Roma, Comunità Territoriale VII Municipio: il dovere di ascoltare i cittadini

Roma, Comunità Territoriale VII Municipio: il dovere di ascoltare i cittadini

18/02/2019 0 Di Redazione

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 “Seb­be­ne un po’ tut­ti i poli­ti­ci dica­no di tene­re in gran con­to il rap­por­to con i cit­ta­di­ni, di voler ‘tor­na­re al popo­lo’ e desi­de­ro­si di amplia­re la par­te­ci­pa­zio­ne e imple­men­ta­re la “demo­cra­zia diret­ta”, i fat­ti, a vol­te, con­trad­di­co­no le nobi­li inten­zio­ni facen­do­le dive­ni­re le soli­te tur­lu­pi­na­tu­re per gon­zi”. Mau­ri­zio Bat­ti­sti coor­di­na­to­re del­la Comu­ni­tà ter­ri­to­ria­le del VII Muni­ci­pio, espri­me così tut­ta la sua ama­rez­za per la refrat­ta­rie­tà all’ascolto degli ammi­ni­stra­to­ri comu­na­li, regio­na­li e gover­na­ti­vi.

“Nel ter­ri­to­rio del VII Muni­ci­pio – spie­ga Bat­ti­sti — ulti­ma­men­te sono sor­te due que­stio­ni di gran­de rilie­vo. La pri­ma è la ripro­po­si­zio­ne del qua­dru­pli­ca­men­to fer­ro­via­rio Ciam­pi­no-Casi­li­na. Pro­get­to già respin­to negli anni pas­sa­ti per­ché lesi­vo del ter­ri­to­rio, del­la sicu­rez­za dei cit­ta­di­ni (non eli­mi­na il traf­fi­co mer­ci anche di quel­le peri­co­lo­se den­tro l’abitato) e, soprat­tut­to, del­la cit­tà la qua­le, per met­te­re a frut­to la sua maglia fer­ro­via­ria anche per i col­le­ga­men­ti urba­ni, avreb­be biso­gno fon­da­men­tal­men­te di due inter­ven­ti strut­tu­ra­li: la chiu­su­ra dell’anello fer­ro­via­rio e la rea­liz­za­zio­ne del­la linea di gron­da per il traf­fi­co mer­ci da Pon­te Gale­ria a Cam­po­leo­ne.

La secon­da que­stio­ne è l’intenzione di por­ta­re i capi­li­nea dei bus che col­le­ga­no Roma con il sud Ita­lia ad Ana­gni­na. Ini­zial­men­te l’amministrazione comu­na­le vole­va por­ta­re lì tut­ti i bus attual­men­te facen­ti capo alla sta­zio­ne Tibur­ti­na poi la cosa, per la rivol­ta soprat­tut­to dei pen­do­la­ri abruz­ze­si e del­le altre Regio­ni inte­res­sa­te, è sta­ta ridi­men­sio­na­ta. Tut­ta­via il tra­sfe­ri­men­to al Ter­mi­nal di Ana­gni­na anche solo dei capi­li­nea dei bus pre­ven­ti­va­ti, rima­ne irri­ce­vi­bi­le se non si met­te mano a una ristrut­tu­ra­zio­ne di tut­to il piaz­za­le e alle stroz­za­tu­re di via­bi­li­tà che già oggi lo ren­do­no impra­ti­ca­bi­le, inde­co­ro­so e peri­co­lo­so; cer­ta­men­te non all’altezza di esse­re la por­ta sud del­la Capi­ta­le d’Italia.

Anche il VII Muni­ci­pio ha espres­so le sue per­ples­si­tà e la sua con­tra­rie­tà su ambe­due i pro­get­ti.

Sul­la que­stio­ne del ‘Qua­dru­pli­ca­men­to’ – denun­cia il coor­di­na­to­re — la Comu­ni­tà Ter­ri­to­ria­le, insie­me a ‘Ita­lia Nostra’, al ‘Comi­ta­to Tre no’ e alla ‘Rete Cine­cit­tà bene comu­ne’, ha chie­sto subi­to, fin dal­lo scor­so autun­no, incon­tri all’assessore comu­na­le alla mobi­li­tà Lin­da Meleo, a quel­lo alla Regio­ne Mau­ro Ales­san­dri e, infi­ne, al mini­stro per le infra­strut­tu­re Toni­nel­li. Sul pro­ble­ma ‘Ana­gni­na’, a novem­bre e dicem­bre, la Comu­ni­tà ha chie­sto incon­tri alla sin­da­ca Rag­gi e all’assessore Meleo”.

La con­sta­ta­zio­ne di Bat­ti­sti è indi­gna­ta: “Nes­su­no ha rispo­sto. Il silen­zio del­le Isti­tu­zio­ni è sta­to tom­ba­le. I respon­sa­bi­li del­la mobi­li­tà, comu­na­le e regio­na­le, sono sta­ti sin­go­lar­men­te immo­bi­li. Eppu­re le que­stio­ni su cui ascol­ta­re il pare­re e le pro­po­ste dei cit­ta­di­ni era­no e sono di gran­de rilie­vo non solo per il VII Muni­ci­pio, ma per tut­ta la cit­tà. Per i cit­ta­di­ni esse­re ascol­ta­ti è un dirit­to per gli ammi­ni­stra­to­ri sareb­be un dove­re”.

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