ta­ne — ha spie­ga­to — potran­no ser­vi­re ad assor­bi­re il cari­co dei mutui con­trat­ti e a libe­ra­re risor­se per altri 23 milio­ni di euro».
Al ver­ti­ce han­no pre­so par­te anche il pre­si­den­te del­l’An­ci Sici­lia Leo­lu­ca Orlan­do e i segre­ta­ri regio­na­li di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Que­sti ulti­mi han­no mani­fe­sta­to apprez­za­men­to per l’i­ni­zia­ti­va del gover­na­to­re e per «un nuo­vo model­lo di col­la­bo­ra­zio­ne», avan­zan­do la richie­sta di tene­re aper­to il tavo­lo del con­fron­to per segui­re costan­te­men­te, pas­so dopo pas­so, tut­te le tap­pe suc­ces­si­ve.

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