“D Di Donne” di Ermafrodito denuncia discriminazioni e violenze

“D Di Donne” di Ermafrodito denuncia discriminazioni e violenze

18/02/2019 0 Di Redazione

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Dalla bimba Ludovica di 6 anni a Nonna Nicoletta, 8 Donne romane che rappresentano le varie generazioni femminili si uniscono per denunciare violenze e discriminazioni, verbali, fisiche e di genere.
Ludovica Savarese
Ludo­vi­ca Sava­re­se
“Il linguaggio universale della musica ha la forza di trasmettere con immediatezza il messaggio di tolleranza” così dichiara l’artista androgino Ermafrodito, interprete di “D Di Donne”, che ha deciso di non mostrare il suo volto, ma di sfogare con la sua creatività la depressione in cui riversa da 8 anni a causa di offese ed emarginazione che ha subito e subisce per la sua natura che definisce semplicemente ‘biumana’: “In ognuno di noi coesistono un lato maschile ed uno femminile più o meno accentuati che delineano la nostra fisicità e la nostra sensibilità: chi può affermare che nei gesti del linguaggio del corpo o nella voce o nel modo di pensare questa affermazione non lo riguardi affatto? Accettarsi è il primo passo per rispettare gli altri: siamo tutti Ermafrodito”.
Nicoletta D'Angelo
Nico­let­ta D’An­ge­lo
Le altre protagoniste del progetto “D Di Donne” sono Federica Lombardozzi Mattei mamma e blogger letteraria, Letizia Arcudi ballerina e coreografa, Martina Cassetti studente e cosplayer, la cantautrice Nicole Riso (autrice di “Donna Roma”), Michela Cozzolino manager e Francesca Giuliano la ragazza anni ’50 di “Avanti un altro” di Bonolis, modella curvy spesso bullizzata con parole offensive come “grassona, cicciona” per il suo corpo prosperoso.
Francesca Giuliano
Fran­ce­sca Giu­lia­no

Tra le Don­ne testi­mo­nial del video e del pro­get­to Fran­ce­sca Giu­lia­no, la ragaz­za anni ’50 del­la tra­smis­sio­ne di Bono­lis “Avan­ti un altro”, vit­ti­ma di discri­mi­na­zio­ni lega­te al suo aspet­to fisi­co

Nel rispet­to dei ruo­li e del­le iden­ti­tà Uomo e Don­na, ma anche nel rispet­to di chi per natu­ra o scel­ta o neces­si­tà non si iden­ti­fi­ca in uno dei 2 gene­ri. Per­ché in fon­do in ognu­no di noi coe­si­sto­no un lato maschi­le ed uno fem­mi­ni­le, più o meno accen­tua­ti, che deli­nea­no la nostra fisi­ci­tà e la nostra sen­si­bi­li­tà, ma che in nes­su­na for­ma pos­so­no esse­re discri­mi­na­ti né gene­ra­re vio­len­ze fisi­che e ver­ba­li” così denun­cia l’ar­ti­sta Erma­fro­di­to.

Erma­fro­di­to è andro­gi­no ossia “Per­so­na che pre­sen­ta carat­te­ri­sti­che fisi­che e com­por­ta­men­ta­li pro­prie di entram­bi i ses­si”. E’ sim­bo­lo del­la con­vi­ven­za di maschio e fem­mi­na in un uni­co cor­po ed un’u­ni­ca men­te. Chi di noi del resto può affer­ma­re che tale defi­ni­zio­ne (sep­pur in per­cen­tua­le mag­gio­re o mino­re), nei gesti del lin­guag­gio del cor­po o nel­la voce o nel modo di pen­sa­re non lo riguar­di affat­to?

Il pro­get­to D Di Don­ne cer­ca pro­prio di invia­re un mes­sag­gio di tol­le­ran­za ed accet­ta­zio­ne, in fon­do anche di se stes­si, per­ché “Sia­mo tut­ti Erma­fro­di­to”, anche se spes­so nascon­dia­mo il lato di noi più appar­te­nen­te all’al­tro ses­so per il timo­re di esse­re giu­di­ca­ti e deri­si.

Michela Cozzolino
Miche­la Coz­zo­li­no

D Di Don­ne è un pro­get­to con­tro le vio­len­ze e le discri­mi­na­zio­ni di gene­re e di con­for­ma­zio­ne fisi­ca ed aspet­to fisi­co

Il video del sin­go­lo “D Di Don­ne” è sta­to inter­pre­ta­to da 8 Don­ne che han­no por­ta­to in sce­na se stes­se: da una bam­bi­na di 6 anni ad una Non­na, pas­san­do attra­ver­so le varie gene­ra­zio­ni, rap­pre­sen­tan­do mol­te­pli­ci carat­te­ri­sti­che del­la Don­na che ne deli­nea­no tut­ta la Bel­lez­za anche nei suoi chia­ro­scu­ri: fem­mi­na, masco­li­na, casa­lin­ga, mana­ger, spor­ti­va, mater­na, tra­sfor­mi­sta, vani­to­sa, crea­ti­va, col­ta, iro­ni­ca, cere­bra­le, sen­sua­le.

Federica Lombardozzi Mattei
Fede­ri­ca Lom­bar­doz­zi Mat­tei

Le pro­ta­go­ni­ste del video­clip sono la bim­ba Ludo­vi­ca Sava­re­se, la “Non­na” Nico­let­ta D’An­ge­lo, Nico­le Riso (can­tau­tri­ce ‘Don­na Roma’), Fede­ri­ca Lom­bar­doz­zi Mat­tei (mam­ma e blog­ger let­te­ra­ria), Leti­zia Arcu­di (bal­le­ri­na e coreo­gra­fa che ha mos­so i pri­mi pas­si di dan­za ad AMICI di Maria De Filip­pi), Mar­ti­na Cas­set­ti (attri­ce, cosplayer e per­for­mer), Miche­la Coz­zo­li­no (arti­sta, mana­ger) e Fran­ce­sca Giu­lia­no (la ragaz­za anni ’50 di “Avan­ti un altro” di Bono­lis) model­la cur­vy che è spes­so bul­liz­za­ta ed insul­ta­ta con paro­le offen­si­ve per il suo cor­po pro­spe­ro­so.

#DDD è un con­cept album inte­ra­men­te dedi­ca­to alle Don­ne e attra­ver­sa le gene­ra­zio­ni ed i mon­di fem­mi­ni­li par­lan­do di amo­ri sof­fer­ti (“Mar­ghe­ri­ta”), di Madri (“Mam­ma Ciao”), di Non­ne (“Nin­na Non­na”), di abor­to (“Eva Pian­ge­va”), del lato più gio­co­so ed iro­ni­co (“Eli­sa­bet­ta”), pas­san­do per Pun­to e Vir­go­la ; meta­fo­ra let­te­ra­ria dove Pun­to-Uomo e Vir­go­la-Don­na con­vi­vo­no sim­bo­li­ca­men­te in un uni­co “cor­po” ; (anche sim­bo­lo uni­ver­sa­le del­l’oc­chio­li­no sdram­ma­tiz­zan­te di ogni situa­zio­ne).

Fino a giun­ge­re all’O­de “D Di Don­ne” (auto­re Igor Noga­rot­to), la pri­ma can­zo­ne nel­la sto­ria del­la musi­ca scrit­ta inte­ra­men­te da paro­le che ini­zia­no tut­te con la stes­sa let­te­ra, la “D”, in cui emer­go­no mol­te­pli­ci sfu­ma­tu­re che com­pon­go­no lo sci­bi­le del­l’u­ni­ver­so Don­na: “Dol­ci Dove Devi Dare Dure Dove Devi Dire”.

L’an­dro­gi­nia è la com­bi­na­zio­ne di ele­men­ti o carat­te­ri­sti­che maschi­li e fem­mi­ni­li in una stes­sa per­so­na

 Nicole Riso
Nico­le Riso

Erma­fro­di­to si defi­ni­sce un “Esse­re Biu­ma­no”: ha una voce pret­ta­men­te maschi­le, pur aven­do in sé una con­si­sten­te ‘par­te’ fem­mi­ni­le; rac­con­ta e can­ta del­le Don­ne, in mol­te del­le loro pecu­lia­ri­tà, con cre­di­bi­li­tà, per­ché è una voce di Uomo che può com­pren­de­re la sen­si­bi­li­tà fem­mi­ni­le, essen­do quel­lo del­la Don­na un ‘lato’ che gli appar­tie­ne, un aspet­to psi­co-fisi­co di se stes­so che cono­sce bene. Ed il fat­to che sia una voce maschi­le con­sa­pe­vo­le a valo­riz­za­re le Don­ne, ren­de ancor più poten­te il con­cet­to.

Erma­fro­di­to non può mostrar­si. Deve resta­re nel­l’im­ma­gi­na­rio un’en­ti­tà idea­le, con­cet­tua­le, per­ché attra­ver­so la sua visio­ne fisi­ca suben­tre­reb­be­ro dei fil­tri di pre­giu­di­zi che alte­re­reb­be­ro l’ef­fi­ca­cia del mes­sag­gio che vuo­le tra­smet­te­re attra­ver­so la sua Musi­ca. Nes­su­na stra­te­gia di mar­ke­ting die­tro all’a­no­ni­ma­to di Erma­fro­di­to, ma la fer­rea volon­tà di vei­co­la­re la sua idea sen­za pre­con­cet­ti. Nel video c’è, ma non mostra il suo vol­to né la sua fisi­ci­tà. Per­ché trop­po a lun­go è sta­to vit­ti­ma di discri­mi­na­zio­ni e segre­ga­zio­ni, a cau­sa del­le qua­li è spro­fon­da­to da 8 anni nel­la depres­sio­ne. Ora vor­reb­be libe­rar­si di tut­to que­sto far­del­lo di pre­con­cet­ti e pre­giu­di­zi, vor­reb­be poter rico­min­cia­re a vive­re con sere­ni­tà ed esse­re valu­ta­to per il suo valo­re, per la sua essen­za e la sua “sostan­za” e non per la sua “for­ma”. La Musi­ca è la sua pri­ma for­ma di liber­tà.

Martina Cassetti
Mar­ti­na Cas­set­ti

#DDD è un viag­gio che esplo­ra l’Er­ma­fro­di­to pre­sen­te in ognu­no di noi, attra­ver­so un lin­guag­gio uni­ver­sa­le che a trat­ti acca­rez­za a trat­ti scuo­te la nostra sen­si­bi­li­tà. Il con­cept si espri­me anche attra­ver­so una voca­li­tà ibri­da, gra­zie all’u­ti­liz­zo del voco­der misto a voce natu­ra­le, cori e dop­pie voci che ampli­fi­ca­no coral­men­te il mes­sag­gio, crean­do un ampio corol­la­rio di sfu­ma­tu­re tim­bri­che, sdo­ga­nan­do il rigi­do e limi­ta­to bina­rio Uomo-Don­na.

Coe­ren­te­men­te con il con­cept espres­so anche il vesti­to sono­ro del bra­no è deci­sa­men­te sui gene­ris, ibri­do, pre­sen­tan­do arran­gia­men­ti che spa­zia­no dal tan­go alla disco­mu­sic dal pop al folk al fun­ky (su un testo di musi­ca d’au­to­re).

Letizia Arcudi
Leti­zia Arcu­di

L’u­sci­ta “fisi­ca” del­l’EP nei nego­zi è pre­vi­sta per mag­gio 2019. I bra­ni sono fir­ma­ti testo e musi­ca dal­l’au­to­re Igor Noga­rot­to, per la pro­du­zio­ne arti­sti­ca del Mae­stro Gabrie­le Mas­sa; il pro­get­to è pro­dot­to dal­l’e­ti­chet­ta disco­gra­fi­ca ed agen­zia di spet­ta­co­lo SAMIGO Mana­ge­ment.

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ITu­nes: https://geo.itunes.apple.com/it/album/id1452880670?at=1l3v9Tx&app=itunes

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