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Roma, che succede a San Giovanni? Finalmente la storica edicola di via Magnagrecia riapre
18/02/2019Questo articolo è stato letto 2777 volte!
San Giovanni a Roma è un quartiere ed è un crocevia.
È un quartiere con le storie di quartiere. Dove con nomi e soprannomi si conoscono famiglie, personaggi, viandanti perfino.
È un crocevia, di genti e di pendolari. Chi si sposta per lavoro, chi per cultura, chi per commercio e chi per fatti suoi.
È un crocevia di genti propriamente detto: con alcune attività svolte da comunità del continente indiano, con comunità africane e dei Paesi dell’est che sono integrate e svolgono mansioni le più disparate.
Del resto con la presenza della Biblioteca Nelson Mandela e del Teatro Don Orione a due passi, i conti son presto fatti.
Qui, in questo angolo di Roma quotidiana, la vita somiglia più a Londra che a Milano. Ebbene, le cose della vita hanno portato a far reincontrare due vecchi amici, Alvaro e Maurizio.
Alvaro è il fondatore, l’inventore, il gestore primo e “storico” della edicola posta all’inizio di via Magnagrecia. Ad amici, conoscenti ed avventori, piace raccontare che “il primo permesso che mi hanno concesso, e via Magnagrecia era a senso unico, era una casetta di legno di due metri per uno. Potevo stare a vendere giornali solo in piedi”.
Ora questa moderna struttura, felicemente posta di fronte l’uscita Metro A San Giovanni/Via Magnagrecia, troneggia di fronte il mastodonte di COIN ed ha di fianco un altro fiore all’occhiello della strada, la famosa gelateria “Riva Reno”.
Insomma il signor Alvaro, che è un giovanotto aitante anche se non più ventenne, ha deciso di fare “il pensionato”. Però ci tiene a dire che la sua “bambina”, l’edicola, vuole vederla di nuovo rigogliosa e riferimento certo, per servizi e qualità, per il quartiere e per i turisti.
Così, dopo un po’ di scambi di idee, tra un caffè e l’altro, Alvaro ha proposto a Maurizio Aversa, nostro collaboratore ed attiva personalità della cultura nei Castelli e nel Lazio, di riportare in auge – nonostante la crisi delle edicole che, pur se falcidiate, il settanta per cento resiste come strumento democratico di diffusione dell’editoria grande e piccola – la postazione di via Magnagrecia.
Maurizio, anch’egli affatto giovinetto, ne ha parlato con un attento ascoltatore, Valerio, suo figlio. Che pur non avendo messo questa scelta tra le sue ideali, ha detto: sì, proviamoci. Ne potrà venire una esperienza positiva proprio nel segno della novità, della qualità e della restituzione al quartiere San Giovanni di questo bel presidio.
Così, da pochi giorni si è avviata questa esperienza. Così da pochi giorni molti cittadini e molti turisti e pendolari già usufruiscono dei servizi, non ancora tutti organizzati, molti già presenti.
Un tocco di visibilità nuova lo dà già la vetrina dedicata alla UISP con la diffusione editoriale di temi e discipline sportive non sempre divulgate nelle tv generaliste.
La presenza nel quartiere di Zoro, la visita in edicola dell’ex assessore Paolo Berdini, “abito in altra parte, ma questo è il mio quartiere e questa l’edicola storica a cui faccio riferimento”; così come quella dello storico Alex Hobel, hanno contornato la piccola inaugurazione che si è svolta tra amici e abitanti di San Giovanni proprio sabato 11 febbraio scorso.
Così in attesa di altre novità, Maurizio e Valerio rivolgono le consuete domande: ‘Prego, Messaggero, Repubblica o Corriere?’
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